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Honda citycar

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Honda citycar: storia, modelli, versioni e motori

Nata come produttrice di motociclette nel 1946, solo nel 1963 Honda ha cominciato a produrre le sue prime automobili. Fin dalle sue prime creazioni a quattro ruote, però, la Casa nipponica si è concentrata nella produzione di auto compatte, leggere ed economiche, dotate di motori derivati alla sua produzione motociclistica. Per questo, già dagli albori le citycar Honda sono state il cuore dell’offerta del costruttore nipponico, capaci di convincere per consumi ridotti, costi di gestione bassi e una guidabilità che si è conservata negli anni arrivando fino ad oggi. Leggi di più

Dopo alcuni modelli di successo nella categoria delle kei car giapponesi, come le piccole N360 e Z360, o la sportiva S500, prima automobile prodotta nella storia Honda nel 1963, la Casa nipponica ha lanciato nel 1972 la Civic, una citycar dai consumi contenutissimi per l’epoca e dall’ottima affidabilità, che resero Honda celebre e di successo non solo in Giappone, ma anche negli Stati Uniti. Visto il successo negli States, presto Honda ha cominciato a concentrarsi su tipologie di vetture più grandi e adatte al mercato statunitense, come la berlina Accord o la sportiva Prelude. Honda però non ha mai dimenticato la sua anima, producendo per il mercato interno decine di keicar di successo, come la City o le attuali N-One ed N-Box.

Arrivata in Europa in grandi numeri negli anni ’80 e capace di ottenere un grande successo dagli anni ’90, per il Vecchio Continente le citycar Honda non sono mai arrivate nelle forme e nelle dimensioni delle mitiche keijidosha. La prima automobile considerabile come vera cittadina è stata la Logo, arrivata in Europa nel 1998 e prodotta fino al 2001, quando è stata sostituita dalla più grande Jazz.

Oggi è proprio la Jazz l’auto più piccola offerta da Honda, ma con i suoi quasi 4,10 metri non è una vera e propria citycar, quanto una compatta di Segmento B con uno spazio degno di auto di categoria superiore. Per questo, l’ultima citycar Honda venduta in Europa è la simpatica e discussa Honda e, prima auto elettrica moderna della Casa, che nonostante un’estetica e una guidabilità universalmente apprezzate non è riuscita a sfondare per via di un’autonomia fin troppo cittadina.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni della citycar Honda.

Segni particolari delle citycar Honda

  • Sebbene in Italia il modello più piccolo prodotto negli ultimi anni è l’elettrica Honda e, la Casa giapponese è molto attiva in patria nel segmento delle kei car, con le popolari N-One e N-Box in cima alle classifiche di vendita.
  • Prodotta tra il 1996 e il 2001, la piccola Logo è stata prodotta come sorella minore della Civic, per recuperare il mercato delle citycar abbandonato dopo la crescita nelle dimensioni della più famosa delle Honda.
  • Nel mercato delle kei car giapponesi, c’è stato spazio anche per delle citycar Honda sportive, come l’indimenticata Honda Beat e la sua erede spirituale, la S660, entrambe cabrio a due posti con motore centrale e trazione posteriore.

Modelli Honda Citycar

Come detto in apertura, se i modelli di citycar Honda sono stati tanti nel corso degli anni, in Europa la produzione di piccole con la mitica H sul cofano è stata più “parsimoniosa”. Escludendo, infatti, i pochissimi esemplari delle prime generazioni di Civic e le piccolissime N360 ed N600 importate nel Vecchio Continente, anche in Italia, tra gli anni ’60 e ’70, la prima citycar Honda portata anche in Europa è stata la Logo. Lanciata nel 1996 come alternativa più pratica alla coeva City, mai arrivata qui, la Logo si è posizionata subito come sorella minore della Civic, adottando uno stile molto squadrato e razionale, secondo Honda ispirate in parte alla prima Civic del 1972.

Nonostante un abitacolo piuttosto spazioso (nonostante le dimensioni, con una lunghezza di 3,79 metri, non fossero esattamente da superutilitaria) e una meccanica molto robusta, i soli 66 CV del suo 1.3 quattro cilindri in linea aspirato, unico motore proposto in Europa, e la carrozzeria a tre porte (in Giappone era prodotta anche la Logo a cinque porte) non le consentirono di avere un gran successo nella sua importazione, durata dal 1998 al 2001. Al suo posto, Honda ha lanciato un modello all’epoca piuttosto originale, una compatta con carrozzeria da monovolume, la Jazz.

Anticipatrice della gamma di monovolume da città come le “nostre” Lancia Musa e FIAT Idea, la Jazz di prima generazione è caratterizzata da dimensioni leggermente inferiori a quelle delle compatte di segmento B, con una lunghezza pari a 3,85 metri e uno stile particolare, ma capace di unire una certa dose di dinamismo con le proporzioni tipiche di una monovolume. Se lo stile non era esattamente emozionale, però, la Jazz restituiva con gli interessi a livello di abitabilità: la piccola Honda ha cinque posti comodi e un bagagliaio da ben 380 litri, più grande di quello di vetture ben più lunghe e costose.

Prodotta nella sua prima generazione fino al 2008, dopo la seconda generazione del 2008, prodotta e fino al 2011 con stile, meccanica e stile molto simile alla precedente, con soli 5 cm in più, nel 2013 la Jazz è cresciuta di diversi centimetri, sforando quota 4,00 metri e uscendo definitivamente dalla categoria delle citycar. Per questo, l’attuale Jazz, la quarta serie, è un’auto molto pratica e spaziosa, ma supera addirittura quota 4,10 metri con la versione rialzata Crosstar. Per questo, lo “scettro” di ultima rappresentante dei modelli di citycar Honda è spetta ad un’auto poco capita, la bellissima Honda e.

Disegnata per ricordare la prima Civic del 1972, lo stile della Honda e è estremamente riuscito, con la giusta commistione tra tocchi retrò, come le linee squadrate e le proporzioni, o i fari tondi anteriori e posteriori, a dettagli quasi futuristici, come il pannello in cristallo che nasconde la presa di ricarica anteriore o gli specchietti sostituiti da performanti telecamere. Dotata di una carrozzeria a cinque porte e di proporzioni che richiamano la sua meccanica elettrica, come il passo lungo per le dimensioni compatte (è lunga 3,89 metri, con un passo di 2,53 metri) o lo sbalzo anteriore molto ridotto, all’interno la Honda e continua a mescolare dettagli retrò e tocchi molto moderni.

La plancia, ad esempio, è dominata da un unico pannello trasversale che ospita ben cinque schermi: alle estremità troviamo due display da 8 pollici dedicati alle immagini degli specchietti digitali, mentre al centro troviamo tre schermi identici da 12,3 pollici per quadro strumenti, infotainment centrale e schermo davanti al passeggero anteriore. Gli interni della Honda e hanno però anche dettagli d’altri tempi, come la finitura in legno sulla plancia e sul tunnel centrale, il bel volante a due razze e i comandi fisici per il clima, così come i sedili, in tessuto e con una conformazione che richiama quella delle auto di una volta. Sotto la plancetta del clima, poi, troviamo una presa di corrente domestica e un connettore HDMI, che permettono ad esempio di utilizzare una consolle da riprodurre negli schermi durante i tempi di ricarica.

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Motori Honda Citycar

Parlando, invece, della meccanica e dei motori della citycar Honda, la piccola e è la prima automobile elettrica di grande produzione della gloriosa Casa nipponica. Per ottenere un’auto all’altezza delle aspettative, Honda ha sviluppato una piattaforma meccanica interamente dedicata e pensata fin dall’inizio per l’adozione di powertrain esclusivamente elettrici. Dotata di un layout meccanica a motore e trazione posteriore, ha un baricentro molto basso grazie alla batteria posizionata “a skateboard”, come di consueto per questo tipo di automobili. Rispetto ad altre elettriche, però, la Honda e ha una ciclistica molto curata, con sospensioni McPherson sia all’anteriore che al posteriore, una distribuzione del peso 50/50 tra anteriore e posteriore e un raggio di sterzata da primato nella categoria, di soli 4,3 metri.

Disponibile esclusivamente con carrozzeria a cinque porte, con le maniglie posteriori ben nascoste all’interno del montante posteriore, a livello di motori la citycar Honda è stata proposta con un motore elettrico posteriore da 315 Nm di coppia, e disponibile in due livelli di potenza: 136 CV per la versione “base” e 154 CV per la Advance, che può contare anche su cerchi più grandi da 17 pollici e su una dotazione più ricca. Per entrambe le versioni, la batteria ha una capacità relativamente ridotta: siamo infatti a 35,5 kWh, caricabili ad una potenza massima di 56 kW in corrente continua, non da record.

Anche a causa di un peso piuttosto generoso, che ferma la bilancia a quasi 1.600 kg in ordine di marcia, le prestazioni della Honda e sono discrete, con la variante da 136 CV che scatta da 0 a 100 km/h in 9,0 secondi e la Advance da 154 CV che impiega 8,3 secondi, e l’autonomia è relativamente bassa. Con una ricarica completa, infatti, la Honda e percorre 222 km in versione base da 136 CV, mentre la Advance con i cerchi da 17” ferma il ciclo WLTP a 210 km. Nonostante questo, grazie alla ripartizione dei pesi e all’assetto ben tarato, la Honda e si distingue per un piacere di guida superiore alle “solite” elettriche. Questi sono, quindi, i motori della citycar Honda:

Motori Honda Citycar

Motori Honda e

Versione Motore Potenza Trazione Autonomia WLTP
e Motore elettrico posteriore 136 CV Posteriore 222 km
e Advance Motore elettrico posteriore 154 CV Posteriore 210-222 km

Versioni e prezzi Honda Citycar

Concludiamo, quindi, con le versioni della citycar Honda e i prezzi, con la piccola e che non ha convinto anche per il suo prezzo non esattamente a buon mercato. Come detto in apertura, per il listino europeo erano disponibili due allestimenti, la versione “__base__” e la Advance, caratterizzata dai cerchi da 17 pollici più grandi e non solo. La versione d’accesso “e” offre già una dotazione completa, dal clima automatico ai cinque schermi digitali all’interno, nonché i sistemi di guida Honda Sensing che consentono di avere la guida autonoma di Livello 2.

Al top delle versioni della citycar Honda troviamo la e Advance, che non aggiunge solamente i cerchi da 17 pollici, ma una dotazione decisamente più ricca. Di serie, infatti, ci sono il volante riscaldabile, il sistema audio con 8 altoparlanti, il parcheggio automatico Honda Parking Pilot, il sensore per l’angolo cieco e altri dettagli in più. Uscita di produzione nel gennaio del 2024, quando era nuova la Honda e partiva dai 36.400 euro della versione base da 136 CV per arrivare ai 39.400 euro della e Advance da 154 CV. Tra le versioni della citycar Honda è poi comparsa anche la variante Advance 16, caratterizzata dalla stessa dotazione della Advance ma con i cerchi da 16 della versione base, per ottenere così la stessa autonomia di 222 km.

Per portarsi oggi a casa una Honda e è quindi necessario scegliere tra gli esemplari presenti sul mercato dell’usato. Cercando su AutoScout24, possiamo vedere come gli esemplari con più chilometri partano da circa 15.000 euro, con la stragrande maggioranza dei modelli scelti con l’allestimento più ricco Advance, sia con i cerchi da 16” che con quelli da 17 pollici. Ci sono poi esemplari con meno di 5.000 km offerti a prezzi molto interessanti, tra i 20.000 e i 25.000 euro, mentre le ultime e in pronta consegna o km 0 arrivano a toccare quota 30.000 euro.