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Fiat 130 coupe

Fiat 130 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Fiat 130 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Modelli alternativi

La Fiat 130 Coupé fu la versione sportiva dell'omonima berlina di lusso prodotta dalla casa automobilistica dal 1969 al 1977. Il modello, che aveva anche una variante station wagon, non ebbe grande successo commerciale: nelle tre versioni, Fiat riuscì a vendere solo 20mila esemplari dell'auto. Oggi la versione coupé è alquanto ambita dai collezionisti, che la cercano con insistenza sul mercato delle auto usate, principalmente per due motivi: è rara ed è dotata di una delle carrozzerie più belle, a detta degli addetti ai lavori, mai prodotte da Pininfarina. La versione sportiva della Fiat 130, tuttavia, aveva gli stessi problemi che caratterizzavano la versione berlina: la meccanica era già datata al momento della sua uscita ed era equipaggiata con un motore che consumava molto carburante (in media 3 km con un litro nei tratti urbani). La Prima Crisi Petrolifera del 1977 spinse Fiat a ritirare definitivamente il modello.

Un motore pretenzioso e dai consumi eccessivi

La Fiat 130 Coupé uscì nelle concessionarie nel 1971, due anni dopo la presentazione della berlina. L'aggressivo design di questa versione porta la firma di Paolo Martin. Ingegnoso il metodo usato da Fiat per realizzare questa versione: la scocca dell'auto, assemblata presso lo stabilimento di Rivalta, veniva consegnata nuda alle officine della Pininfarina dove meccanici altamente specializzati provvedevano alla finitura complessiva. Le due versioni differivano anche per il motore e la plancia dei comandi. Gli interni della coupé furono parzialmente ridisegnati per rendergli più appetibili nel competitivo segmento delle auto di lusso. L'auto fu equipaggiata con un motore da 3235 cm³ di cilindrata. Entrambe queste migliorie furono in seguito introdotte anche sulla berlina. Fu il primo di numerosi tentativi operati da Fiat per cercare di rivitalizzare le vendite del modello, lontane da quelle dei suoi principali competitor: la BMW 2800, la Mercedes 280 e la Jaguar XJ 2.8.

Fiat 130 Coupé: l'ultima vettura di lusso della casa torinese

Le finiture lussuose, i notevoli accessori e le dotazioni di gran pregio, pur graditi dagli automobilisti, poco potevano contro l'eccessiva sete di benzina del motore della Fiat 130, vero tallone d'Achille di questo modello. La Fiat 130 Coupé, nonostante un design apprezzatissimo, ebbe lo stesso destino commerciale (solo 4.491 unità prodotte) delle versioni station wagon e berlina che, tuttavia, furono tolte dal mercato un anno prima rispetto alla variante sportiva. L'insuccesso della Fiat 130 fu talmente grande da convincere la casa automobilistica torinese a uscire, per sempre, dal mercato della auto di lusso.