Hyundai Trajet

Per farlo, Trajet punta su una meccanica derivata dalle berline e dai SUV della Casa coreana, al contrario di alcune rivali basate sui più pratici ma meno raffinati veicoli commerciali, e su uno stile interno ed esterno che richiama le altre vetture della gamma Hyundai dell’epoca. Non mancano poi un abitacolo spazioso e molto pratico, tanto spazio per cose e persone e due motori, uno a benzina e uno, ben più a fuoco, a gasolio. Prodotta per quasi 10 anni tra il 1999 e il 2008, Hyundai Trajet è una delle monovolume più spaziose e dal miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato dell’usato.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Hyundai Trajet.

Dimensioni Hyundai Trajet

Le dimensioni della Hyundai Trajet sono:

• lunghezza 4,70 metri
• larghezza 1,84 metri
• altezza 1,76 metri
• passo 2,83 metri

A livello estetico, Hyundai Trajet offre il classico look da monovolume medio-grande dei primi anni ’00, che però non nasconde, in alcuni tratti, il pianale derivato da vetture tradizionali. Il cofano è infatti piuttosto lungo e non perfettamente inclinato come il parabrezza come le altre monovolume, un chiaro segno della meccanica da autovettura più che da veicolo commerciale. Per il resto, il frontale e lo stile sono ispirati alla Sonica di seconda generazione lanciata pochi mesi prima, con una calandra rettangolare con i bordi cromati, fari rettangolari dalle generose dimensioni e un paraurti piuttosto generoso dotato di importanti prese d’aria e di fendinebbia.

Lateralmente, oltre al cofano lungo e all’altezza molto generosa del corpo vettura, si nota come Hyundai Trajet non abbia le portiere scorrevoli, quanto invece delle classiche portiere incernierate davanti: un altro segno della derivazione “classica” del pianale su cui è costruita. In coda, invece, troviamo un grosso portellone che, per la posizione dei fari verticali molto generosi, e per le linee di lunotto e portellone, davvero ampio, ricorda quelle della coeva Santa Fe. In più, i tecnici Hyundai hanno realizzato una parte inferiore del portellone dotata della stessa bombatura del paraurti, nascondendo il fatto che l’apertura del portellone è davvero bassissima, a tutto vantaggio delle capacità di carico. Concludendo con le dimensioni di Hyundai Trajet, la monovolume coreana offre un bagagliaio enorme: in configurazione a sette posti, il volume è di 523 litri, mentre eliminando sia la seconda che la terza fila si arriva a ben 3.237 litri. Infine, nel 2004 la calandra anteriore è stata ristilizzata, ripresa dalle nuove Elantra e Sonica, mentre nel 2006 un secondo restyling ha portato a dei fari posteriori chiari in stile Lexus.

Interni Hyundai Trajet

Gli interni di Hyundai Trajet sfoggiano delle linee molto classiche e semplici, anche rispetto agli standard dell’epoca. A livello estetico troviamo una parte alta della plancia che fa un po’ da palpebra sia per il quadro strumenti che per il resto dell’abitacolo, una fascia in materiale più scuro che corre per tutta la larghezza dell’abitacolo e una consolle centrale a sbalzo dove troviamo il climatizzatore, manuale o automatico, in alto e l’alloggiamento per la radio (anche doppio DIN) in basso.

Ancora più in basso troviamo poi dei pratici portaoggetti e la presa 12 V, utilissima su una vettura dedicata ai viaggi, mentre la posizione di guida è decisamente alta e dominante, ma in uno stile più da SUV che da veicolo commerciale. Gli interni di Hyundai Trajet sono infatti piuttosto ben studiati ed ergonomici, e gli assemblaggi sono davvero curati, ma la qualità dei materiali è solo discreta. Questo si vede chiaramente nel volante, comodo e pratico da impugnare ma realizzato in plastica scura e privo anche del logo verniciato. Convincono, invece, i sedili anteriori, comodi e dotati di braccioli, così come i tre sedili singoli della seconda fila, che possono contare anche su due pratici tavolini sugli schienali dei sedili anteriori. Comodi, infine, i sedili della terza fila: anche in sette, Hyundai Trajet offre una bella dose di spazio, aumentata anche dalle grandi superfici vetrate. Comodissima poi la possibilità di girare i sedili anteriore anche al contrario, una soluzione che unita ai sedili centrali ripiegabili come tavolini può creare un piano di lavoro o un’area pic-nic in pochissimi secondi.

Motori Hyundai Trajet

A livello meccanico e di motori, Hyundai Trajet è basata come detto sulla piattaforma Hyundai-KIA Y4, la stessa utilizzata dalle berline medio-grandi Hyundai Sonata e KIA Optima/Magentis, dal SUV Santa Fe e dal più grande minivan KIA Carnival. Si tratta quindi di un pianale pensato per delle ottime prestazioni su strada, e che i tecnici Hyundai hanno reso adatto anche ad una monovolume. Questa maggiore raffinatezza si ritrova nelle soluzioni tecniche utilizzate, come ad esempio la presenza di uno schema anteriore McPherson e addirittura uno schema Multilink a ruote indipendenti con barra stabilizzatrice al posteriore, una soluzione che regala più stabilità e maggior comfort agli occupanti posteriori. Non mancano poi ABS, ESP, diversi Airbag e la disponibilità, a richiesta, del cruise control.

Per quanto riguarda la gamma motori invece Hyundai Trajet offre due motorizzazioni per il mercato italiano. Il potente 2.7 V6 da 170 CV, infatti, non è stato importato nel Bel Paese, con l’unico motore a benzina disponibile che diventò il 2.0 16v quattro cilindri aspirato da 136 CV, diventati 140 nel 2004 con l’arrivo di un nuovo motore Euro 4. Il propulsore più gettonato fu però il 2.0 CRDi, un quattro cilindri turbodiesel sviluppato dalla VM Motori di Cento e prodotto su licenza in Corea del Sud. Questo motore Diesel common rail con turbina a geometria fissa è capace di 112 CV e 2555 Nm di coppia, ed accoppiato alla trazione anteriore e ad un cambio manuale a 5 marce (unica possibilità in Italia) offriva prestazioni solo discrete (0-100 km/h in oltre 14 secondi) e una velocità massima di 170 km/h.

Motori Hyundai Trajet

Benzina

• 2.0 16v, 2.0 quattro cilindri aspirato, 136/140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Diesel

• 2.0 CRDi, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 112 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Prezzi Hyundai Trajet

Al lancio, alla fine del 1999, il listino prezzi di Hyundai Trajet partiva da circa 20.600 euro per la versione 2.0 16v da 136 CV in allestimento GL Comfort, dotata di una buona dotazione di serie. Troviamo infatti nell’equipaggiamento standard la chiusura centralizzata con immobilizer, il clima manuale, la predisposizione radio, gli specchietti regolabili elettricamente, i fendinebbia, vetri elettrici sia davanti che dietro e il volante regolabile in altezza, oltre che ovviamente la presenza dei sette posti.

La top di gamma GLS Premium, invece, arrivava a 24.000 euro con il 2.0 a benzina e a 26.600 con il 2.0 CRDi, e offriva di serie cerchi in lega, clima automatico anche per i passeggeri posteriori, interni in pelle e tessuto, sedili anteriori girevoli, vetri oscurati, volante in pelle e, tra gli optional, interni interamente in pelle e cruise control. Oggi, invece, quali sono i prezzi di Hyundai Trajet? La monovolume coreana non è rimasta in tantissimi esemplari, in quanto queste vetture sono state sfruttate molto da chi le ha acquistate. Se le si riesce a trovare, però, il prezzo è inferiore ai 1.500 euro per le 2.0 CRDi, quasi tutte omologate Euro 3, mentre le Trajet a benzina si aggirano intorno ai 2.000-2.500 euro.

Hyundai Trajet: concorrenti e conclusioni

La sua derivazione meccanica da vetture di alto livello, le soluzioni tecniche raffinate, l’ottima dotazione e l’abitacolo versatile e ben studiato rendevano e rendono tutt’oggi Hyundai Trajet una delle monovolume medio-grandi più valide e versatili in circolazione. Rispetto ad alcune concorrenti Hyundai Trajet pecca nella gamma motori, un po’ scarna, nei materiali utilizzati per l’abitacolo, sottotono rispetto agli ottimi assemblaggi. Per il resto, però, l’abitacolo funzionale, lo spazio e l’ottimo comfort di viaggio rendono ancora oggi, a quasi 15 anni dall’ultimo esemplare prodotto, questa monovolume coreana un'ottima scelta per chi cerca un’auto robusta, affidabile e spaziosa senza spendere una fortuna.

Concludiamo, come di consueto, con le concorrenti di Hyundai Trajet, che negli anni ’00 erano davvero tantissime. Il segmento delle grandi monovolume era infatti molto florido, e contava le francesi Citroen C8, Peugeot 807 e Renault Espace, le italiane FIAT Ulysse e Lancia Phedra, la Ford Galaxy e le cugine Volkswagen Sharan e SEAT Alhambra, la giapponese Toyota Previa e la cugina, ben più grande e spaziosa, KIA Carnival.