Pro
- Design senza tempo
- Motore esclusivo
Contro
- Guida solo per esperti
- Quotazioni elevatissime
Ferrari Daytona in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Ferrari Daytona inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Le cifre 365 indicano la cilindrata unitaria dei 12 cilindri, GTB è l’acronimo di Gran Turismo Berlinetta, mentre il “/4” indica la presenza di 4 alberi a camme, 2 in testa ad ogni bancata. Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Ferrari Daytona.
Dimensioni Ferrari Daytona
Le dimensioni della Ferrari Daytona sono:
- lunghezza 4,43 metri
- larghezza 1,76 metri
- altezza 1,25 metri
- passo 2,40 metri
Al momento della sua presentazione, la linea stupenda disegnata dal giovane designer Leonardo Fioravanti in soli 7 giorni, per conto della carrozzeria Pininfarina, colpì l’immaginario collettivo. Con un muso imponente, linee sinuose, abitacolo arretrato, coda ampia e spiovente, esprimeva una sensualità ed un’aggressività raramente riscontrabili su una vettura. La Ferrari Daytona ha una linea pulita e pura, immediatamente distinguibile. Le dimensioni della Ferrari Daytona erano di 4,43 metri in lunghezza, 1,76 metri in larghezza e appena 1,25 metri in altezza. La carrozzeria presentava una nervatura che correva lungo il veicolo, situata a metà dell’altezza del corpo vettura, che cominciava dalla sommità dei passaruota. I cerchi montati avevano un diametro di 15 pollici, mentre al posteriore troviamo quattro fanali tondi e altrettanti terminali di scarico.
La Ferrari Daytona era dotata di una caratteristica fascia in plexiglas che carenava i fari anteriori. Questa soluzione venne abbandonata per rispondere alle necessità di omologazione della vettura negli Stati Uniti: per questo la Daytona adottò successivamente fari a scomparsa, mentre la parte centrale venne realizzata in alluminio. Dal 1971 la Ferrari 365 GTB/4 Daytona fu esportata negli USA tramite l’allora importatore Luigi Chinetti, che chiese ad Enzo Ferrari l’autorizzazione a realizzare una versione Spider della Daytona, poiché a suo dire avrebbe avuto sicuro successo commerciale in stati come la California e la Florida. Enzo Ferrari sondò Pininfarina, che realizzò un prototipo tipo targa nel 1969, ma il progetto venne accantonato fino a quando arrivò la tanto desiderata omologazione della Daytona per gli Stati Uniti del 1971. A questo punto venne ripreso il progetto della Spider e nacque la Ferrari Daytona Spider identica nelle dimensioni alla coupé, ma dotata di tetto in tela.
Interni Ferrari Daytona
Gli interni della Ferrari Daytona erano dotati di sedili capolavoro avvolgenti e traforati in pelle, con il pilota che impugnava un volante a tre razze dal diametro abbastanza elevato. Il cruscotto era ricco di informazioni, dallo stile elegante e al contempo sportivo, rivestito in materiale opaco e dotato di ampi tachimetro e contagiri, con al centro quattro piccoli strumenti posizionati su due livelli e infine c'erano anche alcune spie. Erano presenti la radio e il climatizzatore, quest’ultimo comandabile da levette al centro della plancia ed aveva quattro bocchette circolari immediatamente sopra.
Un altro grande classico delle vecchie Ferrari era il selettore del cambio con griglia in alluminio, con la prima rovesciata, cioè in basso a sinistra. I finestrini si azionavano dai due pulsanti al centro del tunnel, erano infatti di tipo elettrico. Gli interni della Ferrari Daytona erano disponibili sia con la guida a sinistra e sia con quella a destra e in entrambe le versioni disponibili, coupé e spider, prevedeva solo due posti secchi. La configurazione da granturismo con motore anteriore permetteva, anche una sportiva così veloce per l’epoca, di avere un bagagliaio sufficientemente ampio che fra le cose conteneva anche la ruota di scorta. Insomma c’era tutto il necessario e davvero poco di superfluo.
Motori Ferrari Daytona
Montato all’anteriore, il motore della Ferrari Daytona 365 GTB/4 era un 12 cilindri a V con doppio albero a camme in testa di cilindrata pari a 4.390 cc, con alesaggio e corsa rispettivamente di 81 e 77 millimetri, in grado di erogare 352 CV a 7.500 giri/min scaricati sulle ruote posteriori. Il motore derivava da quello della Ferrari 275 GTB/4, con la lubrificazione a carter secco, ma fu maggiorato nella cilindrata e notevolmente potenziato. L’alimentazione era assicurata da una batteria di sei carburatori doppio corpo Weber 40 DCN20 o 21, con una “A” aggiunta sui modelli prodotti per il mercato americano. Era presente una doppia bobina e i distributori d’accensione erano montati posteriormente al motore, sugli esemplari per gli USA l’accensione era elettronica.
Alimentato da sei carburatori Weber doppio corpo da 40 mm, il motore della Ferrari Daytona aveva un sound impressionante, forte e potente, da mettere i brividi. La dotazione meccanica della Ferrari Daytona veniva completata da un solido cambio a 5 rapporti in blocco con il differenziale posteriore autobloccante, montato secondo lo schema transaxle. All’epoca della sua presentazione era l’auto di serie più veloce al mondo con i suoi 280 km/h di velocità massima, fatto che la aiutò moltissimo sotto il punto di vista delle vendite. La casa del cavallino rampante prometteva uno 0-1000 metri coperto in circa 24 secondi.
Motori Ferrari Daytona
- 4.4 V12 352 CV, cambio manuale, trazione posteriore
Prezzi Ferrari Daytona
La Ferrari Daytona è un’opera d’arte automobilistica, una vettura di enorme valore storico e collezionistico, una vera pietra miliare dell’automobilismo. Per tutte queste ragioni si tratta oggi di una vettura da altissima collezione, soprattutto nella rarissima, e quasi introvabile, versione Spider. Ancora più rare e costose sono le Ferrari Daytona Competizione ufficiali, che furono prodotte in 3 serie da 5 vetture, per un totale di soli 15 esemplari totali. Queste vetture da competizione erano alleggerite e realizzate interamente in alluminio, dotate di ampi passaruota, allargati per ospitare pneumatici di tipo corsa, e scarico libero abbinato a motori opportunamente potenziati.
Il mercato del collezionismo vede raramente offerta in vendita una Ferrari Daytona. In ogni caso, i prezzi della Ferrari Daytona sono molto elevati sia per la versione coupé (venduta in 1.284 esemplari) che per la versione spider (121 prodotte). Gran parte delle Spider, come da previsioni, furono vendute negli Stati Uniti e quindi prodotte con specifiche americane, mentre solo 26 vennero prodotte con specifiche europee, incluso il prototipo tipo targa del 1969. Essendo quindi più rara i prezzi della Ferrari Daytona Spider sono ancor più stratosferici della coupé. Infine una curiosità sulla sigla esatta della Ferrari Daytona Spider: è erroneo sostenere che la Daytona Spider abbia solamente sigla Ferrari 365 GTS/4, dato che in molte riportano la sigla 365 GTB/4 pur essendo versioni Spider originali e certificate d’origine.
Ferrari Daytona: concorrenti e conclusioni
La Ferrari 365 Daytona rappresenta, come le opere d’arte in genere, anche un’ottima opzione d’investimento, purché sia in condizioni eccellenti ed originali, meglio se accompagnata da Certificazione Ferrari Classiche, il reparto ufficiale della Ferrari S.p.A. che certifica e garantisce l’autenticità delle vetture da collezione. Alla guida la Ferrari 365 GTB/4 Daytona si distingueva per l’accelerazione impressionante ed il senso di spinta verso il sedile. Il ruggito dei 12 cilindri ed il gorgoglio dei carburatori Weber, che risucchiano l’aria, completavano le emozioni sensoriali percepite mentre si era alla guida. In rilascio il motore scoppiettava roboante e pareva prepararsi alla successiva accelerazione.
Tuttavia, per quanto estrema, la Ferrari Daytona rimane sempre una vettura costruita negli anni ‘60, pertanto presenta alcune limitazioni meccaniche che ne impediscono una guida sicura ed affidabile. Ad esempio, i freni della Ferrari Daytona erano eccellenti, anche se un po’ pesanti nell’utilizzo, così come lo sterzo di ampie dimensioni, duro da manovrare alle basse velocità. L’auto aveva un eccellente comportamento in curva, ma era necessario non esagerare con l’acceleratore, poiché il motore poteva mettere in difficoltà l’assetto con la propria potenza, sprigionata in modo esplosivo ed imprevedibile. Insomma una sportiva storica da maneggiare con cura ma in grado di regalare emozioni retrò a non finire. Le concorrenti della Ferrari Daytona erano la Lamborghini Miura e la Maserati Ghibli, anche loro in produzione fra fine anni 60 e i primi anni 70.