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Dacia Station wagon

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Dacia station wagon: storia, modelli, versioni e motori

La Casa romena Dacia è riuscita a posizionarsi in maniera aggressiva nella sua storia poco più che ventennale sul mercato europeo, capace di cambiare la percezione dei suoi prodotti e del suo brand sul pubblico. Capace di farsi notare per la produzione di auto robuste, razionali e con un ottimo rapporto qualità-prezzo, i vari modelli di berline, compatte e station wagon Dacia si sono fatte spazio tra le decine di proposte “occidentali”, riuscendo in poco più di 20 anni a rilanciarsi come uno dei brand più interessanti e apprezzati dal grande pubblico in tutta Europa. Se Dacia continua a conquistare il mercato con piccole compatte come la Sandero, bestseller in Europa tra le piccole di Segmento B e sempre sul podio a livello assoluto, o il SUV Duster, vero e proprio fenomeno di mercato, nel segmento delle station wagon Dacia ha avuto una presenza inferiore a livello di numeri, ma non per questo meno importante. Leggi di più

La prima station wagon Dacia della storia della Casa romena è in realtà arrivata molto presto, durante gli anni della dittatura di Nicolae Ceausescu. Fin dai primi passi del costruttore di automobili di stato, infatti, Dacia collaborò con la francese Renault, con la quale instaurò una collaborazione che sfociò, nel 1999, nell’acquisizione da parte di Renault della Casa dei Carpazi.

Il principale frutto di questa collaborazione fu la Dacia 1300, versione prodotta in Romania della Renault 12, lanciata da Dacia nel 1969 e prodotta ininterrottamente fino al 2004. Sia la versione iniziale, la 1300, che la successiva 1310 vennero proposte sia con carrozzeria berlina che in versione Break, dando così a Dacia la sua prima station wagon. La versione familiare accompagnò la carriera della 1300/1310 fino al suo addio nel 2004, venendo sostituita cinque anni dopo, nel 2009, dalla particolare Logan MCV. Derivata dalla versione van, la Logan MCV unisce la praticità di una multispazio con il prezzo e le dimensioni di una station wagon.

Proposta con discreto successo fino al 2013, al suo posto Dacia ha lanciato nello stesso anno la sua prima station wagon moderna, chiamata nuovamente Logan MCV. Nonostante il nome, però, si tratta di una classica familiare di segmento B, derivata direttamente dalla bestseller Sandero. Prodotta fino al 2021, al suo posto Dacia ha scelto di cambiare nuovamente ricetta, proponendo la Jogger, un modello che, come la prima Logan MCV, unisce le caratteristiche di una station wagon con quelle di una monovolume.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni della station wagon Dacia, la Logan MCV di seconda generazione.

Segni particolari di Dacia station wagon

  • Dopo la prima generazione della Logan MCV, basata sulla versione commerciale della berlina romena, Dacia ha prodotto tra il 2013 e il 2021 la sua prima vera Station Wagon moderna, la Logan MCV II.
  • Prima dell’acquisizione del marchio da parte di Renault nel 1999, Dacia aveva prodotto una station wagon, la versione familiare della sua storica berlina 1300/1310 Break, basata sulla Renault 12.
  • Dopo la Logan MCV, il suo posto all’interno della gamma è stato preso dalla Dacia Jogger, modello che unisce le caratteristiche di station wagon, monovolume e SUV in un unico modello.

Modelli Dacia station wagon

Come detto in apertura, quindi, la storia Dacia non ha visto nella sua storia decine di modelli station wagon, preferendo concentrarsi su altri segmenti, secondo la Casa romena, più redditizi. Nell’era moderna del costruttore dei Carpazi, infatti, a prendersi lo scettro di modelli più apprezzati dal pubblico sono state la compatta Sandero, arrivata nel 2020 alla sua terza generazione e bestseller assoluta Dacia, e il SUV Duster, che con il suo successo è riuscito a cambiare l’immagine e l’appeal dell’intero brand Dacia.

Nonostante questo, con la Logan MCV di prima generazione del 2009 Dacia ha proposto una vettura che unisce la praticità di una multispazio con la versatilità di una station wagon, ottenendo un importante successo sia in Italia che in altri Paesi. Dopo la Logan MCV prima serie, Dacia decise per la seconda generazione di questo modello di realizzare un’auto più conservativa, abbandonando la particolare ricetta metà multispazio-metà SW per offrire la sua prima station wagon moderna.

I modelli di station wagon Dacia, quindi, si possono riassumere in un’unica proposta nell’era moderna e importata fuori dalla Romania:

  • Dacia Logan MCV II

Lanciata nel 2013, la Logan MCV arriva sul mercato un anno dopo il lancio in pompa magna della Sandero II, la seconda generazione della vendutissima compatta della Casa di Ploiesti. Del resto, la parentela con la due volumi romena è a dir poco inequivocabile. Per la seconda serie della berlina Logan, infatti, Dacia scelse di non realizzare più un’auto inedita, ma di derivare anche a livello estetico e di caratteristiche tecniche la sua berlina a tre volumi dalla vendutissima Sandero. In più, al posto della precedente Logan MCV è stato lanciato un modello inedito, la Dokker, multispazio derivata dall’omonimo veicolo commerciale proposto da Dacia.

Se, quindi, l’anima da monovolume ha la sua erede nella Dokker, per quanto riguarda il segmento delle station wagon i modelli Dacia hanno visto l’arrivo della Logan MCV, che con la precedente condivide esclusivamente il nome. Lo stile, infatti, è da classica station wagon derivata da una compatta di segmento B. Il frontale è del tutto identico alla Sandero II, con la quale condivide la grande mascherina con due listelli cromati e il logo Dacia al centro, i fari trapezoidali (dal 2016 dotati di luce diurna a LED) e, in generale, un disegno piuttosto semplice e razionale, che non si spinge in soluzioni estetiche esagerate ma vuole trasmettere razionalità e pulizia. Lateralmente, la Logan MCV è identica alla Sandero fino al montante posteriore, condividendo anche le stesse portiere con la compatta da cui deriva. A differenziarla ci sono le grandi barre sul tetto molto prominenti e, ovviamente la lunga coda posteriore, con la lunghezza che passa dai 4,06 metri della Sandero ai ben 4,50 metri della Logan MCV.

Nuevos Dacia Sandero y Logan 2021 (14)

In coda, invece, troviamo un disegno molto morbido e classico, nuovamente senza grandi picchi di design ma con soluzioni pensate per la praticità. Il portellone, ad esempio, ha una soglia molto bassa, un ampio lunotto e i fari rettangolari a sviluppo verticale sono molto grandi. Particolare, poi, l’inserto in plastica in cima ai fari che spezza il montante posteriore e lo alleggerisce esteticamente. Salendo invece a bordo, gli interni dell’unico dei modelli di station wagon Dacia dell’era moderna condivide completamente l’abitacolo con la Sandero II, riprendendone in toto la plancia, molto semplice e realizzata con materiali economici, lo spazio, generoso per quattro persone, e la dotazione.

Se la versione d’attacco è infatti priva persino del clima, le varianti più ricche potevano contare su Cruise Control, clima e sul sistema di infotainment con schermo touch da 7 pollici, Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio, invece, è molto capiente: sia le varianti termiche che quelle a GPL offrono ben 573 litri di capacità minima, aumentabili a ben 1.518 litri abbattendo il divano posteriore.

Motori Dacia station wagon

Passando alla meccanica e ai motori della station wagon Dacia, la Logan MCV II condivide l’intero comparto tecnico con la Sandero II da cui deriva. La principale differenza è solo a livello di peso: per via degli oltre 40 cm in più di lunghezza, infatti, la Logan MCV ha un aggravio di peso di circa 70 kg a parità di motorizzazione. Sotto la carrozzeria, quindi, si nasconde il noto pianale Renault/Dacia B0, utilizzato da tutti i modelli della Casa romena dalla Logan del 2004 fino alla Duster di seconda generazione, uscita di scena nel 2024. Derivata dalla Clio II lanciata nel 1998, questa piattaforma è caratterizzata da un’estrema robustezza, frutto di componenti collaudate e testate su decine di modelli Renault, e arrivata agli anni ’10 con una grande durabilità.

Dotata di uno schema sospensivo molto classico (McPherson all’anteriore, ruote interconnesse dietro), come la compatta da cui deriva anche la Logan MCV fa un netto salto in avanti rispetto alla generazione precedente, adottando motori di ultima generazione condivisi con le Renault prodotte nello stesso periodo. Al posto dei vetusti 1.4 e 1.6 a benzina, infatti, al top della gamma “verde” troviamo il moderno 900 TCe, un tre cilindri da 0.9 litri turbo da 90 CV e 150 Nm di coppia, scaricati sulle ruote anteriori da un classico cambio manuale a 5 marce, unica proposta per l’intera gamma, oppure, solo per questo motore, con il cambio EasyR, un manuale robotizzato a 5 marce.

All’inizio della carriera della station wagon romena, poi, ad aprire la gamma ci pensava il classico 1.2 16v, un quattro cilindri aspirato da 75 CV, sostituito nel 2016 dal nuovo 1.0 SCe tre cilindri, sempre aspirato, da 73 CV. Non mancava, ovviamente, un motore Diesel, adatto alla tipologia di automobile: fino al 2018, il 1.5 dCi è stato proposto in due varianti di potenza, 75 e 90 CV. Con l’arrivo delle ultime normative Euro 6.2 e l’adozione dell’AdBlue, il nuovo 1.5 Blue dCi è stato rinnovato sempre in due livelli di potenza, 75 e 95 CV.

A concludere la gamma motori della station wagon Dacia ci pensano le proposte a GPL, a dir poco apprezzate dal pubblico italiano. Se al lancio l’unico motore alimentato a gas era il classico 1.2 16v da 75 CV, dal 2015 è arrivato il nuovo 900 TCe anche in versione benzina-GPL, con 90 CV e la stessa vivacità della versione termica. Nel 2020, infine, anche sulla Logan MCV è arrivato il nuovo 1.0 TCe ECO-G: con la cilindrata leggermente maggiorata, il tre cilindri turbo ha guadagnato 10 CV, arrivando a 100 CV e 170 Nm di coppia. Scopriamo, quindi, i motori della station wagon Dacia:

Motori Dacia station wagon

Motori Dacia Logan MCV

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.0 SCe 75 1.0 tre cilindri aspirato benzina 73 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.2 16v 1.2 quattro cilindri aspirato benzina 75 CV Anteriore Manuale a 5 marce
0.9 TCe 0.9 tre cilindri turbobenzina 90 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.5 dCi 1.5 quattro cilindri turbodiesel 75/90 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.5 Blue dCi 1.5 quattro cilindri turbodiesel 75/95 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.2 GPL 1.2 quattro cilindri aspirato benzina/GPL 75 CV Anteriore Manuale a 5 marce
0.9 TCe GPL/ECO-G 0.9 tre cilindri turbo benzina-GPL 90 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.0 TCe ECO-G 1.0 tre cilindri turbo benzina-GPL 100 CV Anteriore Manuale a 5 marce

Versioni e prezzi Dacia station wagon

Arriviamo, quindi, alle versioni della station wagon Dacia e ai prezzi della Logan MCV II, proposta, come da tradizione della Casa romena, ad un listino molto aggressivo. Rispetto al passato, poi, con questa seconda generazione sono state realizzati anche degli allestimenti più originali e sfiziosi rispetto ai “classici” base, Ambiance e Lauréate, sostituite poi con il restyling dai nuovi allestimenti Essential, Comfort e Lauréate. Al lancio, anche le versioni top di gamma non avevano il clima, disponibile unicamente a richiesta, mentre le versioni più costose offrivano anche il sistema di infotainment da 7 pollici, i cerchi in lega e l’ESP. Con l’avanzare della carriera, le versioni della station wagon Dacia si sono moltiplicate, introducendo anche sulla familiare l’apprezzata carrozzeria Stepway.

Come sugli altri modelli della Casa, anche sulla Logan MCV la variante Stepway offre una cura estetica interna ed esterna più avventurosa, con paraurti con vistose protezioni in plastica, assetto rialzato, cerchi in lega dedicati, sellerie e inserti specifici all’interno. Nel corso degli anni sono poi arrivate anche delle versioni a tiratura limitata come la 15th Anniversary, nata per celebrare i 15 anni dal debutto del marchio Dacia in Europa e caratterizzato da sellerie e finiture dedicate, dotazione completa di clima automatico, cruise control, fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera.

Tra le versioni speciali troviamo anche la Trasversale, dedicata ai 10 anni di presenza sul mercato europeo di Dacia, e La Gazzetta dello Sport, variante dedicata al mercato italiano. Per quanto riguarda i prezzi delle station wagon Dacia, la versione d’accesso della Logan MCV partiva da meno di 9.000 euro, mentre la più ricca 1.5 Blue dCi nell’allestimento speciale 15th Anniversary arriva a sfiorare quota 16.000 euro. Oggi, invece, in assenza di un’erede vera e propria la Logan MCV ha ancora appeal sul mercato dell’usato, mantenendo quindi piuttosto bene le quotazioni.

Per portarsi a casa una Logan MCV, infatti, servono almeno 4.000 euro per una 1.2 16v o una 1.5 dCi da 75 CV in allestimento Ambiance, mentre per una Lauréate con motore 1.5 dCi da 90 CV si parte da almeno 7.000 euro. Le varianti più ricercate sono le 0.9 e 1.0 TCe con doppia alimentazione benzina-GPL, che possono strappare prezzi che partono dai 9.500 euro per esemplari più chilometrati fino agli oltre 12.000 euro per le ricche 15th Anniversary con motore 1.0 da 100 CV ECO-G.

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