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Hyundai B-SUV

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Hyundai B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Come gran parte dei costruttori asiatici, Hyundai è stata una delle prime a puntare sul segmento dei crossover, lanciando il suo primo SUV di dimensioni compatte nel 2004 con la Tucson. La prima generazione dello Sport Utility coreano è lunga 4,33 metri, risultando più corta del B-SUV Hyundai oggi a listino, l’apprezzata Kona. Proprio la prima generazione della Kona è considerata la prima Hyundai ad entrare nel segmento dei B-SUV: lanciata nel 2017, si è aggiunta alla gamma di Sport Utility della Casa, formata dalla Tucson, ormai diventata a tutti gli effetti un C-SUV, e all’ammiraglia Santa Fe. Dotata di uno stile molto personale e aggressivo, dimensioni compatte (è lunga 4,21 metri) e proposta anche con trazione integrale e in versione sportiva N da 280 CV, la Kona ha lasciato spazio alla nuova generazione nel 2023, diventata più grande e matura. Leggi di più

Sebbene abbia ancora uno stile molto personale, la nuova Kona riprende gli stilemi della Casa di Ulsan, offrendo allo stesso tempo molta più praticità grazie alle dimensioni molto più generose. L’attuale Kona supera infatti i 4,35 metri, lasciando così spazio per un modello inedito alla base della gamma di B-SUV Hyundai, la Bayon.

Realizzata sulla base della compatta di Segmento B i20, la Bayon è più automobile della Kona, che sia a livello estetico e di altezza da terra offre qualche velleità anche lontano dall’asfalto. Leggera, spaziosa e dal buon rapporto qualità-prezzo, la Bayon è offerta con motori benzina, Mild Hybrid e GPL, mentre la più grande Kona ha ben quattro alimentazioni: benzina, Mild Hybrid, Full Hybrid e l’interessante variante 100% elettrica. Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei B-SUV Hyundai.

Segni particolari dei B-SUV Hyundai

  • Prima della Kona e della Bayon, Hyundai ha lanciato nel 2015 la i20 Active, versione “rialzata” di 20 mm della compatta i20 di seconda generazione, per verificare se una ricetta di questo tipo potesse avere successo in Europa.
  • La prima generazione della Kona è stata declinata anche in versione N, con motore 2.0 turbo da 280 CV e velocità massima di 240 km/h.
  • Per via dell’ambiguità del nome in portoghese, sul mercato lusitano la Kona è rinominata Kauai.

Modelli Hyundai B-SUV

Come detto in apertura, la gamma di crossover compatti di Hyundai è formata da due modelli, la più piccola Bayon e la più grande Kona. Prima della Kona, però, la Casa coreana ha proposto in Europa una versione rialzata della sua compatta i20, la i20 Active, per verificare quanto un B-SUV a marchio Hyundai potesse avere successo in Europa. Prodotta a partire dal 2015, la i20 Active è stata sostanzialmente sostituita dalla Bayon nel 2021, con la Kona che, lanciata nel 2017, è cresciuta di oltre 15 centimetri con la seconda generazione del 2023 per lasciare spazio alla sorellina più piccola. Questi sono, quindi, i modelli di B-SUV Hyundai:

  • Hyundai Bayon
  • Hyundai Kona

Partendo proprio dalla più piccola di casa, la Bayon è un crossover che non cerca disperatamente di scimmiottare i SUV dall’indole fuoristradistica, preferendo puntare su un look piuttosto futuristico ma razionale, che massimizza l’abitabilità e la praticità. Lunga 4,18 metri, con il restyling del 2024 il frontale è stato reso più aggressivo e personale, modificando le forme del paraurti, ora più sportivo, e aggiungendo una barra luminosa a LED a tutta larghezza alla base del cofano.

Lateralmente, la fiancata è solcata da decise nervature, mentre le versioni top di gamma offrono la possibilità di avere il tetto a contrasto. In coda, i caratteristici fari a freccia sono stati ridisegnati nella loro firma luminosa, mentre viene confermata la banda catarifrangente che unisce i due gruppi ottici alla base del lunotto. Rimane anche la particolare finitura nera lucida di parte del portellone, che nasconde un vano di carico che offre 321 litri per la variante T-GDI Mild Hybrid e arriva a 411 sulla 1.2 a benzina, per via dell’ingombro delle batterie.

All’interno, la Bayon non nasconde la parentela con la i20, quasi invisibile all’esterno, sfoggiando una plancia che riprende il motivo con le caratteristiche lame orizzontali che uniscono le bocchette dell’aria di tutta la plancia. La qualità delle plastiche, sia al tatto che alla vista, è solo discreta, mentre gli assemblaggi non prestano il fianco a troppe critiche.

Dietro al particolare volante a quattro razze troviamo un generoso quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, di serie su tutte le versioni, che fa il paio con il display dell’infotainment dalla stessa diagonale, dotato di Apple CarPlay e Android Auto. I comandi sono ben posizionati sulla plancia, e lo spazio è generoso sia davanti che dietro.

Passiamo così alla Kona, aggiornata nel 2023 alla sua seconda generazione. Rispetto alla prima serie, lunga 4,20 metri, la seconda iterazione del B-SUV “pieno”, come è definito dalla stessa Hyundai, è cresciuta fino a 4,35 metri, evolvendo lo stile della precedente generazione. Su tutte le versioni, dall’elettrica fino alla “normale” variante termica a benzina, è sparita la calandra anteriore: ora il frontale è completamente carenato, caratterizzato da una banda trasversale a LED posizionata alla base del cofano. I fari principali sono posizionati più in basso, mentre lateralmente i vistosi passaruota fanno il paio con una grande nervatura che rende tormentata la fiancata.

Il posteriore è altrettanto particolare, con un’altra vistosa striscia luminosa a LED alla base del lunotto, con i gruppi ottici principali posizionati molto in basso sul paraurti posteriore. In coda, la versione GT Line sfoggia anche un doppio scarico vero, mentre il bagagliaio è molto più capiente della precedente generazione: siamo a 446 litri, ai quali si aggiungono i 27 litri del bagagliaio anteriore della versione elettrica. Molto più classico l’abitacolo, che adotta un layout con diversi comandi fisici e una finitura argentata su plancia e tunnel centrale.

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Molto particolare il volante, a tre razze e privo del logo Hyundai (al suo posto quattro pallini, che richiamano la lettera H dell’alfabeto Morse), dietro al quale troviamo il pannello che ospita i due schermi da 10,25 pollici di quadro strumenti digitale e sistema di infotainment. I tanti comandi fisici rendono molto semplice utilizzare l’infotainment e il clima, mentre al posto della leva del cambio, spostata dietro il volante, troviamo diverse prese di corrente, il caricatore wireless e altri comandi, come quello per le modalità di guida. La disponibilità di spazio, infine, è buona sia davanti che al posteriore.

Motori Hyundai B-SUV

Parlando di meccanica e motori, i B-SUV Hyundai differiscono parecchio già a partire dalla piattaforma. La più piccola Bayon, infatti, è realizzata sul pianale Hyundai-Kia K2, la stessa della i20 di terza generazione. Dotata di uno schema sospensivo molto tradizionale (McPherson all’anteriore, ponte torcente dietro), la Bayon non è dotata di una versione elettrica o Full Hybrid, puntando su altre tipologie di alimentazione.

Sotto il cofano della versione d’accesso, infatti, troviamo il 1.2 aspirato, un motore ben collaudato su decine di modelli del Gruppo Hyundai-Kia: dotato di 79 CV, è accoppiato ad un cambio manuale a 5 marce ed è disponibile anche con doppia alimentazione benzina-GPL con impianto sviluppato e installato dalla specialista italiana BRC.

Il motore più interessante è il vivace 1.0 T-GDI: il tre cilindri turbo ha 100 CV ed è disponibile sia in versione totalmente termica, accoppiato al cambio manuale a 6 marce iMT, oppure in versione Mild Hybrid 48 V. Questa variante aggiunge al 1.0 turbo un motore elettrico da 17 CV, che fa anche da alternatore e motorino d’avviamento e non cambia la potenza totale di sistema, che rimane fissa a 100 CV. Il 1.0 T-GDI è disponibile sia con cambio manuale intelligente iMT, dotata di frizione a controllo elettronico capace di “spegnere” il motore e viaggiare in veleggio per centinaia di metri senza dover premere la frizione, ma anche con il veloce cambio automatico doppia frizione DCT a 7 rapporti.

Il 1.0 T-GDI lo troviamo anche sulla più grande Kona, con una gamma motori del B-SUV Hyundai più grande decisamente più completa ed elettrificata. Il crossover coreano è disponibile con motore a benzina, Mild Hybrid, Full Hybrid e la versione 100% elettrica Kona EV. Alla base della gamma, troviamo il 1.0 T-GDI interamente termico da 100 CV, disponibile con cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione DCT a sette marce, affiancato da un nuovo 1.6 quattro cilindri turbo T-GDI da 138 CV, disponibile unicamente con il cambio automatico DCT.

Il 1.0 T-GDI, poi, è disponibile anche in versione Mild Hybrid a 48 V, con potenza di 100 CV e cambio solamente manuale a 6 marce. La gamma Kona prosegue poi con la HEV, la versione Full Hybrid: sotto il cofano coabitano un 1.6 quattro cilindri aspirato da 93 CV a ciclo Atkinson-Miller e un motore elettrico da 43,5 CV, per una potenza complessiva di 129 CV, scaricati a terra sulle ruote anteriori da un cambio doppia frizione DCT a 6 marce. La versione più tecnologica è senza dubbio la EV, la Kona elettrica.

Ci sono infatti due tagli di batteria per la Kona Electric: il primo ha una capacità di 48,6 kWh, e alimenta un motore elettrico anteriore da 135 CV, per un’autonomia 380 km nel ciclo misto WLTP. La versione con batteria più grande arriva a 64,8 kWh, mentre il motore sale a 204 CV, per un’autonomia che oscilla tra i 440 e i 510 km a seconda dei cerchi in lega, da 19 pollici per la versione meno “autonoma” e da 17 pollici per quella con più autonomia. Questi sono, quindi, i motori dei B-SUV Hyundai:

Motori Hyundai B-SUV

Motori Hyundai Bayon

Benzina

  • 1.2, 1.2 quattro cilindri aspirato, 79 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.0 T-GDI, 1.0 tre cilindri turbo, 100 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Benzina Mild Hybrid

  • 1.0 T-GDI 48V, 1.0 tre cilindri turbo, 100 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

Motori Hyundai Kona

Benzina

  • 1.0 T-GDI, 1.0 tre cilindri turbo, 100 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.6 T-GDI, 1.6 quattro cilindri turbo, 138 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

Benzina Mild Hybrid

  • 1.0 T-GDI Hybrid, 1.0 tre cilindri turbo, 120 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Full Hybrid

  • 1.6 GDI HEV, 1.6 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 129 CV, cambio automatico doppia frizione a 6 marce, trazione anteriore

Elettrica

  • 48,6 kWh, motore elettrico anteriore, 135 CV, batteria da 48,6 kWh, autonomia WLTP 380 km
  • 64,8 kWh, motore elettrico anteriore, 204 CV, batteria 64,8 kWh, autonomia WLTP 440 km

Versioni e prezzi Hyundai B-SUV

Per quanto riguarda le versioni dei B-SUV Hyundai e i prezzi, sia la Kona che soprattutto la Bayon sono piuttosto aggressive in termini di dotazioni e listini. Partendo proprio dalla Bayon, la gamma del B-SUV più compatto della Casa coreana è offerto in tre allestimenti: la XTech di base, l’intermedio XLine e la top di gamma XClass.

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La prima è già piuttosto ben accessoriata, con quadro strumenti con schermo da 4,2 pollici, infotainment da 10,25 pollici con Apple CarPlay e Android Auto (non wireless), Cruise Control, luci diurne a LED, mantenitore di corsia, sensori di parcheggio con retrocamera, clima manuale e cerchi in acciaio da 15 pollici.

L’intermedia XLine aggiunge i fari full LED anteriori, la barra a LED orizzontale, i sensori di parcheggio anteriori, il quadro strumenti digitale e i cerchi in lega da 16 pollici, mentre la top di gamma XClass aggiunge il clima automatico, i fari posteriori a LED, il caricatore wireless, il clima automatico e il Cruise Control Adattivo per le versioni con cambio automatico DCT.

I prezzi, come detto, sono piuttosto interessanti: la 1.2 da 79 CV in allestimento XTech parte da circa 21.000 euro, mentre la top di gamma XClass con motore Mild Hybrid da 100 CV e cambio automatico DCT arriva a poco più di 28.000 euro.

Passando alle versioni del B-SUV Hyundai storico, la Kona è proposta in quattro allestimenti per le varianti termiche e ibride: l’XTech di base, l’XLine Plus, la sportiva N Line e la top di gamma XClass

La variante XLine Plus è la più equilibrata, offrendo di serie i fari full LED anteriori e posteriori con la banda orizzontale di serie, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici affiancato al sistema di infotainment sempre da 12,3 pollici, il Cruise Control Adattivo sulle varianti a cambio automatico, il clima automatico, il caricatore wireless e i vetri oscurati, nonché i cerchi in lega. Il prezzo, per una XLine Plus, parte da circa 29.000 euro per la 1.0 T-GDI da 100 CV, mentre la 1.6 T-GDI parte da poco meno di 32.000 euro in questo allestimento. Per una HEV; invece, servono almeno 32.700 euro per una XTech.

L’elettrica, invece, ha allestimenti e offerte diverse. Nel listino prezzi del B-SUV Hyundai a batterie, infatti, troviamo l’allestimento Exclusive e il top di gamma N Line, offerto solamente con il pacco batterie da 64,8 kWh. Entrambi sono estremamente ben accessoriati, con un prezzo che parte da circa 36.000 euro per la variante con batteria più piccola e sale a poco più di 41.000 euro per la Exclusive con pacco batterie da 64,8 kWh.