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Dr Automobiles elettrica

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DR elettrica: storia, modelli, versioni e prezzi

Nata nel 2007, la storia di DR è molto particolare, con un successo inatteso e cercato dalla Casa di Macchia d’Isernia, e ottenuto oggi con modelli di origine cinese. Come infatti molti non sanno, le auto DR sono in realtà delle vetture cinesi, prodotte da Case orientali come Chery o BAIC, modificate e adattate al mercato italiano dalla Casa molisana. In questo modo è arrivata anche la prima DR elettrica, la 1.0 EV, lanciata nel 2023. In realtà, la prima automobile a zero emissioni importata dal Gruppo DR è arrivata tre anni prima, nel 2020, con il debutto della EVO Electric, diventata poi EVO 3 Electric. Il marchio EVO, considerato la branca “low cost” di DR, fu lanciato proprio con questa compatta elettrica, realizzata sulla base della JAC Refine S2/iEV7S. Leggi di più

Se oggi la EVO 3 Electric non è più in produzione, lo scettro di unica proposta a zero emissioni del Gruppo DR è rappresentato dalla piccola DR 1.0 elettrica. Come le altre vetture della Casa sino-molisana, la 1.0 EV è derivata da un modello Chery, nello specifico sulla citycar elettrica eQ1. Lunga solo 3,2 metri, la 1.0 EV segna il ritorno della Casa italo-cinese nel mondo delle compatte dall’addio, nel 2019, all’utilitaria DR Zero, venduta in circa 2.000 esemplari dal 2013 in Italia come piccola cittadina dal prezzo contenuto e dalla dotazione completa.

Dopo essersi concentrata negli ultimi anni sui SUV, dalla piccola 3.0 fino alla ricca 7.0 da oltre 30.000 euro, la Casa molisana torna a produrre un’automobile a “ruote basse”, che con il suo basso prezzo si propone come una delle elettriche più abbordabili sul mercato italiano. Scopriamo allora modelli, versioni e prezzi dell’elettrica DR.

DR elettrica: modelli e versioni

Come anticipato in apertura, tra i modelli DR l’elettrica è la 1.0 EV, una piccola citycar che punta tutto sull’agilità e l’usabilità cittadina. Lanciata nel 2023 dopo che il Gruppo molisano ha presentato al MIMO 2022 la Sportequipe 1, identica nella meccanica ma realizzata a livello estetico dal brand sportivo del Gruppo, oggi l’elettrica DR 1.0 è una delle automobili più corte e compatte sul mercato italiano.

È, infatti, lunga solo 3,20 metri, larga 1,67 metri e alta ben 1,59 metri, ma nonostante la carrozzeria a tre porte è dotata di quattro posti e di un bagagliaio che, con la seconda fila in posizione, è piuttosto compatto (110 litri). A livello estetico, invece, riprende da vicino la vettura di partenza, la Chery eQ1, rispetto alla quale differisce per pochissimi dettagli. Cambia ad esempio il frontale: dove sulla eQ1 si trovano i loghi Chery ovali, sulla DR 1.0 elettrica troviamo una finitura ovale con un semplice logo EV.

Cambia invece la forma del paraurti anteriore, con una mascherina trapezoidale nera lucida con, nell’angolo in basso a sinistra, troviamo il logo DR. Il frontale è poi caratterizzato da dei fari molto alti, dotati di iluminazione a LED e così protetti da danni accidentali in città. Lateralmente, la lunga portiera va ad occupare l’intera larghezza della vettura, dove spiccano anche i cerchi in lega (di serie) e la particolare forma del montante posteriore. Particolare, poi, la finitura dei passaruota e delle minigonne in plastica grezza, un po’ a richiamare la moda dei SUV.

L’utilizzo della plastica grezza diventa esteso in coda, dove per differenziarsi dalla Chery eQ1 tutte le versioni della DR 1.0 elettrica sono dotate di una fascia scusa che unisce i fari, con al centro il logo della Casa. È in plastica grezza poi l’intera cornice del portellone posteriore e il paraurti posteriore, interrotto solo da un estrattore in tinta carrozzeria. Piacevoli i fari full LED posteriori, mentre tornando al bagagliaio se si abbattono i sedili posteriori si ottiene un vano da 630 litri in configurazione due posti.

All’interno, tutti i modelli di DR 1.0 elettrica sono particolarmente dotati, con la presenza di serie di un quadro strumenti digitale e di un sistema di infotainment verticale da 9,7 pollici. Sebbene il sistema di infotainment non sia dei più moderni, ha di serie la connettività ad Apple CarPlay e Android Auto. Poco in basso troviamo poi i comandi fisici per il climatizzatore automatico, di serie su tutte le versioni della DR 1.0 elettrica. Non male le finiture, con i sedili rifiniti in tessuto bicolore, mentre lo spazio è buono davanti anche per i più alti.

Dietro, ovviamente, la piccola elettrica sino-molisana non può fare miracoli, ma se chi sta davanti non è troppo alto dei bambini possono trovare il giusto spazio. A livello meccanico, nonostante le dimensioni contenute rapportata a questo tipo di modelli l’elettrica DR ha delle soluzioni di tutto rispetto. Andando ad analizzare la base meccanica, infatti, troviamo un telaio in alluminio con traverse ad alta resistenza, mentre i pannelli della carrozzeria sono realizzati in materiale composito.

Il risultato è una piccola elettrica che ferma la bilancia ai 1.050 kg, avendo anche una meccanica molto interessante, con sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink a ruote indipendenti con barra stabilizzatrice al posteriore. Come diverse vetture elettriche di queste dimensioni, poi, l’elettrica di Macchia d’Isernia è dotata di un motore posteriore, in questo caso da 61 CV e 150 Nm. La ridotta potenza della vettura non la rende un’auto molto veloce, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 17 secondi e una velocità massima di 120 km/h. Ad alimentarla troviamo una batteria di tipo LFP da 31 kWh lordi, che garantiscono alla DR 1.0 elettrica un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 210 km, che diventano 294 nel ciclo omologativo urbano.

Per caricare la piccola batteria dell’elettrica italo-cinese, invece, si impiegano ben 16 ore da una classica presa domestica, che diventano 4 ore caricando in AC a 6 kW, la massima potenza accettata dal sistema in corrente alternata. La piccola 1.0 EV è dotata anche di connettore CCS Combo per la ricarica in corrente continua. La potenza in DC, però, è ridotta a 40 kW, che permette di arrivare all’80% di carica in 50 minuti.

DR elettrica: i prezzi

Arriviamo così ai prezzi dell’elettrica DR, proposta in un solo allestimento decisamente generoso e completo. L’unico allestimento dell’EV sino-molisana, chiamato semplicemente “1.0 EV”, offre di serie cerchi in lega da 15 pollici, sistema multimediale da 9,7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, sensori di parcheggio con telecamera a 360°, pad di ricarica wireless per il cellulare, avviamento e accesso alla vettura senza cavi, sedili in tessuto, sedile di guida regolabile in altezza, climatizzatore automatico, Cruise Control, ABS, ESP e la vernice metallizzata. Purtroppo, la 1.0 EV pecca in sicurezza: ci sono infatti due soli airbag, mentre non sono disponibili dotazioni come la frenata automatica di emergenza, il mantenitore di corsia o il sensore per l’angolo cieco.

Al netto di questa mancanza a livello di sicurezza attiva, però, i prezzi della DR 1.0 elettrica sono comunque decisamente concorrenziali. Per l’EV di Macchia d’Isernia, infatti, servono poco meno di 27.000 euro, incentivi esclusi. Grazie al ridotto prezzo d’acquisto, infatti, la piccola DR accede tranquillamente all’Ecobonus, che permette di tagliare diverse migliaia di euro dal listino per portarsi a casa un’EV a meno di 20.000 euro.

Ci sono, in realtà, due versioni dell’elettrica DR: a richiesta, infatti, ci si può portare a casa una DR 1.0 EV con il pacchetto Pop. La dotazione, in realtà, è pressoché identica: la principale differenza è la presenza di vistose personalizzazioni estetiche, formate da un Numero 1 sulle fiancate, un particolare punto esclamativo sul cofano e la presenza dei vetri posteriori oscurati. Il prezzo aumenta di circa di 600 euro, aumentando a circa 27.500 euro.

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