


Pro
- Vasta gamma di motorizzazioni
- Design piacevole
Contro
- Primi esemplari soggetti a ruggine
- Assemblaggi non al top nelle prime serie
Fiat 132 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Fiat 132 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Offerte attuali per FIAT 132
-
Fiat 132 2500 Diesel 1980
€ 8.000,-ND- 90.000 km
- 01/1980
- 52 kW (71 CV)
- Usato
- 3 proprietari
- Manuale
- Diesel
- - (l/100 km)
- - (g/km)
Privato, IT-43058 Mezzani -
Fiat 132 Special
€ 10.000,-ND- 36.000 km
- 04/1974
- 72 kW (98 CV)
- Usato
- 1 proprietario
- Manuale
- Benzina
- - (l/100 km)
- - (g/km)
Privato, IT-65125 Pescara
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Modelli alternativi
FIAT 132: Target e Punti di Forza
- Per chi cerca un’ammiraglia
- Per chi cerca una vettura d’epoca dalla linea ricercata
- Innovazioni tecniche interessanti per l’epoca
- Cambio a quattro marce con possibilità di avere a richiesta il quinto rapporto
- Una delle prime FIAT ad essere assemblata parzialmente da robot
Dati FIAT 132
Motori FIAT 132
Nel corso degli anni si sono susseguiti numerosi motori sotto il cofano della Fiat 132. L’entry level della gamma era un 1.6 benzina da 98 cavalli che consentiva alla 132 di raggiungere i 165 km/h di velocità massima. Dal 1976 questo propulsore vide una modifica della cilindrata che divenne più piccola.
L’offerta motori della 132 proseguiva poi con il 1.8 da 156 cavalli e dal pari cilindrata da 111 cavalli introdotto nel 1974, per arrivare al top di gamma rappresentato dal 2.0 da 112 cavalli e dal 2.0 iniezione elettronica da 122 cavalli che costituiva il top dell’offerta della gamma con una velocità massima di 175 km/h.
Sul fronte Diesel, la berlina Fiat 132 portava con sé due motori di grossa cubatura, ma pochi cavalli, il primo motore era un 2.0 Diesel che si declinava nella sola versione da 60 CV mentre il secondo era un 2.5 litri da 72 CV con una coppia massima decisamente alta. Per questo motore, particolarmente interessanti erano i consumi decisamente ridotti per l’epoca (circa 9 litri per 100 chilometri).
La prima serie era caratterizzata da un motore a carburatore, mentre gli aggiornamenti hanno introdotto l’iniezione elettronica con alimentazione Bosch LE-Jetronic. Per tutte le versioni, la Fiat 132 era disponibile con un cambio manuale a 4 marce e a cinque rapporti nella versione Special, mentre era optional il cambio automatico.
Motorizzazione | Cilindrata | Potenza kW/CV | Trazione | Cambio |
---|---|---|---|---|
1.6 (1972-1976) | 1.592 | 72 kW/98 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
1.6 (1976-1981) | 1585 | 72 kW/98 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
1.8 (1974-1977) | 1756 | 81 kW/111 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
2.0 (1977-1981) | 1995 | 82 kW/112 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
2.0 i.e. (1979-1981) | 1995 | 89 kW/122 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
2.0 Diesel (1978-1981) | 1995 | 44 kW/60 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
2.5 Diesel (1978-1981) | 2445 | 52 Kw/72 CV | trazione posteriore | cambio manuale a quattro/cinque marce o cambio automatico a tre velocità con convertitore di coppia idraulico |
Dimensioni FIAT 132
Le dimensioni della Fiat 132 sono:
- lunghezza 4,38 metri
- larghezza 1,63 metri
- altezza 1,44 metri
- passo 2,55 metri
La Fiat 132, a partire dal 1972, si è sempre posta come una berlina a tre volumi semplice ed efficiente con dettagli degni di un’ammiraglia dell’epoca. La vettura venne proposta in più versioni, ovvero la classica berlina, la 1.800 più lunga di qualche centimetro.
Prezzi FIAT 132
Non sono molte le FIAT 132 disponibili sul mercato. L’ammiraglia di casa FIAT risulta difficile da trovare: gli esemplari più costosi sono offerti sul mercato anche a cifre che sfiorano i 10.000 euro anche per via dell’allestimento Special che rappresentava il meglio dell’offerta, mentre le 132 con qualche problema di ruggine sulla vernice partono da 3.100 euro.
Gli esemplari dotati di iniezioni elettronica arrivano a costare un po’ di più con delle cifre che si attestano attorno agli 8.000 euro – 9.000 euro ma alcune 132 con meno di 60.000 km ed il 1.6 sotto il cofano possono arrivare a 9.800 euro.
Capitolo a parte quanto riguarda le altre versioni speciali come la 132 Dino che risulta essere una delle coupé d’altri tempi con linee uniche e motori potenti per una delle cabrio più belle di Fiat che ovviamente, com’ giusto in questi casi, si fa pagare con prezzi che richiedono trattative riservate.
Design FIAT 132
Esterni FIAT 132
L’ammiraglia FIAT era nata per distinguersi con un frontale caratterizzato dalla griglia semplice contornata da proiettori a doppio cerchio con linee tipiche degli anni ’70, nella parte bassa inglobati nel paraurti cromati. Il cofano in questo caso risulta lineare, pulito e alto, a rimarcare la seriosità e l’imponenza della Fiat 132.
Lateralmente la Fiat 132 si presenta pulita e semplice, con una linea di cintura che rimarca la linea della vettura da un estremo all’altro e ben si abbina agli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo. Una caratteristica ben evidenziata soprattutto nell’allestimento Gran Luce che si distingue per la sigla “GL" con una linea di cintura abbassata che vede un leggero ampliamento delle superfici vetrate laterali, e il lunotto posteriore ampliato verso il baule.
Tale modifica si era resa necessaria per aumentare la luminosità dell'abitacolo e la visibilità posteriore, eliminando, peraltro, la fascia di raccordo in lamiera tra baule e lunotto, esposta a facili corrosioni. A tal proposito vennero adottati accorgimenti innovativi per scongiurare la corrosione: le lamiere subivano un trattamento chimico a base di fosfati di zinco e manganese; la scocca veniva immersa in vernice antiruggine tramite elettroforesi. Il sottoscocca e i passaruota venivano ulteriormente trattati a spruzzo con cloruro di polivinile, per preservarli dall'azione chimica e abrasiva del sale antighiaccio e del pietrisco stradale.
La gamma dei colori con cui veniva proposta sul mercato, era composta, per la prima serie, da Rosso Fiat, Verde oliva, Blu scuro, Blu sera metallizzato, Beige Sahara, Champagne metallizzato, Nero, Grigio metallizzato, Bianco vela e Marrone testa di moro. Per la seconda serie, erano, invece, disponibili i colori Rosso ossido, Arancio scuro, Bianco, Giallo champagne, Verde prato, Verde chiaro, Azzurro chiaro metallizzato, Blu scuro, Champagne metallizzato e Alluminio metallizzato.
Interni FIAT 132
Gli interni della Fiat 132 erano ben realizzati con sedili molto ampi, rivestiti in similpelle o in panno mentre il pavimento era in moquette. La strumentazione comprendeva il tachimetro con contagiri elettronico e l’indicatore della pressione dell’olio mentre il volante a due razze parallele era dotato del piantone snodato collassabile di sicurezza.
A lato del contachilometri era presente uno spazio per alloggiare l’autoradio. La parte centrale del cruscotto vedeva, nella parte bassa, la presenza delle bocchette dell’aria anch’esse con un design rettangolare. Al centro si trovavano i comandi per regolare le velocità del condizionatore, mentre più in basso faceva bella mostra il cambio.
Particolare era l’allestimento Lusso che raccoglieva un inserto in radica proprio nella parte centrale della plancia per sottolineare la vocazione elegante di questa vettura. Infine, la capienza del serbatoio era di 56 litri per assicurare una buona autonomia alla 132.
FIAT 132: Alternative e Concorrenti
La Fiat 132 ha da sempre rappresentato una buona vettura, anche se soprattutto all’inizio della propria carriera non riscosse un grande successo. Anche se non sono moltissimi gli esemplari disponibili sul mercato, questa vettura può costituire un importante investimento per chi si vuole affacciare al mercato delle vetture storiche.
Alcuni esemplari soffrono di alcune problematiche legate alla corrosione che vennero poi risolte dal costruttore torinese grazie ad alcuni accorgimenti tecnologici. Le rivali della 132 sono molteplici: si parte dall’Opel Kadett e Rekord, la Renault 19, l’Alfa Romeo Alfetta, la Peugeot 504, la mitica Ford Granada e la sorella Lancia Beta, insomma una pletora di nomi che lascia solo l’imbarazzo della scelta.