FIAT Regata

La Fiat Regata è una berlina commercializzata in Italia dal 1983 al 1990, ma molto diffusa anche in altri paesi europei, in Sud America e in Venezuela. Nata nel 1983 nello stabilimento Fiat Mirafiori e presentata nel settembre dello stesso anno al Salone automobilistico di Francoforte, è stata ideata come l’erede della mitica Fiat 131.

Le linee della Fiat Regata sono da vera icona di stile: basse, taglienti ed in grado di regalare emozioni semplici anche solo al primo sguardo ed al tempo stesso in grado di poter essere disegnate da un bambino. La firma stilistica tipica degli anni 80 è in bella mostra, ovvero la semplicità di una vettura in grado di saper osare se richiesto, oppure, nelle sue versioni base, di fare ciò per cui è stata progettata senza ulteriori pretese.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Fiat Regata.

Dimensioni Fiat Regata

Le dimensioni della Fiat Regata sono:

• lunghezza 4,26 metri
• larghezza 1,65 metri
• altezza 1,41 metri
• passo 2,45 metri

La Fiat Regata, a partire dal 1983, si è sempre posta come una berlina a tre volumi semplice ed efficiente con una connotazione unica e relativamente spartana. La Fiat Regata venne proposta in più versioni, ovvero la classica berlina tre volumi e la versione station wagon che assunse il nome di Weekend.

Tutti almeno una volta l’abbiamo guardata e non abbiamo potuto fare a meno di notare le linee semplici che la annoverano tra le possibili vetture in grado di poter essere disegnate dai bambini: frontalmente domina la griglia frontale semplice contornata da proiettori rettangolari con linee tipiche degli anni 80, mentre nella parte laterale sono presenti gli indicatori di direzione di colore bianco per nascondere l’arancione.

Il cofano in questo caso risulta lineare, pulito e alto, a rimarcare la seriosità e l’imponenza della Fiat Regata. Lateralmente la Fiat Regata si presenta pulita e semplice, con una linea a metà portiera che rimarca la linea della vettura da un lato all’altro e ben si abbina agli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo.

La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 13 o 14 pollici in ferro o in lega a seconda delle versioni. La linea si caratterizza anche in base alla scelta della vettura poiché la Fiat Regata era disponibile sia in versione berlina che station. Nel secondo caso si nota un grosso terzo vetro che lascia spazio ad un bagagliaio di grandi dimensioni a tutto vantaggio di chi necessitava di molto spazio.

Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto rettangolare ampio e quasi obliquo ad evidenziare la coda squadrata. Nella parte inferiore i fanali a sviluppo orizzontale lasciano spazio ad un ampio portellone per caricare ogni oggetto. Anche nella versione Weekend è presente un lunotto ampio che tende comunque all’obliquo pur assumendo i connotati di vera auto da trasporto oggetti.

Durante gli anni la Fiat Regata ha subito poche modifiche data la sua linea semplice e senza tempo.

Interni Fiat Regata

Gli interni della Fiat Regata risultavano essere votati alla semplicità, bombati e ben distribuiti, senza mai essere spartani per l’epoca. La plancia regolare dalla linea decisa era costruita con plastiche dure al tatto che regalavano un aspetto di semplicità alla vettura mentre i comandi principali erano tutti racchiusi dietro al volante a quattro razze. Nell’allestimento più bello era poi presente un inserto in radica proprio nella parte centrale vicino al cassetto per sottolineare l’imponenza dell’auto.

Particolare era anche il cruscotto analogico che conteneva l’indicazione dei chilometri, l’indicatore della benzina ed un semplice orologio analogico dal design. A lato del contachilometri erano presenti invece i comandi per l’aria e le bocchette mentre la parte centrale del cruscotto vedeva un cassetto nascosto dove veniva alloggiata la radio e subito sotto un cassetto portaoggetti o posacenere.

Alquanto semplice era il tunnel dove era alloggiata la leva del cambio. In generale i sedili degli interni della Fiat Regata erano semplici e ben studiati, con tessuti resistenti che a richiesta si potevano avere in vinile nero o beige. Il bagagliaio, infine, misurava 513 litri per la berlina e 650 litri per la Weekend che diventavano poco meno di 1300 litri abbattendo la panca posteriore.

Motori Fiat Regata

Nel corso degli anni si sono susseguiti numerosi motori sotto il cofano della Fiat Regata. Si trattava di tre varianti a benzina e due a gasolio, tutti di cilindrate adeguate per poter essere sempre ben rapportati alle dimensioni della vettura.

Il motore d’ingresso della Fiat Regata era il 1.3 da 68 CV che venne utilizzato per tutte le versioni base, nella versione restyling venne aggiornato guadagnando in spunto, nonostante la perdita di 3 cavalli. Seguiva un più potente e ben rapportato 1.5 da 82 CV che venne rinnovato anch’esso con i restyling arrivando a 79 CV ed un brioso 1.6 da 100 CV che con l'aggiornamento adottò l’iniezione elettronica arrivando così a guadagnare ben 1 cavallo fermandosi ad una potenza di 101 CV, in questo modo poteva tranquillamente spostare la vettura pieno carico.

Sul fronte Diesel, la berlina Fiat Regata portava con sé due motori di grossa cubatura ma pochi cavalli. Il primo motore era un 1.9 Diesel che si declinava nella sola versione da 65 CV a cui seguiva il motore anch’esso 1.9 litri da 80 CV con una coppia massima decisamente alta. Inoltre, questo motore prometteva consumi decisamente ridotti per l’epoca, circa 18 km con un litro di carburante. La prima serie di questo propulsore era caratterizzata da un motore a carburatore mentre il successivo vede un’iniezione elettronica con alimentazione Bosch LE-Jetronic.

Per tutte le versioni la Fiat Regata era disponibile con un cambio manuale a quattro marce per le prime versioni e a cinque rapporti nella versione restyling.

Motori Fiat Regata

Benzina

Gasolio

Prezzi Fiat Regata

I prezzi della Fiat Regata risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti ed il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura fanno la differenza.

Risulta difficile attribuirle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due e le condizioni della vettura non sono sempre ottimali dato che molti esemplari in vendita necessitano di un restauro.

Da ricerche di mercato è emerso che tra 1.900 e 4.000 euro si può portare a casa una Fiat Regata prima serie berlina, mentre sul mercato dell’usato non sono molte le versioni Weekend. Per la seconda versione della Fiat Regata il listino assume prezzi differenti che superano anche i cinquemila euro qualche volta.

Capitolo a parte merita poi la versione diesel in quanto risulta difficile trovare esemplari con pochi chilometri visto l’utilizzo prettamente lavorativo a cui erano destinate.

Fiat Regata: concorrenti

Sono molte le concorrenti della Fiat Regata, specialmente nei suoi anni di produzione, lei però è sempre riuscita a dare molto filo da torcere. Partiamo con le rivali storiche come l’Opel Ascona e Vectra, la Renault 18, 21, 9, 19, la Lancia Prisma e Delta, la Rover serie 200, la mitica Ford Sierra e la sorella Orion, le Volkswagen Jetta e Passat, insomma una pletora di nomi da far impallidire chiunque, ma la Fiat Regata non ha mai battuto ciglio ed ha sempre conquistato il cuore di molti.

Fiat Regata: conclusioni

La Fiat Regata ha da sempre rappresentato una buona vettura, divertente e simpatica per una famiglia o per chi ha bisogno di usare un’auto sincera e semplice che possa essere comprata a basso costo, oggi le quotazioni stanno continuando a salire, ma nel complesso rimane la porta d’accesso per coloro che vogliono affacciarsi al mondo della Youngtimer o delle vetture storiche.

In tutti i suoi anni di produzione ha cercato di restare sempre rispettosa del costo e delle prestazioni, senza mai perdere il suo appeal senza tempo e sempre aggiornato nei dettagli in modo da restare immutata nel tempo. Inoltre, quelle semplici lettere sono diventate una garanzia di unicità e praticità della Fiat di quegli anni ed insieme ad altri modelli iconici come la Duna rappresenta una delle vetture più bistrattate e meno considerate nell’universo Fiat.