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Daihatsu Taft

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Pro

  • Ottime capacità fuoristradistiche
  • Robusto e affidabile

Contro

  • Impacciato su strada
  • Abitacolo rumoroso e stretto

Daihatsu Taft: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

In Giappone, negli anni ’60 e ’70, nacquero diversi fuoristrada di piccole dimensioni: dopo l’esempio dei piccoli Jeep Willys americani, capaci di arrampicarsi negli angoli più remoti del Giappone, tantissimi costruttori nipponici hanno deciso di lanciare dei modelli compatti e con quattro ruote motrici. Oltre a Toyota, con il Land Cruiser, e Suzuki con i suoi Jimny/Samurai, nel 1974 anche Daihatsu si aggiunse alla festa con il suo Daihatsu Taft. Leggi di più

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Veicolo dalle dimensioni compatte a quattro ruote motrici, venduto su alcuni mercati come Scat, come molte delle 4x4 dell’epoca anche questa vettura nipponica adottava uno stile che ricordava molto da vicino le Jeep civili “CJ” americane. L’intento per cui Daihatsu la creò è chiaro, la Taft doveva garantire grande mobilità sui terreni accidentati e permettere anche ai civili di avventurarsi in fuoristrada per lavoro o per tempo libero. Il tutto con un’affidabilità e una robustezza tipica delle automobili giapponesi. Prodotto tra il 1974 e il 1984 e sostituito dal Daihatsu Rocky, dotato di serie di trazione integrale e di quattro motori, due a benzina e due Diesel, Daihatsu Taft è stato il primo 4x4 prodotto da Daihatsu, che ha segnato il passo per i fuoristrada successivi, da Rocky a Feroza passando per la Terios.

Scopriamo quindi dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Daihatsu Taft.

Dimensioni Daihatsu Taft

Le dimensioni della Daihatsu Taft sono:

  • lunghezza 3,32/3,49 metri
  • larghezza 1,46 metri
  • altezza 1,86 metri
  • passo 2,03 metri

La prima versione della Daihatsu Taft, dotata di un passo di soli 2,03 metri, si presentava sul mercato con carrozzeria a due sole porte e con copertura telonata che chiudeva anche tutta la parte posteriore e che era amovibile. L’auto, esteticamente, si riconosceva per forme squadrate e regolari, con fari anteriori rotondi incastonati all’interno di una calandra a sviluppo orizzontale e un cofano motore bombato. L’auto era dotata di parabrezza piatto che poteva essere reclinato in avanti ed essere fissato orizzontalmente al cofano anteriore.

Questa soluzione, unita al fatto che tra parabrezza e portiera il montante laterale era praticamente inesistente spinse la Casa a fissare lo specchietto retrovisore in posizione molto avanzata. Posteriormente la Daihatsu Taft presentava una sorta di cassone in lamiera che chiudeva la parte inferiore dell’abitacolo e al quale era fissata anche la ruota di scorta, messa in verticale a sbalzo. Concludendo con le dimensioni di Daihatsu Taft, viste le dimensioni lillipuziane del fuoristrada giapponese il bagagliaio è davvero risicato. Non mancavano poi una versione chiusa con parte posteriore in lamiera né una pratica versione pick-up con un cassone decisamente molto pratico.

Interni Daihatsu Taft

Gli interni Daihatsu Taft sono molto semplici e spartani, come si conviene ad una vera fuoristrada, seppur lillipuziana. Salendo a bordo, l’auto accoglie con un abitacolo realizzato all’insegna dell’essenzialità. Non presenta rivestimenti in plastica o in altri materiali “pregiati”, ma si affida alla carrozzeria a vista con la scocca verniciata a rappresentare pannelli porta e plancia.

Davanti al posto guida, dietro al volante, compariva una semplicissima strumentazione raccolta all’interno di un pannello rettangolare in plastica. Ad esso si aggiungevano due interruttori e due manopole per luci e avviamento, mentre negli interni di Daihatsu Taft non c’era neanche l’ombra di radio, impianto di riscaldamento o altre amenità. Questo, però, è ciò che si trova puntando sul Taft prima serie, noto anche come F10. Gli ultimi esemplari, infatti, sfoggiano una parte superiore della plancia e i pannelli porta in plastica, con diversi indicatori supplementari per pressione dell’olio e temperatura dell’acqua, mentre in una piccola plancia fanno la loro comparsa i comandi per l’aerazione e la radio. Il tunnel centrale, infine, ospita tre leve: quella lunghissima per il cambio manuale, quella per selezionare le quattro ruote motrici o le marce ridotte e l’ultima per il freno di stazionamento. Lo spazio, infine, è davvero ridotto già per due, mentre in quattro è davvero stretto.

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Motori Daihatsu Taft

A livello meccanico e di motori, Daihatsu Taft è stata lanciata con la prima generazione del 1974 con trazione integrale di tipo inseribile, era spinta da un motore benzina da un litro di cilindrata quattro cilindri in linea da 45 CV, abbinato a un cambio manuale a quattro marce dotato anche di marce ridotte. Nel 1977, invece, la 4x4 nipponica fu evoluta nella versione F20, che si differenziava principalmente per la presenza nel vano motore di un quattro cilindri da 1,6 litri a benzina dotato di 66 CV e disponibile anche con cambio a 5 marce in versione De Luxe.

Contestualmente, però, la gamma motori di Daihatsu Taft fu ampliata da una Diesel, identificata dalla sigla F50, spinta da un motore da 2,5 litri a gasolio da 61 CV che riscosse un certo successo all’estero, ma non in Italia, dove all’epoca le auto con questo tipo di alimentazione erano sottoposte a una tassazione sfavorevole. Nel 1983, infine, arrivarono sul F60 ed F65, che sostituivano il 2.5 Diesel con il più grande 2.8, sempre aspirato, da 69 CV. A livello meccanico, infine, Taft è il classico fuoristrada anni ’70, con ponte rigido sia davanti che dietro e sospensioni a balestra.

Motori Daihatsu Taft

Benzina

  • 1.0, 1.0 quattro cilindri aspirato, 45 CV, cambio manuale a 4 marce+ridotte, trazione integrale
  • 1.6, 1.6 quattro cilindri aspirato, 66 CV, cambio manuale a 4/5 marce+ridotte, trazione integrale

Diesel

  • 2.5, 2.5 quattro cilindri aspirato, 61 CV, cambio manuale a 4 marce+ridotte, trazione integrale
  • 2.8, 2.8 quattro cilindri aspirato, 69 CV, cambio manuale a 5 marce+ridotte, trazione integrale

Prezzi Daihatsu Taft

Il listino prezzi di Daihatsu Taft era piuttosto contenuto, continuando la tradizione dei piccoli fuoristrada nipponici economici e abbordabili. Sebbene in Italia le vetture straniere fossero ancora un po’ ostracizzate, il prezzo concorrenziale le rendeva appetibili soprattutto nei piccoli paesi montani, dove un SUV di piccole dimensioni davvero capace fuoristrada è un mezzo ricercato e versatile come pochi. Prodotto tra il 1974 e il 1984, Taft è stato commercializzato anche come Scat in alcuni mercati, mentre tra il 1981 e il 1984, Toyota produsse una sua versione di Taft, il Toyota Blizzard, dotato di un motore 2.2 diesel con cambio manuale e prodotto esclusivamente per il mercato interno.

Ma oggi, invece, quali sono i prezzi di Daihatsu Taft? Si tratta di un fuoristrada decisamente raro e poco comune oggi, soppiantato negli anni dai più moderni Daihatsu come Rocky, Feroza e Terios. Nonostante questo, però, Taft è ancora affidabile e robusto, e queste capacità tirano su non poco il prezzo. Per una Taft in perfette condizioni, infatti, si parte da circa 4.000 euro, mentre i più impeccabili arrivano fino a 5.500 euro. Al momento in cui scriviamo, però, non ci sono esemplari di Taft in vendita in Italia sul nostro portale.

Daihatsu Taft: concorrenti e conclusioni

Daihatsu Taft uscì dal mercato nel 1984, anno in cui la Daihatsu presentò la sostituta Rocky, sigla che in verità la Taft aveva sempre riportato sulle fiancate. Il merito del piccolo Taft fu proprio quello di dimostrare le capacità di Daihatsu nella produzione e nell’ingegnerizzazione di un fuoristrada compatto, agile, facile da guidare ma al contempo incredibilmente valido e capace una volta messe le ruote fuori dall’asfalto. Ed è infatti questo l’habitat naturale di Taft. Come le principali concorrenti infatti Daihatsu Taft ha una meccanica completamente dedicata all’offroad, risultando impacciato, impreciso, lento e rumoroso su strada.

L’abitacolo davvero striminzito, poi, non aiuta la poliedricità, rendendo Taft un fuoristrada duro e puro, seppur con i suoi difetti. Se infatti cercate un’auto storica dal sapore d’avventura, con capacità fuoristradistiche ottime ma senza pretese di utilizzo stradale, Taft è sicuramente da tenere in considerazione. Concludiamo, come di consueto, con le dirette concorrenti di Daihatsu Taft: escludendo l’erede Rocky e la gemella Toyota Blizzard, Taft se la doveva vedere con il Suzuki LJ80 e Samurai, nonché con il più grande Toyota Land Cruiser, FJ40, Land Rover Series III e con il sovietico UAZ 469.

FAQ

Quanto costa la Daihatsu Taft?
Daihatsu Taft si trova a prezzi compresi tra i 4.000 e i 5.500 euro.
Quanto pesa la Daihatsu Taft?
Daihatsu Taft è un fuoristrada davvero leggero, con un peso che per la 1.0 originale arriva a meno di 985 kg.
Quando è stata prodotta la Daihatsu Taft?
Daihatsu Taft è stata prodotta per 10 anni, tra il 1974 e il 1984.

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