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Pick-up

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Pick-Up: storia, modelli, versioni e motori

In alcune parti del mondo, i pick-up sono una tipologia di veicoli amatissima in alcune zone del mondo: dall’Asia al Nord America fino al Sud America, l’unione tra un robusto telaio a longheroni, la trazione integrale e la loro grande versatilità ha permesso a questi veicoli cassonati di trovare milioni di estimatori in tutto il mondo. L’amore per i pick-up da parte degli americani, ad esempio, è ormai noto in tutto il mondo: da decenni ormai l’automobile più venduta negli States è in realtà il Pick-Up Ford F-150, seguito a ruota dai rivali Ram 1500 e Chevrolet Silverado. In Asia, invece, i pick-up sono arrivati ad una quota di mercato superiore al 40%, mentre in Sud America questo tipo di vetture sta vedendo una grande ascesa, con modelli più automobilistici affiancati ai più classici pick-up da lavoro. Leggi di più

In Europa, invece, la situazione è un po’ differente. Per via delle dimensioni delle nostre città, che non si adattano sempre alla perfezione ai grandi cassonati che superano facilmente i 5 metri di lunghezza, e la legislazione di alcuni Paesi come l’Italia, dove questi mezzi sono considerati dei veicoli commerciali utilizzabili solamente in contesti lavorativi, i pick-up rappresentano una nicchia di mercato, che in Europa non supera l’1% del mercato.

Nonostante questa loro presenza limitata sul mercato europeo, i modelli interessanti non mancano affatto. Nel Vecchio Continente il modello più venduto è il Ford Ranger, rinnovato nel 2023 per una terza generazione con nuovi motori, tanta tecnologia e la disponibilità di versioni più spartane e commerciali al fianco di quelle più raffinate e ricercate. Proprio queste ultime stanno trovando sempre più spazio anche in Europa, riprendendo le mode e le tendenze del mercato statunitense.

Scopriamo, allora, i modelli migliori, i motori e le versioni dei pick-up “all’europea”.

Segni particolari dei Pick-Up

  • Popolarissimi in Asia e in Nord America, in Italia i pick-up sono un segmento piuttosto di nicchia. Spesso considerati veri e propri mezzi da lavoro, a livello di dimensioni i pick-up “europei” sono più piccoli dei cassonati americani, con dimensioni comprese tra i 5,30 e i 5,40 metri.
  • In Italia, i modelli più venduti di pick-up negli ultimi anni sono quasi tutti asiatici, dagli storici Toyota Hilux e Mitsubishi L200 all’Isuzu D-Max. Il leader di questo segmento è invece il Ford Ranger, rinnovato nel 2023 per la sua terza generazione.
  • Se in America i pick-up sono spesso dotati di grandi motori V8, in Europa questa tipologia di vetture non rinuncia a dei vigorosi motori turbodiesel, a quattro o sei cilindri. Non manca mai, poi, la trazione integrale, spesso dotata di sistemi per il blocco dei differenziali e marce ridotte.
  • Sebbene siano sempre più considerati dei veicoli utilizzabili anche per il tempo libero, storicamente i pick-up sono veicoli da lavoro: anche la legislazione equipara i pick-up a veicoli commerciali di tipo N1, non utilizzabili fuori da contesti professionali. Anche per questo, in Italia i pick-up hanno una quota di mercato piuttosto bassa, inferiore all’1% del mercato dei veicoli commerciali.

Modelli Pick-Up

Come detto nell’introduzione, in Europa i modelli di pick-up sono diversi da quelli resi celebri negli Stati Uniti, riprendendo la ricetta dei cassonati presenti in Asia e in Medio Oriente. Se, ad esempio, i più venduti cassonati degli Stati Uniti come il Ford F-150 e il Ram 1500 sono considerati “mid-size”, con i loro oltre 6 metri di lunghezza e più di due metri di larghezza (enormi specchietti esclusi) questi veicoli sono dei veri e propri pachidermi per le strade e le città europee.

Per questo, in Italia e, in generale, in Europa si sono diffusi pick-up più piccoli, prendendo spunto dalle proposte più gettonate in Asia e nei Paesi del Golfo. I modelli più venduti sono comunque caratterizzati da dimensioni molto generose, con almeno 5,20 metri di lunghezza, ma decisamente più manovrabili alle nostre latitudini. Questi sono alcuni tra i migliori modelli di Pick-Up:

  • Evo Cross 4
  • Ford Ranger
  • Isuzu D-Max
  • Toyota Hilux
  • Volkswagen Amarok

A spiccare tra i modelli di pick-up più amati in Italia c’è la temporanea mancanza del Mitsubishi L200, uno dei modelli più venduti in tutto il mondo: rinnovato nel 2024, non è stato confermato per il mercato europeo, lasciando spazio ad altri due modelli di origine nipponica, l’Isuzu D-Max e il mitico Toyota Hilux. Il primo è l’unico modello commercializzato dallo storico marchio giapponese in Europa, rappresentando un’azienda che fin dal 1936 si è specializzata nella produzione di motori Diesel.

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Arrivato alla sua terza generazione nel 2019, l’Isuzu D-Max è il primo modello realizzato in collaborazione con Mazda, che propone in altri mercati il gemello BT-50. Lungo 5,27 metri, il D-Max è caratterizzato da linee moderne e aggressive, con fari full LED e una grande calandra caratterizzata da due inserti trasversali e dal logo Isuzu a tutta larghezza. Per quanto riguarda la praticità, la variante Space singola cabina a quattro posti ha un cassone da 181 x 153 centimetri, che diventano 150 x 153 cm per la Crew Cab a quattro porte e cinque posti. L’abitacolo è piuttosto curato sia dal punto di vista stilistico, con un grande schermo da 9 pollici dell’infotainment e comandi fisici comodi e pratici, che qualitativo, con una buona qualità di materiali e assemblaggi. Lo spazio è buono sia davanti che dietro in versione Crew Cab, mentre la Space Cab è più spartana e meno spaziosa.

L’altra proposta nipponica tra i modelli di pick-up più rappresentativi è il Toyota Hilux, prodotto da oltre 50 anni e arrivato alla sua ottava generazione. Rinnovato completamente nel 2020, con l’adozione di un nuovo frontale e di nuovi motori, l’attuale Hilux ha dimensioni generose (5,32 metri di lunghezza) e uno stile muscoloso e piuttosto moderno. Caratterizzato da inserti cromati e dal grande logo Toyota al centro nelle versioni più tradizionali, la variante GR Sport può contare su una grande griglia a nido d’ape con il lettering Toyota a tutta larghezza, mentre il cassone varia tra i 184 x 154 cm della Extra Cab a cabina singola con quattro posti ai 156 x 164 cm della Double Cab a doppia cabina e cinque posti. L’abitacolo è stato rivisto con l’ultimo restyling, affiancando a materiali semplici e razionali uno stile più automobilistico, con l’introduzione di una buona dotazione tecnologica per le versioni più ricche con schermo da 8 pollici dell’infotainment con Apple CarPlay e Android Auto.

Sempre da Oriente arriva un modello in ascesa per via del suo prezzo davvero contenuto, l’Evo Cross 4. Il pick-up della Casa italiana Evo, parte del Gruppo Dr Automobiles, è il gemello del più costoso Dr PK8, ed entrambi sono sostanzialmente la versione rimarchiata del pick-up cinese Jac Shuailing T8. Lungo 5,32 metri, il Cross 4 è un pick-up votato all’utilizzo più gravoso e professionale: le linee, infatti, seppur massicce e caratterizzate da una grande calandra anteriore, sono molto semplici, con un cassone nella media del segmento da 152 x 152 centimetri.

Salendo a bordo della versione a doppia cabina, l’unica proposta per il mercato italiano, l’Evo Cross 4 si differenzia dal più raffinato Dr PK8 per un interno più classico e razionale, caratterizzato da materiali semplici e fatti per durare. Al classico quadro strumenti analogico si aggiungono un display dell’infotainment da 9 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, i comandi del clima e della trazione integrale fisici e una fascia in simil-pelle a tutta larghezza che va a dare un tocco più curato ad un abitacolo spazioso e razionale, ma non troppo vivace. Alla semplice proposta dell’italo-cinese Evo si contrappongono due modelli di pick-up gemelli, posizionatisi in cima alle preferenze del pubblico europeo: il Ford Ranger e il Volkswagen Amarok. Per la quarta generazione del Ranger e la seconda serie dell’Amarok, infatti, Ford e VW hanno collaborato per la realizzazione di un pick-up moderno, tecnologico ma capace anche una volta finito l’asfalto.

Partendo dal Ford Ranger, quest’ultimo ha uno stile molto più raffinato che in passato, caratterizzato da un frontale personale dove le versioni “normali” hanno i fari a C uniti da un vistoso listello cromato, mentre le sportive Raptor adottano una calandra a nido d’ape con il lettering Ford a caratteri cubitali. Personale anche nella vista laterale e posteriore, il grande Ranger (è lungo 5,37 metri) ha un abitacolo molto curato e moderno, dove spiccano materiali di qualità, tanto spazio per la versione a doppia cabina (l’unica disponibile in Italia) e un enorme display a sviluppo verticale da ben 10 o 12 pollici con sistema Sync 4A che domina un abitacolo ben fatto e pratico grazie alla presenza di comandi fisici per clima e comandi del sistema di trazione integrale.

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Realizzato sulla stessa base del Ranger, con la Casa americana che si è occupata della gran parte dello sviluppo, il nuovo Volkswagen Amarok è due centimetri più corto del Ranger (5,35 metri), rispetto al gemello ha anche un cassone leggermente più piccolo, con dimensioni di 165 x 158 centimetri contro i 165 x 162 cm del Ranger. Le differenze sono molto ampie anche a livello estetico, con l’Amarok che sfoggia una calandra più larga ma più sottile, fari più affilati e, in generale, linee più gentili ed “europee” del cugino yankee. Le versioni dedicate all’off-road, poi, hanno una vistosa calandra anteriore in alluminio, mentre all’interno le differenze con il Ranger sono minori, ma comunque visibili. Il volante, il quadro strumenti e alcuni comandi sono infatti di origine VW, ma il display dell’infotainment verticale e il disegno della plancia sono gli stessi, con la medesima, buona qualità costruttiva, una buona abitabilità e il livello tecnologico di ottimo livello.

Motori Pick-Up

Per quanto riguarda la meccanica e i motori dei pick-up più venduti sul mercato italiano, per tutti i modelli che abbiamo preso in esame troviamo un layout comune. Se, infatti, in altre zone del mondo, ad esempio in Nord e Sud America, si stanno diffondendo nuovamente dei pick-up derivati da vetture tradizionali come SUV e Crossover, una ricetta molto gettonata negli anni ’60 e ’70 negli Stati Uniti e ancora oggi amata in Australia, in Europa i pick-up devono essere anche capaci lontano dall’asfalto. Per questo, tutti i modelli visti finora hanno un telaio a longheroni e traverse con carrozzeria separata, trazione integrale inseribile e motore anteriore longitudinale, quasi sempre Diesel.

Questa è proprio la scheda tecnica dell’Evo Cross 4, che con il suo telaio a longheroni può offrire la massima robustezza e capacità di carico nel cassone. Proprio per ovviare a quest’ultima richiesta, poi, il pick-up sino-molisano ha sospensioni posteriori con ponte rigido e molle a balestra, mentre davanti c’è uno schema a doppio triangolo sovrapposto a ruote indipendenti. Il motore, invece, è uno solo, un 2.0 quattro cilindri in linea turbodiesel da 136 CV e 320 Nm di coppia, accoppiato ad un solo cambio, un manuale a 6 marce con riduttore. La trazione è infatti posteriore con la possibilità di inserire la trazione integrale e le già citate marce ridotte.

Proseguendo in ordine alfabetico troviamo il Ford Ranger, il più raffinato e appetibile anche per gli appassionati. Nella numerosa gamma motori del pick-up americano (sviluppato e costruito però dalla filiale australiana dell’Ovale Blu), infatti, trova posto anche un motore a benzina dedicato alla variante Raptor. Il telaio, sempre a longheroni, è stato completamente rivisto, con un passo maggiorato di 5 cm, sospensioni anteriori spostate più avanti e migliori angoli d’attacco e d’uscita in fuoristrada. Su tutte le versioni è disponibile un sistema di trazione integrale denominato “shift-on-the-go”, che permette sia di inserire la trazione integrale in marcia, ma anche al cambio di selezionare autonomamente le marce lunghe o ridotte selezionando la modalità 4A della trazione integrale. Sotto il cofano, invece, il Ford Ranger ha due motori 2.0 quattro cilindri turbodiesel, uno con turbina singola a 170 CV e uno più potente con doppio turbo e 205 CV, portato a 209 CV per la versione Ranger Diesel.

Al top della gamma troviamo un 3.0 V6 turbodiesel della famiglia Powerstroke da 241 CV, mentre per la Raptor a benzina il propulsore è il 3.0 V6 EcoBoost biturbobenzina da 292 CV, con le due Raptor dotate di serie di differenziale anteriore e posteriore autobloccanti, ammortizzatori Fox a valvola diretta e una maggior escursione delle sospensioni.

Direttamente derivato dal Ranger, il Volkswagen Amarok condivide con il cugino americano il telaio, il sistema di trazione integrale e le sospensioni indipendenti McPherson all’anteriore e ponte rigido con balestre dietro, nonché i tre motori con cui è proposto. Il 3.0 V6 turbobenzina non è proposto, offrendo invece due motori 2.0 quattro cilindri turbodiesel, il 2.0 TDI di origine Ford da 170 CV (con cambio manuale a 6 marce) e biturbo con 205 CV, con cambio automatico a 10 marce sempre con ridotte. Al top della gamma trova posto il 3.0 V6 TDI, sempre sviluppato dall’Ovale, da 241 CV e 600 Nm, proposto con il solo cambio automatico a 10 marce con ridotte e capace di spingere l’Amarok V6 TDI da 0 a 100 km/h in 9,0 secondi netti.

Chiudono la disamina sui motori dei pick-up più apprezzati in Italia i due nipponici Isuzu D-Max e Toyota Hilux. Il primo è realizzato, come anticipato in precedenza, su una piattaforma condivisa con la connazionale Mazda BT-50, sempre con telaio a longheroni e traverse. Le versioni più “professionali” hanno un setup delle sospensioni molto classico, con schema McPherson davanti e ponte rigido con molle a balestra al posteriore. Le varianti più ricche invece adottano al posteriore uno schema automobilistico, con sospensioni indipendenti con schema Multilink a cinque bracci, migliorando notevolmente il comportamento dinamico. Disponibile anche con trazione posteriore in altri mercati, in Italia l’Isuzu D-Max è proposto unicamente con trazione integrale inseribile con marce ridotte e differenziale posteriore bloccabile.

Sotto il cofano, invece, il motore è uno solo, il 1.9 Ddi quattro cilindri common-rail sviluppato in casa da Isuzu, specializzata in motori Diesel, con turbo a geometria variabile, 164 CV e la possibilità di avere cambio manuale a 6 marce o automatico a 6 rapporti, sempre con marce ridotte. A concludere ci pensa il Toyota Hilux, dotato di un telaio a longheroni e balestre, sospensioni a doppio triangolo sovrapposto davanti e a ponte rigido con molle a balestra dietro. Disponibile in Italia con la sola trazione integrale inseribile, l’Hilux è disponibile in Italia con tre motori, tutti turbodiesel.

Sotto il cofano della versione d’accesso c’è la 2.4 D-4D quattro cilindri turbodiesel da 150 CV e 400 Nm di coppia, disponibile in accoppiata con il cambio manuale a 6 marce o con un classico automatico a 6 marce, entrambe con marce ridotte. Per chi cerca di più, invece, troviamo il 2.8 D-4D, un più vigoroso quattro cilindri turbodiesel da 204 CV e 500 Nm di coppia, proposto sia con cambio manuale che automatico. Dal 2024, infine, è proposto in Italia anche una versione Mild Hybrid della 2.8 D-4D, con sistema a 48 V, stessa potenza (204 CV) e consumi ridotti del 5% rispetto alla versione non elettrificata. Questi sono, quindi, i motori dei pick-up Toyota:

Motori Pick-Up

Motori Evo Cross 4

Diesel

  • 2.0 TD, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 136 CV, cambio manuale a 6 marce + ridotte, traz. integrale

Motori Ford Ranger

Benzina

  • 3.0 V6 EcoBoost Raptor, 3.0 V6 biturbo, 292 CV, cambio automatico a 10 marce + ridotte, traz. integrale

Diesel

  • 2.0 EcoBlue, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 170 CV, cambio manuale a 6 m. + ridotte o aut. a 6 m. + rid., traz. integrale
  • 2.0 EcoBlue, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 205 CV, cambio aut. a 10 marce + ridotte, trazione integrale
  • 2.0 EcoBlue Raptor, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 209 CV, cambio aut. a 10 marce + ridotte, trazione integrale
  • 3.0 EcoBlue, 3.0 V6 biturbodiesel, 241 CV, cambio automatico a 10 marce, trazione integrale

Motori Isuzu D-Max

Diesel

  • 1.9 Ddi, 1.9 quattro cilindri turbodiesel, 164 CV, cambio manuale a 6 marce + ridotte o aut. a 6 marce + ridotte, traz. integrale

Motori Toyota Hilux

Diesel/Diesel Mild Hybrid

  • 2.4 D-4D, 2.4 quattro cilindri turbodiesel, 150 CV, cambio manuale a 6 marce + ridotte o aut. a 6 m. + ridotte, traz. integrale
  • 2.8 D-4D, 2.8 quattro cilindri turbodiesel, 204 CV, cambio manuale a 6 marce + ridotte o aut. a 6 m. + ridotte, traz. integrale
  • 2.8 D-4D Hybrid 48 V, 2.8 quattro cilindri turbodiesel Mild Hybrid, 204 CV, cambio automatico a 6 m. + ridotte, traz. integrale

Motori Volkswagen Amarok

Diesel

  • 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 170 CV, cambio manuale a 6 marce + ridotte, trazione integrale
  • 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 205 CV, cambio automatico a 10 marce + ridotte, trazione integrale
  • 3.0 TDI, 3.0 V6 biturbodiesel, 241 CV, cambio automatico a 10 marce + ridotte, trazione integrale

Versioni e prezzi Pick-Up

Concludiamo, quindi, con le versioni dei pick-up e i prezzi dei modelli più apprezzati sul mercato italiano, partendo con la conoscenza della proposta più semplice a livello di allestimento e motorizzazione, l’Evo Cross 4. Il pick-up italo-cinese è infatti proposto in un unico allestimento e un solo motore, ad un prezzo fissato a 30.000 euro. La dotazione, del resto, è piuttosto completa, con di serie cerchi in lega, clima automatico, Cruise Control, fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, infotainment da 9 pollici con Apple CarPlay e Android Auto e vernice metallizzata. Decisamente più numerosa la gamma della Ford Ranger, con i prezzi del pick-up americano che partono dai 44.000 euro della 2.0 EcoBlue XL. Gli allestimenti proposti per il pick-up Ford partono dall’XL, versione d’accesso, con clima manuale, frenata automatica, Cruise Control Adattivo, differenziali anteriore e posteriore bloccabili, sistema infotainment da oltre 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, sensori di parcheggio posteriori e retrocamera.

Dalla XLT, invece, troviamo di serie cerchi in lega e fendinebbia, mentre dalla Limited sono di serie interni in pelle, navigatore, sedili riscaldabili, sensori di parcheggio anteriori e ingresso keyless. Al top troviamo la ricca Platinum, che ha telecamere laterali, sedili elettrici, interni specifici e schermo da 12 pollici, mentre la top di gamma Raptor ha una caratterizzazione tecnica, estetica e meccanica specifica, e arriva a 78.000 euro per il 2.0 EcoBlue biturbodiesel e a quasi 82.000 euro per il 3.0 V6 EcoBoost. Passando alla Volkswagen Amarok, le versioni del pick-up tedesco sono del tutto simili al cugino Raptor, con la versione base 2.0 TDI da 170 CV del tutto paragonabile alla XL d’accesso, con l’aggiunta dei fari a LED di serie. In assenza della versione Raptor, invece, qui al top troviamo la 3.0 TDI in allestimento Aventura, che unisce la ricchezza di una dotazione che offre di serie anche fari Matrix LED, navigatore, assistenza alla guida e interni in pelle una caratterizzazione incentrata sulla guida offroad, il tutto a poco meno di 75.000 euro.

Volkswagen Amarok (2023) statisch, achteraanzicht

Per quanto riguarda, invece, le versioni del pick-up Toyota Hilux, ci sono anche in questo caso alcuni allestimenti, i più economici dedicati all’utilizzo professionale del mezzo, come la versione molto spartana Comfort, la più ricca Lounge o la top di gamma Invincible, caratterizzata a livello estetico con paraurti e passaruota in plastica grezza, fari a LED, cerchi in lega, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, differenziale anteriore e posteriore bloccabile, navigatore e sensori di parcheggio. Al top, invece, c’è la GR Sport, caratterizzata da uno stile molto più sportivo sia all’interno che all’esterno, cerchi in lega, sedili specifici e una dotazione del tutto paragonabile all’Invincible. I prezzi? Si parte da poco meno di 40.000 euro per la 2.4 D-4D in versione Extra Cab a cabina singola e allestimento Comfort, mentre al top la 2.8 D-4D da 204 CV in allestimento GR Sport arriva a sfiorare i 62.000 euro.

Conclude, infine, l’Isuzu D-Max, con i prezzi del pick-up nipponico che partono dai 36.000 euro della versione Space Cab in allestimento N57 ai quasi 49.000 euro della Crew Cab a doppia cabina in allestimento N60FF. Per quanto riguarda le versioni, la N57 è la versione più spartana, con fari alogeni, paraurti anteriori e posteriori non verniciati dettagli in plastica nera, Cruise Control, clima manuale, comandi al volante e finiture più semplici, mentre la top di gamma N60FF arriva ad offrire fari Bi-LED, schermo da 9 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, accesso e apertura keyless, clima bizona, Cruise Control Adattivo, pedane laterali, cerchi in lega e sedili in pelle.