Daihatsu Copen

La Daihatsu Copen rimase in vendita in Europa fino al 2012 quando venne annunciata a versione Copen 10th Anniversary prodotta in soli 500 esemplari. Il 2013 segnò l’anno della presentazione della seconda versione della Daihatsu Copen che continua ancor’oggi ad essere prodotta per il mercato giapponese in Giappone con il nome di Copen Robe. Se uno si sofferma sulle dimensioni della Daihatsu Copen potrebbe sembrare una vettura in miniatura, qui tutti i centimetri devono essere di sostanza e pochi orpelli, il superfluo va eliminato e tutto va pesato, dato il motore piccolo che la vettura adottava.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Daihatsu Copen di prima generazione, l’unica venduta in Italia.

Dimensioni Daihatsu Copen

Le dimensioni della Daihatsu Copen prima generazione sono:

• lunghezza 3.44 metri
• larghezza 1,47 metri
• altezza 1,25 metri
• passo 2,22 metri

La Daihatsu Copen di prima generazione a partire dal 2004 in Italia si è sempre posta come una citycar semplice e divertente con una connotazione unica e relativamente spartana. l design giovane e sbarazzino, caratterizzato da linee morbide e dalla perfetta simmetria del volume anteriore e di quello posteriore, ha saputo catturare l’attenzione di numerosi appassionati, sia nel mercato orientale che in quello europeo. Gli europei erano in verità già preparati a questa tipologia di autovettura, grazie all’introduzione della Peugeot 206 CC, un’altra coupé-cabrio concettualmente simile al modello Daihatsu, anche se sensibilmente più grande.

Guardando la Daihatsu Copen, tutti almeno una volta non abbiamo potuto far a meno di osservare come il frontale assomigli ad un sorriso. Se uno guarda infatti il muso potrà notare due enormi proiettori dal design ovale che ricordano gli occhi e la griglia del paraurti che ricorda una bocca. Il cofano in questo caso risulta lineare, morbido ed alto, quasi a formare la fronte al fine di lasciare tutto lo spazio alla griglia cromata per far prendere aria al motore e dove campeggiava il logo Daihatsu e proiettori tondi ed ampi ai lati. Lateralmente la Daihatsu Copen si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sotto la linea dell’abitacolo, questa coupé risultava essere una due posti secchi con abitacolo piccole e stretto che dall’esterno risultavano essere decisamente compatto anche nelle forme, riesce inoltre a stupire la presenza di un terzo volume nonostante le misure siano nettamente piccole e simpatiche. La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 14”, che a richiesta potevano essere in lega e da 15 pollici.

Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto curvo con l’inserimento, nella parte bassa del logo Daihatsu e di una coda semplice che ricorda il frontale in modo da far sembrare identica a parte anteriore con al posteriore. Nella parte laterale si trovano i fanali a sviluppo tondo esattamente con il frontale, che lasciano spazio al portello ampio e lineare che include anche un piccolo spoiler. Durante gli anni di produzione la Daihatsu Copen ha subito pochissime modifiche senza mai però perdere la sua connotazione di vettura minuscola ed utile alla vita in città per chi non vuole faticare a trovare parcheggio, ma al tempo stesso avendo lo spazio per 2 occupanti ed un bagagliaio piccolo, ma fruibile per divertirsi e regalare sorrisi a chi la vede.

Interni Daihatsu Copen

Entrando nell’abitacolo della coupé cabriolet di Daihatsu si può notare subito che l’abitacolo della Copen è dotato di pochi vani portaoggetti e votato all’essenzialità per l’utilizzo quotidiano della vettura. Inoltre, si fanno notare i rivestimenti presenti anche sulle portiere, di pelle e plastica. I sedili regolabili in altezza danno una buona visibilità e sono disponibili in versione più sottile al fine di mantenere uno spazio contenuto. La concretezza e l’affidabilità sono i principali obiettivi di questa vettura, pensata per chi non si interessa delle plastiche dure di color nero lucido e dei materiali rigidi. 

Si nota invece l’attenzione alla sicurezza, con le cinture di sicurezza regolabili in altezza, non sempre presenti sulle vetture di segmento A. Dal lato infotainment, ad eccezione dell’allestimento base, troviamo a predisposizione per l’autoradio aftermarket. Nella parte bassa vi è il comando del clima che vede i tre comandi principali disassati. Gli interni della Daihatsu Copen sono semplici, ma tutto si trova al suo posto e risulta facile, la nota negativa, come ci si può aspettare da questo tipo di vetture è il bagagliaio a pozzetto che è di soli 150 litri, e se si viaggia a tetto scoperto non vi più spazio nel vano. I due sedili in pelle risultano contenitivi ed essenziali, mentre la plancia prevedeva il volante a sinistra o destra in base all’anno di produzione ed allo stato di provenienza.

Motori Daihatsu Copen

I motori della piccola Daihatsu Copen prevedono due soli propulsori che erano offerti a listino in base allo stato ed all’anno di produzione.

La potenza massima del motore prodotto e venduto in UK a partire dal 2003 è un 659 cc turbo di soli 68 CV, essendo realizzata per il regno unito a vettura venne proposta con la sola guida a destra, infatti le vetture sul panorama odierno che prevedono questa motorizzazione sono solo d’importazione britannica. Per la versione Italiana ed Europea il powertrain cui veniva accoppiata la Daihatsu Copen era un 1.3 litri da 87 cavalli e 120 Nm abbinato ad una trasmissione manuale a 5 rapporti e dalla trazione anteriore. La motorizzazione 1.3 della Copen era in grado di far segnare un consumo di carburante nel ciclo combinato di più di 22 chilometri con un litro allontanando così lo spauracchio della pompa di benzina, cosa che per queste vetture peso piuma risulta essere una priorità. Fra gli aiuti alla guida il conducente poteva contare su ABS, ESP, i sensori parcheggio e l’attivazione automatica delle luci. La Daihatsu Cuore ha ottenuto quattro stelle durante i crash test Euro NCAP.

Prezzi Daihatsu Copen

I prezzi della Daihatsu Copen risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Da ricerche di mercato è emerso che tra gli 8.000 ed i 10.000 euro si può portare a casa una Daihatsu Copen con la guida a sinistra ed il motore 13 litri, mentre sono necessari tra i 7.000 ed i 9.000 euro per le versioni con la guida a destra ed il motore turbo. L’unicità della Daihatsu Copen si fa sentire anche nel prezzo poiché la vettura risulta essere semplice ed unica in ogni momento. In futuro questa vettura diventerà di sicuro apprezzamento per gli amanti del Giappone, delle keicar e delle vetture semplici con una linea classica ed amano la semplicità e che verrà ricordata anche nelle Youngtimer in quanto più unica che rara.

Non sono nemmeno necessarie motorizzazioni potenti dato il peso della vettura infatti l’ultima versione monta motore 1.3, mentre le precedenti fermavano la loro potenza sotto a questa cifra tra i 500 ed i 700 cc di cilindrata, poco più che una moto. Questa scelta di motori e pesi piccoli sono favorevoli ai neopatentati che in questo modo possono, con una piccola spesa, entrare a far parte del mondo della patente.

Daihatsu Copen: concorrenti e conclusioni

Le principali concorrenti della Daihatsu Copen, facente parte del segmento A delle coupé cabriolet, sono pochissime, ma tutte molto agguerrite vista l’unicità di queste piccole vetture. Partiamo dalla piccola FIAT 500C che fino alla versione del 2020 era di dimensioni contenute, andando nel listino delle vetture non più in produzione, di cui anche la Daihatsu Copen ne fa parte, troviamo la Nissan Micra Coupe Cabriolet e la Peugeot 206 CC, altre vetture simili con il tetto in tela sono l’MG TF e la Smart Cabrio.

Da quando è stata lanciata sul mercato nel 2004 in Europa, la Daihatsu Copen si è sempre distinta per il suo stile divertente, motori parsimoniosi, la grande possibilità di avere una vettura iconica, una vera e propria key car parcheggiata in garage che hanno giovato alla Casa giapponese riuscendo ad ottenere buoni risultati di vendita.