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Dodge coupé

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Dodge coupé: storia, modelli, versioni e motori

Se in patria è famosa e conosciuta per la sua produzione di automobili piuttosto classiche e popolari, da berline economiche fino al mitico minivan Grand Caravan, soprattutto alle nostre latitudini sono le Dodge coupé che hanno fatto innamorare migliaia di appassionati negli ultimi decenni. Dalla mitica Charger, lanciata nel 1966 e diventata una delle automobili più amate nel segmento delle Muscle Car, alla “straniera” Stealth realizzata sulla base della Mitsubishi 3000GT, dopo anni difficili Dodge si è rilanciata come produttrice di sportive nel 1992 con il lancio dell’indimenticabile Viper. Dotata di motore V10 aspirato e priva di controlli elettronici, in realtà la Viper è stata prodotta dal 1992 fino al 1996 solo in versione Targa o cabrio, con la prima coupé, la GTS, arrivata solo a metà 1996. Leggi di più

Dopo qualche anno di pausa, nel 2012 la nuova proprietaria del marchio FCA ha rilanciato la Viper con una quinta generazione, più tecnologica ma sempre cattiva e “ignorante”. Questa Viper, mai arrivata in Europa ufficialmente, è stata prodotta fino al 2017, lasciando poi lo scettro di unica sportiva di casa Dodge alla coupé Challenger. Rinata nel 2008, la Challenger adotta uno stile retrò-moderno che, in quindici anni di carriera, non è mai stato stravolto.

Dotata di motori V6 e soprattutto V8, con i mitici HEMI che hanno fatto la parte del leone, la Challenger è stata prodotta con successo fino al 2023, quando è stata interrotta e sostituita, nel 2024, dalla nuova Charger. Disponibile sia con carrozzeria quattro porte che coupé, questa Dodge è la prima sportiva a rinunciare in toto al motore V8, adottando per la versione termica un nuovo sei cilindri biturbo, chiamato “Hurricane”, ma è anche la prima elettrica: la versione a batterie prende il nome di Charger Daytona.

Scopriamo quindi modelli, versioni e motori delle coupé Dodge.

Segni particolari di Dodge coupé

  • Nonostante i già 15 anni di carriera, al suo ultimo anno di carriera la Dodge Challenger è stata la coupé più venduta al mondo nel 2023 con quasi 50.000 unità vendute.
  • La Charger Daytona, disponibile sia come coupé che come berlina a quattro porte, è il primo modello a portare al debutto la piattaforma STLA Large.
  • La più famosa e amata tra le Dodge coupé, la Viper è stata dotata di uno dei motori più grandi visti su un’automobile di serie: il mitico V10 nato con cilindrata di 8.0 litri e arrivato, nel 2012, a 8.4 litri.

Modelli Dodge coupé

Come si può intuire dall’introduzione, nella storia Dodge le coupé hanno sempre rappresentato una parte importante dell’offerta della Casa, anche se non sono sempre state presenti nella storia del costruttore americano. Nel periodo più complesso per l’industria automobilistica americana, quello della Guerra del Golfo, infatti, Dodge ha rinunciato a produrre delle vere e proprie sportive, offrendo solo delle versioni a due porte delle sue auto più compatte ed economiche, come la deludente Charger “L-Body” prodotta tra il 1981 e il 1987 con motori con potenze comprese tra i 70 e 110 CV, con le Turbo dotate di motori turbocompressi da 145 o 175 CV. Niente che facesse scaldare gli appassionati, che solo con la Stealth del 1990 (versione a marchio Dodge della Mitsubishi 3000GT) cominciarono a vedere il ritorno della Dodge più emozionale.

Solo la mitica Viper del 1992, prodotta in cinque generazioni fino al 2017, è stata in grado di riportare Dodge, e il neonato marchio SRT, nuovamente sulle cartine delle automobili sportive degli appassionati di mezzo mondo. L’esagerata Viper, il più estremo dei modelli coupé di Dodge, è stata una vera eccezione per la Casa: un’auto essenziale, leggera e aggressiva, con però un motore tipicamente americano, un enorme V10 aspirato con cilindrata compresa tra 8.0 e 8.4 litri. Dopo il successo stratosferico delle Muscle Car Challenger e Charger negli anni ’60 e ’70, serviva il ritorno ad una vettura di quel tipo, arrivato solo nel 2008 con la Challenger del Terzo Millennio. Sono questi, quindi, i modelli di coupé Dodge prodotti negli ultimi anni:

  • Dodge Challenger
  • Dodge Charger Sixpack/Daytona

Realizzata sulla piattaforma della Dodge Charger, lanciata tre anni prima, la Challenger è stata presentata come prototipo al Salone di Detroit del 2006, ed è arrivata pressoché invariata alla produzione iniziata nel 2008 nella fabbrica canadese di Brompton, Ontario. Dal debutto, le linee della Challenger sono rimaste praticamente identiche, ispirate alle Charger e Challenger degli anni ’60 e ’70. Enorme (è lunga 5,02 metri e larga 1,92 metri), questa muscle car è caratterizzata da linee retrò squadrate e sportive, con un frontale dove spicca la feritoia rettangolare dove trova posto la mascherina e la coppia di doppi fari tondi incassati nel grande paraurti anteriore.

L’enorme cofano anteriore poi lascia (poco) spazio ad un abitacolo basso e con finestrini piuttosto risicati, mentre lo sbalzo posteriore molto generoso lascia spazio ad un enorme bagagliaio, compromettendo l’abitabilità posteriore. All’interno, infatti, lo spazio è generoso davanti, anche se lo spazio per la testa non è esagerato, mentre dietro si sta stretti soprattutto in relazione alle dimensioni. Con il restyling del 2015, la Challenger ha guadagnato un nuovo interno più moderno, con schermo dell’infotainment da 7 o 8,4 pollici con sistema UConnect di origine FCA, un nuovo volante a tre razze mutlifunzione più moderno e una qualità costruttiva migliorata, anche se ancora solo discreta.

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Prodotta in decine di versioni, dalle più tranquille alle sportivissime Hellcat e Demon, la Challenger è stata prodotta in quasi 800.000 esemplari in 15 anni, interrompendo la propria produzione nel 2023 per lasciare spazio ad un modello più moderno, la nuova Charger. Come il nome fa intuire, la nuova Charger sostituisce in un solo colpo sia la Challenger con la sua versione a due porte che la omonima berlina a quattro porte, prodotta ininterrottamente per quasi 20 anni dal 2005 al 2023. Lo stile prende spunto dalla Challenger, reinterpretandone il frontale con la grande feritoia dove trovano posto i fari Matrix LED, il lungo cofano ma adottando soluzioni aerodinamiche ricercate, come la grande presa d’aria che dalla feritoia esce davanti al cofano, schiacciando il frontale all’asfalto.

Lateralmente, ritroviamo tutte le proporzioni classiche dei modelli di coupé Dodge, con frontale e anteriore squadrati molto ampi e sviluppati, un abitacolo piuttosto raccolto e un posteriore che, per la prima volta, adotta una linea da fastback. Questo perché accoglie un portellone posteriore “hatchback”, ovvero con il lunotto unito al portellone, aumentando notevolmente la praticità e regalando una capacità di 644 litri. Non manca poi la fascia luminosa a LED trasversale, mentre l’abitacolo è più semplice e tecnologico che in passato. Sono infatti affiancati due schermi digitali, uno da ben 16 pollici per il quadro strumenti digitale dietro il volante sportivo e uno, al centro della plancia, con diagonale da 12,3 pollici e sistema UConnect 5 già visto su alcuni modelli FIAT (e non solo).

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Motori Dodge coupé

Per quanto riguarda meccanica e motori, queste Dodge coupé non potrebbero essere più diverse. Guardando, ad esempio, la Challenger, troviamo una Muscle Car realizzata sulla piattaforma Chrysler LX, la stessa che troviamo sotto la cugina Charger ma anche sulla Chrysler 300C. Sviluppata durante il periodo DaimlerChrysler, questo pianale ha diverse componenti di origine Mercedes-Benz, come le sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante di derivazione Classe S W220 o quelle posteriori Multilink a cinque leve riprese dalla Classe E W211. Per il resto, però, nel corso degli anni Chrysler prima ed FCA poi hanno modernizzato e raffinato il progetto, introducendo nuovi motori e trasmissioni derivati da altri modelli del Gruppo.

Per il suo ultimo Model Year, il 2023, la gamma motori della coupé Dodge Challenger è formata da ben cinque motori, a partire dalla 3.6 V6 d’accesso. Si tratta di un sei cilindri a V della famiglia Pentastar aspirato, capace di 309 CV ed accoppiato alla sola trasmissione TorqueFlite a 8 marce con convertitore di coppia e disponibile con trazione posteriore o integrale, l’unica nella gamma disponibile con sistema AWD. Già la versione R/T può contare su un V8, il 5.7 HEMI da 381 CV, scaricati sulle ruote posteriori dal cambio automatico a 8 marce. Salendo ancora con la gamma, troviamo poi la Scat Pack, dotata del più potente 6.4 HEMI da 492 CV, trazione posteriore e cambio manuale Tremec a 6 marce o automatico a 8 marce.

Per chi non vuole proprio accontentarsi, la gamma motori della Challenger è completata dal 6.2 V8 HEMI Supercharged. Questa versione del V8 ad aste e bilancieri americano è sovralimentata da un compressore volumetrico, che sulla Hellcat ha una cubatura di 2.4 litri e porta la potenza a 727 CV, scaricati sulle sole ruote posteriori da un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti. La top di gamma Hellcat Redeye, infine, ha un compressore maggiorato a 2.6 litri e la potenza portata a ben 808 CV, sempre scaricati sulle sole ruote posteriori con cambio manuale o automatico.

Passando, invece, alla nuova Charger, si tratta di un’auto importante per il Gruppo Stellantis: è lei, infatti, a portare al debutto la piattaforma STLA Large, che vedremo su tutti i modelli di grandi dimensioni del Gruppo. Dotata di trazione posteriore per le versioni termiche, si tratta di una piattaforma EV nativa, ma capace appunto di offrire anche la compatibilità con motorizzazioni termiche. Proprio la Charger dimostra subito questa doppia anima, offrendo due diversi modelli, la Charger Sixpack e la Daytona. La prima è la variante interamente termica, priva di elettrificazione. Sotto il cofano anteriore troviamo un motore inedito, il 3.0 sei cilindri in linea Hurricane, disponibile in due livelli di potenza: S.O. (Standard Output) da 420 CV e H.O. (High Output) da 550 CV, sempre accoppiati con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale.

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Le versioni elettriche, invece, prendono il nome di Charger Daytona, ispirate alla versione da competizione della Charger degli anni ’70, con muso allungato e l’enorme alettone posteriore. Sono due i livelli di potenza disponibili, entrambi con layout a doppio motore, uno per ogni asse, e la medesima batteria da 100,5 kWh con sistema a 400 V. La prima variante, la R/T, ha una potenza di sistema di 420 CV, mentre l’autonomia nel ciclo di omologazione americano EPA è di 510 km. La più potente della gamma è la Charger Daytona Scat Pack, che arriva a ben 680 CV e 850 Nm di coppia, per un’accelerazione 0-100 km/h coperto in soli 3,3 secondi e un’autonomia EPA di 420 km. Questi sono, quindi, i motori delle coupé Dodge:

Motori Dodge Coupé

Motori Dodge Challenger

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
3.6 V6 3.6 V6 benzina aspirato 309 CV Posteriore o integrale Automatico a 8 marce
5.7 V8 HEMI 5.7 V8 benzina aspirato 381 CV Posteriore Automatico a 8 marce
6.4 V8 HEMI 6.4 V8 benzina aspirato 492 CV Posteriore Manuale a 6 marce o automatico a 8 marce
6.2 V8 HEMI Supercharged Hellcat 6.2 V8 benzina sovralimentato con compressore volumetrico 727 CV Posteriore Manuale a 6 marce o automatico a 8 marce
6.2 V8 HEMI Supercharged Hellcat Redeye 6.2 V8 benzina sovralimentato con compressore volumetrico 808 CV Posteriore Manuale a 6 marce o automatico a 8 marce

Motori Dodge Charger

Versione Motore Potenza Trazione Cambio/Autonomia EPA
Sixpack S.O. 3.0 sei cilindri in linea biturbobenzina 420 CV Integrale Automatico a 8 marce
Sixpack H.O. 3.0 sei cilindri in linea biturbobenzina 550 CV Integrale Automatico a 8 marce
Daytona R/T Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 503 CV Integrale 510 km
Daytona Scat Pack Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 680 CV Integrale 420 km

Versioni e prezzi Dodge coupé

Concludiamo, infine, con le versioni delle coupé e i prezzi relativi, partendo dalla Challenger. Per quasi tutta la carriera della sportiva americana, non è stato possibile acquistarne una ufficialmente in Europa, in quanto Dodge non è stata più presente dai primi anni ’10, e anche prima non ha mai importato direttamente la sua Challenger. Per questo, per quasi 15 anni è stato necessario affidarsi alla sola importazione parallela, con alcuni esemplari che sono arrivati in Europa, Italia compresa per opera di importatori specializzati. Sul mercato dell’usato, una Challenger può partire dai 27.000 euro di una 3.6 V6 SXT, la versione d’accesso negli States, mentre per una Challenger con motore V8 servono almeno 35.000 euro.

Il listino americano, invece, è decisamente più interessante: l’ultimo anno di produzione delle Challenger, infatti, offriva la versione d’accesso 3.6 V6 SXT a partire da soli 33.000 dollari, mentre per una R/T con motore 5.7 V8 servivano poco più di 41.000 dollari. L’esagerata Hellcat, invece, partiva da 70.000 dollari, con la folle Redeye da 808 CV che toccava i 90.000 dollari. Diverse, poi, le versioni della coupé Dodge proposte nel corso degli anni, dalle varianti Widebody a carreggiate allargate, con vistosi passaruota bombati e dimensioni ancor più aggressive, alle declinazioni più particolari, come la SRT Demon, prodotta solo tra il 2017 e il 2019, con il motore Hellcat portato a 850 CV, oppure la folle Demon 170, lanciata nel 2023 e dotata di 1.039 CV e un’accelerazione 0-96 km/h di soli 1,66 secondi.

A concludere la storia produttiva della Challenger ci sono le versioni della coupé Dodge denominate Last Call, le ultime con motore V8 e questa forma, prodotte e vendute tra il 2023 e il 2024. Al loro posto, sono arrivate le inedite Charger, con listini però decisamente più esosi. Parlando proprio dell’elettrica Charger Daytona, i prezzi della coupé Dodge partono intorno ai 68.000 dollari per una R/T in allestimento First Edition e arrivano agli 80.000 dollari della Scat Pack First Edition da 680 CV.