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Hyundai Citycar

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Hyundai i10
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Hyundai citycar: storia, modelli, versioni e motori

Arrivata concretamente in Europa negli anni ’90 con una gamma di prodotti varia e un eccellente rapporto qualità-prezzo, la Casa coreana Hyundai proponeva, con un tiepido successo, modelli pensati per i mercati asiatici, dove berline a tre volumi piccole e grandi avevano ancora grande seguito. Una prima svolta per il brand coreano è arrivato con il lancio della prima citycar Hyundai, la Atos. Lanciata nel 1997, la Atos è stata prodotta dal 1998 al 2004 nella sua forma “originale”, che rispetto a tutte le altre citycar dell’epoca introduceva una formula nuova. Lunga solo 3,50 metri, larga 1,50 metri e alta ben 1,62 metri, la Atos è stata una delle prime utilitarie con linee e abitabilità da monovolume, nonché una delle prime auto di segmento A dotata solamente di carrozzeria a cinque porte. Leggi di più

Grazie ad un bagagliaio molto spazioso, da ben 263 litri, alla sua robustezza e alla facilità di guida, nonostante uno stile ancora acerbo la Atos è diventata in breve tempo una delle compatte più vendute, soprattutto in Italia. Nel 1999, Hyundai affiancò alla sua Atos un realizzato sulla stessa piattaforma, la Atos Prime.

Più bassa, più lunga e più aerodinamica, la Atos Prime è anche più rifinita e più ricca, andando a posizionarsi un gradino più in alto alla “vecchia” Atos, rimasta in produzione ma con una gamma semplificata. Entrambe sono poi state sostituite nel 2007 da una citycar Hyundai più moderna e raffinata, che manteneva la stessa ricetta di compatta a cinque porte con tetto alto, tanto spazio e un’ottima agilità, la i10.

Dopo il successo della prima generazione e una seconda serie, lanciata nel 2014, capace di diventare un riferimento per qualità costruttiva e sicurezza, nel 2019 Hyundai ha lanciato la terza generazione della i10, interessata nel 2023 da un restyling estetico che l’ha uniformata alle altre vetture della Casa. Ancora piccola, stretta e pratica, la i10 è una delle ultime utilitarie di segmento A rimaste sul mercato, e non intende lasciare il suo spazio sul mercato europeo.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni della citycar Hyundai.

Modelli Hyundai citycar

Come detto in apertura, i modelli di citycar Hyundai prodotti dalla Casa coreana nel corso degli anni sono stati principalmente tre:

  • Hyundai Atos
  • Hyundai Atos Prime
  • Hyundai i10

Tutte e tre le vetture condividono la stessa ricetta di base: carrozzeria a cinque porte, cinque posti, bagagliaio spazioso per le dimensioni, lunghezza contenuta e tetto alto. Dopo l’inaugurale Atos, vettura molto semplice e spartana con linee e interni che permettevano alla Casa coreana di offrire un’auto compatta a prezzi davvero contenuti, la Atos Prime portava ad un livello superiore. Più lunga (passava dai 3,50 metri della Atos a 3,56 metri) e più bassa, la Atos Prime condivideva la base meccanica e i motori con la precedente Atos, ma grazie ad un frontale e un posteriore decisamente più moderni si scrollava di dosso la spartanità della Atos. Al suo fianco veniva comunque proposta la “vecchia” Atos, che al lancio aveva un prezzo contenuto a sole 15.000.000 di lire, ovvero meno di 7.800 euro.

Nel 2007, al posto della “coppia” di Atos, Hyundai lanciò la i10, vettura più moderna e al passo coi tempi. Lunga 3,56 metri come la precedente Atos Prime, nonostante ne condividesse il profilo e la ricetta estetica (è alta ben 1,55 metri), la nuova i10 è più moderna e in linea con le nuove Hyundai della “serie i”, a partire dalla sorellona i30. Dotata di un abitacolo realizzato con materiali robusti ma che non rinuncia ad una ottima dotazione, con la possibilità di avere radio, clima e vetri elettrici, nel 2011 la i10 è stata ristilizzata adottando la nuova mascherina trapezoidale vista sulle altre Hyundai, un abitacolo più curato e dotazioni più ricercate, come il navigatore e il tetto apribile in tela.

Nel 2013, la i10 è stata sostituita dalla seconda generazione, realizzata su una nuova piattaforma e piuttosto diversa a livello estetico. Più bassa, più lunga e più larga, la nuova i10 è caratterizzata da un look che unisce soluzioni ricercate, come il frontale piuttosto aggressivo e il posteriore verticale, e dettagli più pragmatici, come i piccoli cerchi in lega e le grandi superfici vetrate. All’interno, la i10 è dotata di materiali di maggiore qualità, con la possibilità di scegliere pannelli della plancia colorate con tinte vivaci e l’accesso a soluzioni tecniche da vetture più grandi, come il Cruise Control, la radio Bluetooth con supporto per il telefono e, dopo il restyling, il navigatore con Apple CarPlay e Android Auto.

Nel 2019, i modelli di citycar Hyundai hanno visto arrivare l’ultimo modello della dinastia, la i10 di terza generazione. Prodotta in Turchia per il mercato europeo, la nuova i10 ha dimensioni leggermente superiori rispetto al passato (è lunga 3,67 metri), e le linee evolvono quelle della seconda generazione. Il frontale è caratterizzato da una grande mascherina che integra alle sue estremità superiori le luci diurne a LED, menstre nella parte alta i grandi fari (con tecnologia anche a LED) e il cofano compatto completano un frontale personale e simpatico. Lateralmente, rimangono le grandi superfici vetrate, con la novità rappresentata da un montante posteriore interrotto da una finitura in plastica nera con il logo i10. In coda, invece, i fari riprendono la forma della precedente generazione, diventando più piccoli e più alti e facendo il paio con un paraurti piuttosto dinamico e un lunotto più alto.

All’interno, rispetto al passato l’ultima generazione della i10 porta ad un livello superiore la ricerca di tecnologia e cura della precedente generazione. Sebbene le plastiche siano tutte rigide al tatto, come si conviene ad un’auto di questa categoria, lo stile è piuttosto ricercato, a partire dalla soluzione a sbalzo pensata per lo schermo dell’infotainment alla finitura della fascia centrale trasversale della plancia, con diverse finiture a seconda della versione scelta. Dietro al volante multifunzione, poi, ora c’è un quadro strumenti digitale, con uno schermo da 4,2 pollici al centro e due strumenti a cifre digitali al posto dei classici contagiri e tachimetro. Lo spazio rimane ottimo sia per i cinque passeggeri (anche se si viaggia comprensibilmente meglio in quattro) che per il capiente bagagliaio, che ha una capacità di 252 litri in configurazione cinque posti.

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Motori Hyundai citycar

A livello meccanico e di motori, le citycar Hyundai hanno avuto tradizionalmente spazio per meccaniche semplici e pensate per durare, con propulsori molto compatti sotto il cofano. Al lancio, la Hyundai Atos è stata offerta con un solo motore, un 1.0 12v quattro cilindri aspirato da 55 CV di potenza, capace (complice il peso di soli 820 kg) di spingere l’utilitaria coreana da 0 a 100 km/h in 15 secondi e fino a 142 km/h. La Atos Prime è stata offerta sia con il motore 1.0 da 55 CV che con un rinnovato 1.1, sempre quattro cilindri a 12 valvole, con 60 CV, accoppiato ad un semplice cambio manuale a 5 rapporti. Con l’arrivo della nuova i10, sebbene lo stile fosse simile alla precedente Atos Prime la piattaforma era completamente nuova, condivisa con la cugina KIA Picanto.

Al lancio, la gamma motori è formata dal 1.1 quattro cilindri da 66 CV, portato a 69 CV nel 2011 e affiancato da un 1.0 di pari potenza ma a tre cilindri nello stesso anno, mentre al top della gamma appariva un più potente 1.2 16v, sempre a quattro cilindri, da 78 CV, diventati 85 nel 2011. La prima generazione di i10 è anche l’unica ad essere stata offerta con un motore Diesel, il piccolissimo 1.1 CRDi tre cilindri in linea turbodiesel da 75 CV e 153 Nm. La seconda generazione della i10 ha infatti abbandonato il motore Diesel, offrendo solo motorizzazioni a benzina o GPL.

Alla base della gamma c’è infatti il 1.0 tre cilindri in linea da 67 CV, proposto anche con doppia alimentazione benzina-GPL e con cambio manuale a 5 marce o con un cambio manuale robotizzato sempre a 5 rapporti. Anche in questo caso, al top della gamma c’è il noto 1.2 16v quattro cilindri Kappa da 87 CV, che rappresenta la motorizzazione di punta della seconda generazione della i10. Con l’arrivo della terza serie di i10, la gamma motori della citycar Hyundai ha, per il primo anno, ricalcato quella del modello uscente, con il 1.0 MPi tre cilindri aspirato, sia in versione benzina che benzina-GPL, da 67 CV (65 CV per la variante a gas) alla base della gamma, per poi accogliere il 1.2 MPi quattro cilindri benzina da 84 CV al top della gamma, con cambio manuale o manuale robotizzato a cinque rapporti.

Dalla metà del 2020, al top della gamma il 1.2 è stato sostituito da un altro 1.0 tre cilindri, questa volta turbocompresso. Per la prima volta dalla i10 1.1 CRDi, infatti, la citycar coreana ha accolto sotto il cofano un motore turbo: il 1.0 T-GDi è montato sulla i10 nella sua versione da 100 CV e 172 Nm, scaricati a terra sulle ruote anteriori da un cambio manuale a 5 marce. Grazie al peso davvero contenuto della compatta asiatica (in versione Turbo ha una massa in ordine di marcia di 1.024 kg), la i10 T-GDi scatta da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi, per arrivare fino a 185 km/h.

Versioni Hyundai citycar

Concludendo con le versioni della citycar Hyundai, la Atos è stata proposta con due allestimenti, la GL e la GLS, con quest’ultima che, ad un prezzo molto contenuto, offriva chiusura centralizzata, clima manuale, predisposizione audio, due airbag, servosterzo e vetri elettrici anteriori, una dotazione davvero ricca in un periodo in cui le utilitarie come la FIAT Panda non avevano neanche il servosterzo. La Atos Prime aveva una dotazione più ricca, con radio integrata, quattro airbag, vetri elettrici e orologio digitale. Con l’arrivo della prima i10, si sono moltiplicati gli allestimenti, passando dalle versioni base, priva di clima e con la predisposizione per la radio, alle top di gamma Sound Edition, con navigatore, clima e retrocamera. Molto particolare è la i10 Fiorucci, dotata di un originale tetto apribile in tela e di una caratterizzazione estetica personalizzata.

Con la seconda generazione della i10, le versioni della citycar Hyundai hanno confermato la presenza di allestimenti differenti per dotazione e destinazione di utilizzo, dalla versione d’accesso Login alle ricche Prime, passando per la Sound Edition, dotata di sistema audio Parrot, per la particolare Go! Brazil, dedicata ai Mondiali di calcio Brasile 2014 (dei quali Hyundai è stata uno degli sponsor principali), mentre la top di gamma Prime accoglieva anche volante e cambio in pelle, Cruise Control e sistema di infotainment con Apple CarPlay e Android Auto. Con la terza e attuale generazione, la i10 è stata inizialmente proposta in tre versioni: quella “normale”, la versione sportiva N Line e una originale variante rialzata, la X Line, con paraurti con protezioni paracolpi e passaruota in plastica grezza. Con il restyling del 2022, la i10 ha salutato la versione X Line, mantenendo gli allestimenti “tradizionali” come la ConnectLine (già dotata di fendinebbia, Cruise Control, sensori di parcheggio, quadro strumenti digitale e infotainment da 8 pollici) e la top di gamma Prime, dotata anche di clima automatico, retrocamera, infotainment con navigatore e vetri scuri.

Allo stesso prezzo, infine, troviamo la variante N Line, accoppiata dopo il restyling con il solo motore 1.0 T-GDi. Questa versione ha una dotazione comune con la ConnectLine, rinunciando (almeno di serie) alla retrocamera, al clima automatico e al navigatore, ma adottando il motore più potente e una personalizzazione estetica riconoscibile, con dei bei cerchi da 16 pollici, mascherina con tre dettagli rossi e “baffo” rosso nel paraurti anteriore e posteriore, doppio scarico e logo i10 rosso sul montante posteriore.