Honda S2000

Dotata di un prezzo di listino altissimo, che ne ha limitato la diffusione negli anni in cui era in vendita, dopo la sua dipartita nel 2009 ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati che, ad oggi, Honda non ha ancora riempito. Oggi, Honda S2000 è una delle Youngtimer più apprezzate e amate in circolazione, capace così di strappare quotazioni da capogiro, che per gli esemplari più datati possono arrivare quasi al prezzo di listino originale. Ma è davvero così iconica la piccola sportiva giapponese?

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Honda S2000.

Dimensioni Honda S2000

Le dimensioni della Honda S2000 sono:

• lunghezza 4,14 metri
• larghezza 1,75 metri
• altezza 1,29 metri
• passo 2,40 metri

Priva di una sostituta degna del suo nome, Honda sviluppò e lanciò la sua S2000 nel 1998, in occasione del 50° anniversario dell’azienda di Soichiro Honda nata nel 1948. Per festeggiare un traguardo così importante, la Casa di Hamamatsu decise di lanciare una vettura sportiva, senza fronzoli, ispirata alle mitiche S360 ed S600 dei primi anni ’60 e capace di diventare un’automobile simbolo di un’epoca. Sfruttando le sue conoscenze acquisite in Formula 1, dove è stata vittoriosa insieme a McLaren a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, Honda sviluppò la S2000 con l’obiettivo di regalare la migliore esperienza di guida possibile. Questo si riflette sull’estetica, che è infatti pulita, lineare e senza vezzi estetici eccessivi. Disegnata dal giapponese Daisuke Sawai, Honda S2000 è una sportiva elegante e pulita, con una linea senza tempo che ancora oggi appare decisamente moderna.

Il frontale è levigato e pulito, con una grande mascherina anteriore posizionata nella parte bassa del paraurti. Nella parte alta troviamo il logo Honda, ai lati si notano i due fari affilati con sfondo nero, mentre il lunghissimo cofano indica immediatamente che il motore di S2000 è in posizione longitudinale e poggia dietro l’asse delle ruote, come da tradizione per le vere sportive. Lateralmente, la Honda S2000 è pulita ed elegante, con i cerchi da 16” o 17” che sbucano da passaruota piuttosto bombati, mentre il parabrezza è sempre dotato di cornice verniciata in nero. La coda è estremamente pulita e minimale, con un paraurti avvolgente che integra la targa, un portellone posteriore molto pulito dove spicca il logo Honda con dettagli rossi e i grandi fari con lente trasparente, uno dei segni distintivi di tutte le S2000.

Non mancano i caratteristici doppi scarichi, mentre l’unico badge S2000 in tutta l’automobile è posizionato sul parafango anteriore, dietro all’indicatore di direzione laterale. Concludendo con le dimensioni di Honda S2000, il bagagliaio è davvero piccolo, capace di soli 152 litri.

Interni Honda S2000

Per molti appassionati gli interni di Honda S2000 sono tra gli abitacoli più iconici e meglio realizzati degli anni ’90, capaci di unire soluzioni originali e d’avanguardia con un minimalismo estetico e una pulizia da riferimento. Ad un primo sguardo, sembra che manchi tutto: non c’è una vera consolle centrale, ma solo un voluminoso tunnel della trasmissione con una bellissima leva corta, un volante piccolo e molto vicino ai sedili, i comandi per l’hazard e una plancia in plastica lucida, tipica delle vetture giapponesi anni ’90.

In realtà, però, Honda S2000 ha due satelliti intorno al quadro strumenti che contengono tutti i comandi fondamentali. A sinistra del volante troviamo i comandi del climatizzatore, facilissimi da raggiungere anche durante marcia, mentre sulla destra troviamo i comandi della radio. In realtà, poi, la radio “normale” c’è: è al centro della plancia, dietro uno sportellino in plastica nascosta alla vista, ma presente per inserire CD, cassette (per le S2000 più datate) e per permettere anche al passeggero di controllare l’intrattenimento.

Sotto la manopola per cambiare stazione radio sul satellite sinistro, però, troviamo il tasto d’accensione: dopo aver girato la chiave, spingendolo il 2.0 VTEC prende vita. Il pezzo più famoso degli interni di Honda S2000 è però il quadro strumenti: si tratta infatti di un quadro strumenti digitale, davvero all’avanguardia per l’epoca: il tachimetro è digitale al centro, sopra un piccolo computer di bordo, con l’indicatore del livello carburante e della temperatura dell’acqua a lato. La parte più caratteristica è però il contagiri digitale, con una visualizzazione a barre crescenti ispirata a quella della McLaren-Honda MP4/6 del 1991 che vinse il Campionato Mondiale di Formula 1 con Ayrton Senna.

Concludendo con gli interni di Honda S2000, la qualità dei materiali non è eccelsa, al contrario degli eccellenti assemblaggi, come da tradizione giapponese, mentre lo spazio per i passeggeri è piuttosto buono, con anche i più alti che trovano una posizione di guida comoda e non sacrificata.

Motori Honda S2000

La gamma motori di Honda S2000 è estremamente ridotta, formata da un solo motore, ma che motore. In posizione arretratissima sotto il lungo cofano, nello specifico chiamata anteriore-centrale, Honda S2000 ospita un vero mito dell’automobilismo mondiale, il quattro cilindri F20C. Si tratta di un 2.0 quattro cilindri aspirato con doppio albero a camme in testa, aspirato e dotato della fasatura variabile VTEC. Come i più appassionati sapranno, il sistema VTEC è uno dei più amati sistemi di variatore di fase, capace di modificare l’alzata e la chiusura delle valvole e di regalare al motore su cui è montato una doppia anima. Regolare e fluida, fin troppo per alcuni, ai bassi regimi, il tranquillo 4 cilindri conosciuto fino ad allora, superati i 5.500 giri, cambia anima.

Il suono si “apre”, diventando molto più forte e cattivo, l’erogazione diventa molto più aggressiva e la potenza sale vertiginosamente, così come i giri del motore. Il 2.0 F20C è il motore VTEC più estremo mai prodotto, capace di arrivare a 9.150 giri e di erogare ben 240 CV a 7.500 giri. Solo la coppia resta contenuta, come da tradizione VTEC, e arriva a soli 207 Nm a 7.500 giri. Il propulsore è accoppiato ad un eccellente cambio manuale a 6 rapporti preciso, secco e diretto, che trasmette il moto alle ruote posteriori grazie a un differenziale autobloccante meccanico e ad un telaio realizzato specificatamente con scocca in alluminio e sospensioni a doppio braccio oscillante, sia davanti che dietro.

Fino al 2002 S2000 era priva di ESP e controllo di trazione, e anche l’acceleratore era via cavo, come una volta. Un’auto con un anima d’altri tempi, ma con prestazioni eccellenti: 0-100 km/h coperto in 6,2 secondi e 240 km/h di velocità massima. Una vera e propria ode al VTEC, che in questa configurazione raggiunge il rapporto di 120 CV/l, risultando il motore aspirato con la maggior potenza specifica mai prodotto fino al 2009, battuto solo dall’incredibile 4.5 V8 aspirato da 570 CV della Ferrari 458 Italia, da 127 CV/l.

Motori Honda S2000

Prezzi Honda S2000

Al lancio, nel 1999, il listino prezzi di Honda S2000 recitava una sola versione, un solo motore e un solo allestimento, completamente privo di optional se non la vernice metallizzata ed offerto a 38.700 euro. Con il passare degli anni, il prezzo si è leggermente alzato per compensare l’arrivo dell’acceleratore elettronico, dei sistemi di sicurezza e della radio più tecnologica, arrivando nel 2009 a 44.150 euro. Fin dal lancio, S2000 era dotata di tutto di serie: cambio a 6 marce, radio, clima manuale, airbag, ABS, interni in pelle, vetri elettrici, capote elettrica e, negli ultimi anni, anche l’Hard Top rigido era di serie, compensando il listino più alto rispetto al passato.

Dopo alcuni anni a seguito dell’abbandono dal mercato in cui i prezzi si sono attestati intorno agli 15/20.000 euro per le S2000 dei primi anni di produzione, oggi i prezzi di Honda S2000 sono schizzati alle stelle. Ci sono infatti pochissimi esemplari in vendita in Italia, e quei pochi hanno quotazioni altissime: al momento in cui scriviamo, la S2000 più economica è offerta a 20.000 euro.

Per le pre-Restyling, le cosiddette AP1, con meno di 150.000 km servono almeno 25.000 euro, mentre le S2000 prodotte dopo il 2002 partono da 32.000 euro. La più costosa è una S2000 del 2009 con meno di 55.000 km, offerta a 41.000 euro, solo 3.000 euro in meno rispetto al suo prezzo di listino da nuova.

Honda S2000: concorrenti e conclusioni

Con emozioni di guida “sporcate” solo dal prezzo e dalla coppia in basso pressoché inesistente, per le sue concorrenti Honda S2000 è stata ed è ancora un osso durissimo da battere. Dotata di prestazioni decisamente inferiori, da sempre la vettura che più si avvicina alle emozioni di guida di una S2000 è la Mazda MX-5, rigorosamente nella versione più potente, 1.8 Sport per la generazione NB o 2.0 per la NC.

Guai poi a sottovalutare la Toyota MR-2 a motore centrale, mentre in Europa le principali concorrenti di Honda S2000 erano e sono la BMW Z4 3.0i, 3.0si o le potentissime 35si e Z4 M e la pura, comunicativa e emozionante Porsche Boxster S, che ha dalla sua un sei cilindri boxer dal sound inconfondibile.

Honda S2000: conclusioni

Al giorno d’oggi, le quotazioni di Honda S2000 sono schizzate alle stelle, rendendola quasi irraggiungibile per un appassionato “normale”. Ed è un enorme peccato, in quanto le sue caratteristiche non la rendono una vettura da museo, quanto invece una delle sportive più pure ed emozionanti mai prodotte. Gran parte del merito è del suo incredibile motore. Il 2.0 VTEC è croce e delizia di S2000 e di tutti gli appassionati Honda degli anni ’90 e ’00: tanto frustrante e pigro sotto la soglia di attivazione del sistema, quando il VTEC “entra” crea dipendenza, con il suo sound inconfondibile e la voglia matta di raggiungere la linea rossa posta a 9.150 giri.

Ma Honda S2000 non è solo motore: lo sterzo è eccellente, precisissimo e dotato di una comunicatività altissima, il cambio è preciso e diretto, l’assetto è realizzato alla perfezione per divertirsi, con sospensioni mai troppo rigide e una progressività al limite eccezionale, aiutata anche dall’erogazione del 2.0. Veloce, ma soprattutto divertente, viscerale e comunicativa, Honda S2000 è una delle migliori sportive dell’era moderna, ed è un vero peccato che il suo prezzo così alto la renda un oggetto quasi irraggiungibile per chi non ha avuto la fortuna di guidarla.