FIAT 500 cabrio usata

Con il rilancio nel Terzo Millennio della nuova 500, disegnata da Roberto Giolito per riprendere quanto più possibile le linee e la personalità del mitico Cinquino, FIAT vide la possibilità di riportare su strada il concetto della Trasformabile, creando così una compatta di Segmento A con tetto in tela dal prezzo di poco superiore a quello di una “normale” 500. Per questo, al Salone di Ginevra del 2009 la Casa del Lingotto ha presentato l’inedita FIAT 500C, versione con tetto apribile fino al lunotto ma montanti fissi della rinata 500.

Durante la sua carriera lunga 15 anni, la 500C è stata prodotta in decine di versioni, con molti motori e anche in versione Abarth, che merita un discorso a parte. Grazie alle caratteristiche estetiche, tecniche e pratiche del tutto paragonabili a quelle del normale Cinquino, una FIAT 500 Cabrio usata si propone oggi come una citycar agile, facile da guidare e piuttosto economica, con il plus della capote in tela e della guida con il cielo sopra la testa.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni della FIAT 500 Cabrio usata.

Segni particolari di FIAT 500 Cabrio usata

• La FIAT 500 Cabrio è arrivata sul mercato nell’estate del 2009, due anni dopo la versione moderna del Cinquino, ed è stata prodotta fino al 2024.
• Durante la sua carriera, la 500 Cabrio è stata stabilmente l’automobile cabriolet più venduta in Italia.
• Rispetto alle cabrio tradizionali, la 500C mantiene il telaio e i montanti della 500 a tetto rigido: solo la parte interna del tetto è retrattile in tela, con una capote che integra il lunotto.

Modelli FIAT 500 Cabrio usata

Prima scoperta FIAT dopo l’addio alla Barchetta del 2005, la 500C è stata proposta per oltre 15 anni in due varianti principali, caratteristica fondamentale per permettere alla piccola scoperta del Lingotto di avere una carriera così lunga. Tra il 2009 e il 2024 si sono infatti susseguiti due principali modelli della FIAT 500 Cabrio usata, che possiamo differenziare tra prima e seconda “serie”. Nel 2015, infatti, è arrivata anche sulla Cabrio il restyling visto pochi mesi prima sulla 500 berlina, che ha modificato leggermente l’esterno e introdotto più tecnologia nell’abitacolo. Partendo dalla versione con cui la 500C ha debuttato, la piccola scoperta del Cinquino ha ripreso in tutto e per tutto la carrozzeria, e quindi le dimensioni, della 500 con tetto rigido.

Lunga 3,55 metri, la 500C ha le stesse proporzioni della variante chiusa, con la quale condivide la gran parte dei pannelli della carrozzeria. La prima serie, lanciata nel 2009, adotta lo stile della prima 500 di Giolito, con le linee più pulite e tondeggianti. Il frontale è caratterizzato dai grandi fari tondi su due livelli, mentre in coda oggi spiccano i fari “pieni”, con una forma trapezoidale che affianca il piccolo portellone posteriore. Con il restyling del 2015, arrivato quasi in contemporanea sulla 500 chiusa e sulla Cabrio, sono cambiati i fari anteriori, meno tondeggianti, il paraurti è più sporgente (con la lunghezza che arriva a 3,57 metri) e con una mascherina nella parte inferiore più grande. La principale differenza estetica sta nella vista posteriore, con i fari che adottano una finitura centrale in tinta carrozzeria mantenendo la forma trapezoidale, andando ad alleggerire la coda e, al contempo, a modernizzarne il look senza stravolgere la vettura.

La principale caratteristica estetica della 500C è, ovviamente, la capote in tela. Di serie su tutte le versioni con meccanismo elettrico, la capote in morbida tela parte dal montante alto del parabrezza e si conclude alla base del lunotto, posizione nella quale si “accartoccia” in fase di apertura, andando sostanzialmente ad occupare la zona solitamente occupata dal lunotto.

Quest’ultimo rimane in vetro e di dimensioni paragonabili alla 500 chiusa, e per garantire una maggiore visibilità è possibile aprire la capote fino alla sezione sopra i passeggeri posteriori, consentendo così di lasciare al proprio posto il lunotto e l’originale spoiler in plastica dove trova posto la terza luce di stop, che a tetto aperto è sempre visibile anche a capote ripiegata. Nel corso degli anni, il layout non è cambiato, con i montanti sempre fissi al loro posto, ma il tessuto è stato proposto in diversi colori, dal classico nero al rosso al blu fino a soluzioni più originali, come la stampa FIAT ripetuta su tutta la tela.

Salendo a bordo, le due serie dei modelli della FIAT 500 Cabrio usata condividono gran parte degli interni, compresa la plancia dallo stile retrò molto riuscita. A spiccare è la fascia centrale della plancia, verniciata con lo stesso colore della carrozzeria su gran parte dei modelli e personalizzata con materiali pregiati o verniciature specifiche sulle versioni speciali, come il legno delle Riva e Dolcevita. Per il resto, gli interni della FIAT 500C si distinguono anche per l’adozione di altre soluzioni pratiche ed estetiche rimaste durante tutta la sua carriera, come la posizione rialzata della leva del cambio, il volante a tre razze dallo stile retrò dedicato solo alla 500 e il cruscotto tondo ispirato a quello della 500 del 1957 con gli strumenti concentrici.

Sono comodi anche i comandi del clima posizionati sopra la leva del cambio, mentre la prima versione del 2009 poteva contare su una radio integrata nella plancia con comandi bianco panna e il quadro strumenti analogico con schermo multifunzione monocolore al centro. Con il restyling del 2015, invece, sono arrivati il nuovo quadro strumenti digitale, di serie dalle versioni intermedie, e nuovi sistemi di infotainment, dallo schermo touch da 5 pollici con connessione Bluetooth al più raffinato UConnect con schermo da 7 pollici e, negli ultimi anni, Android Auto ed Apple CarPlay via cavo.

Una delle caratteristiche meno apprezzate degli interni della FIAT 500 è sempre stata la qualità costruttiva non eccelsa, con materiali economici e plastiche rigide e lucide alla vista. Nonostante questo, lo stile senza tempo e i dettagli raffinati come il volante, la leva del cambio e i bei sedili hanno permesso alla 500 di compensare la qualità solo discreta, rimanendo piacevoli e funzionali fino alla fine della carriera.

Lo spazio a bordo, invece, non è mai stato uno dei punti forti del Cinquino: lo spazio per la testa, complice la seduta molto alta, non è troppo generoso, e la presenza della regolazione in altezza della sola seduta del sedile del guidatore non aiuta a migliorare lo spazio per i più alti. Dietro, invece, lo spazio è ridotto sia in altezza che per le gambe, con la Cabrio che riduce ulteriormente lo spazio per la testa a causa del meccanismo del tetto. Il bagagliaio ha una capacità di 182 litri, solo 3 litri meno della 500 “normale”, rispetto alla quale però perde in praticità a causa del portellone con una bocca d’accesso piccola.

Motori FIAT 500 Cabrio usata

A livello meccanico e di motori, la FIAT 500 Cabrio usata ha utilizzato per tutta la sua carriera la stessa base meccanica, ospitando sotto il suo cofano propulsori molto diversi tra loro. La piattaforma, infatti, è quella portata al debutto dalla FIAT Panda 169 del 2003, modello con il quale la 500 condivide gran parte delle componenti. Dotata di dimensioni e pesi molto contenuti (l’ultima 1.0 Hybrid, con sistema Mild Hybrid, ferma la bilancia ai 900 kg), la FIAT 500C è dotata di sospensioni molto classiche, con schema McPherson all’anteriore e ponte torcente dietro, e grazie ai montanti fissi laterali ha la stessa rigidità strutturale della 500 a tetto rigido, riducendo l’aggravio di peso, ridotto a pochi chili.

Al lancio, la FIAT 500C è stata proposta con tre motori, due benzina e un Diesel. Alla base dell’offerta per gran parte della carriera della 500C c’è stato il 1.2 FIRE, il quattro cilindri aspirato proposto su gran parte dei modelli del Gruppo FIAT: dotato di 69 CV e 102 Nm, il 1.2 FIRE è disponibile sia con cambio manuale a 5 marce che con il Dualogic, il cambio manuale robotizzato a 5 rapporti non troppo veloce e che necessita più cure di un classico automatico. Questo è il motore più facile da trovare sulle 500C usate, mentre non è mai stato proposto ufficialmente da FIAT con il sistema a doppia alimentazione benzina-GPL, molto gettonato sulla 500 a tetto rigido.

L’altro motore a benzina è il 1.4 FIRE, versione con cubatura maggiorata e testata a 16 valvole del mitico quattro cilindri FIAT: la potenza sale così a 100 CV e 131 Nm, e grazie al cambio manuale a 6 marce le prestazioni sono vivaci, con uno 0-100 km/h coperto in poco più di 10 secondi e una velocità massima di oltre 180 km/h. Per chi fa tanti chilometri c’è l’altrettanto noto 1.3 Multijet, il piccolo quattro cilindri turbodiesel disponibile con turbina a geometria fissa e 75 CV o con turbo a geometria variabile e 95 CV, sempre in accoppiata con il cambio manuale a 5 rapporti. Oltre a offrire consumi davvero ridotti, con medie di oltre 20 km/l nell’utilizzo reale, entrambi i 1.3 Multijet sono vivaci grazie al peso ridotto e alla coppia: la variante da 95 CV e 200 Nm è una delle varianti più veloci della “normale” 500, con accelerazione 0-100 km/h coperta in meno di 11 secondi.

Con il proseguire della carriera commerciale, i motori della FIAT 500 Cabrio hanno visto l’introduzione di due motori sotto il litro di cilindrata, entrambi a benzina. Nel 2011 è arrivato infatti il 900 TwinAir, un motore nato con l’aspirazione di diventare il nuovo FIRE. Questo piccolissimo motore da 875 cm3 di cilindrata e due cilindri in linea è stato proposto in versione sovralimentata TwinAir Turbo in due varianti di potenza, 85 e ben 105 CV, con coppia massima invariata a 145 Nm. Il TwinAir Turbo da 85 CV era accoppiato al cambio manuale a 5 marce o, a richiesta, con il Dualogic robotizzato a 5 marce, mentre la variante più potente da 105 CV poteva contare su un cambio manuale a 6 marce, risultando il motore più vivace della gamma (0-100 km/h in 10,0 secondi e 188 km/h di velocità massima).

Dal 2020, invece, il protagonista della gamma motori della FIAT 500 Cabrio usata è il 1.0 Hybrid, il primo motore elettrificata della storia del Cinquino. Sotto il cofano trovano posto quindi un nuovo 1.0 tre cilindri aspirato della famiglia FireFly da 70 CV e 92 Nm di coppia, al quale si aggiunge un piccolo motore elettrico con sistema ibrido a 12 V da circa 5 CV, che recupera energia in rilascio e aiuta il 1.0 FireFly nelle ripartenze. Piuttosto tranquillo (lo 0-100 km/h è coperto in 13,8 secondi), il 1.0 Hybrid ha consumi ridotti, con una percorrenza media nel ciclo omologativo WLTP pari a 21,3 km/l. Le versioni sportive Abarth, con potenze comprese tra i 135 e i 180 CV, meritano invece un discorso a parte. Questi sono, quindi, i motori della FIAT 500 Cabrio usata:

Versioni e prezzi FIAT 500 Cabrio usata

Come abbiamo potuto vedere, sono tante le versioni della FIAT 500 Cabrio usata con prezzi molto differenti tra di loro, e oggi è acquistabile solamente di seconda mano complice l’addio alla produzione dell’ormai storico modello lanciato nel 2009. Già considerando solo le motorizzazioni, ad esempio, è possibile scegliere tra nove varianti, dalla più tranquilla 1.2 FIRE con cambio Dualogic alla quasi sportiva 0.9 TwinAir Turbo da 105 CV con cambio manuale a 6 marce.

Nei 15 anni di produzione, invece, la Casa torinese ha prodotto decine di versioni della FIAT 500 Cabrio, usata come “base” per la creatività dei designer del Lingotto. Al lancio, la gamma 500C era formata da tre allestimenti: la Lounge, variante elegante già vista sulla 500 “chiusa”, la Pop, versione base introdotta pochi mesi dopo la commercializzazione della 500C, e la Rock, versione più appariscente e ricca della 500C, dedicata solo alla cabrio della Casa torinese.

Già con la prima serie, poi, si sono susseguite decine di versioni speciali, dall’ormai classica “by Diesel”, variante personalizzata dalla nota azienda di moda specializzata nella produzione di jeans, alla sportiva S, fino alla Cult, allestimento ricco con rimandi alla storia 500, e alla by Gucci, varianti oggi molto ricercata per le decalcomanie e i dettagli interni con la celebre fascia verde e rossa della casa di moda fiorentina.

Con l’arrivo della seconda serie, vista l’età del progetto FIAT ha deciso di mantenere viva l’attenzione sulla sua 500 con versioni speciali del Cinquino, che diventano ancora più sfiziose con la capote in tela della Cabrio. Ne è un esempio la bellissima 500C Riva: la collaborazione con la celeberrima azienda produttrice di yacht italiana ha portato alla nascita di una 500 molto raffinata, con vernice blu scura di serie con decalcomania dedicata e, all’interno, il contrasto tra plastiche e sedili chiari e il pannello della plancia nello stesso legno degli yacht Riva. Non sono poi mancate versioni più nostalgiche, come la Dolcevita, la 1957, le 60° e 120° per festeggiare rispettivamente i 60 anni della 500 e i 120 anni della FIAT e la Hey Google, realizzata in collaborazione con il colosso tecnologico americano.

A livello di prezzi, la FIAT 500 Cabrio usata può avere prezzi molto differenti tra un esemplare e l’altro vista la lunga carriera. Nell’ultimo anno di presenza sul listino del nuovo, il 2024, la 500C è proposta in due allestimenti: la versione base, proposta a 20.500 euro, e la Dolcevita, più ricercata e raffinata, offerta ad un prezzo di 23.000 euro in accoppiata al motore 1.0 Hybrid da 70 CV. Questo è il prezzo degli esemplari in pronta consegna, ma è possibile risparmiare diverse migliaia di euro “pescando” dal mercato dell’usato. Gli esemplari più chilometrati della prima serie della 500C partono infatti da circa 5.000 euro, con modelli dotati dei vivaci motori 1.4 16v da 100 CV o del 900 TwinAir Turbo da 85 CV che partono rispettivamente da 6.000 e 7.000 euro.

Le 1.3 Multijet partono dai 6.500 euro indipendentemente dalla potenza del motore, con le 500C prima serie meno chilometrate che arrivano a 10.000 euro. La seconda generazione della 500C, invece, ha prezzi più alti, ma comunque abbordabili. Con il motore 1.0 Hybrid si trovano degli esemplari già a partire da 11.000 euro, con le potenti 0.9 TwinAir Turbo da 105 CV che invece partono da 12.000 euro e possono arrivare a toccare i 15.000 euro. A “strappare” i prezzi delle FIAT 500 Cabrio usata più alti sono le versioni speciali come la ricercata Riva, che con il motore 1.2 FIRE può arrivare a 15.000 euro.