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Honda Integra

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Pro

  • Guidabilità eccezionale nonostante la trazione anteriore
  • Spazio a bordo abbondante per persone e bagagli

Contro

  • Rumorosa e scomoda nella vita di tutti i giorni
  • Introvabile e con quotazioni altissime

Honda Integra in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Honda Integra inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Honda Integra: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Nata come versione un po’ più dinamica e interessante della vendutissima Honda Civic, in pochi si potevano immaginare durante il lancio di Honda Integra che la piccola giapponese potesse diventare una delle automobili più amate del mondo, ritenuta ancora oggi una delle migliori automobili a trazione anteriore mai prodotte. Nata come piccola berlina a quattro porte o in versione coupé più lussuosa e sportiva della diffusissima e più tranquilla Civic, la Integra è nata nel 1985, ed è stata una delle due vetture responsabili del lancio del marchio Acura negli Stati Uniti, accompagnata dalla Legend. Leggi di più

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Sebbene le prime due generazioni siano già molto interessanti e valide, è con la terza serie che Honda Integra è entrata nell’immaginario collettivo, soprattutto in versione Coupé.

Disponibile sia come pratica berlina a quattro porte che come sportiva coupé a due porte, è proprio quest’ultima versione l’unica ad essere mai stata commercializzata ufficialmente in Europa, Italia compresa, nella mitica versione Type R. Sportivissima, velocissima e ridotta all’osso negli allestimenti, Honda Integra Type R è stata prodotta tra il 1995 e il 2001, diventando una delle sportive più amate degli anni ’90 e ricercatissima anche oggi, a oltre 20 anni dall’uscita dal mercato.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Honda Integra Type R, la mitica DC2.

Dimensioni Honda Integra

Le dimensioni della Honda Integra sono:

  • lunghezza 4,40 metri
  • larghezza 1,70 metri
  • altezza 1,32 metri
  • passo 2,57 metri

Da fuori, Honda Integra Type R urla “anni ‘90” da ogni lato. Il frontale è estremamente caratteristico, con la doppia coppia di fari tondi, la presa d’aria nella parte bassa del paraurti e il lungo cofano anteriore che nasconde un vero gioiello. I più attenti noteranno anche il logo Honda decorato in rosso, lanciato proprio con le Type R di cui Integra è stata una delle capostipiti. Lateralmente notiamo un corpo vettura molto più lungo di quanto ci si possa aspettare, con una lunghezza di ben 4,40 metri e un terzo volume piuttosto abbondante.

Si fanno poi notare i piccolissimi cerchi da 15 pollici, diventati da 16” solo nel 1999, e i montanti sottilissimi che garantiscono un’ottima visibilità. La fiancata è pulitissima e semplicissima, priva di passaruota bombati e riconoscibile in questa indole sportiva solo per le minigonne posizionate sotto la lunga portiera. In coda, il paraurti è molto sporgente per attutire meglio le botte da parcheggio mentre l’enorme lunotto posteriore e il foro per la chiave sul portellone sono chiari indizi dell’età di questa vettura. I fari posteriori orizzontali sono ancora moderni e cercano di aumentare visivamente la vettura in larghezza, visto che Integra è parecchio stretta rispetto ad altre sportive.

Il vero highlight del posteriore è però ovviamente la grande ala posizionata sopra al bagagliaio: dotata di funzioni aerodinamiche, fu una delle prime a farsi vedere così alte e grandi, dando vita al tipico look JDM per cui le vetture giapponesi sono famose. Spicca poi il piccolo scarico laterale, molto sobrio per una vettura che fa delle prestazioni la sua ragione di esistere. Concludendo con le dimensioni di Honda Integra Type R, il bagagliaio è davvero capiente: ospita infatti un minimo di 352 litri, aumentabili abbattendo il divano posteriore.

Interni Honda Integra

Gli interni di Honda Integra sono estremamente semplici ed essenziali, derivati da quelli della coeva Civic ma ancora più spartani. Non mancano gli accessori indispensabili come radio, climatizzatore e vetri elettrici, ma tutto il resto è ridotto all’osso, a cominciare dai tappetini e dal rivestimento fonoassorbente, ridotti rispetto alle normali Integra per salvare qualche chilo di peso.

La plancia è poi esattamente ciò che ci si aspetta da una Honda degli anni ’90: dalla forma iper-collaudata, realizzata in plastica lucida e di qualità percepita mediocre ma dalla incredibile durabilità negli anni, concentra nella piccola consolle centrale i comandi di clima, radio e delle luci di emergenza. A dare però la sensazione di essere su qualcosa di speciale ci pensano alcuni inconfondibili dettagli degli interni di Honda Integra, a cominciare dal volante sportivo con la H in rosso, segno distintivo delle Type R.

Non manca poi una leva del cambio specifica, con pomello in alluminio ricavato dal pieno, con una leva cortissima e sottile. Di serie i sedili Recaro montati su tutte le Type R erano rivestiti in tessuto rosso, mentre quelli posteriori in tessuto nero: particolarissimi ed inconfondibili. Infine, il vero highlight è il quadro strumenti: semplice, semplicissimo, dal layout immediatamente leggibile e ancora dotato di un contachilometri analogico, sfoggia un contagiri con fondoscala a 10.000 giri, e linea rossa a quasi 9.000 giri.

Concludendo con gli interni di Honda Integra, lo spazio è buono sia davanti che dietro, dove solo i più alti rischiano di toccare con la testa per via del tetto discendente.

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Motori Honda Integra

Sebbene la gamma motori di Honda Integra in giro per il mondo offrisse anche dei motori più tranquilli, un 1.6 e un 1.8, in Italia Honda Integra è nota solo nella sua leggendaria versione Type R. La star di questa versione è il leggendario 1.8 quattro cilindri aspirato B18C, dotato di tecnologia VTEC. Nota a tutti gli appassionati, il VTEC è un sistema di alzata variabile delle valvole, in grado di garantire ad un semplice quattro cilindri aspirato di raggiungere regimi di rotazione elevatissimi e di avere una doppia anima, molto tranquilla ai bassi e di colpo rabbiosa agli alti regimi.

Posta a 5.900 giri, sul 1.8 di Integra la “zona VTEC” si fa notare con un cambio radicale di sonorità, e l’arrivo di tutta la potenza di cui è capace. Nonostante una cilindrata contenuta, infatti, il piccolo e leggerissimo 1.8 VTEC arriva a ben 190 CV erogati a ben 7.900 giri, mentre la coppia è piuttosto bassa, 178 Nm, ma soprattutto erogata in alto, a ben 7.300 giri. Nonostante quindi numeri degni di ben altri motori, Honda Integra richiede di essere guidata con cattiveria, di essere tirata e di non lesinare sui giri. Per questo, il cambio manuale a 5 marce ha rapporti davvero ravvicinati, capaci di tirare fino al limitatore posto a 8.600 giri.

Non manca poi un differenziale autobloccante, un assetto tarato in maniera eccezionale e un telaio irrigidito sia davanti che dietro, nonché una riduzione del peso realizzata tramite l’eliminazione di gran parte del materiale fonoassorbente, di un parabrezza più sottile e di cerchi più leggeri. Il risultato è un peso ridotto a poco più di 1.200 kg in ordine di marcia, per prestazioni davvero eccezionali ancora oggi: 0-100 km/h in 6,7 secondi e 233 km/h di velocità massima.

Motori Honda Integra

Prezzi Honda Integra

La Honda Integra Type R, venduta in Italia tra la fine del 1997 e l'inizio del 2001, aveva un prezzo di listino fissato intorno ai 37 milioni di lire, che corrisponderebbero a poco più di 26.000 euro attuali.

Nonostante questo prezzo, la dotazione di serie era piuttosto essenziale: offriva infatti chiusura centralizzata, climatizzatore manuale, fari alogeni, servosterzo, vetri elettrici anteriori, predisposizione per la radio, cambio a rapporti ravvicinati e il differenziale autobloccante meccanico LSD. L'unico optional disponibile era la vernice metallizzata, poiché la vettura veniva offerta di serie nel caratteristico colore "Championship White", un richiamo alla tradizione giapponese nelle competizioni.

Oggi la valutazione dell'Honda Integra è cresciuta significativamente, soprattutto a causa della sua reputazione di essere una delle migliori vetture a trazione anteriore mai prodotte e della crescente domanda di auto sportive giapponesi degli anni '80 e '90. La produzione limitata di soli 10.000 esemplari a livello mondiale ha ulteriormente contribuito alla sua rarità e al suo valore. Attualmente, il mercato dell'usato in Europa riflette queste dinamiche: se qualche anno fa si poteva trovare un'esemplare per meno di 8.000 euro, oggi i prezzi sono decisamente più alti. In Italia, un'Integra modificata è stata recentemente offerta a 23.500 euro, mentre la più economica in Europa, una DC2 del 1998, è disponibile nei Paesi Bassi a circa 18.000 euro.

Il valore collezionistico dell'Integra e la sua importanza storica per gli appassionati del marchio Honda hanno quindi reso questa vettura un vero e proprio oggetto di culto, con quotazioni che continuano a crescere nel tempo, arrivando a superare i 100.000 euro.

Honda Integra: concorrenti

La rumorosità, l’assenza cronica di coppia sotto i 6.000 giri e il cambio molto corto non la rendono una vettura usabile tutti i giorni o per i lunghi viaggi, e più che il prezzo alto è la scarsissima disponibilità a rendere Integra quasi irraggiungibili.

All’epoca, poi, erano tante le concorrenti di Honda Integra Type R capaci di offrire una guidabilità solo leggermente meno raffinata ad un prezzo inferiore. La coupé giapponese ha però quel qualcosa, quella scintilla che la rende speciale agli occhi di ogni appassionato, e che te ne fa innamorare quando finalmente la guidi. Gli anni ’90 hanno sfoggiato incredibili sportive a trazione anteriore: tra le concorrenti di Honda Integra Type R vanno infatti ricordate la mitica Renault Clio Williams e le sue sostitute, la Clio RS 172 e 182, la Toyota Celica e le rivali europee: Alfa Romeo GTV (916), FIAT Coupè, Audi TT e BMW Z3 Coupé.

Honda Integra: conclusioni

Rarissima e ormai molto costosa, Honda Integra Type R si porta dietro fin dagli anni in cui era prodotta un’aura di celebrità. Il suo incredibile motore VTEC da 190 CV e quasi 9.000 giri, il suo cambio precisissimo e con rapporti molto corti, il differenziale autobloccante e il telaio rigido e comunicativo, senza dimenticare un assetto riuscito alla perfezione e uno sterzo incredibilmente preciso e diretto: queste sono le caratteristiche che sulla carta rendono Integra una delle migliori auto a trazione anteriore in circolazione.

Alla guida, poi, questi strumenti si uniscono per creare una sinfonia fatta di comunicatività, feedback, precisione, leggerezza e un sound inconfondibile, che possono solo creare dipendenza negli appassionati della guida più puri. Anche chi ama la guida sporca troverà nel posteriore suscettibile al tiro-rilascio un grande alleato, mentre chi ama la risposta ai bassi giri di un turbo non sarà a suo agio.

Per estrarre tutto ciò di cui Integra è capace bisogna tirarle il collo, sfruttare tutti gli 8.600 giri di cui il 1.8 VTEC è capace e affidarsi al suo assetto mai troppo rigido, allo sterzo cristallino e al differenziale autobloccante per andare davvero forte con questo gioiello degli anni ’90.

FAQ Honda Integra

Quanti cavalli ha la Honda Integra?
In Italia, l’unica Integra venduta ufficialmente è stata la Type R prodotta tra il 1995 e il 2001, nota anche come DC2: il suo 1.8 VTEC eroga 190 CV a 7.900 giri, e una coppia di soli 178 Nm. Questi numeri sono però sufficienti per scattare da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e arrivare a 233 km/h grazie alla leggerezza della vettura.
Quanto vale la Honda Integra?
Da nuova, Honda Integra Type R era venduta in Italia all’equivalente di 26.100 euro. Oggi, il suo valore è molto alto a causa della sua nomea, della rarità e della produzione limitata del modello: secondo gli esperti, il valore di una Honda Integra Type R oscilla tra 25.000 euro e 40.000 euro, ma le più rare arrivano a sfiorare i 100.000 euro.
Che motore ha la Honda Integra Type R?
Sotto il cofano, Honda Integra Type R nasconde il 1.8 quattro cilindri aspirato VTEC B18C, dotato di alzata variabile delle valvole in aspirazione e in scarico attivato a 5.900 giri, capace di arrivare a 8.600 giri erogando una potenza di 190 CV.

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