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Citroen citycar

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Citroen C1 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Citroen C1 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso
Accelerazione (0-100 km/h):11 - 17.1s
Velocità massima:157 - 170 km/h
Emissioni di CO2 (combinato):85 - 99 g CO2/km
Consumo (combinato):3.7 - 4.7 l/100km
Dimensioni:3460 x 1620 x 1460 mm
Porte:3 - 5
Bagagliaio:196 - 780 Litri

Citroen citycar: storia, modelli, versioni e motori

Diventata famosa in tutto il mondo con la mitica 2CV, la Citroen è stata una delle pioniere del segmento delle compatte, regalando alla Casa francese una solida reputazione come produttore di automobili piccole, leggere ed economiche. Sia la 2CV del 1948 che la successiva Dyane del 1967, però, non erano vere e proprie citycar Citroen, in quanto si proponevano come automobili economiche e “tuttofare”, capaci di essere, in un periodo di motorizzazione di massa, l’unica automobile di famiglia. Con la crescita del potere d’acquisto e la capacità dei francesi (e non solo) di avere più di un’automobile, nonché con il problema sempre crescente del traffico dietro l’angolo, negli anni ’70 nacque la necessità di avere delle automobili ancora più piccole e semplici, pensate principalmente per l’utilizzo nella “giungla urbana”. Leggi di più

Modelli alternativi

Nacque così nel 1976 la LN, la terza piccola Citroen da affiancare alla 2CV e alla Dyane. La “Heléne”, questo il nome con le lettere lette “alla francese”, è stata prodotta fino al 1986 con un discreto successo, con il pubblico che, nonostante la modernità del progetto, continuò a preferire alla LN (diventata nel 1979 LNA) le più divertenti e carismatiche Dyane e 2CV.

Solo con l’addio ai due modelli, arrivato rispettivamente nel 1984 e nel 1990, lo spazio per una citycar Citroen si è sostanzialmente liberato. Nonostante la possibilità di creare un’automobile rivale delle citycar di Segmento A più piccole, però, Citroen ha “temporeggiato” per diversi anni, continuando a produrre modelli sopra i 3,70 metri come la AX. Solo nel 2005 è arrivata la prima citycar Citroen dell’era moderna, la C1. Prodotta in collaborazione con Peugeot e Toyota, che sulla stessa piattaforma hanno realizzato le gemelle 107 e Aygo, la C1 è stata la porta d’accesso al mondo Citroen per oltre 15 anni.

Dopo la prima generazione, costruita fino al 2014, e la seconda serie, realizzata fino al 2022, però, Citroen ha deciso di abbandonare il segmento delle citycar, lasciando spazio a modelli più grandi e redditizi. Alla “classica” C1, però, si è aggiunta nel 2010 un’automobile dalla forma davvero particolare, la C-Zero, la prima elettrica della storia Citroen.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni delle citycar Citroen.

Segni particolari di Citroen citycar

  • Prima della C1, la Casa francese Citroen aveva già proposto sul mercato una citycar “ante-litteram”, la LN, prodotta tra il 1976 e il 1986.
  • Realizzata sulla piattaforma della Mitsubishi i-MiEV, la Citroen C-Zero ha uno stile e delle dimensioni davvero particolari: è stata infatti progettata per essere una kei car, un tipo di automobili tipicamente giapponese con grandi limitazioni a livello dimensionale, tecnico e di prezzo.
  • Apprezzata non solo per la sua economicità, grazie alla leggerezza e alla sorprendente guidabilità la C1 si è costruita una carriera da… auto da corsa, diventando molto gettonata nel Regno Unito e nel Benelux come auto da corsa d’accesso.

Modelli Citroen citycar

Come detto, quindi, la storia dei modelli di citycar Citroen è nata sostanzialmente negli anni ’00, con la produzione della prima auto di segmento A moderna, la C1. Realizzata all’interno dell’alleanza TPCA (Toyota Peugeot Citroen Automobile), la C1 è la gemella di Peugeot 107 e Toyota Aygo.

Confermata, dopo la prima serie prodotta fino al 2014, per una seconda generazione al fianco di Aygo e della nuova Peugeot 108, la C1 è stata prodotta fino al 2022, senza essere sostituita da nessun modello equivalente. Al suo fianco, però, nel 2010 è comparsa un’automobile davvero particolare, dalle linee e dal layout orientale, la C-Zero. Questi sono, quindi, i modelli di citycar Citroen:

  • Citroen C1
  • Citroen C-Zero

Partiamo allora proprio dalla C-Zero, un’automobile dalla genesi particolare e dai contenuti a dir poco inusuali. Alla base della C-Zero c’è la kei car Mitsubishi i, un’automobile mai importata in Italia e caratterizzata da linee a uovo molto estreme nelle proporzioni e motore posteriore termico. Nel 2009, è arrivata la versione elettrica, la Mitsubishi i-MiEV, e per questo modello così particolare la Casa dei Tre Diamanti cercava dei partner per espanderne la produzione e diffusione. Peugeot e Citroen, che già collaboravano con Mitsubishi per la produzione di SUV e crossover, colsero l’occasione, e lanciarono la loro versione della piccola i-MiEV.

Lunga solo 3,40 metri, larga solo 1,48 metri e alta 1,60 metri, la C-Zero condivide con la i-MiEV e la sorella a marchio Peugeot, la iOn, un look davvero particolare. Il frontale è cortissimo, con uno sbalzo quasi inesistente, caratterizzato da un paraurti molto prominente e grandi fari ovali. La vista laterale è a dir poco particolare, con un profilo a uovo che conserva la stessa angolazione tra cofano e l’enorme parabrezza. Le portiere hanno nuovamente una forma ovale, mentre al posteriore è chiarissima l’impostazione da kei car di questa vettura. La larghezza è a dir poco striminzita, e i fari posteriori verticali uniti allo spesso paraurti posteriore non fanno che enfatizzarne le assurde proporzioni.

All’interno, invece, la piccola C-Zero ha pochi centimetri in larghezza, ma è molto spaziosa in altezza. In più, grazie all’enorme parabrezza, è anche molto luminosa. La plancia, invece, tradisce le origini giapponesi: le plastiche sono rigide e lucide, mentre il layout della consolle centrale punta tutto sulla razionalità, con grandi comandi e, in alto, l’alloggiamento per la radio. Il bagagliaio, invece, a causa del motore posteriore non è molto grande: siamo a 166 litri. A causa della sua originalità, la C-Zero così come le sue gemelle non riuscì ad ottenere un grande successo, venendo prodotta fino al 2019 senza acuti. Decisamente diversa la storia per il secondo, e più celebre, dei modelli di citycar Citroen, la C1. Prodotta in due generazioni, la C1 è stata una delle piccole di segmento A più apprezzate, fin dal debutto.

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La prima serie, dotata di uno stile molto tondeggiante opera dell’italiano Donato Coco, ha dimensioni davvero ridotte (è lunga 3,44 metri e larga 1,63 metri) e uno stile piuttosto diverso dalle gemelle Peugeot e Toyota. Il frontale è caratterizzato da grandi fari ovali, mentre dietro al portellone in cristallo si aggiungono dei fari con due elementi circolari a sbalzo piuttosto particolari. All’interno, invece, le tre gemelle condividono una plancia molto riconoscibile, con grandi comandi retroilluminati del clima, una radio ben integrata nelle linee della plancia e un’abitabilità buona per quattro persone nonostante le dimensioni.

Dopo un restyling nel 2012, che ha modificato il paraurti anteriore e reso trasparenti i fari posteriori, la prima generazione della C1 è stata prodotta fino al 2014, venendo sostituita nello stesso periodo dalla seconda serie. Sempre realizzata sulla piattaforma comune alle gemelle Peugeot e Toyota, la C1 Mk2 ha un frontale molto più riconoscibile, con una grande calandra cromata al centro e dei simpatici fari tondi con delle “sopracciglia” dove trovano posto le luci diurne a LED e le frecce.

Disponibile, come la prima generazione, con carrozzeria a tre e cinque porte, la C1 Mk2 abbandona i fari verticali in coda, per accogliere dei grandi gruppi ottici quadrati che danno una diversa presenza su strada alla piccola francese (rimasta molto compatta con 3,47 metri di lunghezza e 1,62 metri di larghezza). Più moderna all’interno, con l’integrazione nella consolle centrale del sistema di infotainment touch optional, la C1 è stata proposta anche con un simpatico tetto in tela retrattile optional. Prodotta fino al 2022, la C1 non è stata sostituita da nessun modello, lasciando così alla più grande C3 il compito di porta d’accesso alle automobili Citroen.

Motori Citroen citycar

A livello di meccanica e motori, le citycar Citroen sono state caratterizzate da dimensioni, potenze e consumi molto contenuti. Partendo proprio dalla C-Zero, l’elettrica della Casa francese è dotata di una meccanica molto particolare, con motore e trazione posteriore nonché 100% elettrica. Al posteriore, infatti, troviamo un motore elettrico capace di un picco di 64 CV, alimentato da una batteria agli ioni di litio molto piccola per gli standard di oggi, da soli 16 kWh. L’autonomia, di conseguenza, non è esagerata, anzi. Nel ciclo NEDC, molto meno “severo” dell’attuale WLTP, infatti, la Citroen C-Zero è riuscita ad arrivare a 160 km di autonomia, un risultato non eccezionale neanche per l’epoca. Nei suoi 9 anni di carriera, poi, la C-Zero non ha ottenuto nessun upgrade, conservando la meccanica molto semplice della prima iterazione.

Passando, invece, alla C1, la piccola citycar Citroen ha motori di origine “mista” sia nella prima che nella seconda generazione. La prima serie della segmento A francese, infatti, è dotata di un motore a benzina di origine Toyota e, sorprendentemente per gli standard odierni, di un motore Diesel di produzione PSA.

Il propulsore a benzina è il 1.0 tre cilindri aspirato 1KR-FE, un propulsore molto apprezzato per robustezza e durabilità: capace di 68 CV e disponibile con cambio manuale a 5 marce o robotizzato, sempre a 5 rapporti, è in grado di rendere molto vivace la piccola C1, che pesa solamente 790 kg a vuoto in configurazione a 5 porte. Al parco 1.0 a benzina è stato affiancato il 1.4 HDi, un quattro cilindri turbodiesel in versione senza intercooler da soli 54 CV, più pesante e meno vivace, nonostante la maggiore coppia, del 1.0 benzina.

Con l’arrivo della seconda generazione, la nuova piattaforma rinnovata ha visto l’addio al motore Diesel, sostituito da una coppia di motori tre cilindri a benzina. Alla base dell’offerta troviamo ancora il 1.0 1KR-FE, il robustissimo tre cilindri aspirato da 69 CV, diventati 72 CV nel 2018 con il passaggio alle più stringenti norme Euro 6.2, disponibile ancora con cambio manuale a 5 marce o robotizzato a 5 rapporti.

Al top della gamma, invece, troviamo un altro motore di origine PSA, il 1.2 VTi. Si tratta, sostanzialmente, del noto 1.2 tre cilindri PureTech in versione aspirata, capace di 82 CV, 117 Nm e di spingere la leggerissima C1 da 0 a 100 km/h in meno di 11 secondi. Sorprendentemente, l’ottimo telaio e la grande leggerezza della piccola C1, soprattutto della prima serie, ha reso questa piccola citycar un’automobile molto gettonata nelle competizioni come “porta d’accesso” alla guida in pista.

Scopriamo, quindi, i motori delle citycar Citroen:

Motori Citroen citycar

Motori Citroen C1 Mk1

Benzina

  • 1.0 12v, 1.0 tre cilindri aspirato, 68 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. robotizz. a 5 m., traz. anteriore

Diesel

  • 1.4 HDi, 1.4 quattro cilindri turbodiesel, 54 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Motori Citroen C1 Mk2

Benzina

  • 1.0 VTi, 1.0 tre cilindri aspirato, 69/72 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. robotizz. a 5 m., traz. anteriore
  • 1.2 VTi, 1.2 tre cilindri aspirato, 82 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Motori Citroen C-Zero

Elettrica

  • Electric, motore elettrico posteriore, 64 CV, batteria da 16 kWh, autonomia NEDC 150 km

Versioni e prezzi Citroen citycar

Arriviamo quindi alle versioni e ai prezzi delle citycar Citroen, e partiamo con l’elettrica C-Zero. Per via della novità assoluta di un’elettrica a marchio Citroen e della ancora embrionale tecnologia elettrica, la C-Zero fu lanciata nel 2010 con un prezzo a dir poco stellare. Nonostante i soli 150 km dichiarati di autonomia e i compromessi da fare a livello di praticità e spazio, al lancio la C-Zero costava oltre 31.000 euro, un prezzo più che triplo rispetto alla versione d’accesso della coeva C1.

Con l’avanzare dell’età, però, Citroen ha progressivamente “tagliato” il listino, con i prezzi della citycar Citroen che, all’addio nel 2019, arrivarono a toccare i 25.000 euro. Ancora tanti soldi, ma che sfruttando gli incentivi le permettevano, nelle regioni più “generose”, di avere un prezzo reale di circa 11.000 euro. Oggi, invece, per portarsi a casa una C-Zero servono molti meno soldi. Gli esemplari più economici, infatti, partono da meno di 5.000 euro, mentre per una C-Zero del 2020 con meno di 15.000 km bastano 10.000 euro.

Passando invece alla C1, le versioni della citycar Citroen più economiche sono sicuramente quelle della prima generazione. Scegliendo un esemplare chilometrato e in condizioni solo discrete, infatti, si può stare intorno ai 2.000 euro, con vetture in migliori condizioni e con le comode cinque porte che partono da circa 4.000 euro. Le rarissime Diesel possono arrivare alle stesse cifre, anche se i sempre più stringenti blocchi sul traffico (si tratta di automobili che, al massimo, hanno l’omologazione Euro 4) portano le sue quotazioni in ribasso.

Per portarsi invece a casa una C1 di seconda generazione, i primi esemplari del 2014 partono da circa 6.000 euro, mentre le ultime C1 con tetto apribile Airscape, cambio automatico e pochi km possono superare quota 13.000 euro. Le versioni della citycar Citroen dotate del 1.2 PureTech da 82 CV, più rare e meno gettonate, hanno quotazioni simili, partendo dai 6.500 euro e arrivando a richieste di circa 12.000 euro per gli esemplari in perfette condizioni.

Valutazioni sul veicolo per Citroen C1

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4,3