Hyundai Bayon

Linee futuristiche e taglienti, a primo acchito potrebbe essere addirittura una versione SUV a nome Hyundai i20, come in passato, ma questa volta il nome è diverso e l’indole è maggiormente personale.

La scelta a livello motoristico è tra il “tradizionale” motore benzina e un più avveniristico motore ibrido (mild hybrid) di ultima generazione, capace di offrire più potenza a fronte di consumi più bassi. Il nome Bayon, invece, ha tratto ispirazione dal piccolo paese Bayonne, città francese che affaccia sull’Oceano Atlantico. Disponibile, inoltre, anche una motorizzazione a Gpl.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Hyundai Bayon.

Dimensioni Hyundai Bayon

Le dimensioni della Hyundai Bayon sono:

• lunghezza: 4,18 metri
• larghezza: 1,78 metri
• altezza: 1,50 metri
• passo: 2,58 metri
• bagagliaio 411 l

Le dimensioni della Hyundai Bayon sono quelle di una vettura che strizza l’occhiolino al mondo dei crossover, ma da città, con un’altezza da terra di 18,3 centimetri che è superiore, per prendere in esame una rivale, alla Toyota Yaris Cross, che vanta la medesima lunghezza tipica tra i B-SUV, comunque contenuta entro i 4,2 metri. Maggiore di 2 centimetri rispetto alla rivale giapponese è il passo, con 2,58 metri, sufficiente per ospitare 5 passeggeri. Lo spazio per le gambe è stato particolarmente curato e arriva a 1,07 metri per i passeggeri anteriori e 88 centimetri per quelli della seconda fila. Il vano bagagli parte invece da 411 litri ma solo sul motore 1.2 aspirato (massima di 1.205 litri); sulle versioni ibride 48V, la capacità scende a 321 litri (massima 1.115 litri) a causa della sistemazione, sopra l’asse posteriore, della batteria, a scapito dello spazio disponibile nel vano.

Il design della Hyundai Bayon è particolare, mescolando high-tech a linee molto morbide e marcatamente molto meno aggressive rispetto a i20, specie sul muso. Su Bayon troviamo, infatti, gruppi ottici sdoppiati, più sullo stile del più grande Tucson, mentre al posteriore le luci a tutta larghezza ricordano molto da vicino la nuova generazione della citycar, ma sono anche in questo caso diverso i veri e propri gruppi ottici, più affusolati e a forma di boomerang su Bayon.

Altra differenza la si ritrova per il logo Hyundai spostato sopra la linea mediana delle luci su i20 e sotto su Bayon. In entrambi i casi, l’obiettivo di unire i due lati è quello di enfatizzare visivamente l’impronta su strada.

Interni Hyundai Bayon

Gli interni della Hyundai Bayon somigliano molto di più a quelli di nuova i20 rispetto al discorso riservato agli esterni. Progettati per sposare in pieno il digitale, già dalla base Hyundai propone infatti l’abbinamento tra il cluster digitale da 3,5” e il Multimedia System - Touchscreen con schermo da 8” e wireless Apple CarPlay/Android Auto, troviamo in aggiunta la piastra di ricarica wireless per il telefono, il sistema audio premium Bose con 8 diffusori, incluso un subwoofer, il pulsante di chiamata che, se premuto, contatta automaticamente i soccorsi in caso di incidente e bocchette d’aerazione che ben si mascherano con la visione d’insieme della calandra.

Anche il volante è nuovo e propone uno schema delle razze inedito, per altro uguale sia a i20 sia a nuova Tucson. Non meno importante la presenza del sistema BlueLink che, tramite l’app dedicata, permette di controllare parametri quali la posizione effettiva dell’auto, il blocco e lo sblocco delle portiere da remoto, l’invio della destinazione al sistema di infotainment tramite la ricerca sulla mappa dell’app, quando e se presente il navigatore, la ricerca di stazioni di servizio e di parcheggi in zona.

Chi siede dietro non trova la stessa comodità di una Tucson e nemmeno l‘abitabilità dato l’ingresso basso e stretto dovuto al taglio della Hyundai Bayon.

Motori Hyundai Bayon

I motori della Hyundai Bayon sono due. Il primo è un 1.2 4 cilindri benzina, aspirato, da 84 CV un po’ piccolo e forse leggermente depotenziato, ma ben si presta a rimanere parco nei consumi, specialmente per chi cerca una vettura comoda, sicura ed ha figli alle prime armi. Quest’ultimo dichiara uno 0-100 km/h in 13,5 secondi e una velocità massima di 165 km/h, a fronte di consumi di 5,4 - 5,7 l/100 km nel ciclo misto WLTP, come si vede non un fulmine di guerra, quanto una vettura pacata e pratica per tutte le esigenze.

Più prestazionale, ma anche più parsimonioso nelle percorrenze, il 1.0 3 cilindri turbobenzina da 100 CV con sistema mild hybrid a 48 Volt. Qui le prestazioni segnano uno 0-100 km/h coperto in 10,7 secondi per 183 km/h di velocità massima ma ciò che è importante, specie in città, è la coppia di 60 Nm ulteriore garantita dal motore elettrico disponibile a seconda del grado di accelerazione e della disponibilità residua di energia nella batteria.

Il cambio manuale (iMT) è in grado di disaccoppiare il motore dalla trasmissione a velocità costante quando non viene premuto il pedale dell’acceleratore e il veicolo procede quindi per inerzia. Per chi, invece, non può per nulla al mondo rinunciare ad un’ulteriore alimentazione ecco che fa capolino a listino il 1.2 MPI con alimentazione benzina e GPL recupera in chilometri possibili senza un pieno, i quali arrivano a circa 1.000.

Motori Hyundai Bayon

Benzina

• 1.2 MPI MT benzina 4 cilindri aspirato da 1,2 litri, 84 CV con cambio manuale a 5 rapporti
• Benzina/GPL
• 1.2 MPI MT benzina 4 cilindri aspirato da 1,2 litri + alimentazione a GPL, 84 CV con cambio manuale a 5 rapporti

Ibrido

• 1.0 T-GDI MHEV 48V benzina 3 cilindri turbo 1,0 litri, 100 CV con cambio manuale a 6 rapporti
• 1.0 T-GDI MHEV 48V benzina 3 cilindri turbo 1,0 litri, 100 CV con cambio automatico a 7 rapporti

Prezzi Hyundai Bayon

Il prezzo della Hyundai Bayon parte da 21.100 euro per il primo dei tre allestimenti proposti nella versione GPL, per chi non volesse la doppia alimentazione deve spendere 500 euro in più. La scelta si riduce, infatti, tra tre allestimenti (XLine, XClass ed Exclusive) e due motorizzazioni. Tra le varie combinazioni, il listino prezzi della Hyundai Bayon copre un range che va per l’appunto da 21.100 a 27.300 euro, ma nel secondo caso si parla della versione mild hybrid 48V con il cambio automatico DCT.

Le versioni base vedono già un nutrito pacchetto di optional come fendinebbia, luci a LED, cerchi in acciaio da 15”, cruise control, climatizzatore manuale, radio con display monocromatico e cruscotto digitale da 3,5”. Hyundai prevede anche dotazioni di sicurezza come Blind spot monitor, Lane keeping assistant, Lane following assistant, Focal collision avoidance assistant.

Di serie le colorazioni della Hyundai Bayon prevedono la vernice Mangroove Green, mentre la pastello Atlas White costa 350 euro. 650 euro il costo delle altre vernici metallizzate/micalizzate (Aurora Gray, Dragon Red, Intense Blue e Phantom Black) mentre il tetto a contrasto costa 600 euro. Per chi volesse cerchi da 17” può richiederli come optional, oppure sono a listino nella versione XClass con motore hybrid.

Listino prezzi Hyundai Bayon

Bayon XTech

• 1.2 MT5 84 CV 21.100 €

Bayon XLine

• 1.2 MT5, GPL, 82 CV 22.850 €
• 1.2 MT5 84 CV 21.600 €
• 1.0 MT6 100 CV 23.600 €

Bayon Exclusive

• 1.2 MT5, GPL, 82 CV 23.000 €
• 1.2 MT5 84 CV 21.750 €
• 1.0 MHEV MT6 100 CV 23.750 €

Bayon XClass

• 1.2 MT5 84 CV 23.850 €
• 1.0 MHEV MT6 100 CV 25.850 €
• 1.0 MHEV AT7 100 CV 27.300 €

Hyundai Bayon: concorrenti e conclusioni

Le concorrenti della Hyundai Bayon sono la Toyota Yaris Cross, la Kia Stonic, la Ford Puma, Renault Captur, Volkswagen T-Cross, Skoda Kamiq, Seat Arona, Suzuki Vitara, DS 3 Crossback, Peugeot 2008, Opel Mokka; alcune di esse esistono in commercio anche in versione full electric, come la 2008, la Mokka e la DS 3 Crossback, mentre altre hanno puntato su una qualsivoglia forma di elettrificazione, mild o full hybrid, come rispettivamente la Ford Puma e la Renault Captur.

In conclusione, Hyundai Bayon propone un design originale con elementi ripresi dalla gamma SUV, come i fari sdoppiati all’anteriore, e con un posteriore piuttosto carico frutto delle linee di pensiero più orientali che europee. Tutte cose già viste ed apprezzate in molte vetture della casa coreana che contraddistinguono da sempre questi modelli. Dentro c’è una marcata digitalizzazione con il doppio schermo che molte concorrenti non possono vantare, così come sotto il cofano la presenza di un motore ibrido garantisce buone prestazioni e consumi tutto sommato contenuti, il GPL però resta l’arma letale per quanto riguarda i consumi e le lunghe percorrenze senza pieno, anche se il tutto va discapito delle prestazioni.