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Dacia 4x4

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Dacia 4x4: storia, modelli, versioni e motori

La Casa romena Dacia è nata nel 1966 per volere del dittatore del Paese dei Carpazi, Nicolae Ceausescu, e dai primi decenni di produzione su licenza di modelli Renault ha fatto enormi passi avanti. Nel 2024, infatti, è arrivata la terza generazione della prima 4x4 Dacia, la Duster: si tratta di un modello fondamentale per la Casa di Mioveni, in quanto la prima Duster del 2010 è stata l’automobile che ha cambiato per sempre la percezione del marchio romeno in tutta Europa. Dotata di linee ispirate, di grande robustezza, di un prezzo estremamente concorrenziale e di una trazione integrale molto efficace, nelle sue prime due generazioni la Dacia Duster è riuscita a convincere un numero sempre maggiore di persone. Leggi di più

Ora a scegliere la Duster non era solo chi cercava un’auto “low cost”, già orientato verso il marchio Dacia dagli altri modelli come la Logan e la Sandero, ma anche un pubblico più esigente, che apprezzava l’essenzialità e l’onestà di un’auto semplice, robusta e razionale.

Prodotta fino al 2017, la prima Duster ha lasciato spazio alla seconda generazione, più moderna dal punto di vista estetico, tecnologico e meccanico, seppur condividesse ancora la piattaforma con la precedente. Il salto di qualità definitivo, anticipato dalle nuove Sandero e Jogger, entrambe vetture oggettivamente moderne e al passo con le migliori rivali, è arrivata con la nuova Duster di terza generazione, lanciata sul mercato nel 2024.

Dotata di uno stile audace e aggressivo, una piattaforma totalmente nuova e, per la prima volta, di motorizzazioni ibride, la più famosa delle Dacia non rinuncia alla trazione integrale, confermandosi come la Dacia 4x4 per eccellenza. Scopriamo allora modelli, motori e versioni della 4x4 Dacia, la Duster terza serie.

Segni particolari delle Dacia 4x4

  • Escludendo la ARO 10, venduta su alcuni mercati come “Dacia 10” o “Dacia Duster” in piccoli numeri, la prima 4x4 della storia Dacia è la Duster di prima generazione, lanciata nel 2010.

  • Forte della sua trazione integrale, la Duster è stata venduta in tutto il mondo con diversi marchi: oltre a quello Dacia, è stata commercializzata come Renault Duster e come Nissan Terrano.

  • La tecnologia di trazione 4x4 della prima Duster è derivata da quella della coeva Nissan X-Trail: nonostante non sia un mezzo specialistico, la Duster si fa rispettare in fuoristrada.

Modelli Dacia 4x4

Come detto nell’introduzione, nella storia recente della Casa romena a rappresentare l’offerta di modelli 4x4 di Dacia è stata solamente la Duster, presentata al Salone di Ginevra del 2010. Arrivata oggi alla sua terza generazione, non è stata però la prima Dacia a trazione integrale.

Negli anni ’80 e ’90, infatti, la Casa automobilistica romena ARO proponeva sul mercato la ARO 10, un fuoristrada piuttosto spartano e robusto venduto, in Italia, come ARO Ischia e SuperIschia, mentre in altri mercati veniva commercializzata con il marchio Dacia e, in Regno Unito, con il nome di Dacia Duster.

Dopo questo particolare fuoristrada, Dacia non propose altri modelli dotati di trazione integrale per diversi anni. Concentratasi sulla produzione prima della sua storica 1300, ovvero la Renault 12 prodotta su licenza dal 1969, e poi sulla produzione di modelli originali, nel 1999 Dacia è stata acquisita dal Gruppo Renault, che iniziò dal 2000 a rilanciare il marchio romeno, utilizzando meccanica e componenti di modelli già collaudati per la produzione di veicoli a basso costo come la Sandero e la Logan.

Il punto di svolta della storia recente di Dacia è il Salone di Ginevra 2010: durante la kermesse svizzera, infatti, allo stand della Casa dei Carpazi debuttò un SUV compatto dallo stile moderno e squadrato, l’inedita Duster.

Dotata di un abitacolo estremamente razionale ed essenziale ma anche di tanto spazio e di una gamma motori robusta e semplice, la prima Duster conquistò con prezzi davvero concorrenziali: la versione base, priva di radio e clima, era offerta a 11.900 euro, e le più ricche Lauréate con la trazione integrale 4x4 non superavano quota 18.000 euro. Rinnovata con un restyling nel 2013 che ha migliorato l’aspetto esterno, rendendolo più moderno e curato, e soprattutto gli interni, meno poveri e meglio rifiniti, la Duster di prima generazione è stata sostituita nel 2017 dalla nuova Duster II.

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Realizzata sulla stessa base meccanica, la nuova Duster è stata disegnata dal Centro Stile Renault per offrire più cura e attenzione ad un prezzo solo leggermente maggiore. Da fuori, le linee evolvono quelle della Duster prima serie, con un frontale squadrato dominato da grandi fari rettangolari, dei massicci passaruota e una coda verticale con grandi gruppi ottici quadrati con una firma luminosa piuttosto elegante. Ancora più spaziosa all’interno, con un bagagliaio che arriva a 445 litri per le versioni a due ruote motrici (376 per le 4x4), in dimensioni medie (è lunga 4,32 metri, solo 5 millimetri più della prima serie) offre tanto spazio e un abitacolo completamente rinnovato.

Sebbene, infatti, la qualità non fosse ancora eccelsa, sia l’ergonomia che il design di molte componenti è nettamente migliorato, così come la qualità costruttiva. Grazie al lavoro degli ingegneri Dacia, poi, il rumore all’interno dell’abitacolo è stato ridotto della metà rispetto alla prima serie, e dopo il secondo restyling del 2022 che ha introdotto la nuova mascherina con il nuovo logo Dacia la Duster ha continuato a convincere, soprattutto in versione 4x4, fino all’arrivo della terza serie.

Nel 2023, infatti, Dacia ha presentato ufficialmente la terza generazione della Duster, lanciando il più moderno e raffinato dei modelli 4x4 di Dacia prodotti dalla Casa di Mioveni. Prima Duster ad abbandonare la “vecchia” piattaforma B0 per adottare la nuova base modulare CMF-B, a livello estetico segna un nettissimo salto di qualità rispetto alle precedenti. Il frontale è molto muscoloso e massiccio, caratterizzato dai fari full LED con firma luminosa a Y, un cofano alto e squadrato e una generosa altezza da terra.

Lateralmente, i passaruota bombati sono stati integrati meglio nel disegno della vettura, con un look più “rugged” e alla moda. In coda, la nuova Duster è molto più dinamica e al passo coi tempi, con fari a Y e un lunotto molto inclinato, linee tormentate e vistose protezioni sottoscocca.

All’interno, l’utilizzo di plastiche rigide è intervallato da soluzioni originali e materiali dall’aspetto più curato, mentre il disegno è moderno e tecnologico. Ai comandi del clima e al volante condiviso con alcune Renault, infatti, fanno il paio il nuovo schermo dell’infotainment da 10 pollici e l’inedito quadro strumenti digitale da 7 pollici, al debutto su una Duster. Lunga 4,34 metri, la nuova Duster ha un bagagliaio molto grande: sono 516 i litri delle versioni a trazione anteriore, mentre la 4x4 scende a 456 litri.

Motori Dacia 4x4

A livello di meccanica e motori, le Dacia 4x4 hanno sempre fatto rima, ovviamente, con Duster. Ad eccezione del già citato ARO 10, venduto in UK come Dacia Duster e dotato di una meccanica derivata dalla Dacia 1300, tutte le Duster hanno sempre offerto una o più versioni a trazione integrale. La prima generazione, realizzata su una versione allungata e adattata della classica piattaforma Renault B0 (derivata dalla Clio II del 1998), utilizzava uno schema meccanico molto classico, con sospensioni McPherson all’anteriore, retrotreno a ruote interconnesse e motori di derivazione Renault.

Nello specifico, al lancio le versioni dotate di trazione integrale offrivano due motori, un 1.6 quattro cilindri aspirato a benzina da 110 CV e il collaudato 1.5 dCi quattro cilindri turbodiesel da 90 o 110 CV, sempre affiancati al cambio manuale a 6 marce.

Il sistema di trazione integrale inseribile elettronicamente con un rotore vicino alla leva del cambio, invece, è ripreso da quello, ottimo, della Nissan X-Trail (Nissan è legata dagli anni ’00 da un’Alleanza con Renault e Dacia). Con il restyling, al 1.6 aspirato si è affiancato il 1.2 TCe quattro cilindri turbo da 125 CV, anche a trazione integrale. Anche la seconda generazione ha confermato la ricetta, con piattaforma Renault B0, sospensioni posteriori a ponte rigido e trazione integrale a controllo elettronico.

Diversi, invece, i motori proposti dalla Casa di Mioveni con il sistema 4x4. Al lancio, i motori proposti con trazione integrale sono il 1.6 aspirato da 115 CV, il 1.2 TCe da 125 CV e il classico 1.5 dCi da 110 CV. Con l’aggiornamento dei motori, tra i Diesel arriva nel 2018 il 1.5 Blue dCi da 116 CV e 260 Nm, caratterizzato da un cambio manuale a 6 marce con una “primina”, ovvero una prima marcia molto corta. Sia il 1.2 TCe che il 1.6 aspirato a benzina sono stati poi sostituiti dal più moderno 1.3 quattro cilindri TCe turbo da 130 o 150 CV, affiancato sempre al cambio manuale a 6 marce.

Oggi, invece, il nuovo Duster è realizzato su una nuova piattaforma ben più moderna, l’apprezzata CMF-B del Gruppo Renault. Questa piattaforma permette di adottare motorizzazioni elettrificate e soluzioni tecniche più raffinate, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello meccanico.

La Duster è infatti la prima vettura su base CMF con motore termico ad adottare le sospensioni posteriori Multilink, finora destinate alle sole elettriche sulla piattaforma CMF-EV. A livello di motorizzazioni, nonostante l’abbandono del motore Diesel per l’Italia troviamo il classico 1.0 TCe benzina-GPL da 100 CV e l’inedita 1.6 Hybrid, dotata del sistema Full Hybrid E-Tech da 145 CV già visto su altri modelli del Gruppo.

L’unica proposta 4x4 dei motori della Dacia Duster è la nuova 1.2 TCe: disponibile anche con la sola trazione anteriore, è un 1.2 litri tre cilindri turbo da 131 CV e 230 Nm, disponibile unicamente con il cambio manuale a 6 marce e, ovviamente, con la trazione integrale inseribile. Questi sono quindi, nel dettaglio, i motori della Dacia Duster 4x4 di terza generazione:

Motori Dacia 4x4

Motori Dacia Duster 4x4

Benzina Mild Hybrid

  • 1.2 TCe 4x4, 1.2 tre cilindri turbo, 131 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Versioni e prezzi Dacia 4x4

Arriviamo così alle versioni della 4x4 Dacia, la Duster, e ai prezzi. Al lancio, per avere una Duster con trazione integrale si partiva da soli 14.700 euro: questo era il prezzo della 1.6 aspirata da 110 CV con trazione integrale e allestimento Ambiance, intermedio per la gamma Duster ma versione d’attacco con trazione integrale.

La dotazione è estremamente semplice: di serie ci sono i cerchi in acciaio da 16 pollici, il servosterzo, gli alzacristalli elettrici anteriori, il sistema di trazione integrale 4x4 inseribile, la predisposizione audio e, a richiesta, il clima. La top di gamma Laureate, invece, offriva clima, radio, vetri elettrici posteriori, cerchi in lega e poco alto ad un prezzo leggermente più alto.

Con la seconda generazione, la Duster ha cominciato ad offrire una dotazione leggermente più ricca, proponendo allo stesso tempo versioni d’accesso molto spartane. La 1.6 aspirata con trazione 4x4 più economica, la versione base Essential, era offerta a soli 14.600 euro con una dotazione davvero risicata: di serie troviamo alzacristalli elettrici anteriori, computer di bordo, chiusura centralizzata, fendinebbia, servosterzo e radio, con il clima ancora a richiesta.

Con questa seconda generazione, però, hanno fatto il loro debutto versioni più sfiziose e ricche, come la Techroad del 2018 (dotata, di serie, di cerchi specifici, vernice rossa metallizzata, navigatore con schermo touch da 7 pollici, clima automatico e Cruise Control) o le ultime Journey, dotate di una connotazione estetica più aggressiva, dotazione più completa, nuovo infotainment da 8 pollici al centro della plancia e rivestimenti dedicati.

Oggi, invece, la gamma della nuova Duster ha ancora la versione Essential, proposta con la sola motorizzazione 1.0 TCe benzina-GPL e con una dotazione decisamente più completa che in passato (ora sono di serie clima manuale, sistema di connettività Bluetooth, vetri elettrici anteriori e posteriori e sensori di parcheggio posteriori).

Per le versioni 4x4, Dacia ha scelto di offrire il 1.2 TCe con trazione integrale in due allestimenti piuttosto ricchi, la Expression e la top di gamma Extreme. La prima offre di serie quadro strumenti digitale da 7 pollici, infotainment da 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, cerchi da 17 pollici e retrocamera, ed è offerta a circa 25.500 euro in accoppiata con la trazione integrale. La top di gamma Extreme aggiunge ingresso e accensione keyless, cerchi in lega specifici, navigatore, freno a mano elettronico, caricatore wireless per il cellulare e selleria specifica.

Questa versione, in accoppiata con la trazione integrale, è una delle più costose nel listino prezzi della 4x4 Dacia, mantenendo comunque un listino piuttosto contenuto rispetto ai SUV rivali non integrali: il prezzo di partenza è di circa 27.000 euro.

Per chi vuole spendere meno, sul mercato dell’usato ci sono tante Dacia Duster 4x4 in vendita. Facendo una ricerca avanzata con AutoScout24, scopriamo come una Duster 4x4 di prima generazione può costare tra i 4.000 e i 13.000 euro, mentre la seconda serie è offerta a partire da 13.000 euro fino ai 24.000 euro delle ultime 1.5 Blue dCi immatricolate nel 2024.