Citroen Ami

Piccole le ruote, poste agli angoli, mentre non è presente alcun tipo di bagagliaio. Si è voluta ripercorrere una strada che riporta alla memoria piccole microcar come la famosa BMW Isetta di fine anni ‘50: prezzi contenuti, formule finanziarie vantaggiose, grande appetibilità per superare i vari blocchi del traffico o della circolazione che attanagliano le città e un look sicuramente fuori dalle righe e altamente personalizzabile.

Dal passato è arrivata sicuramente l’ispirazione per il nome: Ami riporta alla vettura degli anni ‘60, la Ami 6, disegnata dall’italiano Flaminio Bertoni che riuscì a colpire con le sue forme abbastanza rivoluzionarie, un po’ l’intento della Ami elettrica presentata nel corso del 2020.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Citroen Ami.

Dimensioni Citroen Ami

Le dimensioni della Citroen Ami sono:

• lunghezza 2,41 metri
• larghezza 1,39 metri
• altezza 1,52 metri
• passo N.D.

Il suo look fuori dagli schemi propone dimensioni della Citroen Ami specificatamente indicate per l’ambiente cittadino, dove è facile parcheggiare e dove si passa molto tempo in coda. La sua forma molto squadrata è infatti indicata per i parcheggi ma ciò non toglie che gli esterni della Citroen Ami siano originali: facile confondere il davanti con il retro, se non fosse per i differenti gruppi ottici, c’è tanta superficie vetrata ma alla vettura si accede con le classiche porte, non con l’apertura frontale che aveva la già citata Isetta. Anche qui le novità sono però la presenza di piccole portiere che si aprono normalmente lato passeggero e controvento lato guidatore. Metà dell’altezza della vettura è occupato da superficie vetrata e non manca anche il tetto panoramico di serie per infondere di luce naturale un abitacolo minimalista.

Citroen Ami propone a listino sei personalizzazioni, tutte bicolore, tra cui due “Pack”, My Ami Pop e My Ami Tonic, con grafiche specifiche. Ami viene proposta anche in versione Cargo: le sue dimensioni si mantengono uguali, cambia però la disposizione interna così da poter trasportare fino a 140 kg di carico utile. Una soluzione conveniente per la consegna all’ultimo miglio senza gli ingombri del classico veicolo commerciale leggero.

Parlando di dimensioni della Citroen Ami a livello di vano bagagli sulle versioni trasporto persone, quest’ultimo è in realtà assente. Non manca però uno spazio dedicato davanti al sedile del passeggero, pronto a ospitare anche un solo trolley da cabina d’aereo o uno zaino per gli studenti grazie all’apposito gancio arancione, più reti di ritenuta sui pannelli porta per eventuali piccoli o medi oggetti. Per aprire i finestrini niente alzacristalli elettrici bensì con apertura meccanica solo della porzione inferiore, come sulla vecchia 2CV.

Interni Citroen Ami

Gli interni della Citroen Ami sono l’emblema dell’essenzialità. C’è solo un piccolo schermo dietro il volante che indicata la velocità e altri dati come l’autonomia e la carica disponibile della batteria. Manca un sistema di infotainment, soppiantato da un'apposita dock station creata per ospitare il vostro smartphone che diventa così navigatore, speaker radio ecc. Ridotti all’osso anche i pulsanti ma c’è un impianto di riscaldamento che, se abusato, va a inficiare sulla capacità della batteria. Quest’ultimo si comanda appunto da un tasto dedicato che vede al suo fianco l’omologo che attiva il disappannamento dei vetri. Dall’abitacolo, più precisamente a lato del sedile del guidatore, si seleziona anche la modalità di marcia: guida, folle e retromarcia.

I due sedili della Citroen Ami si possono inoltre regolare longitudinalmente per trovare la posizione più corretta, che rimane rialzata con il volante quasi perpendicolare rispetto all’asfalto, mentre il passeggero ha sufficiente spazio per distendere le gambe se il vano di cui sopra non viene occupato da uno zaino o da un trolley. Non troppo comodi i sedili che offrono un guscio in plastica e una sottile imbottitura che ricorda un poco quella di alcuni mezzi pubblici. Interni della Citroen Ami davvero spartani ma forse troppo pensando alla sicurezza: mancano gli airbag, manca lo specchietto retrovisore che sarebbe molto utile in città per capire cosa accade dietro alla vettura e ci sono solo due piccoli specchietti di forma circolare. Non c’è neanche l’ESP o l’ABS, tanto che il freno va modulato con cura per evitare piacevoli bloccaggi anche a velocità di crociera piuttosto basse, massimo 45 km/h.

Motori Citroen Ami

Il motore della Citroen Ami è elettrico e conta su una potenza di 6 kW (ca. 8 CV), molto contenuta. Proprio per questo motivo può essere guidata anche dai possessori patente AM o superiore, quindi già a partire dai 14 anni. La velocità massima raggiungibile è di 45 km/h, c’è il cambio automatico e la trazione è trasmessa direttamente alle ruote posteriori visto che il motore si trova sotto i sedili. Con una ricarica, il cavo preposto si trova in un apposito vano nella portiera del passeggero, quella che si apre normalmente e non controvento, si percorrono fino a 75 km di strada. Proprio la ricarica diventa veloce grazie alle dimensioni ridotte della batteria (5,5 kWh): dalla presa domestica, ma si può collegare anche a una wallbox da 7 kW, Citroen Ami si ricarica in meno di 3 ore, con conseguenti costi di gestione molto contenuti.

Motori Citroen Ami

Elettrico

• 5,5 kWh, motore elettrico 6 kW, 8 CV, cambio automatico e trazione posteriore

La sua velocità massima, limitata per legge per questa tipologia di veicoli a motore, è sì indicata per la città ma se lo scorrimento si fa più veloce, e può capitare fuori dalle ore di punta, le prestazioni della Citroen Ami non possono essere paragonate a quelle di un normale veicolo, elettrico o endotermico, classificabile come citycar. La totale assenza di sistemi di sicurezza è un dettaglio non di poco conto proprio per questo motivo. Il motore di Citroen Ami non le permette inoltre di circolare su tangenziali e men che meno in autostrada, le è vietato per legge.

Prezzi Citroen Ami

Il listino prezzi della Citroen Ami parte da 7.790 euro ma sono numerose le formule finanziarie grazie alle quali la si può utilizzare con rate mensili di 20 euro, salvo il versamento di un anticipo. Sono quattro gli allestimenti della Citroen Ami (Ami, My Ami Pack, My Ami Pop e My Ami Tonic). Il secondo allestimento può essere abbinato ai vari Pack (Orange, Grey, Khaki e Blue) a un prezzo di 8.190 euro. Costano invece di più la Ami Pop (8.690 euro) e la Ami Tonic (8.990 euro).

Listino prezzi Citroen Ami

Ami Ami

• 5,5 kWh, 6 kW (8 CV), 7.790 €

Ami My Ami Pack

• 5,5 kWh, 6 kW (8 CV), 8.190 €

Ami My Ami Pop

• 5,5 kWh, 6 kW (8 CV), 8.690 €

Ami My Ami Tonic

• 5,5 kWh, 6 kW (8 CV), 8.990 €

La Citroen Ami base, che parte da un prezzo di 7.790 euro, propone la dotazione basica che non prevede i copricerchi con dettagli arancioni ma sono già compresi, invece, il tetto panoramico, il cavo di ricarica, i fari a LED, la presa USB e la funzione di riscaldamento/disappannamento. La Citroen Ami My Ami Pack prevede il Box DAT per connettere lo smartphone, i copricerchi, il gancio davanti al sedile del passeggero, 3 vani portaoggetti e gli sticker adesivi sui finestrini. My Ami Pop e My Ami Tonic sono le più ricercate e prevedono anche un piccolo spoiler, barre al tetto, oltre a una grafica dedicata con paraurti rinforzati in plastica nera.

Citroen Ami: concorrenti e conclusioni

Le concorrenti della Citroen Ami sono quadricicli come la Renault Twizy, le microcar Ligier o Aixam e, da qualche mese, anche la Opel Rocks-e; quest’ultima, grazie alla condivisione del progetto non è altro che la Citroen Ami adattata da Opel ma offre le medesime caratteristiche con dettagli estetici che dall’essere arancioni passano a essere giallo fluo, e poco altro le distingue. Difficile parlare di smart fortwo come concorrente, in primis perché la citycar tedesca ultra compatta è un veicolo e non un quadriciclo e poi perché ballano qualcosa come 30 centimetri in lunghezza.

Citroen Ami si pone come una soluzione sì adatta per la città, grazie al suo ottimo raggio di sterzata, la possibilità di parcheggiarla praticamente ovunque (e sulle strisce blu non si paga essendo elettrica), e ai ridotti tempi necessari per ricaricarla. D’altro canto, l’assenza di sistemi di sicurezza, già a partire dagli airbag, dovrebbe porre l’accento sulle regole cui sono sottoposti questi tipi di piccoli quadricicli che si trovano a percorrere le stesse strade di veicoli ben più ingombranti.