Cabrio

È la quantità di posti e la forma della carrozzeria a differenziare le cabriolet dalle spider: le cabrio sono infatti solitamente derivate dalle berline a quattro o cinque posti, delle quali rappresentano sostanzialmente la versione con tetto apribile, mentre le spider sono vetture a due soli posti (o 2+2), derivate direttamente da modelli sportivi come le coupé o direttamente progettate come spider fin dall’inizio. Sia cabrio che spider sono caratterizzate da un’impostazione più sportiva estetica e meccanica, che però si scontra con le esigenze tecniche che la carrozzeria scoperta porta con sé. Una cabrio, infatti, è priva del tetto, uno dei due principali elementi strutturali che uniscono le due estremità di una vettura. La presenza del solo pianale costringe gli ingegneri a lavoro su una scoperta di rinforzare quanto più possibile il telaio, per evitare spiacevoli episodi di flessione del telaio.

Per questo, le automobili cabrio sono più pesanti delle controparti a tetto rigido, ma allo stesso tempo sono meno spaziose, in quanto i rinforzi e la presenza dei meccanismi per il tetto apribile rubano spazio ad abitacolo e vano bagagli. Popolarissime all’inizio del XX secolo, le cabrio sono da sempre tra le automobili più amate al mondo, nonostante una crisi tra gli anni ’70 e ’80. Il problema che le auto cabrio stavano avendo era riguardante la sicurezza, essendo prive di roll-bar in caso di ribaltamento. Dopo l’introduzione degli antiestetici roll-bar fissi, che hanno caratterizzato le cabrio di quegli anni, l’introduzione dei roll-bar a scomparsa ha riportato lo stile pulito di cabrio e spider, anche se il successo dei SUV e i costi di sviluppo alti di queste vetture ha portato le cabriolet a diventare un segmento di nicchia, ma con ancora tanti estimatori.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni delle cabriolet.

Segni particolari di Cabriolet

• Le vetture scoperte si differenziano tra spider e cabriolet: le prime sono caratterizzate da dimensioni compatte, abitacolo a due posti secchi e prestazioni sportive, mentre le cabrio hanno dimensioni più generose, quattro posti e un’impostazione più comoda e raffinata.
• Dopo i primi modelli di roadster degli anni ’20 e ’30, questa tipologia di vetture sono diventate popolari tra gli anni ’50 e ’60, con le spider MG, Triumph e Austin-Healey che, insieme alle italiane Alfa Romeo hanno colpito il pubblico europeo e americano.
• Solitamente, le cabriolet sono caratterizzate da motori benzina, oggi sia turbo che aspirati, con potente importanti. Nel corso degli anni non sono comunque mancate motorizzazioni differenti, come i Diesel, diffusisi sulle cabrio dagli anni ’00, e oggi versioni elettrificate, tra ibride ed elettriche.
• Da sempre oggetto del desiderio degli appassionati ma realtà per pochi, oggi le cabrio sono ancora più di nicchia che in passato: in Italia, le cabrio sono oggi una categoria estremamente di nicchia, con una fetta di mercato inferiore all’1%.

Modelli Cabriolet

Come anticipato in apertura, oggi le vetture scoperte sono oggi una categoria in via di estinzione, che nonostante la quota di mercato ormai inferiore al punto percentuale continuano ad accendere i sogni degli appassionati. Oggi i modelli di cabriolet sul mercato sono pochi a livello numerico, meno di 30 modelli in tutto il listino, tra i quali però includiamo le Supercar e Hypercar, le sportivissime barchette come Dallara Stradale o Caterham nonché la 500 Cabrio, una cabriolet decisamente “atipica”.

Lasciando i modelli di cabrio e spider più amati, comunque, rimangono alcuni dei modelli più iconici degli ultimi decenni. Questi sono, così, alcuni tra i migliori modelli di Cabriolet, tra i quali abbiamo deciso di includere due delle spider più amate e tre cabrio a quattro posti più “classiche”:

• BMW Z4
• Mazda MX-5
• Mercedes-Benz CLE Cabriolet
• Porsche 911 Cabrio
• Volkswagen T-Roc Cabriolet

Iniziamo, in ordine rigorosamente alfabetico, dalla BMW Z4, la prima spider a due posti secchi di questa piccola lista. Arrivata nel 2018 alla sua terza generazione, la Z4 G29 è l’erede della tradizione delle roadster a due posti secchi della linea “Z”, dal tedesco Zukunft, futuro, iniziata nel 1988 dalla mitica Z1. Rispetto alle progenitrici, tutte piuttosto compatte, la Z4 G29 ha dimensioni da compatta media (è lunga 4,39 metri), una larghezza molto pronunciata (1,86 metri) e uno stile massiccio e sportivo, caratterizzato dal lunghissimo cofano, dall’abitacolo “appoggiato” sull’asse posteriore e un grande doppio rene anteriore, che ha fatto discutere gli appassionati.

All’interno, l’ormai solita qualità costruttiva BMW è accompagnata ad un abitacolo che nello stile riprende quello della Serie 3 G20 realizzata nello stesso periodo, con infotainment a sbalzo e un layout più classico e razionale. La capote in tela si apre in circa 10 secondi, mentre il bagagliaio ospita 281 litri.

Altra icona assoluta dei modelli cabriolet e non solo è la Mazda MX-5, seconda e ultima roadster della lista. Lanciata nel 1989 nella prima generazione, la NA, dal 2015 è in produzione la quarta serie della “Miata”, la ND, arrivata oggi al suo secondo restyling. Molto compatta nelle dimensioni (è lunga 3,92 metri), ha uno stile ancora moderno e sportivo, con un’altezza molto risicata e delle proporzioni da vera sportiva, dal cofano lungo all’abitacolo sull’asse posteriore.

Se fuori è cambiata pochissimo negli anni, all’interno lo stretto abitacolo della MX-5 ha accolto un nuovo sistema di infotainment da 8,8 pollici derivato dalle altre Mazda, con la conferma di quadro strumenti principalmente analogico e di una posizione di guida bassissima e molto distesa. La capote è ad azionamento manuale, veloce e facile da usare, mentre il bagagliaio è striminzito con i suoi 130 litri.

Arriviamo così alla prima, vera cabrio di questa lista, la Mercedes-Benz CLE Cabriolet. Lanciata nel 2024 in versione scoperta, è la sostituta sia della Classe C che della più grande Classe E Cabriolet, andando ad unire questi due modelli in una scoperta elegante e signorile. Lunga 4,85 metri, ha linee pulite e raffinate, dal frontale che non rinuncia a un po’ di cattiveria ad una coda dove i due fari a LED sono uniti da una sottile banda nera. Molto curati e moderni gli interni, che uniscono la classica cura nei materiali Mercedes con la tecnologia del sistema MBUX verticale da 11,9 pollici. I quattro posti sono “veri”, piuttosto comodi al posteriore, mentre il bagagliaio è discreto, con 385 litri di capacità. Non la più veloce la capote, con un tempo di apertura di circa 20 secondi.

In una lista di modelli di cabriolet non può mancare una delle vetture più iconiche con questa carrozzeria, la Porsche 911 Cabrio. Posizionata a metà tra le sportive a due posti e le classiche cabriolet a quattro posti, la 911 Cabrio è infatti una 2+2 con i posti posteriori piuttosto risicati, ma lo stile e l’impostazione dell’auto la rendono una cabrio a tutti gli effetti. Anche la 992.2, settima generazione ristilizzata nel 2024, condivide l’ormai iconico stile della sportiva tedesca.

Non manca, quindi, con lo sbalzo posteriore generoso per ospitare la meccanica “tutto dietro”, il frontale caratterizzato dai classici gruppi ottici ovali, i passaruota a sbalzo e il posteriore largo, impreziosito dai fari a LED a tutta larghezza. Molto raffinati anche gli interni, realizzati con cura e diventati molto tecnologici, dal buon sistema infotainment al quadro strumenti, per la prima volta completamente digitale. La capote si apre in circa 12 secondi, mentre per chi cerca uno stile ancora più particolare c’è la Targa, con la sola porzione di tetto in vetro sopra gli occupanti anteriori rimovibile elettricamente. Il bagagliaio anteriore ha una capacità di 135 litri, mentre ribaltando il divano posteriore si ottiene un secondo vano da 163 litri.

A concludere questa particolare lista c’è l’ultima cabrio a quattro posti di un marchio generalista, ed è anche la più strana, la Volkswagen T-Roc Cabriolet. Unico SUV tra i modelli di cabriolet, la versione scoperta della T-Roc è l’erede della lunga tradizione di cabrio Volkswagen realizzate sulla base del modello più venduto della Casa. Lunga 4,27 metri, rispetto alla T-Roc da cui deriva ha solo tre porte, quattro posti e una linea identica (due porte a parte) fino alla linea di cintura.

Sopra di essa, il parabrezza è più inclinato e, ovviamente, compare la capote in tela, apribile in soli 11 secondi. Con il restyling di fine 2021, la T-Roc Cabrio ha adottato la stessa plancia dell’ultimo facelift, adottando materiali più curati, uno stile più moderno e una migliore tecnologia. Non spaziosissimi, invece, i posti posteriori, resi più stretti dalle voluminose guide del tetto, mentre il bagagliaio ha una capacità di 284 litri.

Motori Cabriolet

Per quanto riguarda la meccanica e i motori delle cabriolet, la quasi totalità dei modelli è spinta da motorizzazioni a benzina, più adatte per sound, erogazione e destinazione d’utilizzo ad una cabriolet. Dopo l’exploit degli anni ’00, infatti, le cabrio con motore Diesel sono molte meno, con la sola Mercedes CLE Cabriolet che rappresenta questa categoria nella nostra lista. Realizzata sulla piattaforma MRA2 della Stella, con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, la CLE Cabrio è proposta in versione 220 d, con motore 2.0 turbodiesel da 197 CV e consumi molto contenuti.

La scoperta della Stella, però, ha una maggior proposta a benzina, con tutti i motori dotati di sistema Mild Hybrid come il 2.0 Diesel. Il 2.0 quattro cilindri turbo è proposto in tre livelli di potenza, dalla CLE 180 d’accesso da 170 CV alla 300, dotata di 258 CV e trazione integrale 4Matic. Due, infine, le versioni a sei cilindri, la 450 da 381 CV e la potente CLE 53 AMG, con trazione integrale 4Matic+ e 449 CV. Nessun Diesel, ovviamente, per la Porsche 911, che dal restyling del 2024 è uscita con un motore completamente nuovo.

Nella gamma motori della cabriolet di Zuffenhausen spicca infatti la nuova Carrera GTS T-Hybrid: sotto il cofano c’è un nuovo sei cilindri boxer da 3.6 litri, sovralimentato da un singolo turbo con all’interno della girante un motorino elettrico da circa 25 CV, al quale si aggiunge un secondo motore elettrico da circa 50 CV all’interno del cambio PDK. Il risultato è una potenza complessiva di 541 CV, con la possibilità di avere la trazione posteriore o integrale: sia la Carrera GTS T-Hybrid che la Carrera 4 GTS T-Hybrid sono velocissime, con uno 0-100 km/h coperto in 3,1 secondi. Rimane, alla base della gamma, la “normale” Carrera, con motore 3.0 sei cilindri boxer biturbo da 394 CV e cambio PDK doppia frizione a 8 marce.

Priva di elettrificazione, invece, è la BMW Z4: realizzata sulla piattaforma CLAR, la stessa della Serie 3 G20 da cui deriva, la Z4 è proposta con tre motori, tutti a benzina. Alla base c’è la sDrive20i, con motore 2.0 quattro cilindri turbo B48 da 197 CV, trazione posteriore e cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce ZF. Solo automatica è la più potente sDrive30i, dove il 2.0 B48 sale a 258 CV. Al top, invece, c’è la Z4 M40i: sotto il cofano c’è il 3.0 sei cilindri in linea B58 da 340 CV, con trazione solamente posteriore e la possibilità di scegliere tra cambio manuale a 6 marce o automatico ZF a 8 marce.

Decisamente più tranquilla, invece, la VW T-Roc Cabrio. Rispetto alla versione chiusa, la variante scoperta ha ben 160 kg in più da portarsi dietro a causa dei rinforzi al telaio, ed è proposta con due motori, entrambi a benzina e privi di elettrificazione. Realizzata sulla piattaforma MQB, la T-Roc Cabrio d’accesso è la 1.0 TSI, con motore tre cilindri da 1 litro e 116 CV, con cambio manuale a 6 marce come unica trasmissione. Per un po’ più di brio, si può optare per la 1.5 TSI, con motore quattro cilindri da 150 CV, cambio manuale o automatico DSG doppia frizione a 7 rapporti.

A concludere le gamme motori delle cabriolet di oggi non poteva che esserci la Mazda MX-5. Realizzata su un telaio dedicato a lei, la MX-5 ha motore anteriore longitudinale in posizione quasi centrale, spostato più indietro possibile verso il centro dell’auto, con trazione rigorosamente posteriore.

Leggerissima (siamo intorno ai 1.050 kg per la 1.5), è disponibile con due motori, entrambi quattro cilindri aspirati: il 1.5 ha 132 CV e una linea rossa posizionata più in alto (7.500 giri), mentre il più potente 2.0 ha 184 CV, più coppia e il differenziale autobloccante di serie. Il cambio è l’eccellente manuale a 6 rapporti di serie, mentre sulla RF con tetto rigido è possibile scegliere la 2.0 con un classico cambio automatico a 6 marce. Questi sono, quindi, i motori delle cabriolet viste oggi:

Motori Cabriolet

Motori BMW Z4

Benzina

• sDrive20i, 2.0 quattro cilindri turbo, 197 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 8 m., traz. posteriore
• sDrive30i, 2.0 quattro cilindri turbo, 258 CV, cambio automatico a 8 marce, traz. posteriore
• M40i, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 340 CV, cambio manuale a 6 m. o aut. a 8 m., traz. posteriore

Motori Mazda MX-5

Benzina

• 1.5, 1.5 quattro cilindri aspirato, 132 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione posteriore
• 2.0, 2.0 quattro cilindri aspirato, 184 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 m., trazione posteriore

Motori Mercedes-Benz CLE Cabriolet

Benzina Mild Hybrid

• CLE 180, 2.0 quattro cilindri turbo, 170 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore
• CLE 200, 2.0 quattro cilindri turbo, 204 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore
• CLE 300 4Matic, 2.0 quattro cilindri turbo, 258 CV, cambio aut. a 9 marce, traz. integrale
• CLE 450 4Matic, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 381 CV, cambio aut. a 9 m., traz. integrale

Diesel Mild Hybrid

• CLE 220 d, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 197 CV, cambio aut. a 9 m., traz. integrale

Motori Porsche 911 Cabriolet

Benzina/Benzina Mild Hybrid

• Carrera, 3.0 sei cilindri boxer biturbo, 394 CV, cambio aut. doppia friz. a 8 m., traz. posteriore
• Carrera GTS, 3.6 sei cilindri boxer biturbo Mild Hybrid, 541 CV, c. aut. doppia friz. a 8 m., traz. post.
• Carrera 4 GTS, 3.6 sei cilindri boxer biturbo Mild Hybrid, 541 CV, c. aut. doppia friz. a 8 m., traz. integrale

Motori Volkswagen T-Roc Cabriolet

Benzina

• 1.0 TSI, 1.0 tre cilindri turbo, 116 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
• 1.5 TSI, 1.5 quattro cilindri turbo, 150 CV, cambio man. a 6 m. o aut. doppia friz. a 7 m., traz. anteriore

Versioni e prezzi Cabriolet

Concludiamo allora con le versioni delle cabriolet e i prezzi di queste scoperte, partendo dalla più abbordabile vista oggi, la Mazda MX-5. Nonostante nei suoi 10 anni di carriera abbia visto un’impennata nel proprio listino, la MX-5 ND è ancora una delle scoperte più economiche. La versione d’accesso 1.5 Prime Line con motore 1.5 da 132 CV, infatti, parte da circa 32.000 euro, mentre la 2.0 ha un prezzo compreso tra i 37.000 della più economica Exclusive Line e i 41.000 euro della top di gamma Homura. Tra le versioni della cabriolet nipponica troviamo anche la RF, variante con tetto rigido e carrozzeria che ricorda quella di una coupé, che ha un prezzo di partenza di 35.000 euro.

Poco più costosa è la VW T-Roc Cabriolet, che ha un prezzo piuttosto impegnativo e decisamente superiore alla versione chiusa. Se la normale T-Roc, infatti, ha un prezzo di partenza di 33.000 euro con motore 1.0 TSI e allestimento Style, l’unico disponibile per la Cabriolet, la versione “senza tetto” parte da oltre 38.000 euro, con la 1.5 TSI con cambio automatico DSG che supera i 43.000 euro.

Ancora più “salata”, purtroppo, è la BMW Z4, che in versione sDrive20i e allestimento base Sport (che offre di serie fari full LED, interni in pelle, sensori di parcheggio, quadro strumenti digitale e infotainment con Apple CarPlay e Android Auto da aggiungere a parte) parte da 56.000 euro. Servono più di 60.000 euro per l’allestimento MSport, mentre la sDrive30i e la M40i hanno, rispettivamente, un prezzo di 68.000 e 76.000 euro. Tra le versioni della cabriolet bavarese, infine, spicca la M40i “Pure Impulse”, dotata del solo cambio manuale a 6 marce e di un’impostazione più sportiva sia a livello estetico che tecnico, con il differenziale autobloccante di serie, i cerchi da 19 pollici e i fari maggiorati e finiture nere esterne e interne.

Si continua a salire con i prezzi delle Cabriolet passando alla Mercedes-Benz CLE Cabrio. Da buona vettura della Casa di Stoccarda, anche la CLE è proposta in decine di versioni tra motorizzazioni, allestimenti, pacchetti e dotazioni dedicate, con un listino già piuttosto salato ma pesantemente incrementabile attingendo a piene mani dalla lunghissima lista degli optional. La versione d’accesso, la CLE 180 in allestimento Advanced, parte da quasi 69.000 euro (circa 8.000 euro più della CLE Coupé equivalente), mentre la più costosa 53 AMG in allestimento AMG Premium Plus supera quota 110.000 euro, con la possibilità di aumentare di diverse decine di euro scegliendo di personalizzarla nei minimi dettagli.

Al top dei prezzi delle cabrio viste oggi non può che esserci la Porsche 911 Cabriolet, che dopo il restyling ha visto ancora alzarsi i suoi prezzi. La versione d’accesso Carrera, ad esempio, parte da ben 148.000 euro, un prezzo più alto di oltre 13.000 euro rispetto alla Carrera Coupé. Per avere la nuova e interessante Carrera GTS, invece, servono addirittura 192.000 euro per la variante a due ruote motrici e ben 200.000 euro per la Carrera 4 GTS Cabriolet a trazione integrale. La variante Targa, infine, è disponibile solamente in versione 4 GTS, ed è offerta allo stesso prezzo della Cabriolet, 200.000 euro.