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Innocenti Mini

Pro

  • Leggerezza, buone prestazioni
  • Consumi

Contro

  • Bagagliaio molto piccolo, poi migliorato con l’arrivo della Innocenti Mini dal 1982 in avanti -Difficile trovare esemplari usati in perfette condizioni

Innocenti Mini in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Innocenti Mini inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Innocenti Mini: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

L’Innocenti Mini è nata dall’iniziativa dell’omonima azienda nata nel 1933 a Milano di portare in Italia, su licenza Mini, l’originale Mini del 1959 disegnata dalla matita di Alec Issigonis. Da qui la decisione del brand brianzolo di firmare una partnership con la British Motor Corporation per portare in Italia la Innocenti Mini, basata in tutto e per tutto sulla prima storica Mini che tutti ricordano. Questo avviene a metà degli anni ‘60, dopo che Innocenti iniziò a importare veicoli come la Austin A40 e altre piccole berline. Il successo della Innocenti Mini è talmente grande da fare invidia all’altra protagonista del boom economico, la Fiat 500, che nel frattempo aveva già debuttato sul mercato a partire dal 1957. Leggi di più

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Dal 1965 al 1975 viene, quindi, commercializzata la prima Innocenti Mini, divisa in quattro serie e con dotazioni ben superiori rispetto alle stesse Mini inglesi che fungevano da base. La Innocenti nuova Mini, invece, è un’auto che basa la sua meccanica con la Mini sempre su licenza inglese ma, per rispondere alla concorrenza della compatta più in voga di quel periodo, l’Autobianchi A112 (che debuttò già nel 1969), il suo stile viene completamente stravolto dalla matita di Marcello Gandini, all’epoca alle dipendenze della Carrozzeria Bertone. La Innocenti Mini Bertone, quindi, è un modello molto diverso dalla prima Innocenti Mini.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Innocenti Mini nelle sue varianti.

Dimensioni Innocenti Mini

Le dimensioni della Innocenti Mini sono:

  • lunghezza 3,05 metri
  • larghezza 1,4 metri
  • altezza 1,35 metri
  • passo 2,04 metri

Queste sono le dimensioni della Innocenti Mini prodotta dal 1965 al 1975, quindi sulla falsariga della Mini inglese con la quale veniva condiviso buona parte del progetto. Estremamente compatta, leggera e risparmiosa dal punto di vista dei consumi, come la vettura inglese, la Innocenti Mini portava nel Bel Paese il classico design con i fari tondi e le proporzioni raccolte facendole conoscere e apprezzare al grande pubblico. Quattro posti secchi, carrozzeria due volumi con 2 porte e soprattutto piccoli pneumatici da 10” che rimangono ancora oggi un tratto caratteristico condiviso sia dalla Mini inglese sia dalla Innocenti Mini. Diverso il discorso per la nuova Innocenti Mini, prodotta dal 1974 fino al 1993. La prima serie contava su una lunghezza variabile tra 3,12 e 3,17 metri, poi diventati 3,13-3,37 con le varie versioni della seconda serie arrivata quasi alla fine del ventesimo secolo (e con i già citati 3,37 metri della Small 500 del 1992). Cresciuto anche il passo nell’evoluzione delle dimensioni della Innocenti Mini, a garanzia di una migliore abitabilità rispetto alla più piccola primissima generazione.

La Innocenti, nel frattempo, viene completamente rilevata dalla British Leyland e da qui nasce l’idea di una nuova Innocenti Mini, la Bertone (disegnata da Gandini) più spaziosa; un’auto che per gli obiettivi dell’epoca potesse offrire sufficienti dimensioni per far accomodare 5 persone in poco più di 3 metri. Dimensioni, quelle della Innocenti Mini, che oggi ritroviamo su modelli classificabili come piccole citycar, basti pensare alla smart forfour elettrica oggi in commercio lunga 3,5 metri.

Interni Innocenti Mini

Gli interni della Innocenti Mini erano in parte diversi rispetto a quelli delle Mini inglesi. Per soddisfare un pubblico più esigente, infatti, gli interni originali delle Mini inglesi vennero in parte modificati e resi più lussuosi. Rimase l’impostazione del volante, quasi orizzontale tanto da costringere i passeggeri più alti a guidare con le gambe divaricate, mentre l’impostazione dell’abitacolo virava al minimalismo, almeno con la prima serie. Cambiò il discorso con la nuova Innocenti Mini, a partire dal 1974, in primis perchè le dimensioni maggiori permettevano di stare più comodi a bordo.

In grado di rispondere a esigenze diverse per l’epoca, curiosamente la seconda carriera della Innocenti Mini (Bertone) fu contraddistinta da un curiosità che può far sorridere oggi ma che rappresentò una novità importante per l’epoca: con l’arrivo della Mille, restyling del 1974, furono introdotti per la prima volta nel 1980 gli alzacristalli elettrici su un’utilitaria. Anche dopo l’acquisizione da parte di Fiat, che porterà al tramonto definitivo della Innocenti Mini, alcune versioni come la 990 poteva essere ordinata con interni in velluto spigato prodotto dalla casa di moda Missoni, o con la vivace tappezzeria color arancio della versione Small 500.

In evidente contrasto con la 500 che è sempre rimasto un modello iconico per la Casa torinese, si ricorda la migliorata abitabilità negli interni delle ultime Innocenti Mini di inizio anni ‘90.

Motori Innocenti Mini

Il motore della Innocenti Mini passano dall’essere, almeno nella fase iniziale, gli stessi della Mini inglese a motori che nella seconda vita del modello verranno prodotti dalla Daihatsu durante il periodo della proprietà di De Tomaso. Tra i tanti si ricorda la Innocenti Mini Mk1 con il 1.000 da 55 CV, potenza poi salita a 60 CV sulla Mk2, fino alla Innocenti Mini Mk3 con il 1.3 da 71 CV, motore poi rimasto fino alla fine dei dieci anni di produzione della prima Innocenti Mini. Da questo punto in avanti, siamo al 1974, viene presentata ed entra in commercio la nuova Innocenti Mini.

In questo senso i motori della Innocenti Mini attraversano due fasi distinte. I piccoli motori aspirati benzina 4 cilindri nella fase Leyland/British Motor Corporation sopra descritti e quelli introdotti nella seconda parte della seconda vita, scusate il gioco di parole, della Innocenti Mini, con i motori Daihatsu. Qui seguirono varie tipologie, ivi comprese versioni Diesel e automatiche, sia Diesel sia benzina. Nel 1982 arrivò il 3 cilindri da 52 CV, mentre è del 1984 il 1.0 37 CV “Minidiesel” con cambio manuale a 5 rapporti. La versione Minimatic è del 1984 ed è la prima Innocenti Mini con il cambio automatico a 2 rapporti. Un anno prima, intanto, aveva debuttato la versione Turbo De Tomaso (omologa della corrispondente Mini Cooper), con il 3 cilindri da 77 CV. I motori della Innocenti Mini targati Daihatsu, montati ininterrottamente dal 1982 al 1993, hanno in realtà visto scendere progressivamente la loro cubatura fino alla versione Small 500 SE CAT, con il 659 cc da 30 CV sempre combinato a un cambio manuale a 5 rapporti.

Nella lista che segue, l’ordine cronologico dei motori adottati tra la prima e la seconda generazione.

Motori Innocenti Mini

Benzina

  • 998 cc, 55 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 998 cc, 60 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 1.2 cc, 71 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 998 cc, 49 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 1.2 cc, 65 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 1.2 cc, 77 CV, cambio manuale 4 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 52 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 54 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 51 CV, cambio automatico 2 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 71 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 617 cc, 31 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc Diesel, 37 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 51 CV, cambio automatico 2 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 54 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 52 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 993 cc, 50 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 548 cc, 32 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 659 cc, 31 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore
  • 659 cc, 30 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore

Diesel (solo sulla nuova Mini Innocenti)

  • 993 cc, 37 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione anteriore

Prezzi Innocenti Mini

Per quanto riguarda i prezzi della Innocenti Mini, coprendo più epoche, si è preso a riferimento il 1975, ad appena un anno dall’introduzione della nuova Innocenti Mini con le sue forme più squadrate. Rispetto ad alcune rivali tra le utilitarie, a metà degli anni ‘70 la Innocenti Mini costava 1.599.360 lire, con un prezzo più economico rispetto alla sua rivale per definizione, l’Autobianchi A112 e quasi 300.000 lire in meno della Renault 5. Vero che l’A112 era più rifinita a livello di dotazioni, a giustificare un prezzo di circa 200.000 lire in più rispetto all’Innocenti Mini.

Parlando dei prezzi della Innocenti Mini usate, online si trovano diversi esemplari d’occasione venduti sia da privati sia da rivenditori. Ad esempio, una Innocenti Mini Cooper 1.3 è in vendita a circa 18.000 euro con 85.000 km accumulati, mentre si trovano esemplari più vicini ai 10.000 euro con non troppi chilometri all’attivo. Sotto i 10.000 euro si trova una Innocenti Mini Mk3 con circa 64.000 chilometri del 1.971, con un prezzo di 8.900 euro molto competitivo per chi cerca un esemplare storico di questo modello che ha significato tanto per la storia dell’automobile, sia europeo sia italiano.

Innocenti Mini: concorrenti e conclusioni

Non si può dire che la Innocenti Mini, nelle sue varie serie, non abbia avuto successo, anzi. Abili a interpretare un modello completamente inedito come la Mini Minor, l’azienda di Lambrate fu abile nell’evolvere secondo i gusti dell’automobilista medio europeo un prodotto nato bene. In un certo senso, la Innocenti Mini ha anticipato il concetto di utilitaria di lusso, come è oggi la Mini che dal 2001 si è proposta in diverse generazioni con l’arrivo dell’elettrico nel 2019. C’è, però, molta differenza, soprattutto estetica, tra la prima Innocenti Mini e la seconda Innocenti Mini, disegnata da Gandini per Bertone. Più allegra e vivace nelle forme la prima, più squadrata e figlia degli anni ‘70 la seconda, la Innocenti Mini ha attraversato più epoche riuscendo a lasciare il segno.

Tra le concorrenti delle due serie di Innocenti Mini, le varie Austin Mini, Autobianchi Bianchina A112, Citroen LN, Fiat 500, 126, 127 e Panda, Peugeot 104, Renault 4 e Renault 5. Parliamo di auto commercializzate tra gli anni ‘60, ‘70 e ‘80, con forme più dolci come la prima 500 che anticipò di due anni l’arrivo della Mini o forme più squadrate nel periodo a partire dagli anni ‘80. Facile trovare punti in comune, infatti, tra la nuova Innocenti Mini e un modello molto popolare come la Fiat 126.

FAQ

Quando esce la Mini Innocenti in Italia?
Nel 1965 la prima serie, nel 1974 la nuova Innocenti Mini sempre basata sulla meccanica Mini (almeno fino al 1982) ma disegnata per Innocenti dalla carrozzeria Bertone
Chi ha creato la Mini?
Il designer turco Alec Issigonis creò la Mini nel 1959, mentre la prima Innocenti Mini arriva in Italia a partire dal 1965 con la serie Mk1.

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