Jeep CJ-5 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Jeep CJ-5 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Jeep CJ-5: la Jeep di successo
Fa parte della mitica generazione di veicoli Jeep, mezzi che hanno fatto la storia del fuoristrada. Una storia nata dall’utilizzo durante la Seconda Guerra Mondiale della mitica MB, sulla base della quale sono state sviluppate varie generazioni della Civilian Jeep (CJ). Una saga nata nel 1944, che si è chiusa solo nell’86 con il lancio della Wrangler. La CJ-5 nasce, come l’illustre progenitrice, grazie a un modello realizzato per una guerra (in questo caso quella di Corea). Teoricamente sostituisce la CJ-3B, ma questo modello continua ad essere prodotto. La CJ-5 sarà un modello di grande successo: ne saranno prodotte più di 603.000 tra il 1954 e il 1983. Nata sotto l’impulso di una nuova proprietà, quella dell’imprenditore e filantropo americano Herny John Kaiser, resterà una delle pietre miliari della Jeep e spianerà la strada all’azienda fino a quel momento di proprietà della Willys-Overland.
Jeep CJ-5: com’è fatta, pro e contro
Compattezza in fuoristrada vuol dire efficacia: la CJ-5 è lunga 3,5 metri, larga 1,7 metri e alta 1,7 metri. Ha un peso di 1209 kg. Uno dei suoi punti di forza sono di sicuro gli sbalzi ridotti, utili ad affrontare con disinvoltura anche i passaggi più duri in fuoristrada.
Rispetto al modello precedente la CJ-5 aumenta la sua versatilità, destinata a diventare uno dei punti cardine per tutta la gamma Jeep. Uno sviluppo che in questo modello si traduce con più comfort, una nuova strumentazione e interni più rifiniti. Inizia così l’epoca della Jeep adatta anche al pubblico meno avvezzo al fuoristrada, in cerca di un veicolo non usuale e diverso dai soliti pick-up che, ancora oggi, sono i veicoli più venduti negli USA. Lo schema costruttivo di questo veicolo non si discosta da quella che è la tradizione Jeep: un telaio a longheroni sul quale è montata la carrozzeria sono il “marchio di fabbrica” di questo veicolo. La CJ-5 naturalmente adotta buona parte della meccanica della versione militare, la M-38A1, già utilizzata sulla CJ-3B del ‘53. Però, rispetto a questo, migliorano gli organi di trasmissione, gli assali e il motore.
A rendere singolare la vicenda di questo veicolo sono le ottime intuizioni fatte assecondando la tendenza dei consumatori ad avere un veicolo sempre più rifinito. Veri e propri elementi caratterizzanti danno più personalità al mezzo. Molti di questi, introdotti con la serie speciale Renegade, portano i responsabili dell’azienda a trasformare questa versione in un allestimento. L’adozione del V8 di 5 litri condiziona anche il design: il muso della CJ-5 si prolunga (infatti la Renegade è detta anche “long nose”) per via del prolungamento del telaio di 3 pollici. Questa versione porta anche altre novità, come l’adozione del freno di stazionamento a pedale e la possibilità di avere il servofreno e il servosterzo. L’attenzione su questo modello, vero e proprio cavallo di battaglia della gamma, è tenuta alta grazie ai molti aggiornamenti: nel 1974 c’è la possibilità di montare la radio, nel’75 arriva la marmitta catalitica e nel ‘77 ci sono come optional freni a disco e aria condizionata. Tra i concorrenti più temibili c’è la britannica Land Rover e veicoli come il Toyota Land Cruiser.
Jeep CJ-5: allestimenti, motori e prezzi
Nel corso della sua “vita” la CJ-5 è stata equipaggiata con diversi propulsori: il Willys Hurricane F-head I4; il Perkins Diesel, il Dauntless V6 di 3.7 litri, l’Iron Duke da 2.5 litri e gli AMC da 3.8, 4.2 e 5 litri V8. I cambi sono stati manuali a 3 e 4 rapporti. Due i passi con i quali è stata realizzata: 2,05 metri (dal ‘54 al ‘71) e 2,121 metri (dal ‘72 all’83). Molte le versioni speciali prodotte, tra le quali si ricordano le “Tuxedo” dei primi anni ‘60, le “Renegade” (che hanno debuttato nel 1970, per poi essere prodotte fino al 1983, entrate così in modo profondo nella storia della Jeep da aver dato un nome anche ad un modello della storia recente) e la “Laredo”, prodotta dall’80 all’83. Un altro allestimento che ha fatto storia è la Levi’s Edition Package, realizzata con il noto produttore di jeans, con sedili la cui fodera in tessuto denim caratterizzata ancora di più il veicolo.
Negli anni ‘60 si sviluppa il concetto della Jeep intensa non solo come veicolo da specialisti ma anche come mezzo multiuso. È stata proprio questa che l’ha fatta apprezzare anche dagli automobilisti desiderosi di avere un veicolo inusuale ma pratico. Un ulteriore impulso a questa nuova strategia arriva dopo l’acquisto dell’azienda da parte dell’American Motor Corporation. Per quanto riguarda la Jeep CJ-5 di seconda mano i prezzi su AutoScout24 sono molto variabili e vanno da 6.500 a 48.000 euro.
Jeep CJ-5: conclusioni
Con la sua versatilità e design ha conquistato anche il pubblico meno interessato a questo genere di veicoli, riuscendo a diffondersi anche in Europa grazie al suo spirito “americano”. L’evoluzione di questo modello è avvenuta tramite diverse versioni speciali che hanno avuto moltissimo successo, fino a diventare dei veri e propri miti. I propulsori di grande cilindrata garantivano vagonate di coppia ma consumi altrettanto notevoli, più adatti agli USA che al vecchio continente.