Fiat 900 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Fiat 900 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Modelli alternativi
Il Fiat 900 è un cugino piuttosto sconosciuto della Fiat Multipla, una versione "familiare" del modello 600 di successo negli anni '50. Fiat, all'inizio degli anni sessanta, scopre il mercato dei furgoni e sviluppa il T600, dove "T" sta per "Trasporto". Successivamente ha sviluppato il 850T, con motore e trazione posteriore.
Solo a metà degli anni '70, la Fiat introdusse il motore 903 cc e quindi il 900T, un po’ più quadrato rispetto ai suoi predecessori.
Tra il 1976 e il 1986 , la fabbrica di Officine Meccaniche a Suzzara (oggi Iveco) ne ha costruiti circa 500.000 unità. La produzione cessò nel 1985 , ma continuò per alcuni anni in Jugoslavia (Zastava) e in Turchia (Tofaş). Viene sostituito dal “mini Ducato”, il Fiat Talento, ma il suo vero successore sarà lo Scudo, lanciato solo nel 1995.
Fiat 900: com’è fatta, pro e contro
Nel 1976, il Fiat 850T diventa Fiat 900T attraverso un completo restyling della carrozzeria e della meccanica con motore derivato da quello della Fiat 127. La dinamo è sostituita da un alternatore e i freni sono rinforzati. Esternamente le differenze da 850T e predecessori erano i nuovi cerchioni in lamiera da 12 pollici, fari, i paraurti in plastica nera e la griglia quadrata.
Le dimensioni variano di poco e sono comunque contenute per gli standard odierni: parliamo di una lunghezza di 3.750 mm, una larghezza di 1.520 e un’altezza di 1.740 mm. Il passo misura 2 metri giusti e il peso è contenuto a soli 900 kg.
In totale sono state proposte in totale 16 varianti di carrozzeria: con tetto alto, porte pieghevoli e scorrevoli, come autobus e autobus di lusso, c'era anche su richiesta un telaio senza carrozzeria - per gli sviluppatori di veicoli da campeggio e perfino camion dei gelati. C'era una versione di lusso chiamata "Panorama", in alcuni mercati era venduta come "Pandora", molto popolare negli anni '70 come navetta per l'hotel.
All'epoca Fiat non produceva pickup, quindi costruttori di carrozze di terze parti come i noti specialisti di Zagato, Viotti, Sata e Ghia e Fissore, Moretti, Orlandi, Vignale, Coriasco e Pasino, acquistavano furgoni 900T per convertirli in camper e pickup simili alle versioni VW.
Gli interni sono semplici e spartani, con il volante quasi orizzontale e dalla corona sottilissima e il piantone guida che passa in mezzo alle gambe. La strumentazione ha un solo quadrante e la ruota di scorta è davanti al passeggero. In seguito, vengono invece aggiornati il quadro strumenti e il devioguida, mutuati dalla Fiat 127 seconda serie. Quello che piace molto è lo spazio nel vano di carico, ampio e molto sfruttabile viste le forme quadrate.
I concorrenti sono il Citroen Tube H e il VW Bulli T2. Inoltre il furgoncino Fiat sopravvisse solo brevemente all'arrivo della competizione giapponese: Suzuki è stato il primo produttore dell'Estremo Oriente agli inizi degli anni '80 con il Carry ad invadere il mercato europeo a seguire tutti gli altri.
Fiat 900: allestimenti, motori e prezzi
Il 900T era alimentato da un motore a benzina 903cc a quattro cilindri montato posteriormente, condiviso con la Fiat 127. Esso produce 35 cv a 4.500 giri/min e 61 Nm a 3.300 giri/min ed è posizionato trasversalmente e dotato di cambio manuale a 4 marce tutte sincronizzato.
Sono disponibili freni a tamburo rinforzati idraulicamente sulle quattro ruote. Il serbatoio della benzina è di 32 litri e si trova sul fondo dei sedili posteriori e utilizza le sospensioni e il telaio del modello Multipla degli anni '60. Ottimo è invece il raggio di sterzata è di 9 metri, ideale per muoversi in città e dovuto al passo ridotto e alle piccole ruote da 12". Nella versione passeggeri inoltre è dotato di tre file di posti e sette posti. Nella “Shago” era dotato di un un tetto rialzato in vetroresina di colore bianco apribile a compasso.
Il prezzo unitario del Fiat 900 in Italia tra il 1976 e il 1979 era di 3.457.000 lire e 6.435.000 lire per la Shago degli anni ‘70. Invece per quanto riguarda i prezzi di seconda mano, questi sono disponibili su AutoScout24.
Fiat 900: conclusioni
Il Fiat 900 rimane un mezzo affidabile e spazioso ora come all’ora. Certo occorre chiudere un occhio su interni spartani e potenza esigua del motore, ma parliamo di un veicolo da carico. Utilizzato fino in tempi recenti da moltissimi negozianti, che lo avevano anche convertito a metano. Il capitolo affidabilità non dovrebbe essere un problema: sono motori che si riparano con poco e sono talmente semplici, con ricambi diffusi ed economici da non poter costituire una preoccupazione.