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FIAT B-SUV

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Fiat 500X Hybrid (2023) rijdend, vooraanzicht

FIAT B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Nella storia recente della FIAT, i B-SUV hanno rappresentato un’importante fetta di mercato, capaci di attirare tanti automobilisti per il classico rapporto qualità-prezzo dei modelli più popolari della Casa torinese e per uno stile ricercato e al passo con le mode. Nella storia FIAT, un modello che per dimensioni e stile avventuroso si avvicina ai B-SUV, ovvero il fuoristrada duro e puro Campagnola, prodotto dal marchio FIAT dal 1951 al 1987, ovviamente con una destinazione di utilizzo e un utilizzo totalmente diverso. Lunga tra i 3,78 e i 4,03 metri a seconda della versione, la mitica Campagnola di seconda generazione, pensata maggiormente per l’utilizzo nel tempo libero, fu uno dei modelli che permise ai fuoristrada di guadagnarsi un’aura di ammirazione e desiderio da parte degli automobilisti, appeal che negli anni ’00 ha dato vita al fenomeno di SUV e crossover, ancora oggi mattatori di vendite e preferenze del pubblico. Leggi di più

Per trovare il primo B-SUV FIAT della storia dobbiamo riavvolgere il nastro al 2005, quando la Casa del Lingotto lanciò il suo primo crossover, la Sedici. Prodotta in collaborazione con Suzuki, la Sedici è un’automobile che, in 4,11 metri, offriva spazio per cinque persone, un bagagliaio capiente e la trazione solo integrale, con le versioni a trazione anteriore introdotte solamente in seguito.

In un marchio FIAT che, negli anni ’00 e ’10, credeva ancora in classiche berline e monovolume come la Multipla o la Idea, la Sedici rimase l’unico crossover fino al lancio di un altro modello estremamente apprezzato, la 500X. Lanciata nel 2014 come sostituta della Sedici, la 500X è stata affiancata nel 2023 dalla nuova 600, seconda FIAT dopo il Doblò di terza generazione ad adottare una meccanica condivisa con altri modelli del lato “francese” del Gruppo Stellantis.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni dei B-SUV FIAT.

Modelli FIAT B-SUV

Come anticipato in apertura, dopo il debutto del primo crossover della storia FIAT nel 2005, i modelli di B-SUV FIAT prodotti dalla Casa torinese sono sostanzialmente tre:

  • FIAT Sedici
  • FIAT 500X
  • FIAT 600

Iniziamo proprio dall’auto che ha portato al debutto FIAT nel segmento di SUV e crossover, la Sedici. Per la sua prima auto di questa tipologia, FIAT ha deciso di collaborare con la Casa giapponese Suzuki, esperta nella produzione di automobili a trazione integrale e già messasi alla prova con la produzione di automobili con assetto rialzato e trazione integrale.

Accordatesi per lo sviluppo congiunto nel 2003, rispetto ad altre FIAT “condivise” di quel periodo, come la Grande Punto e la Opel Corsa D del 2005, la FIAT Sedici riprende tante componenti di origine Suzuki, a partire dalla fabbrica. Sia la Sedici che la sua gemella a marchio Suzuki, la SX4, sono prodotte dalla fabbrica ungherese di Esztergom della Casa nipponica, e lo stile ha diverse parti in comune. Sia la Sedici che la SX4 sono state disegnate dall’italiana Italdesign Giugiaro, che ha realizzato un’auto che trasmette la sua anima offroad con paraurti anteriori e posteriori in plastica grezza e con un’altezza da terra generosa, con frontale e posteriore personalizzati per i due modelli.

La Sedici ha una griglia anteriore squadrata che fa il paio con grandi fari a boomerang, mentre la vista laterale è caratterizzata da grandi superfici vetrate laterali, grandi passaruota e delle robuste barre sul tetto. In coda, invece, troviamo grandi fari triangolari e un paraurti posteriore con un vistoso scivolo protettivo sul paraurti posteriore. All’interno, invece, la Sedici condivide gran parte delle componenti con la produzione Suzuki coeva, come la gemella SX4 e la compatta Swift. Dietro al volante a tre razze, identico a quello della Swift di prima generazione, troviamo un quadro strumenti molto razionale e derivato dalle altre Suzuki, rinnovato poi nel 2009 con il restyling che ne ha cambiato il frontale, uniformato nella mascherina a quello della nuova Bravo, e dotato di un nuovo layout a “binocolo”. Al centro della plancia, invece, la consolle centrale ospita la radio CD e una plancia per il clima semplice ed intuitiva. Lo spazio è ottimo davanti e buono al posteriore, mentre a causa della trazione integrale il bagagliaio è piuttosto piccolo, con “soli” 270 litri in configurazione a 5 posti.

Prodotta fino al 2014, la FIAT Sedici è stata sostituita dalla 500X, primo dei modelli B-SUV di FIAT ad essere sviluppato interamente in casa. Prodotta nello stabilimento FIAT SATA di Melfi, in Basilicata, è realizzata sulla stessa base meccanica della cugina Jeep Renegade, ma a livello stilistico si ispira, come indica anche il nome, alla mitica 500. Dal piccolo Cinquino rilanciato nel 2007, il Centro Stile FIAT ha realizzato un SUV da 4,25 metri di lunghezza che unisce un’altezza da terra piuttosto generosa con le linee tondeggianti e simpatiche della 500. Il frontale è caratterizzato dal “baffo” cromato con al centro il logo FIAT, mentre i fari sono sdoppiati su due livelli, come sulla 500 tradizionale. Con il restyling del 2022, il logo FIAT è stato sostituito dal badge 500, seguendo lo stile della nuova FIAT 500 elettrica.

Lateralmente, il profilo riconoscibile della 500 è stato adeguato alle dimensioni di un B-SUV pensato anche per la famiglia, così come il posteriore, che ospita grandi fari rettangolari a sviluppo verticale. Nel 2018, i fari “pieni” hanno lasciato lo spazio a nuovi fari posteriori con interno verniciato in tinta carrozzeria e tecnologia a LED. All’interno, la plancia della FIAT 500X è caratterizzata da un vistoso inserto trasversale verniciato, ispirato proprio a quello della classica 500, mentre per la posizione ribassata della leva del cambio e per la qualità del volante e dei comandi ricorda auto più grandi e rifinite. Molto piacevole il quadro strumenti formato da tre elementi circolari, mentre lo spazio è buono davanti e un po’ risicato dietro. Generoso il bagagliaio, da 350 litri sia per le versioni a trazione anteriore che integrale.

Nel 2023, la 500X è stata affiancata dalla nuova 600, ultima nata tra i B-SUV FIAT. Il nome riprende quello della mitica 600, la superutilitaria sorella maggiore della 500 nata nel 1955 e prodotta fino al 1967, artefice insieme alla più piccola 500 della motorizzazione di massa e attrice protagonista nel Boom economico italiano degli anni ’60. La 600 è leggermente più piccola della 500X che va ad affiancare, lunga 4,17 metri e larga 1,72 metri. Rispetto alla 500X, la nuova 600 è realizzata sulla piattaforma CMP del Gruppo Stellantis, condividendo quindi meccanica e motori con altri modelli del Gruppo come Peugeot 2008, Opel Mokka e Jeep Avenger. A livello estetico, il crossover italiano (prodotto a Tychy, in Polonia) riprende diversi dettagli estetici della 500 elettrica, come i fari a cavallo del cofano anteriore con un “sopracciglio” a LED affogato nel cofano, i fari tondi su due livelli e la mascherina quasi carenata. Qui troviamo il logo 600, che nello stile e nella posizione riprende quello 500 visto su 500 elettrica e 500X.

Dotata di una minor caratterizzazione fuoristradistica di altri SUV FIAT, al posteriore le linee morbide tipiche della famiglia 500 si uniscono alle proporzioni comuni alle altre auto realizzate sulla piattaforma CMP, con i fari rettangolari dotati di dettagli cromati che caratterizzano la coda. Gli interni della FIAT 600 uniscono, come all’esterno, componenti di origine Stellantis-PSA come il sistema di infotainment a sbalzo, i comandi per cambio e modalità di guida e altri dettagli interni con uno stile tipicamente 500. Dalla fascia verniciata nella plancia ai comandi a tastiera per il cambio e per i comandi rapidi dell’infotainment fino al quadro strumenti digitale tondeggiante. Bello il volante a due razze, mentre lo spazio è piuttosto buono all’interno con un bagagliaio da 361 litri per la versione elettrica e 385 per la Hybrid.

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Motori FIAT B-SUV

Anche a livello di meccanica e motori i B-SUV FIAT sono molto diversi, appartenenti a tre generazioni piuttosto vicine temporalmente ma quanto mai diverse. Anche in questo caso partiamo dalla Sedici, che è realizzata su una piattaforma totalmente inedita realizzata in collaborazione con Suzuki, la Sedici è dotata di un classico schema sospensivo McPherson all’anteriore con un ponte torcente a ruote interconnesse dietro. Nonostante questa semplice sospensione posteriore, al lancio la FIAT Sedici è disponibile unicamente con la trazione integrale, inseribile all’interno premendo un tasto dedicato sulla plancia.

A livello di motori, al debutto i propulsori della FIAT Sedici sono due, un benzina e un Diesel. Il motore a benzina è il collaudato 1.6 quattro cilindri aspirato Suzuki M16A, dotato di 107 CV e accoppiato al cambio manuale a 5 marce. Il Diesel, invece, è il vigoroso 1.9 Multijet quattro cilindri turbodiesel da 120 CV e 280 Nm, accoppiato ad un cambio manuale a 6 marce. Nel 2009, con il restyling la Sedici ha guadagnato l’arrivo di versioni a trazione anteriore in alternativa alle Sedici a quattro ruote motrici, ed entrambi i motori sono stati aggiornati.

Il 1.6 a benzina ha guadagnato potenza e coppia, arrivando a 120 CV e 156 Nm, mentre tra i Diesel è arrivato il 2.0 Multijet da ben 135 CV e 320 Nm, disponibile sia con trazione anteriore che integrale.

Passando invece alla 500X, la meccanica e i motori del B-SUV FIAT hanno passato tutte le fasi del Gruppo FCA, accogliendo motori storici e novità inedite nei suoi 10 anni di carriera. La FIAT 500X è realizzata sulla piattaforma modulare FGA Small Wide, portata al debutto dalla 500L e qui in versione 4x4, visto che come la Sedici anche la 500X è stata proposta con la trazione integrale. Al lancio, i motori della FIAT 500X sono cinque, tre benzina e due Diesel. Ad aprire la gamma a benzina ci pensa il semplice 1.6 E.TorQ, un quattro cilindri aspirato da 110 CV derivato dai motori Tritec Chrysler e prodotti in Brasile.

Per chi cerca più potenza, è disponibile il 1.4 MultiAir Turbo, un quattro cilindri turbocompresso disponibile in versione da 140 CV con cambio manuale a 6 marce e da 170 CV e 250 Nm, con cambio manuale o automatico a 9 marce e la possibilità di avere la trazione integrale 4x4. Tra i Diesel, invece, le possibilità di scelta sono tra il 1.6 MultiJet da 120 CV e 320 Nm e il potente 2.0 MultiJet 4x4, con il quattro cilindri portato a 140 CV e 350 Nm di coppia, trazione integrale e cambio manuale a 6 marce o all’automatico a 9 rapporti.

Nel corso degli anni sono arrivati il piccolo 1.3 MultiJet quattro cilindri turbodiesel da 95 CV e il 1.4 T-Jet quattro cilindri turbo da 120 CV con alimentazione benzina-GPL, mentre con il restyling del 2018 sono arrivati nuovi motori, soprattutto a benzina. I 1.6 E.TorQ, 1.4 T-Jet e 1.4 MultiAir sono stati sostituiti da due propulsori di nuova generazione, i FireFly. Ad aprire la gamma ci pensa il 1.0 T3 FireFly tre cilindri turbo da 120 CV e 190 Nm, mentre al top ci pensa il 1.3 T4 FireFly da 150 CV e 270 Nm, disponibili entrambi con cambio manuale o automatico doppia frizione a 6 marce. Dal 2023, infine, tutti i motori benzina e Diesel sono stati accantonati per proporre un solo motore, il 1.5 T4 Hybrid. Si tratta di un 1.5 quattro cilindri turbo della famiglia FireFly da 130 CV e 240 Nm, abbinato ad un’unità elettrica da 15 kW posizionata all’interno del cambio automatico doppia frizione DCT a 7 rapporti.

Arriviamo, infine, ai motori della FIAT 600, disponibile in due versioni, Hybrid ed Electric. La versione Hybrid è dotata del 1.2 tre cilindri PureTech Turbo da 100 CV, accoppiato ad un motore elettrico da 28 CV a 48 V, posizionato all’interno del cambio automatico doppia frizione a 6 marce e capace di prestazioni tranquille (0-100 km/h in 11 secondi) e consumi contenuti (19,6 km/l). La 600 è anche il primo SUV FIAT disponibile in versione 100% elettrica. A spingere la 600e ci pensa un motore anteriore da 156 CV e 260 Nm di coppia, alimentato da una batteria da 51 kWh, che garantisce un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 409 km.

Versioni FIAT B-SUV

Arriviamo così alle versioni dei B-SUV FIAT, partendo dalla inaugurale Sedici. Rispetto alle sue dirette sostitute, la Sedici è stata offerta con pochi allestimenti piuttosto completi. La principale differenza tra le versioni della Sedici è rappresentata dall’appartenenza o meno al restyling di metà carriera arrivato nel 2009. A differenziare le varianti ci pensa lo stile, con il frontale che accoglie una nuova mascherina cromata ispirata a quella della Bravo, l’adozione dei nuovi loghi FIAT tondi a sfondo rosso e l’introduzione di un interno rinnovato, con un nuovo quadro strumenti analogico e nuovi rivestimenti per i sedili.

Con il restyling, poi, FIAT ha deciso di introdurre la variante a trazione anteriore, rendendo più economica e parca nei consumi la vettura italo-giapponese. Prodotta fino al 2014, con l’arrivo della 500X anche la variante “rialzata” della famiglia 500 ha visto arrivare nel corso degli anni decine di modelli speciali. Fin dal lancio, poi, FIAT propose due versioni distinte della 500X, la City Look, con paraurti verniciati interamente, passaruota in tinta carrozzeria e un’altezza inferiore, e le Cross, con paraurti dotati di vistose protezioni sottoscocca, passaruota in plastica e la possibilità di avere la trazione integrale 4x4.

Con l’avanzare della carriera della 500X, le versioni del B-SUV FIAT si sono moltiplicate, passando dai classici allestimenti Pop, Lounge e Cross, poi diventate nel 2019 Urban, City Cross e Cross, a varianti più caratterizzate esteticamente e versioni speciali. Un esempio è la 500X Sport, versione meccanicamente identica alle altre ma dotata di cerchi in lega da 18 pollici maggiorati, paraurti anteriori e posteriori sportivi, spoiler posteriore e interni più sportiveggianti.

Nel 2019 è arrivata sul mercato l’Edizione 120°, variante celebrativa dei 120 anni dalla fondazione della FIAT, e caratterizzata da una dotazione molto ricca e tinte specifiche, come la verniciatura bicolore bianco perlata con tetto nero.

Nel 2022, infine, è arrivata la particolarissima Capri Yacht Club, che ha portato al debutto una soluzione inedita, ovvero un tetto apribile in tela che parte dal parabrezza e si chiude alla sommità del lunotto. Dal 2023, il tetto apribile è appannaggio della versione Dolcevita, che richiede un sovrapprezzo di ben 3.000 euro rispetto alle altre versioni. Infine, la FIAT 600 è disponibile in due varianti, la Hybrid con motore termico e la 600e, l’elettrica. Le differenze estetiche sono ridotte al minimo, con il solo logo posteriore e l’assenza del terminale di scarico in coda.

Sia la Hybrid che la 600e sono state proposte al lancio nella ricca variante LaPrima, con cerchi in lega da 18 pollici, sedili in simil-pelle bianca e dotazione completa. La FIAT 600 è stata poi la prima della Casa torinese ad “abbandonare” il colore grigio. Le 600, al lancio, sono acquistabili solo con colori molto particolari. Oltre ai rosso, bianco e nero pastello, infatti, il crossover italiano è disponibile in quattro tinte dal nome molto originale: Arancio Sole d’Italia, Azzurro Cielo d’Italia, Sebbia Terra d’Italia e Verde Mare d’Italia.