FIAT Barchetta

Elegante, dall’estetica retrò e dalla meccanica semplice e versatile, FIAT Barchetta lanciava la sfida alla vendutissima Mazda MX-5, che nel 1989 ha riportato sulla cresta dell’onda le ormai sparite spiderine a due posti.

Penalizzata dalla sola trazione anteriore, FIAT Barchetta è stata apprezzata e molto amata, prodotta fino al 2005 in quasi 58.000 esemplari e rimasta senza erede fino al controverso progetto della rinnovata 124 Spider, realizzata sulla base della vecchia rivale MX-5. Oggi, dopo anni passati nel dimenticatoio, Barchetta sta tornando di moda come prima auto storica moderna e bella da guidare. Ha senso puntare su di lei rispetto ad una MX-5?

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di FIAT Barchetta.

Dimensioni FIAT Barchetta

Le dimensioni della FIAT Barchetta sono:

• lunghezza 3,92 metri
• larghezza 1,64 metri
• altezza 1,27 metri
• passo 2,28 metri

Realizzata sul pianale accorciato della FIAT Punto, la Barchetta ha uno stile davvero morbido, sinuoso ed elegante, con un lungo cofano che nasconde la presenza sotto il cofano di una meccanica a trazione anteriore. Il merito di questo disegno è del designer greco Andreas Zapatinas che, ispirato dalla Ferrari 166 MM, ha realizzato una vettura che oggi definiremo “instant classic”: pulita ed elegante nella parte anteriore, sfoggia due grandi fari trapezoidali con sfondo nero ed un piccolo cofano ispirato a quello delle Spider degli anni ’60.

Lateralmente, FIAT Barchetta sfoggia un profilo che ricorda proprio le Barchette, vetture sportive senza parabrezza degli anni ’50 e ’60, con un unico arco che disegna il profilo dell’auto. Convincono la semplice capote in tela, mentre sono apprezzate anche le maniglie a bacchetta, rivoluzionarie all’epoca e oggi tornate di moda su diversi modelli di nuova generazione. In coda, FIAT Barchetta sfoggia un posteriore morbidissimo e molto tozzo, con quattro elementi luminosi che uniti al piccolo portellone del vano bagagli e al paraurti avvolgente regalano all’auto uno stile d’altri tempi, elegante e molto riuscito.

Il restyling del 2003, ad opera di Tom Tjaarda (lo stesso che disegnò nel lontano 1966 la 124 Sport Spider originale) appesantì un po’ le linee di Barchetta sia davanti che dietro, rendendola più moderna e meno classica. Concludendo con le dimensioni di FIAT Barchetta, il bagagliaio è piuttosto piccolo, con soli 165 litri di capacità.

Interni FIAT Barchetta

Gli interni di FIAT Barchetta, disegnati sempre dal Centro Stile FIAT, uniscono il contenimento dei costi indispensabile su una vettura di queste dimensioni con uno stile molto personale e appagante. Se, infatti, il volante è lo stesso della coeva FIAT Coupé, la piccola console centrale è originale della spider FIAT, con una piccola radio (di serie) incastonata in una finitura in plastica nera con più in basso i comandi del clima, un piccolo orologio e il comando per il tetto elettrico, quando presente. La plancia, del resto, è rivestita interamente in plastica non troppo dura, ma di certo poco vivace. Per ravvivare gli interni, i designer FIAT hanno preso ispirazione dalla coeva Coupé disegnata negli interni da Pininfarina.

C’è infatti una modanatura in colore carrozzeria che corre orizzontalmente per tutto l’abitacolo da porta a porta, attraversando anche la plancia e dando un tocco di colore e di vivacità ad un interno altrimenti ben assemblato ma poco vivace. Convince, poi, il piccolo quadro strumenti annegato nella plancia con strumenti a fondo bianco e font molto retrò, con il classico contagiri al centro dotato di linea rossa (anzi, di linea arancione) posta ad oltre 7.000 giri. Concludendo con gli interni di FIAT Barchetta, il tetto è ripiegabile in pochi secondi dietro l’abitacolo, mentre lo spazio per i passeggeri non è eccezionale, con i più alti che hanno pochi centimetri per la testa e per le ginocchia.

Motori FIAT Barchetta

Tra le poche critiche mosse alla spider del Lingotto ci sono quelle riguardanti la meccanica. Non c’è infatti una vera e propria gamma motori per FIAT Barchetta: c’è stato un solo motore offerto con la sportiva italiana, il 1.8 16v V.I.S. Si tratta di un quattro cilindri 1.8 della famiglia Pratola Serra, sostituta della mitica famiglia del Bialbero Lampredi, condiviso con la coeva Coupé e poi visto sulla futura FIAT Punto HGT lanciata nel 1999.

Questo 1.8 è piuttosto moderno, dotato di doppio albero a camme con sistema di alzata variabile delle valvole V.I.S., simile nel funzionamento al VTEC di Honda e al VVT-i di Toyota. Il 1.8 è dotato di 130 CV a ben 6.300 giri al minuto, con una coppia di 158 Nm già presente per il 90% sotto i 2.000 giri grazie alla presenza del variatore di fase.

Accoppiata ad un cambio manuale a 5 marce, la Barchetta scaricava la potenza alle ruote anteriori: proprio la trazione anteriore è stata una delle più grandi critiche mosse alla Barchetta, in quanto tutte le rivali dirette erano a trazione posteriore. Nonostante questo, grazie ad uno dei migliori motori che FIAT Barchetta potesse montare, capace di girare oltre i 7.000 giri, le prestazioni erano di tutto rispetto: 0-100 km/h coperto in 9 secondi e velocità massima di esattamente 200 km/h.

Motori FIAT Barchetta

Benzina

Prezzi FIAT Barchetta

Lanciata nel 1994, FIAT Barchetta era proposta ad un prezzo di circa 18.700 euro al cambio, in linea con le rivali. A questo prezzo, la piccola barchetta (così viene chiamata, con la B minuscola, dagli appassionati del modello) offriva di serie il minimo indispensabile, dalla radio all’airbag lato guida alla chiusura centralizzata e i vetri elettrici anteriori. Le versioni più accessoriate e speciali come la Riviera, la Positano o la Panarea erano decisamente più accessoriate, dotate di clima manuale, cerchi in lega specifici, sedili in pelle, capote elettrica e fari ad alta intensità. Nonostante degli allestimenti molto curati e ricchi, però, FIAT Barchetta non ha mai superato i 22.000 euro, risultando una campionessa nel rapporto qualità-prezzo.

E oggi, quali sono i prezzi di FIAT Barchetta? Dopo aver salutato il mercato nel 2005 dopo un calo di vendite a causa delle sempre più moderne e agguerrite rivali e aver passato un decennio dove in pochi le hanno dato credito per colpa dell’infausta trazione anteriore, oggi, FIAT Barchetta è tornata sulla cresta dell’onda come diversi modelli FIAT degli anni ’90. Se, infatti, fino a pochi anni fa una Barchetta passava di mano a meno di 3.000 euro, oggi servono anche 5.000 euro per portarsi a casa una delle prime FIAT Barchetta con motore Euro 1 e allestimento base. Al top si segnalano gli allestimenti Positano che sul mercato dell’usato arrivano anche a costare fino a 20.000 euro.

FIAT Barchetta: concorrenti e conclusioni

Dopo un decennio in cui è stata eclissata dalla luce di Mazda MX-5 e di altre spider a trazione posteriore, oggi FIAT Barchetta si sta giocando la sua rivincita. Grazie ad uno stile pulitissimo e senza tempo disegnato dalla matita di Andreas Zapatinas, un abitacolo moderno e vivace e una meccanica collaudata e decisamente valida, oggi FIAT Barchetta rappresenta una vera e propria alternativa senza rinunce a Mazda MX-5, Mercedes SLK e compagnia.

Salendo a bordo, poi, si rimane stupiti da come, in realtà, la presenza della trazione anteriore non tolga nulla al piacere di guida, grazie ad un pianale davvero raffinato di derivazione Punto con sospensioni posteriori indipendenti e un ottimo bilanciamento dei pesi, uno sterzo preciso e un 1.8 vivace e dotato di una bella voce e di un discreto allungo fino ad oltre 7.000 giri. Certo, lo spazio interno è risicato per i più alti, e la trazione anteriore può allontanare i puristi: ma se non siete in cerca di una spider con cui fare i traversi e volete una due posti elegante, bella da guidare e ancora molto versatile, FIAT Barchetta può davvero fare al caso vostro.

Le concorrenti di FIAT Barchetta, però, non sono poche. La principale rivale è ovviamente la regina delle due posti convertibili, Mazda MX-5. Oltre all’istituzione di questo segmento, però, FIAT Barchetta se l’è dovuta vedere anche con la più costosa Mercedes SLK e con l’altrettanto esosa BMW Z3, nonché con le due sportive a motore centrale MG F/TF e Toyota MR-2. All’inizio del nuovo millennio sono poi arrivate due concorrenti di FIAT Barchetta non convenzionali, le coupé-cabriolet Opel Tigra TwinTop e l’apprezzatissima Peugeot 206 CC: entrambe meno sportive ed emozionanti della Barchetta, offrivano però più spazio e versatilità.