Honda Stream

La Stream venne prodotta in due serie, la prima subì un leggero restyling nel 2004 e terminò definitivamente nel 2006. La seconda serie invece iniziò a circolare sulle strade nel 2006, con l’arrivo di qualche novità nel 2009 come la versione a soli 5 posti.

La Honda Stream arrivò in Europa nel 2001 e veniva prodotta sulla stessa piattaforma estesa della Honda Civic. Il nome Stream tradotto significa “Flusso” che va a mettere in evidenza la moda e le tendenze secondo le evoluzioni nel tempo. Questa vettura è stata concepita con il solo pensiero all’innovazione e lo si nota dalle caratteristiche particolari dell’auto.

È arrivato il momento di entrare nel dettaglio con le dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Honda Stream.

Dimensioni Honda Stream

Le dimensioni della Honda Stream sono le seguenti:

• Lunghezza 4,550 metri
• Larghezza 1,695 metri
• Altezza 1,590 metri
• Passo 2,720 metri

Una delle tante particolarità di questo veicolo è il fatto che riesca a garantire sette posti auto, di cui gli ultimi due si trovano nella parte posteriore e scompaiono completamente nel pavimento, fornendo una maggiore capacità di carico. Viene anche definita come un minivan nonostante la parte posteriore della vettura sia praticamente al 100% una station wagon. Questo fattore si evidenzia ancora di più nella seconda generazione di Honda Stream. Il suo aspetto era molto lontano da quello di un minivan, andando a coprire una fetta di mercato molto trafficato, specialmente in quello giapponese.

Continuando con le dimensioni della Honda Stream c’è da dire che la monovolume montava di serie dei cerchioni da 15 pollici, una misura media considerate le dimensioni del veicolo. Il peso totale della Stream rientra nelle aspettative ed è di circa 1.375 kg. Un dato interessante è la capacità del bagagliaio, che passa dallo spazio ultra ristretto quando i due sedili in ultima fila sono alzati, di 158 litri, per passare ai 1510 litri quando entrambe le file di sedili posteriori sono sdraiate. Una situazione tipica di una vettura a sette posti.

Interni Honda Stream

Se la parte esterna ricorda più una station wagon, non si può dire proprio lo stesso negli interni della Honda Stream. Certamente non si allontanano troppo dagli spazi e dalla struttura di una classica SW, ma ci sono diversi elementi che ricordano in particolare quelli di un minivan. Uno di questi è proprio la leva del cambio, posizionata sulla plancia in alto vicino al volante in stile van. Poco più in alto della leva del cambio troviamo i comandi manuali dell’aria condizionata e del riscaldamento, assieme alle classiche quattro frecce e all’accendisigari. Sempre sulla plancia troviamo un’autoradio con un piccolo display vecchia scuola, mentre nella parte superiore ci sono le due bocchette dell’aria principali.

I materiali che sono stati utilizzati per la costruzione degli interni della Honda Stream sono di buona qualità, un mix tra plastica dura e dettagli in pelle come i braccioli delle portiere. La pelle è presente per la maggiore nelle versioni più moderne, inseriti in seguito grazie ai diversi restyling che ha subito. In questi la tecnologia aumenta notevolmente, con l’arrivo di un display e la rivisitazione completa della plancia, oltre al volante che aiuta ad assumere un lusso ed un’eleganza decisamente di un altro pianeta rispetto alle prime versioni.

Motori Honda Stream

Sono diverse le versioni di motori della Honda Stream che ci hanno accompagnato nel corso della sua vita, e vanno dalle più “soft” per garantire il minimo indispensabile al trasporto di sette persone, fino ai motori già più importanti e potenti. La prima versione della Honda Stream, nonché la meno potente, parte da un 1.7 di cilindrata in grado di erogare 125 CV. Il passaggio successivo viene interpretato da un 2.0 che arriva fino a 156 CV di potenza massima. Due motori che nel complesso erano già interessanti, in grado di offrire prestazioni di alto livello considerata la categoria, ma che avevano il grande difetto di consumare parecchio carburante. Parliamo di circa 7,7 litri per 100 km la prima, mentre la seconda versione arriva a 8,6 litri per 100 km.

La seconda serie introdusse due nuovi motori della Honda Stream che andarono a regolare il divario creatosi nella precedente serie. Partiamo dal motore più moderato, ovvero un 1.8 di cilindrata che sprigionava 140 CV di massima per un consumo medio di 7.5 litri ogni 100 km. Inoltre il vecchio 2.0 venne leggermente depotenziato portandolo a 150 CV, e con esso calarono anche i consumi medi a 7 litri ogni 100 km.

Motori Honda Stream

Benzina

• 1.7, 125 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 1.8, 140 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 2.0, 156 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 2.0, 150 CV, cambio manuale, trazione anteriore

Prezzi Honda Stream

L’ultimo parametro ma non per importanza sono i prezzi della Honda Stream, che vanno a confermare l’accessibilità di questa vettura anche nell’attualità. È certamente vero che la Stream è fuori produzione, ma è anche vero che l’ultimo anno in cui una Honda Stream uscì dalla fabbrica giapponese risale al 2014. Questo ci dice che nel 2014 le automobili erano già dotate di una buona tecnologia, ovviamente non ai livelli delle nuove generazioni, ma che già erano in grado di regalare parecchie soddisfazioni. Tutto questo per dire che una Honda Stream usata rimane un’ottima soluzione e non solo, potrebbe essere un affare.

Attualmente i prezzi della Honda Stream che si possono trovare sul mercato dell’usato, sono veramente alla portata di tutti. Le versioni più vecchie con qualche difetto e una manutenzione non perfetta, si portano a casa per circa 2.000 euro o poco meno. I modelli più recenti e curati invece, per essere acquistati richiedono all’incirca 6.000 / 6.500 euro. Parliamo comunque di cifre accessibili considerando che la Honda Stream è una monovolume a sette posti, un mercato dove i competitor della categoria e non, come il SUV Audi Q7 per esempio, arrivano a costare cifre decisamente superiori, anche per le versioni usate.

Honda Stream: concorrenti e conclusioni

La monovolume giapponese, o minivan che si voglia, resta un’ottima soluzione da tenere in considerazione se si ha la necessità di una vettura a sette posti. La Honda Stream infatti non solo riesce ad offrire un’importante capacità di carico e degli spazi all’interno dell’abitacolo veramente importanti, ma grazie alle caratteristiche della gamma di motori permette di viaggiare in totale tranquillità e relax, offrendo un comfort di guida di alto livello. Per non parlare del fatto che è possibile avere tutto questo a prezzi moderati e accessibili bene o male da tutti.

Nonostante le particolarità come la carrozzeria “ibrida” e i sette posti disponibili, le concorrenti della Honda Stream non si tirano di certo indietro e continuano ad infastidire la monovolume giapponese. Una delle concorrenti principali è la connazionale Toyota Wish, un tradizionale minivan dalle dimensioni e linea simili alla Stream. I motori della Wish passano dai 133 CV della versione base fino ad arrivare ai 155 CV del motore 2.0 più potente.

Un’altra grande rivale della Honda Stream è la Citroen C4 Picasso, una monovolume francese prodotta sia nella versione 5 posti che in quella da 7. A differenza della Stream le motorizzazioni sono diverse e arrivano a superare i 160 CV, mentre in termini di volumi e dimensioni le due sono abbastanza in linea.