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SUV 4x4

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Land Rover Defender PHEV (2022) rijdend, achteraanzicht
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SUV 4x4: storia, modelli, versioni e motori

Fin dal Secondo Dopoguerra, i fuoristrada sono stati una tipologia di automobile gettonata nelle zone più impervie, più semplicemente, in località dove è ampia la presenza di strade sterrate, mulattiere o, come in Italia, nelle regioni montane dove tra neve e percorsi fuoristrada c’è bisogno di raggiungere zone rurali e complesse da raggiungere. Per questo, soprattutto nel Nord Italia i fuoristrada sono stati una vista molto comune e lo sono ancora oggi, affiancati dai SUV 4x4 nella missione di avere un veicolo sempre pratico e funzionale su ogni tipo di terreno. In realtà, però, non tutti i SUV dotati di trazione integrale sono così utili una volta finito l’asfalto. Soprattutto negli ultimi anni, infatti, gli Sport Utility sono più degli esercizi di stile che dei veri fuoristrada “prestati” all’utilizzo sull’asfalto. La maggior parte dei SUV, quindi, sono molto più a loro agio sull’asfalto, e anche se dotati di trazione integrale non hanno una grande versatilità una volta abbandonato il manto stradale tradizionale. Leggi di più

Questo, però, non significa che non esistano più automobili capaci una volta finita la guida su strada. Rimangono, ad esempio, diversi modelli di fuoristrada che puntano tutto o quasi sulle prestazioni off-road: questi modelli, spesso ancora dotati di telaio a longheroni e di raffinati sistemi di trazione integrale inseribile, sono i preferiti dagli appassionati di fuoristrada o da chi ha bisogno delle migliori credenziali off-road.

Lasciando quindi da parte i fuoristrada come, tra gli altri, il nuovo Toyota Land Cruiser, il Jeep Wrangler o il piccolo Suzuki Jimny, tra i tanti SUV che offrono la trazione integrale come plus ma senza grandi credenziali fuoristradistiche ci sono alcuni modelli che riescono a unire una versatilità e una guidabilità paragonabile ad un’auto tradizionale con delle capacità superiori alla media una volta finito l’asfalto. Dall’economica Dacia Duster alla rinnovata Land Rover Defender, vediamo quali sono i modelli migliori, i motori e le versioni dei SUV 4x4.

Segni particolari di SUV 4x4

  • I SUV 4x4 migliori sono in grado di unire lo stile e la guidabilità di un classico SUV a due ruote motrici con un sistema di trazione integrale che, unito ad altre caratteristiche tecniche pensate anche per l’utilizzo off-road, permettono a questi modelli di avere un’usabilità maggiore rispetto ad altri SUV una volta finito l’asfalto.
  • Oggi non sono molti i SUV che offrono la trazione integrale, e ancora meno quelli che hanno delle credenziali fuoristradistiche spiccate: oltre a modelli specializzati come il Mercedes Classe G e Toyota Land Cruiser, a spiccare tra i modelli più stradali ci sono Suzuki, Land Rover, Subaru e Dacia, con il suo economico ma versatile Duster.
  • Per avere buone prestazioni sia su strada che lontano dall’asfalto, i SUV 4x4 sono spesso dotati di motori potenti e con tanta coppia, in grado di sopportare le sollecitazioni anche in off-road.
  • Con l’ascesa dei SUV, sono tanti gli acquirenti che desiderano mettersi in garage uno Sport Utility con la trazione integrale. La porta d’ingresso a questo segmento è rappresentato dalla Dacia Duster 4x4, offerta a partire da circa 25.000 euro, mentre si possono addirittura superare i 150.000 euro per i SUV 4x4 più potenti e lussuosi.

Modelli SUV 4x4

Come detto in apertura, fin dal debutto dei primi SUV la trazione integrale è stata parte integrante di questi modelli. Nati negli anni ’90, i primi Sport Utility avevano quasi sempre un sistema di trazione integrale, e spesso come unica possibilità a livello di trasmissione: le Case, in quel periodo, volevano “giustificare” la presenza di un veicolo con lo stile di un fuoristrada con il sistema 4x4, in modo da unire anche a livello ideologico la guidabilità di un’auto a ruote basse con la versatilità di un fuoristrada.

Nel corso degli anni, con l’ascesa quasi inarrestabile dei SUV e la nascita dei crossover, veicoli che prendono solo lo stile e l’impostazione dei volumi dai più robusti 4x4 ma non la meccanica, sempre più simile ad un’automobile tradizionale. In questo dedalo di modelli con telai monoscocca, sospensioni indipendenti e prestazioni da auto tradizionali, però, sono rimasti dei modelli di SUV 4x4 in grado di avere prestazioni su strada e versatilità paragonabile ai crossover a due ruote motrici, ma senza rinunciare alla trazione integrale.

Oggi la trazione 4x4 non è garanzia di credenziali off-road: ci sono, infatti, molti modelli che utilizzano la trazione integrale come un semplice plus, una dotazione in più per convincere i clienti che utilizzano sporadicamente l’auto su strade sterrate o sulla neve, ma che non hanno grandi capacità in situazioni più impegnative. Tra questi modelli di SUV 4x4 “stradali”, comunque, è possibile trovare diverse proposte che ancora puntano sulle credenziali fuoristradistiche. Sebbene per i compiti più gravosi siano ancora sul mercato veri e propri fuoristrada con telaio a longheroni e trazione integrale con le ridotte, ci sono ancora dei SUV 4x4 capaci di convincere nell’utilizzo lontano dall’asfalto. Questi sono alcuni tra i migliori modelli di SUV 4x4:

  • Dacia Duster 4x4
  • Land Rover Defender
  • Subaru Crosstrek
  • Suzuki Vitara
  • Volkswagen Tiguan

Tra i modelli di SUV 4x4, la Dacia Duster è lo Sport Utility più economico sul mercato ormai da più di 10 anni. Con l’arrivo della terza generazione, il SUV romeno non è più appetibile solo per il prezzo, avendo fatto un passo avanti notevole sia a livello estetico che tecnico. Lunga 4,34 metri, la nuova Duster ha uno stile molto più moderno e ricercato che in passato, andando ad integrare gli stilemi della Casa del Gruppo Renault come le luci con firma luminosa a Y anteriore e posteriore e il nuovo logo bianco nella muscolosa mascherina in un’estetica massiccia e piuttosto ricercata.

Salendo a bordo, la terza Duster continua a puntare su materiali pensati per durare, con plastiche rigide e assemblaggi robusti, ma aggiunge alla ricetta uno stile molto più ricercato e moderno, un’ottima ergonomia e una ritrovata tecnologia, con quadro strumenti digitale e schermo dell’infotainment a sbalzo da oltre 10 pollici. Spazioso l’abitacolo, mentre la versione 4x4 il bagagliaio ha una capacità di 456 litri.

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Proseguendo in ordine rigorosamente alfabetico troviamo la Land Rover Defender, l’erede del mitico fuoristrada britannico. Dopo l’addio alla prima generazione arrivato nel 2016, il nuovo Defender si è fatto attendere fino al 2019, quando è arrivato sul mercato un SUV 4x4 molto più raffinato rispetto allo spartano Defender precedente. Realizzato su un telaio monoscocca con sospensioni indipendenti, a livello estetico il nuovo Defender ha linee squadrate e personali, con fari anteriori tondeggianti e una fiancata inconfondibile.

Il Defender è disponibile poi in tre varianti di carrozzeria: la 90 a passo corto, tre porte e 4,58 metri di lunghezza, la 110 a passo medio da 5,02 metri di lunghezza e la più generosa 130 da 5,36 metri e fino a 8 posti. Il posteriore non rinuncia alla ruota posteriore a vista, mentre all’interno la qualità e la tecnologia è del tutto simile ai modelli Range Rover, ma con superfici più robuste, rivestimenti plastici intorno ai comandi fisici per renderli più facili da utilizzare quando si hanno i guanti e uno stile più razionale.

Subaru Crosstrek (2023) interior

Passiamo allora da uno dei modelli di SUV 4x4 più raffinati e ricercati ad uno Sport Utility compatto di un marchio che ha fatto della trazione integrale uno dei suoi cavalli di battaglia, la Subaru Crosstrek. Nota come XV fino al debutto della sua terza generazione, lanciata nel 2023, la Crosstrek è lunga 4,50 metri e ha linee piuttosto originali e movimentate, con un frontale aggressivo, passaruota bombati e una coda alta e che fa notare la generosa larghezza dell’automobile. Rispetto a molti altri crossover delle stesse dimensioni, la Crosstrek ha un’altezza da terra di ben 22 centimetri, che le permette, insieme al sistema di trazione integrale permanente simmetrico tipico della Casa delle Pleiadi di essere uno dei C-SUV più capaci una volta finito l’asfalto.

Salendo a bordo, la Crosstrek unisce la robustezza e razionalità tipica degli abitacoli delle automobili giapponesi, con l’adozione ad esempio di un quadro strumenti ancora misto analogico-digitale, alla tecnologia di ottimo livello portata avanti dal grande display da 11,6 pollici verticale dove si comandano clima, infotainment e sistemi di sicurezza. Buono lo spazio nell’abitacolo, mentre il bagagliaio non è così grande.

suzuki vitara facelift 2024 1

Un’altra Casa automobilistica che ha legato il proprio nome alla produzione di automobili a trazione integrale è Suzuki: a parte la wagon Swace, infatti, tutti i modelli Suzuki sono proposti con almeno una motorizzazione a trazione integrale, dalla piccola Swift al preferito in Italia tra i modelli di SUV 4x4 della Casa di Hamamatsu, la Vitara.

Lanciata nel 2015 e rinnovata a metà 2024 con un nuovo frontale, più moderno, e un abitacolo con un nuovo infotainment da 9 pollici, la Suzuki Vitara è un crossover dalle dimensioni compatte, lungo 4,19 metri e che punta tanto sulla leggerezza e sulla semplicità. All’esterno, ad esempio, lo stile è molto semplice e pulito, con alcuni vezzi stilistici come la fiancata tormentata e il posteriore squadrato, con un’altezza da terra generosa e una dotazione ricca. All’interno, invece, la Vitara è molto tradizionale, con materiali robusti e fatti per durare, comandi fisici un po’ dappertutto e un sistema di infotainment con schermo da 9 pollici derivato dagli ultimi modelli della Casa nipponica come la Swift.

Concludiamo questa piccola lista dei modelli di SUV 4x4 più interessanti per chi cerca una maggiore usabilità anche in fuoristrada con il modello più stradale di questa lista, la Volkswagen Tiguan. Arrivata alla sua terza generazione, la Tiguan è stata completamente rinnovata per la sua terza generazione, cresciuta nelle dimensioni fino ad arrivare a 4,54 metri di lunghezza.

Caratterizzata da linee moderne e più morbide rispetto al passato, la rinnovata Tiguan ha un passo generoso e un’altezza da terra non trascurabile soprattutto nelle versioni non R-Line, con queste ultime dotate di paraurti più bassi e assetto ribassato. A bordo, la rinnovata Tiguan ha un abitacolo molto tecnologico, dove spicca l’enorme schermo dell’infotainment a sbalzo con diagonale fino a 15 pollici e una qualità costruttiva molto buona. Non manca anche un’abitabilità molto generosa sia per i passeggeri che per i bagagli, con un vano di carico che oscilla tra i 530 e i 652 litri a seconda della posizione del divano scorrevole.

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Rispetto alle altre quattro vetture, però, la Tiguan ha una spiccata predilezione per la guida su asfalto, dimostrata dalla presenza delle sospensioni a controllo elettronico e dei vetri doppi sulle versioni più ricche, ma grazie al sistema di trazione integrale 4Motion può cavarsela in sterrati non troppo impegnativi.

Motori SUV 4x4

Proprio dalla Tiguan partiamo per conoscere meglio meccanica e motori dei SUV 4x4 che abbiamo visto oggi. Realizzata sulla piattaforma MQB in versione EVO, la Tiguan condivide la meccanica con la gran parte delle vetture medie e grandi a trazione anteriore del Gruppo Volkswagen. Disponibile con motorizzazioni 1.5 TSI, 2.0 TDI e 1.5 eHybrid Plug-In, per avere il sistema di trazione integrale 4Motion (realizzato con un differenziale Haldex) è necessario optare per i due motori più potenti della gamma, un benzina e un Diesel.

La proposta a benzina è la sportiva 2.0 TSI, spinta dal noto 2.0 litri quattro cilindri turbo in versione da 265 CV, che consente un’accelerazione 0-100 km/h in 5,9 secondi e 242 km/h di velocità massima. La più razionale è invece la 2.0 TDI da 193 CV, con trazione integrale 4Motion e il rapido cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, di serie su tutte le versioni. Consigliate le sospensioni adattive DCC Pro, che possono modificare in 15 livelli la durezza degli ammortizzatori.

Tornando su Sport Utility più capaci una volta abbandonato l’asfalto, la Dacia Duster 4x4 condivide con la Tiguan un netto salto di qualità rispetto alla generazione uscente. Abbandonata la vetusta piattaforma B0, la nuova Duster è realizzata sulla piattaforma CMF-B della famiglia LS a passo lungo, una soluzione che permette alla terza generazione di essere più tecnologica, più raffinata e più sicura. Dotata di sospensioni indipendenti all’anteriore e del classico ponte rigido dietro, la Duster ha introdotto inediti motori elettrificati ma ha abbandonato il Diesel, tradizionalmente combinata con la trazione integrale.

Ora l’unico modella motorizzazione a trazione integrale è l’inedita 1.2 TCe, un tre cilindri turbobenzina con modulo Mild Hybrid a 48 V da 131 CV, accoppiato ad un sistema di trazione integrale inseribile a controllo elettronico, con blocco elettronico del differenziale e cambio manuale a 6 marce con prima molto corta. Nonostante la meccanica semplice, la Duster grazie alla sua relativa leggerezza (la 1.2 TCe 4x4 pesa meno di 1.400 kg), all’altezza da terra generosa e all’ottima motricità ha sorprendenti doti fuoristradistiche.

Decisamente più “specialistica” è invece la Land Rover Defender. Nonostante abbia abbandonato il telaio a longheroni e traverse della prima Defender, infatti, anche questa generazione ha spiccate doti da offroader. Realizzata su un pianale modulare condiviso con altri modelli del marchio Land Rover con scocca portante e sospensioni indipendenti, nonostante la meccanica ha un sistema di trazione integrale molto raffinato, con la possibilità di avere il blocco del differenziale anteriore, posteriore e centrale, al quale si aggiungono le sospensioni a controllo pneumatico, cambio automatico a 8 marce con le ridotte e sistema Terrain Response 2 che regola motore, cambio, trasmissione e sistema di trazione integrale per migliorare l’aderenza e la motricità su diverse tipologie di terreno. A livello di motori, il Defender L663 è proposto con un motore Diesel, il 3.0 sei cilindri in linea della famiglia Ingenium disponibile in tre livelli di potenza (200, 250 e 300 CV), un sistema Plug-In Hybrid a benzina da 300 CV e con un vigoroso 5.0 V8 a benzina sovralimentato con compressore volumetrico, capace di 425 o 500 CV.

Dalla raffinata e tecnologica Defender passiamo alla Subaru Crosstrek, che nasconde sotto la carrozzeria l’ultima evoluzione del sistema di trazione integrale simmetrica di Subaru. Anche la Crosstrek è dotata dei due cavalli di battaglia della Casa delle Pleiadi: il motore boxer a cilindri contrapposti e la trazione integrale permanente simmetrica. Il sistema Symmetrical-AWD è infatti caratterizzato da una simmetria sia tra lato destro e sinistro dell’automobile, nonché tra asse anteriore e posteriore, per garantire la massima affidabilità e stabilità su ogni tipo di terreno.

L’altezza da terra di 22 cm è un altro punto a favore della Crosstrek, che grazie alle sospensioni indipendenti sulle quattro ruote e al baricentro basso garantito dal motore boxer garantisce una ottima guidabilità senza utilizzare sospensioni troppo rigide. Il motore, invece, è il classico 2.0 quattro cilindri boxer a benzina aspirato accoppiato ad un sistema Mild Hybrid e al cambio automatico CVT, per una potenza di 136 CV, prestazioni tranquille e consumi discreti.

A concludere la nostra disamina dei motori dei SUV 4x4 c’è la Suzuki Vitara, che come la Subaru ha una meccanica semplice e razionale, in puro stile giapponese, che da qualche anno aggiunge anche un inedito sistema Full Hybrid con trazione 4x4. Realizzata su una piattaforma dedicata ai SUV della Casa di Hamamatsu, la Vitara punta tanto sulla riduzione del peso, con una massa che, per il 1.4 Hybrid 4WD, si ferma a 1.250 kg. Questo peso così contenuto permette al SUV nipponico di avere prestazioni molto vivaci e grandi credenziali fuoristradistiche senza avere potenze esagerate: sotto il cofano della versione d’attacco c’è infatti il 1.4 BoosterJet quattro cilindri turbo con sistema Mild Hybrid da 129 CV, con cambio manuale a 6 marce e trazione integrale inseribile a controllo elettronico.

La versione Full Hybrid è invece formata da un 1.5 quattro cilindri aspirato da 102 CV, unito ad un motore elettrico e ad un sistema da 140 V, per una potenza complessiva di 114 CV, scaricati a terra da un cambio manuale robotizzato a 6 marce. Più tranquilla della 1.4, è disponibile sia con trazione anteriore che integrale inseribile, e ha consumi medi paragonabili alla più leggera e tradizionale 1.4 Hybrid. Questi sono, quindi, i motori dei SUV 4x4:

Motori SUV 4x4

Motori Dacia Duster

Benzina Mild Hybrid

  • 1.2 TCe 4x4, 1.2 tre cilindri turbo, 131 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Motori Land Rover Defender

Benzina

  • P425 V8, 5.0 V8 sovralimentato con compressore volumetrico, 425 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • P500 V8, 5.0 V8 sovralimentato con compressore volumetrico, 500 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Diesel Mild Hybrid

  • D200, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 200 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • D250, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 250 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • D300, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 300 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Benzina Plug-In Hybrid

  • P300e, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 301 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Motori Subaru Crosstrek

Benzina Mild Hybrid

  • 2.0i e-Boxer, 2.0 quattro cilindri boxer aspirato, 136 CV, cambio automatico CVT, trazione integrale

Motori Suzuki Vitara

Benzina Mild Hybrid

  • 1.4 Hybrid 4WD, 1.4 quattro cilindri turbo, 129 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Benzina Full Hybrid

  • 1.5 Hybrid 140V, 1.5 quattro cilindri aspirato + mot. el., 114 CV, cambio automatico robotizz. a 6 marce, traz. integrale

Motori Volkswagen Tiguan

Benzina

  • 2.0 TSI 4Motion DSG, 2.0 quattro cilindri turbo, 265 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 marce, traz. integrale

Diesel

  • 2.0 TDI 4Motion DSG, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 193 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 marce, traz. integrale

Versioni e prezzi SUV 4x4

Arriviamo così a parlare delle versioni dei SUV 4x4 e i prezzi, con la proposta più abbordabile rappresentata, come da tradizione, dalla Dacia Duster 4x4. Nonostante sia stata completamente rinnovato, infatti, il SUV romeno è proposto ad un prezzo molto concorrenziale in versione 4x4: se la Duster parte infatti da poco meno di 20.000 euro, la 1.2 TCe con trazione integrale parte da circa 25.000 euro nell’allestimento intermedio Expression, dotato già di serie di clima manuale, cerchi in lega, radio DAB con schermo da oltre 10 pollici, sensori di parcheggio posteriori, frenata automatica e retrocamera. La top di gamma Extreme, invece, si ferma poco sotto i 27.000 euro, ma offre in più vetri posteriori oscurati, clima automatico, fendinebbia, navigatore, sedili con regolazione lombare e finiture più curate.

Non molto distante, per la verità, la Suzuki Vitara, che complice un progetto ormai collaudato ha un listino molto interessante. Disponibile in due versioni, il SUV 4x4 nipponico parte da poco meno di 30.000 euro in versione 1.4 Hybrid 4WD e allestimento d’accesso Cool +, già dotato di serie di cerchi in lega, fari full LED, infotainment da 9 pollici con navigatore, sedili riscaldabili, retrocamera, Cruise Control Adattivo, clima automatico, mantenitore di corsia e vetri scuri. La Top, invece, arriva a 31.000 euro con il motore 1.4 Hybrid, mentre la top di gamma StarView, accoppiata al solo 1.5 Hybrid 140V, arriva a 35.000 euro e offre di serie il sistema di guida autonoma di Livello 2 con Stop&Go e tetto apribile elettrico.

Subaru Crosstrek (2022) statisch, achteraanzicht

Per quanto riguarda l’altra nipponica di oggi, la Subaru Crosstrek è proposta con un’unica motorizzazione, la 2.0 e-Boxer con trazione integrale di serie. Nonostante non ci siano molte versioni, il SUV 4x4 della Casa delle Pleiadi è disponibile con tre allestimenti: Style, già molto completo con clima bizona, schermo da 11,9 pollici, Cruise Control Adattivo, fari full LED, sedili riscaldabili, retrocamera e mantenitore di corsia, la Style Xtra, con sedili elettrici e pad per la ricarica wireless, e la top di gamma Premium che aggiunge tetto in vetro, interni in pelle e navigatore integrato, con prezzi di rispettivamente 38.000, 39.500 e 42.000 euro.

Passando invece alla Volkswagen Tiguan, le versioni a trazione integrale sono accoppiate esclusivamente ai motori più potenti, per dei prezzi del SUV 4x4 tedesco decisamente impegnativi. Se, infatti, la gamma Tiguan parte da 40.000 euro, per portarsi a casa una Tiguan 4Motion anche in allestimento base Life servono almeno 49.000 euro per il 2.0 TDI da 193 CV, con una dotazione non povera (di serie ci sono Cruise adattivo, fari full LED, mantenitore di corsia, retrocamera e clima trizona) ma non troppo ricercata. La versione più raffinata Elegance arriva a 54.000 euro, mentre la sportiva R-Line Plus con estetica sportiva e dotazione ancora più ricca arriva a 55.000 euro con il 2.0 TDI e a oltre 57.000 euro con il 2.0 TSI da 265 CV.

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Concludiamo con il più costoso dei modelli visti oggi, il regale Land Rover Defender. Nonostante non porti il nome Range Rover, la dotazione e la raffinatezza degli allestimenti, soprattutto quelli top di gamma, ricorda proprio il più british dei SUV in circolazione. Tra le tre versioni del SUV 4x4 britannico, la 90 a passo corto e tre porte è ovviamente la più economica, con un prezzo di listino che parte da 68.000 euro per la 90 D200 in allestimento base S.

Per una 110 servono almeno 71.000 euro, mentre l’enorme 130, disponibile solo a partire dal motore D250 e in allestimento X-Dynamic SE, parte da ben 98.000 euro. Le versioni ibride Plug-In, disponibili in accoppiata al solo Defender 110, partono da 83.000 euro, mentre i potenti V8 sovralimentati partono da almeno 100.000 euro. A livello di prezzi del SUV 4x4 inglese, la versione più costosa del nuovo Defender è la 130 P500 V8 in allestimento top di gamma X, che arriva a superare i 150.000 euro, optional esclusi.