Ferrari Purosangue

Un oggetto a sé nella gamma Ferrari, ormai propensa nell’offrire i primi modelli ibridi segno dei tempi che cambiano. Pesa meno della GTC4Lusso, l’ultima vera 2+2 con motore anteriore, presenta interni completamente rivisti e i suoi due sedili posteriori per la prima volta offrono la possibilità di stare comodi anche dietro le spalle del pilota. Per la prima volta, possiamo anche parlare di un vero e proprio bagagliaio dalla buona capacità di carico.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Ferrari Purosangue.

Dimensioni Ferrari Purosangue

Le dimensioni della Ferrari Purosangue sono:

• lunghezza 4,97 metri
• larghezza 2,02 metri
• altezza 1,58 metri
• passo 3,01 metri

Le dimensioni della Ferrari Purosangue stupiscono non tanto per la lunghezza, considerando che supera la Ferrari SF90 di ben 27 centimetri, ma per il passo. Gli ingegneri Ferrari hanno studiato una soluzione che fosse in grado di coniugare il passo lungo, di poco superiore ai 3 metri, con una guidabilità paragonabile agli altri modelli del cavallino rampante. Ne è risultata, almeno esteticamente, un’auto che richiama il muso lungo delle V12 a motore anteriore, nonostante questo sia quasi incassato nell’abitacolo, e dalla coda quasi tronca in stile 296 GTB. Il richiamo agli altri modelli oggi in gamma è evidente ma la Purosangue riesce a distinguersi non solo per l’altezza libera dal suolo maggiorata bensì per altre soluzioni inedite che fanno da contorno ideale a un debutto così importante. Relativamente all’altezza da terra, una Urus è più alta, giusto per fare un diretto paragone tra i due super SUV italiani, infatti il SUV Lamborghini è alto 1,64 metri.

Due su tutte, non certo in grado di influire sulle dimensioni di Ferrari Purosangue ma comunque degne di nota, sono le portiere posteriori che si aprono elettricamente e controvento. La cura aerodinamica si è sapientemente integrata alla matita di Flavio Manzoni, capace di indovinare prese d’aria quasi invisibili ma funzionali per l’efficienza aerodinamica della vettura. Ne rappresenta un esempio il faro sdoppiato all’anteriore: sopra alla sottile luce diurna l’aria si insinua fino a sfogare sulla fiancata, resa più voluminosa nella parte posteriore per permettere l’alloggiamento del “braccio” che apre e chiude le portiere. I passaruota neri a contrasto, invece, aiutano a valorizzare la linea di cintura alta tipica di questa tipologia di carrozzeria. Molto elaborato il posteriore, che si conclude con il diffusore dove si integrano i doppi scarichi, due per lato. Chiudiamo parlando delle dimensioni di Ferrari Purosangue parlando del bagagliaio: presenta una capacità di 473 litri, ulteriormente estendibili abbattendo elettricamente le due sedute posteriori. La cappelliera, removibile, si può riporre sotto il pianale.

Interni Ferrari Purosangue

Gli interni della Ferrari Purosangue sono inediti tanto quanto lo è la sua carrozzeria, per la prima volta con quattro portiere e un bagagliaio che si può definire tale. Non tanto per l’approccio al digitale, già inaugurato nel 2019 con la Roma, quanto per il concetto di essere riusciti a creare un vero e proprio doppio cockpit, o Dual Cockpit. Innanzitutto, viste le dimensioni in gioco e il tipo di segmento, sono stati privilegiati sì l’handling e il piacere di guida ma anche, e soprattutto, la spaziosità e l’abitabilità a bordo.

Complice il passo lungo di cui sopra, dentro la Purosangue si sta comodi con quattro sedili sdoppiati, con quelli posteriori separati dal tunnel tanto da ricreare l’impostazione dei sedili anteriori. Buono è anche l’angolo di apertura delle portiere, tanto che le posteriori si aprono con un angolo di 79° non prima di aver premuto un semplice pulsante all’interno del montante per chiuderle e uno sulla piccola maniglia con profilo aerodinamico per aprirle.

Concentrando l’attenzione sugli interni della Ferrari Purosangue e in particolare sulla prima fila di sedili, non c’è più un vero e proprio schermo centrale, sostituito da un pannello comandi dove selezionando la singola funzione (ventilazione, riscaldamento sedile, ecc) la manopola centrale alterna diverse grafiche così da avere tutto sotto controllo in modo molto semplice e intuitivo. Davanti agli occhi del passeggero, un secondo schermo visualizza parametri base come il contagiri o la velocità, ma può essere trasformato in una fonte d’intrattenimento. Gli alzacristalli sono confinati sul tunnel centrale, lasciando così spazio ad Alcantara (per la prima volta creata dal riciclo) e al carbonio che adorna elegantemente l’abitacolo della Purosangue. Importante è l’attenzione alla sostenibilità anche su un’auto per pochi come la Purosangue: ne sono dimostrazione i tappetini, composti da poliammide rigenerata.

Motori Ferrari Purosangue

Più che motori, il motore della Ferrari Purosangue. Fin dai primi schizzi, Purosangue è stata un’auto nata per ospitare il celebre V12 di Maranello. Rigorosamente aspirato, nessun accenno di ibrido in qualsivoglia forma, è un 6.5 con bancata da 65°. I 12 cilindri erogano una potenza di 725 CV, con rapporto peso potenza di 2,8 kg/CV. Si parla comunque di un peso non proprio light per una Ferrari, 2.033 kg a secco, di cui non risentono le prestazioni: 0-100 km/h in 3,3 secondi, 10,6 secondi per toccare i 200 km/h e lanciarsi verso, ove è possibile farlo, i 310 km/h di velocità massima.

In Ferrari hanno lavorato sulla curva di erogazione del motore di Ferrari Purosangue, capace di raggiungere l’80% del picco già a 2.100 giri/min, mentre da buon aspirato si raggiunge la coppia massima (716 Nm) a 6.250 giri/min e la potenza massima a 7.750 giri/min. Il V12 originale è quello della 812 Competizione, con 105 CV in meno, mentre completamente nuovi sono il sistema di scarico, la distribuzione e il sistema di aspirazione. L’accensione della miscela in ognuna delle 12 camere dei cilindri è garantita dalla tecnologia Multispark, mentre il sound è sempre quello autentico di ogni V12 del cavallino: unico nel suo genere.

Cambio doppia frizione a 8 rapporti, paddle al volante di generose dimensioni e manettino sul volante (5 le modalità di guida) completano il pacchetto offerto dalla Purosangue.

Motori Ferrari Purosangue

Benzina

• 6.5, V12 aspirato da 725 CV, cambio automatico 8 rapporti, trazione integrale

Prezzi Ferrari Purosangue

Il listino prezzi della Ferrari Purosangue è stato comunicato e sappiamo che il primo e fino a questo momento unico SUV della Ferrari, o quattro porte se preferite, costa 390.000 euro. Di primo acchito, come scopriremo a breve, si tratta di un listino piuttosto alto ma bisogna anche considerare l’esclusività della vettura e il Marchio che porta sul cofano. Un Marchio che ha deciso che Purosangue rappresenterà non più del 20% della produzione totale, indice che Ferrari non vuole rapportarsi direttamente a una concorrenza che viaggia su cifre più alte. Siamo comunque 50.000 euro sotto una Ferrari SF90, che costa ulteriori 38.000 euro in più rispetto alla versione coupé se la scegliete Spider. Non si posiziona, quindi, al vertice della gamma la nuova Ferrari Purosangue.

Parlando degli optional nel listino prezzi della Ferrari Purosangue, è difficile definire un valore dei singoli accessori come da prassi quando si parla di una Ferrari. Ci sono, ad esempio, le componenti esterne in carbonio, le tre tipologie di scarico, i vari rivestimenti interni in pelle/Alcantara, le vernici tra cui le inedite Rosso Portofino e Nero 75, un tristrato che sotto la luce restituisce riflessi rossastri) e il tetto panoramico in vetro con tecnologia elettrocromica. Si prosegue con i sedili anteriori massaggianti, quelli posteriori riscaldabili e regolabili elettricamente con funzione memoria, mentre è curiosamente assente il navigatore. Ferrari si è adeguata ai canoni del mercato offrendo il mirroring wireless, tanto che bastano pochi secondi per interfacciare il proprio smartphone e godere della navigazione direttamente sul quadro strumenti virtuale.

Ferrari Purosangue: concorrenti e conclusioni

Sicuramente Ferrari Purosangue entrerà negli annali della storia dell’automobile non solo per essere stata la prima quattro porte del cavallino rampante, prima ancora che il primo Sport Utility Vehicle. Aver scelto il V12, simbolo di un’epoca che va scomparendo, così come nuove tecnologie come le avanzate sospensioni a controllo elettronico o più banalmente le portiere che sia aprono scenograficamente controvento ha permesso a Ferrari di conquistare le prime pagine non solo dei magazine specializzati. Tutto il mondo parla di Purosangue, che potrà essere gelosamente conservato nei garage di pochissimi e selezionatissimi clienti Ferrari.

Non è una trazione posteriore pura, come lo è la 812 Superfast. Lo schema transaxle (motore davanti, cambio doppia frizione dietro, tra le ruote) ha permesso di distribuire meglio i pesi che diventano ancor più importanti nel gioco dell’inerzie, peggiorate in un certo senso dal baricentro più alto. Niente ibrido, almeno per ora, sulla Ferrari Purosangue, nonostante ci fosse in casa il gioiellino portato al debutto dalla Ferrari 296 GTB. Questa e altre scelte costruttive si legano a un passato che è ancora molto presente nel destino della Casa di Maranello. Abbiamo una Ferrari che sfiora i 5 metri di dimensioni e che offre un passo davvero considerevole (3,01 metri) figlio della volontà di far star comodi come mai prima d’ora i passeggeri seduti dietro.

Difficile trovare vere e proprie concorrenti della Ferrari Purosangue. Vengono alla mente vetture di lusso, e potenti, come la Lamborghini Urus, la Porsche Cayenne, l’Aston Martin DBX e la Bentley Bentayga, ma nessuna di loro ha quell’esclusività che contraddistingue la Purosangue fin dal primo momento che è stata mostrata agli occhi del mondo.