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Jeep 4x4

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Jeep 4x4: storia, modelli, versioni e motori

Fin dal 1941, Jeep fa rima con 4x4. Proprio nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, la Willys-Overland, nota oggi come Willys Jeep, diede inizio ad una dinastia che oggi ha portato il marchio americano ad essere, sostanzialmente, sinonimo di fuoristrada. Alla fine dell’impegno nel secondo conflitto mondiale, dalla versione militare è nata la variante civile, che ha dato inizio alla storia delle Jeep 4x4 per come le conosciamo oggi. Da quel primo fuoristrada piccolo, leggero e spartano, Jeep (parola nata dalla storpiatura dell’acronimo GP, General Purpose, con il quale era noto nell’esercito questo compatto fuoristrada) diventò un vero e proprio marchio, passando di mano più volte e finendo, nel 2021, all’interno del Gruppo Stellantis come uno dei marchi di punta del Gruppo italo-franco-americano. Sebbene già agli albori del marchio Jeep ci siano stati modelli con due sole ruote motrici, il cuore della Casa è sempre stato dedicato a veicoli a trazione integrale, con grandi capacità di guida lontano dall’asfalto, durabilità e versatilità. Leggi di più

L’ultima Jeep a due ruote motrici, dopo gli “esperimenti” degli anni ’50 e ’60, è stata infatti prodotta nel 1967, con una delle versioni d’accesso del mitico Wagoneer proposto con trazione solamente posteriore. Il ritorno della trazione posteriore è datato 1985, con il lancio di una variante del Cherokee XJ dotato di sole due ruote motrici, sdoganando la presenza di una Jeep senza 4x4. Con l’arrivo di Chrysler prima e FIAT poi e l’allargamento della gamma verso il basso con crossover e SUV pensati principalmente per l’utilizzo su asfalto, la proporzione tra Jeep 4x4 e modelli 4x2 si è sbilanciata, arrivando ai giorni nostri dove solo due modelli, il fuoristrada duro e puro Wrangler e il mitico Grand Cherokee, sono proposti unicamente con trazione integrale.

Per gli altri modelli, invece, gran parte delle versioni è a trazione anteriore, con tutte le versioni 4x4 caratterizzate da un sistema ibrido Plug-In che crea una trazione integrale “virtuale”, abbandonando un vero e proprio sistema meccanico con differenziali e transfer case. L’ultima arrivata in questa famiglia così particolare è la Avenger 4xe, che porta al debutto un altro sistema di trazione integrale ibrido differente.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni delle 4x4 Jeep.

Segni particolari delle 4x4 Jeep

  • La trazione integrale è sinonimo di Jeep: il primo modello a portare questo nome, il Willys Jeep, è il piccolo fuoristrada 4x4 utilizzato dall’Esercito statunitense nella Seconda Guerra Mondiale, dando inizio alla dinastia Jeep.
  • Dal 2020, le Jeep Renegade e Compass sono proposte unicamente con trazione integrale “virtuale” 4xe, rinunciando alla presenza di un sistema 4x4 meccanico, disponibile fino ad allora.
  • In altri mercati, come quello nordamericano, Jeep propone altri modelli a trazione integrale, come l’enorme Wagoneer e l’ancora più grande Grand Wagoneer, il Grande Cherokee L a passo lungo e il Gladiator, pick-up su base Wrangler non più importato in Europa.

Modelli Jeep 4x4

Nella storia della Casa americana Jeep, i modelli 4x4 sono pressoché coincidenti con tutte le automobili costruite dalla Casa americana. Con eccezione della sperimentale Willys Jeepster, un particolare incrocio tra una Jeep Willys e una cabrio sportiva con tetto apribile, prodotta unicamente con trazione posteriore tra il 1948 e il 1950, e della sua “erede” la Jeepster Commando degli anni ’60, tutti i modelli Jeep sono stati proposti unicamente o principalmente con trazione integrale. Con la sempre più alta popolarità di SUV e crossover, Jeep ha affiancato alla sua produzione di veicoli a trazione integrale più grandi modelli compatti, pensati principalmente per l’utilizzo su strada.

Per questo, dalla metà degli anni ’00 sono nati modelli di dimensioni medio-piccole a trazione solamente anteriore, un trend che ha dato grande successo a Jeep e che oggi ha portato la Casa americana a produrre tutti i suoi modelli più piccoli principalmente a trazione anteriore. Nonostante ciò, Jeep non ha mai dimenticato la sua storia: per questo, con il debutto dell’Avenger 4xe tutti i modelli della Casa sono proposti anche con trazione integrale. I modelli di Jeep 4x4 proposti in Europa, quindi, sono i seguenti:

  • Jeep Avenger
  • Jeep Renegade
  • Jeep Compass
  • Jeep Wrangler
  • Jeep Grand Cherokee

La specificazione sul mercato europeo è necessaria: in altri mercati, come quello nordamericano, infatti, Jeep propone altre auto, soprattutto con trazione 4x4, come gli enormi Wagoneer e Grand Wagoneer, mentre in Sud America e India Jeep propone il Commander, SUV medio a 7 posti derivato dal “nostro” Compass. Per quanto riguarda l’offerta della Casa americana in Europa, invece, il più compatto dei modelli 4x4 di Jeep è l’Avenger, lanciata in versione a trazione integrale nel 2024.

Il B-SUV americano, vincitore del premio Auto dell’Anno nel 2023, è un modello sviluppato esclusivamente per il mercato europeo, come dimostrano le dimensioni (è lungo 4,08 metri) e l’impostazione di stile e abitacolo. Caratterizzata da linee muscolose che danno una bella presenza al B-SUV americano, l’Avenger in versione 4xe è caratterizzato da un’altezza da terra maggiorata, cerchi in lega specifici e paraurti con protezioni paracolpi più vistose, dove non mancano i ganci traino a vista all’anteriore e al posteriore.

All’interno, invece, al netto di sellerie e dettagli specifici la Avenger si conferma uno Sport Utility di piccole dimensioni spazioso e moderno, con il giusto spazio all’interno per quattro persone e relativi bagagli. Per chi cerca uno stile ancora più squadrato, dimensioni esterne leggermente maggiori e uno stile ancora più Jeep, la Casa americana propone la sorella maggiore Renegade, lanciata nel 2014 ma ancora fresca e moderna nello stile.

Caratterizzata da linee molto squadrate, sia all’anteriore che al posteriore, il frontale del Renegade è quasi monolitico, con la grande griglia a sette feritoie affiancata da classici fari tondi, ispirata al fuoristrada Wrangler. Il massiccio profilo laterale e le grandi superfici vetrate fanno il paio con il posteriore rigoroso, caratterizzato dai fari quadrati ai lati del grande portellone, mentre all’interno il B-SUV costruito a Melfi comincia a sentire il peso degli anni. Oltre alle finiture discrete, infatti, l’abitacolo ha un'impostazione un po’ datata, anche se l’ultimo aggiornamento del 2024 ha aggiunto un nuovo schermo dell'infotainment “a sbalzo” da 10,1 pollici, un nuovo quadro strumenti digitale e il volante visto sulle sorelle maggiori Compass e Grand Cherokee. Buono lo spazio, anche se il bagagliaio è più piccolo di quello della Avenger (330 litri per le 4xe).

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Passando, invece, alla sorella maggiore Compass, rispetto alla Renegade declina la base meccanica comune in una ricetta più classica e spaziosa. Lunga 4,40 metri (la Renegade si ferma a 4,24 metri), la Compass si ispira nello stile alle sorelle maggiori come la Grand Cherokee, adottando linee più morbide ed eleganti ma senza perdere la classica calandra Jeep e l’impostazione da SUV capace di districarsi anche in fuoristrada. Il pulito posteriore, poi, nasconde un bagagliaio più grande della Renegade, ma ancora piuttosto compatto con 420 litri di capacità per la 4xe, mentre l’abitacolo è meglio rifinito e più moderno della sorellina con la quale condivide lo stabilimento di produzione di Melfi, in Basilicata.

Al centro della plancia trova infatti posto un display a sbalzo da 10,1 pollici per il sistema di infotainment UConnect 5, mentre i comandi del clima e il quadro strumenti sono stati aggiornati nel 2021 e resi più moderni e curati. Buono lo spazio sia davanti che dietro, mentre a richiesta è possibile avere un abitacolo piuttosto ricco.

In quanto a ricchezza e opulenza, a prendersi lo scettro di Jeep più lussuosa è sicuramente il mitico Grand Cherokee, completamente rivoluzionato nel 2022 per la sua quinta generazione. Abbandonate le linee morbide della precedente generazione, il nuovo Grand Cherokee è lungo 4,92 metri e ha linee squadrate e possenti, capaci di offrire allo stesso tempo dettagli eleganti e curati come la calandra cromata, i bei fari full LED e il posteriore pulito e razionale, che nasconde un bagagliaio solo discreto (533 litri). Salendo a bordo, rispetto al passato è cambiato tutto: l’impostazione classica e molto americana della precedente serie ha lasciato spazio ad un abitacolo estremamente tecnologico, con ben tre display multimediali sulla plancia, tra cui uno schermo per il passeggero anteriore, finiture curate e tanto spazio per i passeggeri. Per la versione top di gamma Summit Reserve, poi, la dotazione diventa quasi opulenta, con Hi-Fi McIntosh a 19 altoparlanti e sedili ventilati e massaggianti.

La regina incontrastata dei modelli di 4x4 Jeep rimane però l’immortale Wrangler. L’erede della dinastia dei Willys, rinnovato per la sua quarta generazione a nome Wrangler nel 2017, evolve l’inconfondibile stile in chiave moderna: rimangono al loro posto i passaruota allargati, i paraurti a sbalzo e le proporzioni da vero fuoristrada, con il cofano molto lungo e l’immancabile ruota di scorta posteriore, ma si aggiungono fari a LED anteriori e posteriori, grandi cerchi in lega e i più moderni sistemi di sicurezza attiva. Anche su questa generazione, proposta in Europa solo in versione Unlimited a 5 porte da 4,88 metri (in altri mercati c’è ancora la versione a tre porte), si possono rimuovere il tetto, le portiere laterali e anche il parabrezza collassabile, per avere un’esperienza di guida fuori dal comune.

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All’interno, invece, tutti i rivestimenti sono robusti e pensati per resistere all’utilizzo in fuoristrada e senza portiere e parabrezza, ci sono tantissimi tasti fisici ma non manca la tecnologia, con un sistema di infotainment al centro della plancia, che fa il paio con i comandi per trazione integrale e marce ridotte. Grazie alle dimensioni generose, il Wrangler Unlimited è spazioso e ha un bagagliaio da 533 litri, identico alla Grand Cherokee.

Motori Jeep 4x4

Passando a meccanica e motori delle Jeep 4x4, come detto in apertura l’offerta di modelli a trazione integrale del marchio americano si è pesantemente modificata nel corso degli ultimi anni. Se, infatti, la trazione integrale meccanica è sempre stata un grande punto di forza delle Jeep degli scorsi anni, oggi la Casa americana non rinuncia ai sistemi 4x4, declinandoli però in una forma molto diversa, elettrificata, tanto che oggi i sistemi di trazione integrale Jeep sono quasi sempre caratterizzati dalla denominazione 4xe.

Le prime ad offrire una trazione integrale elettrificata sono state la Renegade e la Compass: entrambe sono state proposte, dal debutto fino al 2020, con sistemi 4x4 tradizionali con motori benzina e Diesel, ma dal 2020 l’unica possibilità per avere la trazione integrale è quella di scegliere una Plug-In Hybrid 4xe. Realizzate entrambe sulla medesima piattaforma, la FGA Small Wide 4x4 (l’unica differenza è la presenza della versione a passo lungo LWB sulla Compass), sia Compass che Renegade sono spinte da un sistema ibrido Plug-In a benzina.

Sotto il cofano troviamo un 1.3 quattro cilindri benzina della famiglia FireFly, che spinge le ruote anteriori attraverso un classico cambio automatico a 6 marce, mentre dietro c’è un motore elettrico posteriore da 61 CV, che si occupa di dare moto alle sole ruote posteriori. La potenza complessiva è data dalla potenza del motore termico: nella versione d’accesso da 191 CV totali, infatti, il 1.3 FireFly eroga 130 CV, mentre in quella da 241 CV la potenza del quattro cilindri turbo è di 180 CV. Ad alimentare il motore elettrico ci pensa una batteria da 11,4 kWh, che consente alla più piccola Renegade di percorrere 50 km con una singola carica, mentre la Compass scende a 47 km nel ciclo misto WLTP.

Dopo questi primi due modelli 4xe, la gamma di Jeep a trazione integrale è diventata (quasi) interamente formata da motori ibridi. Anche l’iconica Wrangler, infatti, ha adottato nel 2021 un powertrain ibrido ricaricabile denominato 4xe, ma decisamente diverso da quello visto sulle sorelle minori. Sotto il cofano, infatti, trova posto il 2.0 quattro cilindri turbobenzina della famiglia GME da 272 CV, collegato allo stesso sistema di trazione integrale inseribile con cambio automatico a 8 marce più ridotte degli altri Wrangler.

A questo powertrain, però, si aggiungono due motori elettrici, uno da 45 CV che funge da alternatore e motorino d’avviamento e un altro, più grande, da 136 CV posizionato all’interno del cambio, nonché una batteria da 17,4 kWh agli ioni di litio. Il risultato è un fuoristrada duro e puro che offre una potenza combinata di 380 CV e che, per via della posizione del motore all’interno del cambio, può sfruttare la trazione integrale anche in modalità elettrica, con un’autonomia a zero emissioni che arriva a 45 km nel ciclo WLTP. Per chi non ha bisogno di un’ibrida, però, Jeep è tornata ad offrire il Wrangler Unlimited anche con il 2.0 turbo da 272 CV senza parte ibrida. La meccanica, poi, resta da vero fuoristrada: telaio a longheroni, assali rigidi anteriori e posteriori e, sulla Rubicon, differenziale anteriore e posteriore bloccabile.

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Sebbene il pianale sia completamente diverso, poi, la rinnovata Grand Cherokee nasconde sotto la sua lussuosa carrozzeria (con telaio monoscocca e sospensioni indipendenti) lo stesso powertrain della Wrangler: anche qui, quindi, abbiamo il 2.0 Turbo da 272 CV, affiancato dal motore elettrico da 143 CV e dalla batteria agli ioni di litio da 17,3 kWh, per una potenza di 380 CV e un’autonomia a zero emissioni che arriva a 48 km nel ciclo WLTP. Anche in questo caso c’è la trazione integrale “meccanica”, con il motore elettrico principale posizionato all’interno del cambio, mentre di serie per tutte le versioni ci sono le sospensioni pneumatiche attive che possono portare l’altezza da terra ad un massimo di 28,7 cm.

Concludiamo, infine, con l’ultima nata della famiglia “integrale” Jeep, la Avenger 4xe. Rispetto agli altri modelli 4x4 di Jeep con questa denominazione, non ci troviamo di fronte ad un’ibrida Plug-In: la Avenger 4xe, infatti, è una full Hybrid, e ha un sistema molto particolare. Realizzata sulla piattaforma CMP, mai proposta fino ad oggi con trazione integrale, i tecnici Jeep si sono “inventati” una soluzione originale partendo dal powertrain della già prodotta Avenger “e” Mild Hybrid. All’anteriore, quindi, troviamo il noto 1.2 tre cilindri turbobenzina della famiglia PureTech, con distribuzione a catena e 136 CV, con cambio automatico eDCT a 6 marce con, al suo interno, un piccolo motore elettrico da circa 28 CV.

A questo sistema Middle-Hybrid, che permette di percorrere qualche centinaio di metri a zero emissioni, già visto su altri modelli del Gruppo Stellantis si aggiunge un secondo motore elettrico, posto sull’asse posteriore, identico a quello anteriore da 28 CV, dotato di una sua batteria. La potenza totale resta di 136 CV, ma grazie alla presenza di questo secondo motorino elettrico la Avenger 4xe ha una trazione integrale “virtuale”, che le permette di avere delle velleità off-road piuttosto sorprendenti. Questi sono, quindi, i motori delle Jeep 4x4.

Motori Jeep 4x4

Motori Jeep Avenger

Benzina Mild Hybrid

  • 1.2 Hybrid 4xe, 1.2 tre cilindri turbo, 136 CV, cambio automatico doppia frizione a 6 marce, trazione integrale

Motori Jeep Renegade

Benzina Plug-In Hybrid

  • 1.3 T4 4xe, 1.3 tre cilindri turbo + motore elettrico, 190/241 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione integrale

Motori Jeep Compass

Benzina Plug-In Hybrid

  • 1.3 T4 4xe, 1.3 tre cilindri turbo + motore elettrico, 190/241 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione integrale

Motori Jeep Wrangler

Benzina

  • 2.0 I-4 Turbo, 2.0 quattro cilindri turbo, 272 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Benzina Plug-In Hybrid

  • 2.0 Turbo PHEV 4xe, 2.0 quattro cilindri turbo, 380 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Motori Jeep Grand Cherokee

Benzina Plug-In Hybrid

  • 2.0 Turbo PHEV 4xe, 2.0 quattro cilindri turbo, 380 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Versioni e prezzi Jeep 4x4

Concludiamo, infine, con le versioni delle Jeep 4x4 e i prezzi delle varianti a trazione integrale dei SUV della Casa americana. Partiamo, in questo caso, dalla Avenger 4xe, la più piccola e abbordabile Jeep a trazione integrale. Il prezzo parte intorno ai 30.000 euro, e la variante 4xe ha una dotazione ricca e caratterizzata, al contrario di tutte le altre 4xe, da un logo con una e verde, che significa nel gergo Jeep un sistema ibrido di tipo Mild, rispetto alle sorelle maggiori, caratterizzate da una “e” e da dettagli di colore blu. Il logo 4xe blu lo ritroviamo proprio sulla sorella maggiore della Avenger, la Renegade, proposta con powertrain ibrido Plug-In in ben quattro allestimenti.

Sebbene il più desiderabile sia senza dubbio la 4xe da 241 CV con allestimento Trailhawk, che aumenta l’altezza da terra di ben 3 centimetri rispetto alle altre e aggiunge paraurti, cerchi, finiture e interni specifici, nonché una migliore guidabilità lontano dall’asfalto, la variante 4xe si è fatta spazio anche tra le flotte, per via dei suoi ottimi numeri di consumo ed emissioni omologati (purtroppo, se non vengono ricaricate i 58 km/l omologati possono scendere fino a numeri con una sola cifra). Per questo, nonostante la trazione integrale la Renegade 4xe è proposta anche con allestimenti più semplici, come la Altitude o la più raffinata Summit. Lo stesso si può dire della Compass, con la sorella maggiore della Renegade caratterizzata dagli stessi allestimenti (Altitude, Overland, Summit e Trailhawk) e dallo stesso “copione” a livello di dotazione, caratteristiche tecniche ed estetica.

Per quanto riguarda i prezzi, le Jeep 4x4 ibride Plug-In più compatte partono dai circa 43.000 euro di una Renegade 4xe da 191 CV in allestimento Altitude, mentre la top di gamma Trailhawk da 241 CV sale a 47.000 euro. Per via dello spazio e della qualità costruttiva maggiore, la Compass 4xe supera i 50.000 euro per l’allestimento di partenza Altitude con motore da 190 CV, con la Trailhawk che arriva a 55.000 euro.

Ancora più costose le versioni delle 4x4 Jeep ibride più grandi, Wrangler e Grand Cherokee. Disponibile, in Europa, solo con carrozzeria Unlimited a quattro porte, la quarta generazione del mitico Wrangler parte dai 71.000 euro circa della 2.0 Turbo a benzina in allestimento Sahara, mentre la più specialista Rubicon, che aggiunge gomme specifiche, differenziali bloccabili e finiture semplificate arriva a 74.000 euro. Per portarsi a casa una 4xe, invece, servono quasi 15.000 euro in più: la Sahara 4xe parte da 85.000 euro, la Rubicon arriva a 88.000 euro. Due gli allestimenti per la top di gamma Grand Cherokee, entrambi molto lussuosi e completi.

L’allestimento Overland fa rinunciare solo alla guida autonoma di Livello 2+, optional sulla, alle telecamere a 360 gradi e al sistema di intrattenimento per il passeggero anteriore, tutte dotazioni disponibili a richiesta per la Overland ma offerte di serie sulla più ricca e opulenta Summit Reserve. Cresciuta in dimensioni, cura costruttiva, tecnologia e qualità, la nuova Grand Cherokee sale anche nel prezzo: la Overland parte da 96.000 euro, la Summit Reserve da oltre 106.000 euro.