Daihatsu Materia

Dimensioni Daihatsu Materia

Le dimensioni della Daihatsu Materia sono:

• lunghezza 3,80 metri
• larghezza 1,69 metri
• altezza 1,64 metri
• passo 2,54 metri

Le dimensioni della Daihatsu Materia in lunghezza e larghezza non sono troppo differenti da quelle di una utilitaria, ma l’elevata altezza e il notevole passo hanno permesso di ricavare un abitacolo arioso e agevole per cinque passeggeri . Il suo design così anticonvenzionale può facilmente trovare dei detrattori, per lo più sconcertati da forme così poco “mediate”, alla stessa maniera questo aspetto ha permesso al monovolume di ottenere una volumetria di tutto rispetto in rapporto alle dimensioni della Daihatsu Materia. Inoltre, le ruote poste alle estremità della carrozzeria incidono efficacemente sul baricentro, assicurando alla piccola giapponese una tenuta di strada davvero efficace. Di certo, le sue forme non lasciano indifferenti: il muso è cortissimo, mentre il frontale a sviluppo verticale è dominato dalla mascherina caratterizzata da due listelli cromati, al di sopra della quale fanno bella mostra i fari rettangolari. La fiancata, grazie alle superfici lisce e ai finestrini di piccola taglia, comunica robustezza e solidità, sensazioni amplificate ulteriormente dal posteriore tronco ed imponente.

I designer giapponesi hanno quindi lavorato su una serie di dettagli affinché una linea così anticonformista si differenziasse da quella di un veicolo commerciale: la Materia sfoggia diversi particolari che la ingentiliscono, come ad esempio le cromature anteriori, i fari allungati, i passaruota bombati. L’insieme, per quanto radicalmente differente da tutta la concorrenza, è decisamente piacevole e assicura alla vettura giapponese una certa esclusività, nonché un’aria decisamente snob. È dunque indubbio che possa non piacere, ma la sua estrema personalità, in un segmento dove le auto tendono ad assomigliarsi tutte tra loro, ha permesso alla Materia di ritagliarsi una nicchia fatta di non pochi estimatori.

Interni Daihatsu Materia

Anche gli interni della Daihatsu Materia, seppur maggiormente convenzionali, concorrono ad esaltare la personalità della vettura: ariosi e particolarmente ampi, sono caratterizzati da una semplice plancia alla giapponese, la cui maggiore particolarità è data dalla strumentazione posta al centro della console e non davanti agli occhi del guidatore. Sotto il quadro, dotato di due strumenti analogici per i giri del motore e la velocità e di un display per le informazioni secondarie, troviamo l’impianto hi-fi e più in basso le tre ordinarie manopole del climatizzatore manuale. Di livello discreto le plastiche e i tessuti impiegati per i rivestimenti.

Gli interni della Daihatsu Materia sono omologati per cinque passeggeri che godono di ampio spazio per la testa. Dal posto guida si gode di un’ottima visibilità, lo sterzo ha un ampio diametro mentre la leva del cambio è posta un po’ troppo in basso. Tranne che per la versione base, è presente un divano che scorre di 16 centimetri, ciò consente di modulare l’abitacolo in funzione dello spazio per le gambe oppure per quello dei bagagli. Il baule ha una capienza che minima che varia da 181 a 294 litri, che abbattendo il divano sale fino a 619 litri, apprezzabile infine la soglia di carico bassa e l’assenza di gradini.

Motori Daihatsu Materia

I motori della Daihatsu Materia sono due propulsori a benzina e garantiscono prestazioni di tutto rispetto. Il più piccolo è caratterizzato da una cilindrata di 1.3 litri, alimentato ad iniezione elettronica, ed è dotato di testata a 16 valvole. Capace di sviluppare 91 CV, assicura alla vettura una velocità massima di 169 km/h ed uno 0-100 in 11,5 secondi. Ben più potente il 1.5 litri, anch’esso con testata plurivalvole a fasatura variabile e accreditato di 103 CV di potenza, sufficienti per garantire alla Materia una velocità massima di oltre 170 km/h e un’accelerazione da 0-100 in 10,8 secondi. Quest’ultimo propulsore è possibile ottenerlo in combinazione con il cambio automatico e con la trazione integrale 4WD.

I motori della Daihatsu Materia non prevedono unità alimentate a gasolio: questa politica commerciale ha inevitabilmente inciso sulla diffusione della vettura nei paesi europei e in particolar modo in Italia, dove nel segmento B a farla da padrona sono proprio le motorizzazioni diesel. Inoltre, per venire incontro ai mercati dove il caro benzina penalizza non poco le vetture non alimentate a gasolio, Daihatsu aveva inserito sin da subito in listino la versione della Materia denominata “Green Powered” e caratterizzata dall’alimentazione bi-fuel benzina/GPL. Disponibile con entrambi i motori 1.3 e 1.5, la Green Powered assicura percorrenze di tutto rispetto, senza che le prestazioni siano particolarmente penalizzate dall’utilizzo del gas come combustibile.

Motori Daihatsu Materia

Benzina

• 1.3 91 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio automatico, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio manuale, trazione integrale

GPL

• 1.3 91 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio manuale, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio automatico, trazione anteriore
• 1.5 103 CV, cambio manuale, trazione integrale

Prezzi Daihatsu Materia

I prezzi della Daihatsu Materia da nuova partivano da circa 15 mila euro per il modello di ingresso, e arrivano a sfiorare i 20 mila euro nella versione 1.5 litri con alimentazione bi-fuel. Nell’ambito dell’usato auto, per quanto la vettura non sia particolarmente diffusa, si possono comunque fare buoni affari: i prezzi della Daihatsu Materia sono inferiori alla concorrenza, dato che non è una vettura molto conosciuta in Italia e la sua rivendibilità è in genere scarsa, dunque le auto usate di questo marchio si deprezzano piuttosto velocemente. Gli allestimenti disponibili erano Sho, Hiro e Taka, questi ultimi due prevedevano: radio CD MP3, clima, cerchi in lega, fendinebbia, controllo di trazione (Taka), sedile posteriore frazionato e scorrevole.

Per quanto riguarda la sicurezza, attiva e passiva, è molto curata, poiché la Daihatsu Materia può contare su ABS con EDB (ripartitore elettronico di frenata), controllo di stabilità e trazione, ASC (controllo dello sbandamento laterale in curva). A tutto ciò, si deve aggiungere la messa a punto di una gabbia rigida con zone a deformazione controllata, che hanno permesso alla Materia di ottenere risultati rilevanti nei severissimi crash test. A sottolineare ulteriormente l’attenzione dei tecnici per la sicurezza, si consideri che l’auto monta di serie airbag anteriori e laterali, mentre quelli a tendina sono di serie per l’allestimento di punta.

Daihatsu Materia: concorrenti e conclusioni

La Daihatsu Materia o la si ama o la si odia per la sua linea fuori dagli schemi. Ma a prescindere dal design, che può piacere o meno, l’assenza di motori diesel, in un’epoca dove era proposto un po’ ovunque, ha certamente contribuito a limitarne la diffusione. I due motori a benzina pagano, letteralmente dal benzinaio, la scarsa aerodinamica dell’auto con consumi elevati a velocità autostradali, in questo senso la versione a GPL ci mette una pezza grazie al prezzo stracciato del gas. Molto peculiare la possibilità di averla con la trazione integrale 4WD, data la tipologia di vettura, ma che è stata particolarmente apprezzata nei mercati esteri dove il monovolume giapponese ha ottenuto performance di vendita di tutto rispetto, merito soprattutto di un abitacolo spazioso per le dimensioni e pratico.

Da un punto di vista tecnico, la Daihatsu Materia non presenta grandi sorprese, poiché nasce sul pianale di auto già note, come la Daihatsu Sirion e la Toyota Yaris. Dunque lo schema è il tipico delle piccole vetture: trazione e motore anteriore, cambio meccanico a 5 rapporti con la possibilità di scegliere la trasmissione automatica a 4 rapporti, impianto frenante misto con dischi ventilati avanti e tamburi con ganasce flottanti dietro, sospensioni con schema MacPherson sull’asse anteriore e a ponte semirigido con barra stabilizzatrice e molle elicoidali sul posteriore. Uno sforzo maggiore i tecnici giapponesi lo hanno riservato all’ecologia, poiché la Daihatsu Materia vanta contenuti di prim’ordine per l’abbattimento delle emissioni nocive, a partire dal cosiddetto catalizzatore intelligente, un brevetto Daihatsu basato sulle nanotecnologie. Per questa tipologia di catalizzatore, infatti, viene impiegato il palladio, metallo nobile in grado di autorigenerarsi con il calore dei gas di scarico: trattiene maggiormente le impurità ed assicura al catalizzatore una vita media molto più lunga. Le concorrenti della Daihatsu Materia erano la Fiat Idea, la Peugeot 1007, la Nissan Cube.