Honda B-SUV

La prima generazione dell’HR-V fu infatti una delle prime automobili a portare sul mercato una ricetta, quella dei B-SUV, che oggi spopola in tutto il mondo.

Realizzata sulla base della citycar Logo, la “Hybrid Recreation Vehicle” , o “High Rider Vehicle” come è stata commercializzata in Giappone (oggi la sigla, secondo Honda, significa Hi-rider Revolutionary Vehicle) di prima generazione è un’auto molto particolare, con una linea moderna e quasi futuristica, carrozzeria a tre o cinque porte e la possibilità di avere anche la trazione integrale. Prodotta fino al 2006, la HR-V non fu capita, arrivando in anticipo sul boom degli Sport Utility compatti.

Solo 9 anni dopo, nel 2015, il B-SUV Honda tornò sul mercato, con la seconda generazione della HR-V. Questa volta, il piccolo B-SUV realizzato sulla base della citycar Jazz ottenne un successo decisamente maggiore, confermato dall’attuale terza serie uscita nel 2021. Dotata di una linea più moderna e di un powertrain Full Hybrid, scopriamo modelli, motori e versioni del B-SUV Honda.

Segni particolari dei B-SUV Honda

• Lanciata nel 1999, la prima generazione della HR-V è stata una delle prime vetture a portare sul mercato la ricetta dei B-SUV, oggi uno dei segmenti più amati.
• In Giappone, la Honda HR-V è nota dalla seconda generazione come la Vezel, mentre in Cina è venduta con il nome XR-V.
• La Honda HR-V terza serie è la prima ad essere proposta con un powertrain Full Hybrid, il sistema e:HEV proprietario di Honda.

Modelli Honda B-SUV

Come detto in apertura, parlare dei modelli di B-SUV Honda significa parlare della HR-V, una delle automobili più longeve in questo segmento. La nascita della prima generazione della HR-V è infatti datata 1999: alla fine del XX secolo, Honda tentò di dare una sorella più piccola e “stradale” alla CR-V, abbandonando lo stile fuoristradistico con la caratteristica ruota di scorta montata sul portellone e adottando un’impostazione decisamente più automobilistica.

La prima Honda HR-V è caratterizzata da uno stile molto personale, con linee tese e profilo a cuneo estremamente riconoscibile, nonché da dimensioni che oggi parlano proprio di B-SUV: 4,00 metri per la 3 porte, 4,11 per la cinque porte.

Disponibile sia in versione a passo corto e tre porte che nella più pratica variante a 5 porte, introdotta nel 2000 e dotata di un passo allungato, la HR-V prima serie è affilata e piuttosto dinamica nel frontale, ha una fiancata davvero personale con grandi superfici vetrate e un posteriore molto riconoscibile. Dotata di un paraurti molto alto, è caratterizzata da grandi fari a sviluppo verticale e dall’enorme spoiler posteriore, che nasconde il terzo stop a LED. Gli interni, invece, sono piuttosto semplici e razionali, in puro stile Honda, con un’abitabilità posteriore solo discreta. Sono molto particolari i rivestimenti dei sedili, molto colorati, e lo sfondo di logo Honda al centro del volante, strumenti analogici e comandi del clima, tutti verniciati in blu.

Interessata da un leggero restyling nel 2003 e prodotta fino al 2006, la prima generazione della HR-V è stata poco capita all’epoca, anche a causa dei compromessi dati dal suo stile così particolare. Per questo, e per via di un segmento che non aveva ancora fatto il passo avanti decisivo, Honda si prese una pausa dai B-SUV, puntando sulla più grande CR-V, nel frattempo imborghesitasi e diventata più “automobile”. L’attesa è finita nel 2015, quando è tornata sul mercato la Honda HR-V. Lunga 4,29 metri, la nuova HR-V ha uno stile decisamente più convenzionale, con un’altezza da terra piuttosto risicata e linee da vero crossover, seppur rimanga piuttosto dinamica.

La calandra anteriore quasi carenata si sviluppa attraverso i sottili fari, anche con illuminazione a LED, mentre la fiancata è piuttosto movimentata, e caratterizzata dalle maniglie delle portiere posteriori annegate nel montante posteriore, come a ricordare la versione a 3 porte della sua antenata. All’interno, l’abitacolo resta piuttosto razionale, ma aumenta molto lo spazio, ora ai vertici della categoria, sia per il bagagliaio (453 litri) che per i passeggeri. Molto particolare, infine, la plancetta touch per i comandi del clima, una delle prime auto ad utilizzare questa soluzione.

Prodotta fino al 2021, nello stesso anno è stata sostituita dalla terza generazione del B-SUV Honda. La nuova iterazione del crossover giapponese è nuovamente basata sulla Jazz, contemporaneamente rinnovata per la sua quarta serie, e la nuova HR-V guadagna uno stile molto più minimal e moderno. Il frontale è piuttosto muscoloso e personale, con una calandra esagonale in tinta carrozzeria che, nella parte superiore, ospita una banda cromata che unisce i sottili fari a LED. Lateralmente, si fanno notare le dimensioni più generose (è lunga 4,34 metri), così come le linee più tese e mature. Rimane la soluzione della maniglia posteriore nascosta nel montante posteriore, mentre il lunotto è molto più inclinato che in passato.

La coda, infine, ospita nuovi gruppi ottici uniti da una banda luminosa a LED, e uno stile più dinamico e squadrato della precedente. L’abitacolo, infine, è più curato e raffinato che in passato, introducendo materiali più piacevoli al tatto e il ritorno dei comandi fisici per il clima automatico. Convincono il quadro strumenti digitale e lo schermo dell’infotainment da 9 pollici, con Apple CarPlay e Android Auto, mentre lo spazio è generoso. Il bagagliaio ospita 320 litri (a causa dell’ingombro della batteria, è meno generosa della precedente), mentre rimangono i geniali Magic Seats, con la seduta della seconda fila dei sedili che può essere alzata per fare spazio a oggetti molto grandi.

Motori Honda B-SUV

A livello di meccanica e motori, i B-SUV Honda hanno sempre offerto qualcosa di diverso dalla concorrenza, a partire dalla prima generazione della HR-V. Sebbene fosse un’auto dalle dimensioni piuttosto generose, la piattaforma era condivisa con la citycar di casa, la Logo, un’auto che in Italia non ha ottenuto un grande successo di vendite. Nonostante l’origine “popolare”, la HR-V prima serie poteva contare su una meccanica interessante, con sospensioni posteriori a ponte De Dion e motori esclusivamente a benzina.

La versione d’accesso è dotata del classico 1.6 monoalbero D16, un quattro cilindri in linea aspirato da 105 CV, disponibile con cambio manuale a 5 marce o automatico CVT. Per chi cercava più vivacità, invece, è disponibile il 1.6 VTEC D16W5 quattro cilindri monoalbero con fasatura variabile VTEC, per 125 CV e 142 Nm. Anch’esso disponibile con cambio manuale a 5 marce o automatico CVT, sia il 1.6 VTEC che la versione “base” erano proposte con trazione integrale Real Time 4WD. Questo sistema, condiviso con la più grande CR-V, utilizza un differenziale posteriore a controllo idraulico, rendendola l’unica HR-V disponibile con a trazione integrale.

Sulla seconda generazione della HR-V, invece, è realizzata sulla piattaforma della Jazz di seconda generazione, con la quale condivide le sospensioni anteriori McPherson e il ponte torcente al posteriore, mentre a livello di propulsori in Italia troviamo due benzina e un Diesel. Al lancio, i motori sono il 1.5 i-VTEC, un quattro cilindri aspirato a benzina da 130 CV disponibile con cambio manuale a 6 marce o automatico CVT, e il 1.6 i-DTEC, il quattro cilindri turbodiesel da 130 CV e 300 Nm che spicca per l’ottima efficienza. Nel 2019, la gamma perde il 1.6 Diesel e si aggiunge il 1.5 VTEC Turbo, il quattro cilindri turbocompresso da 182 CV e 240 Nm di coppia che, quando unito al cambio manuale a 6 marce, permette alla HR-V di scattare da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi e di raggiungere i 215 km/h.

Con la terza generazione della HR-V, viene confermata la base meccanica di derivazione Jazz, sebbene sia sulla quarta serie della citycar giapponese, mentre per il mercato italiano viene proposta una sola motorizzazione, la e:HEV.

Ripresa dalla già citata Jazz, si tratta di un sistema elettrico molto particolare, con un motore 1.5 quattro cilindri termico da 107 CV accoppiato ad un motore elettrico da ben 131 CV. Il motore elettrico è quello che spinge la vettura per la maggior parte del tempo, con il 1.5 che si occupa di ricaricare la batteria agli ioni di litio a mo’ di generatore. Solo alle velocità medio-alte e costanti, il 1.5 può spingere direttamente la vettura attraverso una trasmissione a singolo rapporto. Questi sono, quindi, i motori dei B-SUV Honda:

Motori Honda B-SUV

Motori Honda HR-V Mk1

Benzina

• 1.6 16v, 1.6 quattro cilindri aspirato, 105 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico CVT, trazione anteriore
• 1.6 16v 4WD, 1.6 quattro cilindri aspirato, 105 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico CVT, trazione integrale
• 1.6 VTEC, 1.6 quattro cilindri aspirato, 125 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico CVT, trazione anteriore
• 1.6 VTEC 4WD, 1.6 quattro cilindri aspirato, 125 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico CVT, trazione integrale

Motori Honda HR-V Mk2

Benzina

• 1.5 i-VTEC, 1.5 quattro cilindri aspirato, 130 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico CVT, trazione anteriore
• 1.5 VTEC Turbo, 1.5 quattro cilindri turbo, 182 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico CVT, trazione anteriore

Diesel

• 1.6 i-DTEC, 1.6 quattro cilindri turbodiesel, 120 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Motori Honda HR-V Mk3

Full Hybrid

• e:HEV, 1.5 quattro cilindri aspirato benzina + motore elettrico, 131 CV, cambio “e-CVT”, trazione anteriore

Versioni e prezzi Honda B-SUV

Concludendo con le versioni dei B-SUV Honda, la prima HR-V è stata proposta in quattro allestimenti principali: la versione base, l’intermedia Jam, la più dinamica Sport e la top di gamma Sport Jam. La versione base, disponibile con entrambi i motori, era ben accessoriata per l’epoca: di serie, infatti, offriva la chiusura centralizzata, il clima manuale, il servosterzo, i vetri elettrici, gli specchietti regolabili e ripiegabili elettricamente i sedili completamente regolabili e la predisposizione audio.

La top di gamma Sport Jam, invece, aggiunge i cerchi in lega da 16 pollici, le minigonne in tinta, il sedile posteriore reclinabile, lo spoiler al tetto e l’autoradio della Sony con lettore CFD e 6 altoparlanti. Il prezzo della HR-V prima serie era di circa 18.000 euro per la versione base, mentre la top di gamma con trazione integrale e motore VTEC arrivava a 23.000 euro.

Oggi, la HR-V prima serie è un’auto molto abbordabile: gli esemplari più chilometrati partono da circa 1.500-2.000 euro, un esemplare in buone condizioni si trova intorno ai 3.000 euro mentre una HR-V perfetta può arrivare a 5/6.000 euro. Passando così alla seconda serie, gli allestimenti erano diversi: Comfort, Comfort Navi, Elegance, Elegance Navi ed Executive Navi, con la dicitura di questi ultimi che indica la presenza del navigatore nella dotazione di serie.

Non mancavano poi la versione speciale X Edition e la top di gamma Sport, disponibile unicamente con il motore 1.5 Turbo VTEC da 182 CV e che offriva anche i sedili in pelle e altre dotazioni, ADAS di Livello 2 compresi e già disponibili per gran parte della gamma. Durante la sua commercializzazione, l’HR-V Mk2 partiva da circa 23.000 euro e la top di gamma 1.5 Turbo VTEC Sport arrivava, con cambio CVT, a circa 32.000 euro. Oggi, gli esemplari più economici partono da circa 14.000 euro, con la top di gamma con motore Turbo che può superare quota 22.000 euro.

Per quanto riguarda, invece, le versioni del B-SUV Honda e i prezzi dell’ultima HR-V, con la terza generazione gli allestimenti sono tre: la versione d’attacco Elegance, l’intermedia Advance e la top di gamma Advance Style. La Advance offre già tutto quello che serve, con guida autonoma di Livello 2, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, retrocamera, infotainment con schermo da 9 pollici, Apple CarPlay e Android Auto, cerchi in lega e clima automatico.

La Advance offre in più clima bizona, fendinebbia, sensore per l’angolo cieco, parabrezza riscaldabile e portellone elettrico, mentre la Advance Style aggiunge anche le barre sul tetto e i fari full LED adattivi. Il prezzo, invece, non è proprio stracciato: una 1.5 e:HEV Elegance parte da circa 34.500 euro, mentre la Advance Style sfonda quota 38.000 euro.