Hyundai H-1

Sebbene fosse già ben nota per le sue vetture robuste, pratiche, comode e poco costose, Hyundai lanciò nel 1997 (arrivò in Europa solo nel 1998) un inedito veicolo commerciale, l’H-1. Dotato di un dimensioni piuttosto compatte per la categoria e di una linea molto diversa dai rivali, moderna e tondeggiante, Hyundai H-1 si fece immediatamente conoscere per il suo look diverso dai soliti, squadratissimi furgoni di medie dimensioni. L’abitacolo era robusto e piuttosto ben accessoriato sulle versioni più ricche, mentre la meccanica era davvero classica, con un motore 2.5 turbodiesel, trazione posteriore ma anche la presenza, di serie, di ABS e del differenziale autobloccante meccanico. Venduto tra il 1998 e il 2007 sia in versione furgone che in quella passeggeri, dopo la prima generazione la seconda Hyundai H-1 non ebbe il successo della prima, vendutissima serie, che ancora oggi si propone come un van non proprio modernissimo ma robusto, pratico e affidabile come pochi.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Hyundai H-1.

Dimensioni Hyundai H-1

Le dimensioni della Hyundai H-1 sono:

• lunghezza 4,70/5,04 metri
• larghezza 1,82 metri
• altezza 1,89/1,97 metri
• passo 2,81/3,08 metri

Sebbene ci sia stato un restyling nel 2005 che ha stravolto lo stile dell’anteriore di H-1, in Italia la versione che è andata per la maggiore è la pre-restyling, venduta in Europa tra il 1998 e il 2005. H-1 si è sempre distinto per uno stile sorprendentemente tondeggiante e originale, che lo rende inconfondibile rispetto agli altri furgoni di dimensioni simili. Il frontale è la parte più riuscita, dotato di una mascherina cromata che richiama i prodotti Hyundai dell’epoca, due fari sottili piuttosto eleganti e una “situazione prese d’aria” davvero particolare. Il cofano, corto e tondeggiante, ha infatti una insolita presa d’aria decentrata, indispensabile per dare aria all’intercooler del 2.5 turbodiesel.

Il paraurti, invece, è anch’esso tondeggiante e sfoggia una bocca anteriore larga e sottile interrotta da tre “pilastri” centrali, mentre alle estremità troviamo due ulteriori prese d’aria tonde che, sulle versioni più accessoriate, ospitano i fendinebbia. Lateralmente, si nota un passo parecchio lungo per la categoria, specialmente se si pensa che H-1 è in media più corto di tutti i rivali, mentre anche il tetto e il profilo laterali sono morbidi e tondeggianti, molto diverso dai rigorosi rivali dell’epoca. In coda, infine, troviamo un portellone insolitamente bombato, con due fari anch’essi insoliti. Oltre alla doppia colorazione bianca-rossa, infatti, stupisce il posizionamento orizzontale e l’arrivo sui battenti posteriori, davvero inusuale. Concludono il quadro infine i finestrini, con il lunotto presente su tantissimi H-1 furgonati e quelli laterali disponibili di serie sulla versione MPV trasporto passeggeri, classici nella forma ma squadrati, e la singola porta laterale, che sulle H-1 più ricche è doppia. Concludendo con le dimensioni di Hyundai H-1, il vano di carico della versione furgonata ha una portata fino a 1.100 kg.

Interni Hyundai H-1

Gli interni di Hyundai H-1 dimostrano come la Casa coreana non fosse una grande esperta di veicoli commerciali, e abbia traslato la sua conoscenza automobilistica su un van. Questo però non è un difetto, anzi: la plancia ha uno stile e una finitura del tutto simile a quella delle automobili Hyundai, risultando più appagante e anche più accessoriata rispetto ai rivali coevi. La plancia è rivestita in plastica dura goffrata, la stessa usata sulle Hyundai dell’epoca, mentre il disegno non è dei più moderni e si ispira a quello delle Hyundai più attempate, ma offre una consolle centrale avvolgente dove trovano spazio clima e radio, mentre il quadro strumenti analogico è chiaro e facile da leggere.

Sia in versione furgonata che in quella trasporto passeggeri, gli interni di Hyundai H-1 sono spaziosi e comodi, con solo qualche compromesso causato dall’inesperienza della Casa coreana. Comodo, ad esempio, il bracciolo per il guidatore posizionato tra la panca per i due sedili dei passeggeri e quello del conducente. Peccato solo che non sia utilizzabile nel traffico, in quanto impedisca una presa sicura sulla leva del cambio. La stessa leva, del resto, è montata al pavimento, e rischia di essere intralciata dalle gambe del passeggero centrale. La posizione di guida, però, è ottima, comoda e dominante sulla strada, e rispetto ad alcuni rivali la rumorosità del motore e quella alle alte velocità sono ben mitigate.

Motori Hyundai H-1

Il merito è dei motori di Hyundai H-11, che non sono propulsori pensati per l’utilizzo commerciale ma derivati da quella automobilistica, quindi ben più silenziosi dei motori “heavy duty” di alcuni rivali. La meccanica, poi, è molto classica: sebbene H-1 abbia un moderno telaio monoscocca, non ancora abbracciato da tutti i competitor, il motore è anteriore longitudinale, la trazione posteriore le sospensioni sono McPherson all’anteriore e a ponte torcente con balestre longitudinali dietro. Non si tratta quindi di un furgone dalla guida dinamica e sportiva, ma grazie a dei motori piuttosto vivaci si comporta bene anche alle alte velocità.

La gamma motori di Hyundai H-1 importata in Italia è infatti formata da tre motori Diesel, tutti con cilindrata di 2.5 litri e dotati di un singolo turbocompressore. Al lancio e fino al 2001, sotto il cofano trovava posto un 2.5 turbodiesel da 82 CV e 210 Nm di coppia, capace di lanciare H-1 fino a 140 km/h con prestazioni lente ma non letargiche (0-100 km/h in 17 s: c’erano competitors che facevano molto di peggio). Un primo boost è arrivato nel 2001 con il 2.5 TDI, con iniezione diretta, 101 CV e 238 Nm di coppia. Le prestazioni migliorarono e così anche la guidabilità, guadagnando anche l’omologazione Euro 3. Nel 2005, infine, arrivò con il restyling il potente 2.5 CRDi. Dotato di ben 140 CV e 314 Nm di coppia, con questo motore H-1 poteva arrivare a 170 km/h. In più, infine, H-1 era uno dei pochissimi van di quell’epoca disponibile anche con cambio automatico, un classico convertitore di coppia a 4 marce.

Motori Hyundai H-1

Diesel

• 2.5 TD, 2.5 quattro cilindri turbodiesel, 82 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 m., traz. post.
• 2.5 TD, 2.5 quattro cilindri turbodiesel, 101 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 m., traz. post.
• 2.5 CRDi 16v, 2.5 quattro cilindri turbodiesel, 140 CV, cambio man. a 5 marce o aut. a 4 m., traz. post.

Prezzi Hyundai H-1

Il listino prezzi di Hyundai H-1 fu subito sorprendente, in quanto un van moderno, con un motore relativamente vivace rispetto ai più semplici competitor e molto capace quando si tratta di caricare aveva un prezzo davvero interessante. Al lancio, infatti, c’erano due allestimenti: quello base e l’Air, dotato di aria condizionata. Quest’ultima versione, la più gettonata, era offerta a 13.000 euro con passo corto, tre posti e una dotazione che comprendeva oltre al “clima” anche la predisposizione radio, la porta scorrevole sul lato destro, l’ABS e l’importantissimo differenziale autobloccante meccanico, fondamentale su un veicolo a passo lungo con una discreta disponibilità di coppia e trazione posteriore.

Ma oggi quali sono i prezzi di Hyundai H-1? Per entrare in possesso di uno Hyundai H-1 servono almeno 2.000 euro per un 2.5 TDI con circa 100 CV, mentre i più potenti 2.5 CRDi possono arrivare anche a 4/5.000 euro per via della generosa potenza sotto al cofano. Non fatevi poi spaventare dal chilometraggio: per questi motori, 300.000 o 400.000 km sono una quantità sicuramente sopportabile. Anche i costi di gestione sono decisamente buoni, con bassi costi di manutenzione, consumi relativamente contenuti e una buona resistenza agli urti. Solo i tessuti degli interni sono un po’ sottotono, non in grado di resistere alle sollecitazioni di un mezzo da lavoro.

Hyundai H-1: concorrenti e conclusioni

Nonostante quindi dei sedili che cedevano prima del tempo, alcuni dettagli interni poco pratici e l’omologazione che arriva al massimo all’Euro 4, la prima generazione di Hyundai H-1 è un van davvero valido e versatile ancora oggi. Sebbene il suo stile non sia invecchiato benissimo, soprattutto al posteriore, H-1 ha uno stile riconoscibile e personale, degli interni che, sebbene non siano i più ergonomicamente riusciti, sono ben fatti e robusti e una meccanica a prova di bomba. Dove la trazione posteriore poi poteva diventare un limite, H-1 è facile e prevedibile grazie al differenziale autobloccante di serie, e l’assenza della trazione sulle ruote anteriori lo rende estremamente agile in città. I motori di derivazione automobilistica poi sono vivaci, poco assetati per le dimensioni di H-1 e molto più silenziosi di alcune concorrenti di Hyundai H-1. Nonostante fosse il primo tentativo di Hyundai, almeno in Europa, per un veicolo commerciale, H-1 si è rivelato un ottimo successo di vendite, che Hyundai almeno nella gamma dei veicoli commerciali medi non ha più bissato.

Concludiamo, come di consueto, con i concorrenti di Hyundai H-1, tra cui non possono mancare il FIAT Scudo, il Ford Transit, il Nissan Primastar, l’Opel Vivaro, il Peugeot Expert, il Renault Trafic, il Volkswagen Transporter, il Mercedes-Benz Vito e il cugino KIA Pregio.