FIAT Multipla

Grazie ad un particolare telaio sviluppato specificatamente per lei, FIAT Multipla è anche sorprendentemente piacevole da guidare, anche con i semplici e poco complicati motori con cui è stata offerta. Infine, Multipla è anche stata una pioniera della doppia alimentazione, risultando una delle prime vetture di serie dotate di impianto a GPL o metano. Che si tratti della prima serie del 1998 o della più convenzionale ma altrettanto versatile seconda serie lanciata nel 2004, FIAT Multipla è una pietra miliare dell’automobilismo italiano ed europeo, ancora ricercatissima da chi vuole spazio, funzionalità e versatilità in dimensioni da utilitaria di segmento B.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di FIAT Multipla.

Dimensioni FIAT Multipla

Le dimensioni della FIAT Multipla sono:

• lunghezza 3,99 (4,09) metri
• larghezza 1,87 metri
• altezza 1,67 (1,70) metri
• passo 2,67 metri

Che voi siate appassionati di motori, interessati a questo mondo oppure totalmente ignari di ciò che gira intorno all’automobile, sicuramente conoscerete la FIAT Multipla e il suo controverso stile. Non andremo quindi nel dettaglio sugli esterni che tutti noi conosciamo, ma è da ricordare come ogni scelta estetica è stata ponderata per essere anche e soprattutto funzionale.

Il doppio frontale, ad esempio, è stato “inventato” per offrire il massimo dell’abitabilità senza rubare spazio alla meccanica, mentre i sottilissimi montanti che rendono Multipla così particolare nella parte alta servono ad offrire superfici vetrate il più grandi e ampie possibili. Anche gli enormi specchietti retrovisori, simili a quelli di un van, servono per offrire il massimo della visibilità, mentre la coda tronca e con un “rigonfiamento” sotto la linea dei finestrini serve a ricavare l’enorme bagagliaio di cui è dotata la Multipla.

Insomma, che la si ami o che la si odi, sicuramente la monovolume della Casa torinese non lascia mai indifferenti. La prima serie è sempre stata la più discussa: alcuni la trovano semplicemente inguardabile, meritevole del premio “Auto più brutta del mondo”. Altri, invece, riconoscono il suo genio e la sua originalità: tra gli estimatori troviamo anche il mitico MOMA, il Museo di Arte Moderna di new York, che ha inserito un esemplare della Multipla nel 1990 nella sua mostra Different Roads come esempio delle nuove tendenze della motorizzazione di massa.

Con la seconda serie, FIAT ha accolto le critiche e ha modificato pesantemente il muso di Multipla, eliminando lo “scalino” e adottando un frontale del tutto simile a quello della coeva FIAT Idea, mentre dietro il paraurti e il portellone sono stati allungati, con la lunghezza che di conseguenza è salita di 10 cm da 3,99 a 4,09 metri. Concludendo con le dimensioni di FIAT Multipla, il bagagliaio è enorme per una vettura così piccola: siamo a 430 litri di capacità, che salgono a 1.300 reclinando i sedili posteriori e ad oltre 1.500 rimuovendoli del tutto.

Interni FIAT Multipla

Gli esterni così particolari hanno giocato un ruolo fondamentale per realizzare gli interni di FIAT Multipla, che estetica a parte sono un esempio spettacolare di sfruttamento degli spazi. Fin dai primi disegni, infatti, FIAT voleva ottenere un pavimento completamente piatto, perfetto per ospitare comodamente sei persone in meno di 4 metri. Si, avete sentito bene, sei persone: una delle più celebri caratteristiche di Multipla, che le dà anche il nome, è la presenza di sei sedili singoli e individuali disposti su due file, regolabili separatamente a piacimento dell’occupante. Grazie alla larghezza generosa della vettura, tutti e sei i sedili sono identici, spaziosi e comodi.

Per ottenere sei posti comodi, però, gli interni di FIAT Multipla devono concentrare tutti, ma proprio tutti i comandi lontani dalla zona dove nelle auto normali troveremmo un tunnel centrale. Il cambio, ad esempio, è montato sulla plancia, vicinissimo al volante, sormontato da una plancetta dove trovano posto il climatizzatore, diversi tasti rapidi e persino il quadro strumenti, in posizione centrale e rivolto verso il guidatore. Sempre in questa “isola” centrale troviamo la radio, posizionata quasi orizzontalmente, le enormi bocchette dell’aria e un grande portabicchieri, mentre davanti a passeggero e conducente troviamo due enormi cassetti portaoggetti. In più, reclinando gli schienali dei sedili centrali questi diventano delle sorte di tavolini, con un vano portaoggetti centrali e ben quattro portabicchieri ciascuno.

FIAT Multipla ha interni personali, unici e rivoluzionari, dotati di un solo, enorme difetto: la qualità costruttiva. Se infatti gli assemblaggi sono buoni, e la plancia è intelligentemente rivestita in tessuto per un aspetto curato, la console centrale, i braccioli e tutti i tasti sono rivestiti in quella famosa plastica soft touch che su tutti i prodotti del Gruppo FIAT (e non solo) dei primi anni ’00 si staccava e diventava appiccicosa, rendendo l’interno immediatamente più povero e meno curato.

Motori FIAT Multipla

La gamma motori di FIAT Multipla è apparentemente molto semplice, formata solamente da due motori, ma in realtà è più complessa di quanto si possa credere. La gamma a benzina è infatti formata dal 1.6 quattro cilindri bialbero della famiglia Pratola Serra da 103 CV, visto su tantissime altre auto del Gruppo FIAT, poco gettonata all’epoca. La bestseller era infatti la gamma a gasolio, che girava tutta intorno all’affidabile e vigoroso 1.9 turbodiesel. Nato come JTD sulla prima Multipla ed offerto con 105, 110 o 115 CV, con il restyling del 2004 è diventato MultiJet, arrivando a 120 CV e accoppiato sempre al cambio manuale a 5 marce.

La gamma motori di FIAT Multipla è stata però una delle prime ad offrire versioni a gas, sia GPL che metano, di serie e montato dalla stessa Casa produttrice. La prima serie di Multipla offriva ben tre versioni a gas, tutte basate sul 1.6 quattro cilindri a benzina da 103 CV: la GPower benzina/GPL, la BiPower con motore a doppia alimentazione benzina/metano e la rivoluzionaria BluPower. Questa versione, infatti, al posto di offrire il classico serbatoio della benzina da ben 63 litri più una bombola per il metano ospitava solo le bombole del metano, risultando la prima automobile di serie con impianto a gas monovalente, con potenza ridotta a 95 CV. Infine, la seconda serie fu offerta solo in versione benzina/metano, ridenominata Natural Power.

Motori FIAT Multipla

Benzina

Diesel

GPL

Metano

Prezzi FIAT Multipla

Nel 1998, il listino prezzi di FIAT Multipla partiva da poco meno di 29 milioni di lire, ovvero circa 15.000 euro: a questo prezzo, ci si portava a casa una 1.6 a benzina in allestimento base SX, che offriva di serie solo l’essenziale come vetri elettrici, airbag, pretensionatori delle cinture, impianto di aerazione senza climatizzazione e la predisposizione per la radio. Al top della gamma c’erano le ricche ELX, che potevano arrivare a superare i 23.000 euro con i motori 1.9 JTD più potenti e oltre ai classici radio, clima, vetri elettrici posteriori e cerchi in lega offrivano anche i sensori di parcheggio, il doppio tetto apribile, il lavafari, nonché un rudimentale sistema di navigazione a pittogrammi, oggi rarissimo e ricercatissimo dagli appassionati.

A proposito: quali sono oggi i prezzi di FIAT Multipla? Passata di mano per anni per meno di 1.000 euro e considerata solo un’auto usata da sfruttare fino alla rottamazione, negli ultimi anni FIAT Multipla sta vivendo la sua rivincita. Sebbene, infatti, gli esemplari più vissuti passino ancora di mano per meno di 1.500 euro, le FIAT Multipla tenute meglio e con meno km possono valere anche 3-4.000 euro, con punte di 7.000 euro per le rarissime versioni a benzina, ben poco ricercate, dotate di allestimento ELX e accessori di pregio. La seconda serie, invece, negli ultimi anni ha subito una leggera rivalutazione, con prezzi che partono da 1.000 euro e arrivano anche qui a 7.000 euro per gli esemplari più giovani prodotti fino al 2010.

FIAT Multipla: concorrenti e conclusioni

Presa incessantemente in giro per un decennio, colpita da epiteti come “la più brutta del mondo” o “cassonetto su ruote”, oggi FIAT Multipla ha fatto come un buon vino: è migliorata invecchiando. Il suo stile così divisivo oggi viene accettato (quasi) all’unanimità, e ci si concentra solo più sulla sua incredibile versatilità, abitabilità e alle soluzioni geniali che ha messo in campo come i sei posti, il bagagliaio enorme, la console centrale a sbalzo davanti al passeggero centrale o gli enormi finestrini che danno tantissima luce. Alla guida, poi, FIAT Multipla mette in campo un baricentro sorprendentemente basso, capace quindi di cavarsela più che bene tra le curve.

In più, come ogni FIAT degli ultimi 30 anni, è dotata di una facilità di guida e un’immediatezza dei comandi che la rendono facilissima sia in città che fuori, con l’ambiente urbano che diventa per lei il paradiso grazie alla lunghezza inferiore (e di parecchio) di quella di una FIAT Grande Punto. Certo, ha i suoi difetti: lo stile è davvero tanto particolare, mentre all’interno le plastiche appiccicose non convincono e danno un aspetto trasandato all’auto, mentre i motori 1.9 JTD oggi sono anacronistici con i blocchi del traffico, rendendola quasi inutilizzabile in città.

In più, il decennio di oblio che ha considerato Multipla come un’auto da battaglia ci ha consegnato centinaia di esemplari davvero malandati, che necessitano di tante, troppe spese per essere ripristinati. Se però trovate l’esemplare giusto e volete portarvi in garage un pezzo di storia dell’automobilismo italiano, FIAT Multipla fa davvero al caso vostro. Trovare, infine, delle concorrenti a FIAT Multipla è impresa assai ardua: grazie alla sua lunghezza ridottissima, infatti, rivaleggiava con le piccole monovolume come Lancia Musa, FIAT Idea, Mercedes Classe A, Renault Modus, Opel Meriva o Peugeot 1007, ma rispetto a queste era più corta e molto più spaziosa. L’unica veramente sovrapponibile tra le concorrenti di FIAT Multipla è la Honda FR-V, più lunga e potente ma dotata, come Multipla, di sei posti disposti su due file, tanto spazio e soluzioni interne originali.