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DR Citycar

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DR citycar: storia, modelli, versioni e motori

Fin dalla sua nascita nel 2006, il marchio molisano DR Automobiles ha puntato tanto sui SUV. Dalla scommessa DR 5, primo modello della Casa lanciato sul mercato nel 2007 in un periodo in cui i SUV e i crossover non erano ancora così popolari, oggi il brand sino-molisano propone modelli di origine cinese quasi esclusivamente a ruote alte. Nella storia DR, però, le citycar hanno rivestito un ruolo molto importante. Nel 2009, infatti, la Casa di Macchia d’Isernia fondò la DR 1, una piccola citycar a cinque porte derivata dalla Riich M1, brand di fascia alta del Gruppo Chery. Leggi di più

Dotata di una linea simpatica, dimensioni molto compatte e di una dotazione piuttosto ricca per la categoria, grazie ad un prezzo davvero ridotto la piccola DR 1 conquistò circa 5.500 clienti tra il 2009 e il 2013. Affiancata da una particolarissima versione station wagon rialzata, la City Cross, nel 2015 la DR 1 ha ricevuto la sua diretta sostituta, la DR Zero.

Dotata di una linea piuttosto simpatica e di alcuni rimandi ad altri modelli di successo europei, la DR Zero è stata prodotta fino al 2019. Quell’anno, DR ha cambiato la propria strategia, puntando su SUV e crossover e ottenendo un ottimo successo di vendite. Nel 2023, un po’ a sorpresa, DR è tornata dopo quattro anni nel mercato delle citycar con il lancio della 1.0 EV, la prima elettrica della storia DR.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle citycar DR.

Segni particolari delle citycar DR

  • Nel 2009, la DR 1 è stata la prima citycar della storia della Casa sino-molisana, affiancandosi al SUV DR 5 lanciato due anni prima.
  • Nel 2015 è arrivata la DR Zero, una citycar ancora più compatta della DR 1 e proposta a prezzi davvero concorrenziali.
  • La prima elettrica della storia DR è la piccola citycar 1.0 EV, lunga soli 3,20 metri e dotata di linee molto personali.

Modelli DR citycar

Come detto in apertura, il primo dei modelli di citycar DR arrivato sul mercato è stata la DR 1 nel 2009. Secondo modello prodotto dalla Casa di Macchia d’Isernia dopo il debutto ufficiale con la DR 5 nel 2007, la DR 1 puntava tutto su un prezzo a dir poco concorrenziale, che al lancio era di gran lunga sotto i 10.000 euro. Dopo di lei, poi, si sono avvicendati altre due superutilitarie, con l’attuale DR 1.0 EV che rappresenta uno dei punti d’accesso del mercato delle auto elettriche in Italia. Questi sono, quindi, i modelli delle citycar DR:

  • DR 1
  • DR Zero
  • DR 1.0 EV

Tornando alla capostipite di questa famiglia, la DR 1, nel 2009 la allora giovanissima Casa sino-molisana ha deciso di importare la M1, piccola utilitaria proposta dal Gruppo Chery con il marchio “premium” Riich, in Italia. Sviluppata dal Gruppo Chery con l’importazione in mercati fuori dalla Cina già in mente, la piccola M1 è stata rivista a livello di finiture interne, verniciatura e impianto elettrico, oltre che nella personalizzazione della carrozzeria con gli stilemi DR anteriori e posteriori e l’adozione dei sistemi di sicurezza obbligatori in Unione Europea.

Dall’esterno, la DR 1 appare come una piccola cinque porte (è lunga 3,62 metri) dallo stile tondeggiante e simpatico. Il frontale, per cominciare, è dominato da enormi gruppi ottici ovali che partono dai lati della semplice mascherina rettangolare con il logo DR in basso sul lato passeggero e proseguono fino a metà dei passaruota anteriori. Lateralmente, invece, spicca la soluzione trovata per le maniglie delle porte posteriori, nascoste tra la battuta della portiera e lo stretto montante C, che porta lo sguardo verso la coda.

Dotata di fari tondeggianti, di un lunotto piuttosto grande e di uno sbalzo posteriore molto contenuto, salendo a bordo invece la DR 1 è caratterizzata da un’impostazione molto classica per il periodo. La plancia, infatti, è dominata da un quadro strumenti centrale, con tachimetro digitale rivolto verso il guidatore e una sezione totalmente pulita davanti al guidatore. Realizzata con materiali piuttosto economici, la DR 1 punta su una dotazione piuttosto ricca per il segmento, con climatizzatore manuale e autoradio (con presa USB) alloggiati in una consolle centrale dallo stile piuttosto originale, soprattutto per quanto riguarda le manopole del clima. Per il resto, la DR 1 è una citycar che bada al sodo, aggiungendo alla dotazione accessori rari per il segmento dell’epoca come sensori di parcheggio posteriori, vetri elettrici e cerchi in lega.

La produzione della DR 1 è cessata nel 2013: dopo due anni di attesa, la Casa sino-molisana ha dato alla piccola compatta un’erede, la DR Zero. Realizzata sulla base della Chery QQ, la DR Zero è ispirata nello stile da alcuni modelli come la Toyota Aygo, mentre alcune versioni hanno i montanti dell’abitacolo verniciati a contrasto, un po’ come la cellula Tridion della smart fortwo. Per il resto, la Zero ha uno stile simpatico e tondeggiante, che riprende il tema dei grandi fari anteriori ovali nel frontale e le maniglie nascoste delle portiere posteriori della DR 1.

Il posteriore è piuttosto diverso dalla DR 1, con un portellone posteriore in vetro e dei fari verticali che richiamano la già citata Aygo. All’interno, invece, la DR Zero ha uno stile più semplice e razionale rispetto alla più originale DR 1, con una consolle centrale piuttosto razionale che ospita i comandi di radio, climatizzatore e le bocchette del clima. Il quadro strumenti, invece, è di nuovo spostato dietro il volante, mentre lo spazio è sufficiente per quattro persone.

Prodotta fino al 2019, la DR Zero non ha ricevuto un’erede fino al 2023, quando la Casa di Macchia d’Isernia ha deciso di lanciare la sua prima elettrica, la DR 1.0 EV. Realizzata sulla base della Chery eQ1, è una citycar molto piccola: è lunga solo 3,20 metri, e dopo l’addio alla smart fortwo risulta essere l’automobile più compatta attualmente sul mercato. Lo stile, invece, è piuttosto accattivante, con un frontale aggressivo caratterizzato da una calandra trapezoidale “rovesciata”, il logo EV al centro e dei fari piuttosto affilati.

Lateralmente, invece, troviamo una grande portiera (è il primo dei modelli di citycar DR dotato di tre porte) e un passo molto corto, mentre in coda troviamo delle linee piuttosto originali, con una fascia in plastica nera che circonda il portellone posteriore in tinta carrozzeria. Salendo a bordo, la DR 1.0 EV è dotata di un abitacolo molto moderno, con uno schermo verticale da 9,7 pollici per l’infotainment e un altro schermo digitale per il quadro strumenti digitale. Lo spazio è buono davanti, mentre dietro l’abitacolo è piuttosto stretto, con un bagagliaio che, in configurazione a quattro posti, è molto piccolo (110 litri).

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Motori DR citycar

Passando alla meccanica e ai motori delle citycar DR, l’inaugurale DR 1 è dotata di una meccanica interamente di origine cinese, sviluppata e prodotta dalla Casa “originale” di questo progetto, Chery. Dotata di sospensioni molto classiche, McPherson all’anteriore e a ponte rigido dietro, al lancio la DR 1 è stata proposta con un unico motore, un 1.3 16v chiamato Ecopower.

Questo quattro cilindri a iniezione multipoint eroga una potenza piuttosto alta per il segmento, 83 CV e 114 Nm di coppia, che permettono alla piccola citycar di scattare da 0 a 100 km/h in 12,0 secondi. Disponibile sia con alimentazione a benzina che bifuel a GPL e a metano (rispettivamente con potenze ridotte a 82 e 75 CV), nel 2011 è stato sostituito da un nuovo motore, un più piccolo 1.1, sempre quattro cilindri, da 68 CV. Conforme alle normative Euro 5, scarica sempre la sua potenza sulle ruote anteriori attraverso un cambio manuale a 5 marce. La 1.3, invece, è stata proposta anche in versione “Tronic”, con cambio automatico a 5 rapporti.

Passando alla sua sostituta, la Zero, a livello meccanico la piattaforma deriva da quella della precedente DR 1, ma cambia il propulsore posizionato sotto il cofano. Al posto del “vecchio” 1.1, infatti, troviamo un più moderno 1.0 tre cilindri aspirato da 69 CV e 93 Nm, accoppiato sempre ad un cambio manuale a 5 marce e disponibile anche con la doppia alimentazione benzina-GPL. Infine, l’ultimo dei modelli delle citycar DR, la 1.0 EV, è realizzata su una piattaforma tutta nuova, condivisa con la Chery eQ1 dalla quale deriva interamente. Dotata di sospensioni indipendenti sia davanti (McPherson) che dietro (Multilink), la eQ1 è dotata di una scocca in alluminio e carrozzeria in materiali compositi per ridurre il peso.

Il motore, montato al retrotreno, è elettrico sincrono a magneti permanenti da 61 CV e 150 Nm di coppia, che riesce a spingere i 1.050 kg di peso da 0 a 100 km/h in circa 17 secondi e ad una velocità massima di 120 km/h. Ad alimentare il motore elettrico ci pensa una batteria LFP da 31 kWh lordi, che permette alla DR 1.0 EV di avere un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 210 km. Questi sono, nel dettaglio, i motori delle citycar DR:

Motori DR citycar

Motori DR 1

Benzina

  • 1.1 16v, 1.1 quattro cilindri aspirato, 68 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.3 16v, 1.3 quattro cilindri aspirato, 83 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico a 5 marce, trazione anteriore

Benzina/GPL

  • 1.1 16v, 1.1 quattro cilindri aspirato, 68 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.3 16v, 1.3 quattro cilindri aspirato, 82 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Benzina/Metano

  • 1.3 16v, 1.3 quattro cilindri aspirato, 75 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Motori DR Zero

Benzina

1.0 Ecopower, 1.0 tre cilindri aspirato, 69 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Benzina/GPL

  • 1.0 Ecopower GPL, 1.0 tre cilindri aspirato, 69 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Motori DR 1.0 EV

Elettrica

  • 1.0 EV, motore elettrico anteriore, 61 CV, batteria da 31 kWh, trazione anteriore

Versioni e prezzi DR citycar

Concludiamo infine con le versioni delle citycar DR, che fin dalla DR 1 hanno accolto varianti a dir poco particolari. Al lancio, infatti, l’inaugurale DR 1 era decisamente ben dotata: di serie, infatti, troviamo alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, specchietti elettrici, clima manuale, cerchi in lega da 15 pollici, sensori di parcheggio posteriori, radio con ingresso USB, computer di bordo, il tutto ad un prezzo davvero ridotto, sotto i 9.000 euro.

Con l’avanzare della carriera della piccola italo-cinese, è poi arrivata la versione top di gamma Executive, che aggiunge alla già ricca versione “base” i sedili in pelle e l’antifurto perimetrale, così come la base Free, che ad un prezzo estremamente ridotto offriva il minimo sindacale per un’auto del 2009, con cerchi in acciaio, computer di bordo e nient’altro. Per la DR 1, la versione più particolare è senza dubbio la Ambassador.

La Casa di Macchia D’Isernia ha infatti realizzato 1.000 DR 1 “brandizzate” con il marchio dell’azienda e la bandiera italiana disegnata sulle fiancate, per permettere a chi le guidava per almeno 12 mesi con questa livrea di fare da “ambasciatore” alla Casa sino-molisana. Il “premio” per questa scelta erano 2.000 euro di sconto sul listino della Ambassador con motore 1.1 a benzina e ben 3.000 per la DR 1 benzina-GPL, ai quali si aggiungevano anche dei coupon da “consegnare” agli amici del proprietario.

Per ogni DR “consigliata”, il proprietario della DR 1 Ambassador guadagna ben 100 euro in contanti. Per la successiva DR Zero, invece, è stata confermata una ottima dotazione di serie per la versione base, dotata di serie di cerchi in lega da 14 pollici, radio USB, climatizzatore, luci diurne a LED, sensori di parcheggio posteriori, alzacristalli elettrici e clima manuale. Molto particolare è la versione WR, dotata di verniciatura bicolore con wrapping.

Infine, a chiudere la storia delle versioni delle citycar DR ci pensa la 1.0 EV, proposta in un unico, ricco allestimento. Di serie, infatti, troviamo fari full LED, infotainment con schermo da 9,7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, quadro strumenti digitale, sensori di parcheggio posteriori, telecamera posteriore, vernice metallizzata, sedile del guidatore e specchietti regolabili elettricamente, vernice metallizzata e volante multifunzione.

Parlando, infine, di prezzi, le citycar DR hanno sempre avuto nel listino il maggiore alleato. Al lancio, infatti, la DR 1 con motore 1.3 era offerta a 8.970 euro, mentre la semplicissima Free partiva da soli 6.330 euro. Con l’approdo del nuovo motore 1.1, il prezzo si abbassò fino a meno di 8.000 euro, mentre oggi una DR 1 usata parte da meno di 2.000 euro e arriva a poco più di 3.000 euro per un esemplare in perfette condizioni.

Per una DR Zero, invece, il prezzo della 1.0 in allestimento “base” parte da 8.500 euro. Sul mercato dell’usato, invece, si trovano i primi esemplari a partire da 5.000 euro. L’unica citycar DR disponibile sul listino del nuovo, la 1.0 EV, invece, parte da un listino di 24.900 euro.