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Il camioncino rispetto ai comuni Rimorchi ha il non indifferente vantaggio di avere motricità propria: il rimorchio e la parte motrice sono uniti. Tale caratteristica si traduce talvolta in minore capacità di carico, ma ha sicuramente maggiore praticità e maneggevolezza. Il posto di guida, per ragioni di sicurezza, è naturalmente separato dal vano per la merce sul retro, grazie a un divisore. Tale tipo di mezzo è solitamente dotato di comune cassone scoperto, ma può essere anche telonato o cassonato, a seconda del tipo di copertura che presenta il vano per il trasporto. Talvolta, poi, il cassone può essere ribaltabile per facilitare le operazioni di carico e scarico, e le sponde sono solitamente apribili, per la stessa ragione. L’artigianato, l’edilizia, il giardinaggio sono alcuni dei più comuni settori dove il camioncino viene frequentemente usato, poiché è particolarmente adatto a tali tipi di utilizzazione.
I fattori e i marchi di rilievo nella scelta del camioncino
Il camioncino differisce dal Pick-up per le maggiori dimensioni e capacità di carico, e naturalmente, a differenza di tale tipo di mezzo, non è derivato da autovetture di serie. Chi dovesse scegliere un camioncino, può valutare fattori come la cabina a 2 o 4 posti, il passo lungo o corto, la capacità di carico e la motorizzazione, a seconda del tipo di utilizzo per cui è destinato. Oggi la scelta di marchi e modelli è quanto mai ampia: l’italiana Iveco, le tedesche Volkswagen e Mercedes-Benz, le giapponesi Mitsubishi, Nissan e Isuzu sono solo alcune delle più rinomate case produttrici a offrire una vasta gamma di autocarri per soddisfare ogni tipo di esigenza. Vi sono infine Mezzi speciali per utilizzi molto specifici, muniti di strumenti quali piccole gru, utili per lavori edili, o sponde montacarichi, molto utilizzate nel trasporto di merci per permettere salita e discesa con il carrello.