Pro
- Concretezza
- Rapporto qualità/prezzo
Contro
- Visibilità posteriore
- Prestazioni
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Per quanto riguarda i motori, la scelta è tra i benzina 1.2 della famiglia Fire fino al 1.6 da 103 CV, mentre l’unico Diesel in gamma, non disponibile su tutti i mercati, è il 1.3 Multijet 16V da 69 CV.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Fiat Albea.
Dimensioni Fiat Albea
Le dimensioni della Fiat Albea sono:
- lunghezza 4,18 metri
- larghezza 1,70 metri
- altezza 1,49 metri
- passo 2,47 metri
Le dimensioni della Fiat Albea sono quelle di un’auto molto compatta. Stilisticamente si ritrovano le proporzioni della Siena e della Palio, anche loro auto molto compatte che si annoverano nell’elenco delle tante Fiat chiamate World Car, ossia in grado di piacere in tanti paesi dove il concetto di automobile è ancora paragonabile a quello che in Italia vigeva approssimativamente negli anni ‘80. Uno stile sicuramente non scenografico, che nel caso della Albea modifica il look già nel 2006 con il debutto del restyling; quest’ultimo aggiorna soprattutto la parte frontale della Albea, con il debutto di una nuova fanaleria che la avvicina esteticamente alla nuova Palio e alla nuova Siena già introdotte nei paesi del Sud America a partire dal 2014. L’ultimo aggiornamento, che non modifica le dimensioni della Fiat Albea, riguarda un particolare: il debutto del nuovo logo Fiat su sfondo rosso è datato 2008. Un auto sicuramente senza troppi fronzoli ne vezzi estetici, la Fiat Albea.
La sua piccola calandra e i fari che ricordano quelli dell’ultima Fiat Croma, per dare un’idea, la facevano apparire come un’auto “timida”, forse non abbastanza ricercata dal punto di vista estetico. La coda allungata tipica delle tre volumi, seppur compatte, riesce comunque a svelare un buon vano bagagli.
Interni Fiat Albea
Gli interni della Fiat Albea sono quanto meno particolari, almeno osservando l’abitacolo di una Albea pre-restyling del 2006. Le bocchette d’aerazione sono alquanto inedite, con la loro forma creata appositamente per l’installazione di un hazard veramente molto grande rispetto alla media. Il volante è davvero spartano, mentre il quadro strumenti di tipo analogico svela i classici indicatori di carburante, giri motore, velocità e temperatura liquidi di raffreddamento. La radio è posta in alto sulla parte centrale della plancia, facile da raggiungere, mentre per il passeggero c’è una doppia possibilità per svuotarsi le tasche: il classico cassettino in plastica rigida o il pozzetto creato appositamente sopra l’airbag.
Anche dopo il restyling, quindi per le vetture prodotte dal 2006 al 2012, gli interni della Fiat Albea continuano a essere essenzialmente spartani e davvero poco attenti a ricercare qualsivoglia forma di pregio. Non variando il passo, anche l’abitabilità posteriore risulta davvero minimale: facile toccare con le ginocchia il sedile di chiede davanti. Non che questo sia un problema riscontrabile solo nella Fiat Albea, sia chiaro. I vistosi poggiatesta, se in posizione alzata, diventano inoltre ostacolo per la visibilità posteriore e di telecamera per l’assistenza alla guida non c’è neanche l’ombra. La plancia, infine, conferma un’evoluzione più che una rivoluzione del pre-restyling. Le bocchette d’aerazione sono tornate a una forma più classica mentre la radio è rimasta sempre in alto. Una “rivoluzione” è lo schermino a cristalli liquidi nel quadro strumenti.
Motori Fiat Albea
La gamma motori della Fiat Albea comprendeva al lancio i 1.2 della famiglia Fire con 8V e 60 CV a 5.000 giri/minuti o il più potente, sempre 1.2, 16V da 80 CV a 5.000 giri/min. Si tratta, in entrambi i casi, di motori aspirati dalle scarse qualità prestazionali, con appena 102 Nm e 114 Nm di coppia. Successivamente entra in gamma sia il 1.4 Fire 8V da 77 CV, in grado di ottenere l’omologazione Euro 4 necessaria per la commercializzazione in diversi paesi, sia il più potente tra i motori della Fiat Albea proposto nella sua decennale carriera. Parliamo del 1.6 16V da 103 CV prodotto nello stabilimento italiano di Pratola Serra. La Fiat Albea ha avuto anche motori Diesel nel suo listino, in realtà uno e uno solo, il 1.3 Multijet 16V da 69 CV.
Curiosa la scelta di proporre un’unica motorizzazione per battere la forte concorrenza della Dacia Logan a casa sua, in Romania: venne scelto il 1.2 da 80 CV. Con il restyling si aggiornano anche i motori della Fiat Albea che accoglie il nuovo 1.3 Multijet Diesel. Certo, le prestazioni non sono state il primo degli appunti nella lista dei progettisti Fiat, coordinati tra i colleghi turchi della Tofaş e quelli italiani, tra cui quelli di Pratola Serra dove nasceva il “cuore pulsante” di questa World Car.
Prezzi Fiat Albea
I prezzi della Fiat Albea sono sempre stati economici, essenzialmente per battere la concorrenza e tenere testa ad auto come la già citata Dacia Logan che ha sempre avuto nel prezzo altamente competitivo uno dei suoi punti a favore, se non il suo punto a favore. Per questo motivo in Fiat decisero di progettare una vettura dallo stile firmato Giugiaro che badasse al sodo e che costasse poco. Non sapremo mai quanto sarebbe costata la Fiat Albea in Italia, ma potremmo avvicinarci a un valore ipotetico pensando che la Palio molto vicina a lei come stile e dotazioni costava non più di 10.120 euro, mentre la sfortunata Duna partiva da poco più di 5.000 euro nel prezzo convertito dalle lire di allora all’euro attuale.
Si possono trovare esemplari di Fiat Albea usati, i cui prezzi anche in questo caso partono da poche migliaia di euro. Bisogna, però, cercare nei portali specializzati dove si vedono comparire tante Fiat Albea con targa ungherese, giusto per citarne alcune, cioè quei paesi dove Fiat ha pensato bene di commercializzare la Albea nella primissima parte del nuovo secolo. Prezzi sempre competitivi, non a caso in queste zone geografiche trovare un’Albea d’occasione, magari seconda serie post restyling, significa poter contare su un’auto che tra i suoi pregi, non troppi, ha sicuramente la concretezza.
Fiat Albea: concorrenti e conclusioni
Le premesse dietro la nascita della Fiat Albea, erede da una parte della Fiat Siena e dall’altra della ben nota, non per meriti ma più per demeriti, Fiat Duna, sono state quelle di diventare uno dei modelli World Car che la Casa fondata a Torino nel 1899 ha lanciato sui mercati emergenti da una parte per democratizzare il concetto di automobile, dall’altra per battere la concorrenza di gruppi come Dacia o Skoda nell’est europeo. Non a caso, le concorrenti della Fiat Albea sono proprio la Dacia Logan e la Skoda Fabia prima serie, con quest’ultima che è stata industrializzata anche nella versione tre volumi. Un’auto che in Italia non ha avuto eco, e dove forse avrebbe potuto rappresentare l’erede della Palio, dismessa molto presto nel paese che ha dato i natali a Dante Alighieri.
Un’auto spartana, sicuramente concreta, e dalle scarse prestazioni. Dipende dai punti di vista, da chi intende l’auto come un oggetto che deve costare il meno possibile e portarti, nei tempi giusti, dal famoso punto A all’altrettanto famoso punto B. La scelta del motore Diesel Multijet fu comunque vincente, visto che rispetto alle scarse prestazioni degli aspirati benzina, quanto meno il 1.3 a gasolio poteva contare su una buona coppia ai bassi regimi.