B-SUV

La ricetta che oggi ha dato vita ai B-SUV ha preso piede a livello mondiale negli anni ’10: l’automobile che è considerata universalmente il primo B-SUV moderno è la Nissan Juke, lanciata nel 2010. Dotata di dimensioni più compatte della vendutissima Qashqai, la Juke ha dato il là alla nascita di decine di modelli, prima in Europa e poi in tutto il mondo, che condividevano una meccanica da automobile tradizionale con un’altezza da terra e una seduta maggiorata e maggiore abitabilità interna.

Andando indietro nel tempo, possiamo trovare alcune anticipatrici di questo concetto, come la Toyota RAV-4 del 1994, caratterizzata da dimensioni compatte, con la tre porte più corta di quattro metri, e telaio derivato dalla coeva Corolla, ma dotata di serie di trazione integrale e caratterizzata da un’estetica e da un’impostazione su strada molto più fuoristradistica. Il primo fuoristrada con scocca portante, invece, è stata addirittura lanciata nel 1977 nella forma della Lada Niva, un’auto ancora molto offroad ma con alcune caratteristiche di agilità e guidabilità che dimostrarono la validità della soluzione a scocca portante.

La vera antesignana dei B-SUV è però considerata la Honda HR-V del 1998: realizzata sulla piattaforma della citycar Logo, poteva essere offerta anche con trazione anteriore, e aveva dimensioni comprese tra i 4,00 e i 4,10 metri con una posizione di guida rialzata e un’impostazione tecnica del tutto tradizionale. Dopo quei tentativi embrionali e il successo della Juke, oggi i B-SUV sono per distacco la categoria preferita dagli italiani: nel 2023, secondo i dati UNRAE il segmento dei B-SUV è il più venduto, con una quota di mercato pari al 30,1%. Quali sono le caratteristiche che rendono così amati questi modelli? Scopriamo insieme i modelli migliori, i motori e i prezzi dei B-SUV.

Segni particolari dei B-SUV

• Le dimensioni dei B-SUV sono solitamente comprese tra i 4,00 e i 4,30 metri, con alcune eccezioni e modelli più corti di 4 metri e più lunghi da 4 metri e 40.
• Sebbene ci siano stati modelli che hanno anticipato le dimensioni dei B-SUV, come la Toyota RAV-4 del 1994 o la Honda HR-V del 1998, il modello che è considerato come capostipite dei moderni B-SUV è la Nissan Juke, lanciata nel 2010.
• Solitamente, i B-SUV hanno motori termici, benzina o Diesel, con trazione prevalentemente anteriore e un’altezza da terra maggiorata rispetto ad una normale compatta. Non mancano i modelli ibridi, sia Mild Hybrid che Full Hybrid, ed elettrici, mentre viste le dimensioni compatte sono più rari i B-SUV Plug-In Hybrid.
• Il pubblico d’elezione per i B-SUV sono giovani e famiglie che cercano un’auto moderna e versatile, e che non vogliono rinunciare alla posizione di guida alta. Il prezzo medio dei B-SUV, secondo alcuni studi, è fissato intorno ai 27.000 euro, e nel 2023 hanno rappresentato il 30,1% del mercato italiano.

Modelli migliori B-SUV

Come abbiamo detto in apertura, la principale divisione tra i modelli di B-SUV sul mercato è determinata dalla lunghezza del corpo vettura, andando così a segnare due sotto-categorie, i B-SUV compatti e i B-SUV più grandi. Tutti i migliori modelli di B-SUV, comunque, sono caratterizzati da una lunghezza compresa tra i 4,00 metri e i 4,40 metri, con la “divisione” tra queste due sottocategorie fissata intorno ai 4,20 metri. Facendo un esempio pratico, Volkswagen ha nella sua gamma due B-SUV, il compatto T-Cross, lungo 4,14 metri, e il più spazioso T-Roc, che arriva a 4,24 metri di lunghezza.

Essendo la categoria attualmente più amata in Europa, poi, la concorrenza è davvero spietata, con decine di modelli tra cui scegliere a seconda delle proprie esigenze. Proprio per questo è nata la sottodivisione tra B-SUV piccoli e grandi, permettendo così ad ogni costruttore di avere un’offerta quanto più possibile “cucita” addosso alle esigenze dei propri clienti.

Oltre alla già citata Volkswagen, quasi tutte le Case offrono più di un B-SUV nella loro offerta, come ad esempio Hyundai, Renault o Jeep, e la “fame” di modelli ha portato alla nascita di proposte che coprono quasi interamente lo spettro delle dimensioni, dalla piccola Jeep Avenger di 4,06 metri ai 4,40 metri della Hyundai Kona. Andando a vedere i dati di vendita italiani e le caratteristiche dei singoli modelli, ci sono alcune automobili che spiccano tra le altre: ecco quali sono alcuni tra i modelli migliori di B-SUV:

• Dacia Duster
• Ford Puma
• Jeep Avenger
• Toyota Yaris Cross
• Volkswagen T-Roc

Andando in ordine rigorosamente alfabetico, il primo dei migliori modelli di B-SUV sul mercato è il Dacia Duster, rinnovato nel 2024 per la sua terza generazione e uno dei principali artefici del successo dei B-SUV. Con la sua prima generazione del 2010, la Duster ha democratizzato la carrozzeria SUV a prezzi davvero contenuti, con un listino che partiva da 11.900 euro. Da quella prima Duster e dalla seconda generazione, l’attuale terza serie riprende la robustezza, la versatilità e l’abitabilità, maturando in maniera tangibile su tutti gli altri aspetti.

Lunga 4,34 metri, la nuova Duster ha uno stile molto aggressivo e moderno, caratterizzato da un frontale cattivo e squadrato, una fiancata con grandi passaruota bombati e un posteriore più sportivo che in passato, con un lunotto inclinato e nuovi fari a Y. A bordo, invece, trovano posto una dotazione tecnologica molto più ricca che in passato, con quadro strumenti digitale da 7 pollici di serie e, dalla versione Expression, un display da 10,1 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Per il resto, gli interni della Duster sono moderni e personali come l’esterno, realizzati con materiali economici ma caratterizzati da abitabilità di buon livello e bagagliaio compreso tra i 430 litri della Hybrid ai 517 della 1.2 TCe a trazione anteriore.

Lunga 4,19, la Ford Puma è uno dei modelli di B-SUV che più di tutti non nasconde la sua parentela con le compatte di Segmento B. Lanciata nel 2019 e rinnovata nello stile e nella tecnologia nel 2024, è derivata direttamente dalla Fiesta, che ha sostituito in toto nel 2023, la Puma ha uno stile sportivo e aggressivo, che dopo il restyling ha adottato una nuova mascherina con il logo Ford al centro, nuovi fari anteriori e posteriori. L’altezza da terra è di poco superiore ad una compatta tradizionale, fatto che dona ancora più dinamismo ad una carrozzeria che, più che scimmiottare i SUV più specialistici, vuole unire praticità e sportività. Infatti, all’interno lo spazio è buono e l’abitacolo è enorme, con una capacità di ben 456 litri. Dopo il facelift, la Puma è caratterizzata da una plancia molto più moderna e tecnologica, dominata dal grande schermo da 12 pollici del sistema di infotainment Sync al centro della plancia, un nuovo volante a due razze e un quadro strumenti digitale da 12,8 pollici.

Proseguendo con la conoscenza dei migliori modelli di B-SUV sul mercato, sta ottenendo un grande successo la Jeep Avenger. Lanciata nel 2022, l’Avenger è il primo modello della Casa americana sviluppato per il mercato europeo: realizzata sulla piattaforma eCMP comune a tutti gli altri B-SUV del Gruppo Stellantis, l’Avenger ha dimensioni molto compatte, con una lunghezza di 4,08 metri.

Nonostante questo, lo stile è personale e con una bella presenza dal vivo, caratterizzato da linee squadrate, vistose protezioni nella parte bassa della carrozzeria e un frontale con le iconiche sette feritoie della Casa americana. Dotata di un abitacolo moderno e fatto con discreta cura all’interno, non manca una buona dotazione tecnologica tra infotainment e quadro strumenti digitale, mentre il bagagliaio ha 380 litri (355 per l’elettrica), ottimo per le dimensioni esterne. Non eccezionale l’abitabilità, soprattutto dietro.

Lanciata nel 2021, la Yaris Cross è la risposta di Toyota al successo travolgente dei B-SUV. In realtà, non è il primo crossover compatto della Casa giapponese: nel 2009, infatti, arrivò sul mercato la Urban Cruiser, versione rialzata della Yaris di allora: nonostante la ricetta vincente, la Urban Cruiser anticipò di qualche anno l’esplosione di questo mercato, ottenendo un successo inferiore alle attese.

Questo non sta succedendo alla Yaris Cross, una delle Toyota più vendute in Europa e nel mondo. Realizzata sulla piattaforma della Yaris di quarta generazione, rispetto a quest’ultima è più grande (4,18 metri) e ha uno stile più maturo e moderno, con un frontale squadrato e con una sua personalità, fiancate decise e un posteriore netto che nasconde un bagagliaio da 397 litri (320 sulla versione a trazione integrale). All’interno, la tecnologia è protagonista con infotainment da 10 pollici al centro della plancia e quadro strumenti digitale di serie, mentre lo spazio e le finiture sono buone ma non eccelse.

A completare la carrellata dei migliori modelli di B-SUV ci pensa uno dei modelli più venduti fin dal suo debutto nel 2017, la Volkswagen T-Roc. Caratterizzata da linee moderne e muscolose, la T-Roc è realizzata sulla piattaforma della Golf, della quale rappresenta, sostanzialmente, la versione a ruote alte. Dopo il restyling di fine 2021, la T-Roc ha dettagli più moderni, come i fari posteriori più moderni e, all’anteriore, una mascherina più sportiva e una fascia luminosa a tutta larghezza che unisce i fari Matrix LED, quando presenti. All’interno, invece, la T-Roc ha beneficiato del restyling per migliorare la qualità delle plastiche, molto discusse al lancio, per adottare un abitacolo realizzato con cura, dove spicca un infotainment a sbalzo da oltre 10 pollici in un abitacolo piuttosto razionale e versatile. Buona l’abitabilità, mentre il bagagliaio ospita 445 litri (392 per le versioni 4Motion a trazione integrale).

Motori B-SUV

Arriviamo così a conoscere i motori dei B-SUV: come abbiamo accennato nel paragrafo iniziale, nell’enorme lista di modelli di questo segmento troviamo almeno un rappresentante delle principali alimentazioni. A spiccare sono i motori a benzina, scelti per la loro adattabilità all’ambiente urbano e alle buone prestazioni velocistiche e di efficienza in condizioni extraurbane e autostradali, con una sempre più grande fetta di mercato fatta da motorizzazioni elettrificate.

Sono ormai molto diffusi i motori Mild Hybrid, che consentono di avere in Italia delle agevolazioni su bollo e assicurazione e, nella guida, di abbassare leggermente emissioni e consumi, e quelli Full Hybrid, che offrono consumi molto contenuti, soprattutto in città. Sono numerose anche le elettriche, mentre per quanto riguarda l’alimentazione ibrida Plug-In non è così comune, con uno dei pochi modelli ricaricabili rappresentati dalla Renault Captur E-Tech Plug-In Hybrid, motorizzazione non confermata dopo il restyling del 2024.

Per quanto riguarda i motori dei B-SUV di cui abbiamo parlato qui, anche in questo caso andiamo in ordine alfabetico partendo dalla Dacia Duster. Per la terza generazione del suo modello più rappresentativo, la Casa romena ha scelto di abbandonare la vetusta piattaforma B0 per adottare la più moderna base meccanica modulare CMF-B, condivisa con molti altri modelli del Gruppo Renault.

All’addio del Diesel, non più confermato, Dacia ha adottato una gamma quasi completamente elettrificata, senza rinunciare alla trazione integrale. Alla base della gamma troviamo il 1.0 Eco-G, motore tre cilindri turbo benzina-GPL da 100 CV, mentre per chi cerca qualcosa di più c’è il 1.2 TCe, un altro tre cilindri ma con sistema Mild Hybrid a 48 V, 130 CV e la possibilità di avere la trazione anteriore o integrale. Al top della gamma della Duster c’è l’inedita Hybrid, che adotta il sistema Renault E-Tech Full Hybrid con motore 1.6 aspirato, due motori elettrici e 141 CV di potenza, cambio MultiMode a 4+2 marce automatico e trazione anteriore.

Passando alla Puma, il B-SUV della Casa americana (costruito, come la Dacia Duster, in Romania) è realizzata sulla piattaforma dell’ottima Fiesta di settima generazione, uscita di produzione nel 2023, con la quale condivide le sospensioni e l’impostazione meccanica molto dinamica e agile. Sotto il cofano, invece, anche la Puma ha abbandonato il motore Diesel, mentre con il restyling del 2024 ha abbandonato l’offerta anche la sportiva ST con motore 1.5 EcoBoost a benzina da 200 CV. L’intera gamma attuale della Puma è formata dal 1.0 tre cilindri Ecoboost dotato di sistema Mild Hybrid, proposto in tre livelli di potenza: 125 CV con cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione Powershift a 7 rapporti opzionale, 155 CV con cambio Powershift di serie e la nuova ST, dotata del motore 1.0 EcoBoost portato a 159 CV e cambio Powershift.

Passando, invece, alla Jeep Avenger, come abbiamo citato in precedenza quello che, in Italia, svetta come il più venduto tra i migliori modelli di B-SUV ha motori e piattaforma condivisa con tutti gli altri crossover compatti del Gruppo Stellantis. Dotato, infatti, della piattaforma e-CMP, l’Avenger è disponibile sia in versione termica che elettrica, che anche in questo caso è tra i primi posti nella classifica di vendita dei modelli a zero emissioni.

Alla base della gamma troviamo il 1.2 Turbo, il noto PureTech tre cilindri sovralimentato in versione da 100 CV con cambio manuale. Dal 2023 c’è anche la 1.2 Hybrid, che al 1.2 PureTech da 136 CV abbina il cambio automatico DCS6 doppia frizione a 6 marce e un motore elettrico da 28 CV posizionato all’interno del cambio. Dal 2024 è arrivata anche l’inedita variante 4xe, che al powertrain della 1.2 Hybrid aggiunge un secondo motore elettrico da 28 CV sull’asse posteriore: la potenza massima di sistema rimane invariata a 136 CV, ma la trazione diventa integrale. La versione EV, invece, ha un motore da 156 CV e una batteria da 51 kWh netti, che garantiscono un’autonomia nel ciclo misto WLTP che oscilla tra i 394 e i 400 km a seconda dell’allestimento.

La gamma motori del B-SUV Toyota Yaris Cross, invece, è piuttosto semplice da padroneggiare. Realizzata sulla piattaforma modulare TNGA-B, la Yaris Cross è proposta, a differenza della sorella minore, esclusivamente con motorizzazione Full Hybrid. Al lancio, l’unica motorizzazione era la 1.5 Hybrid 115, che unisce ad un motore 1.5 tre cilindri aspirato da 91 CV un motore elettrico da circa 80 CV, per una potenza massima di sistema di 115 CV scaricati a terra dal classico cambio eCVT tipico delle ibride Toyota. Il sistema Hybrid giapponese è proposto anche in versione AWD-i, con un secondo motore elettrico da 5 CV sull’asse posteriore, mentre dal 2024 è proposto il nuovo powertrain Hybrid 130. Sotto il cofano, il 1.5 ha sempre 91 CV, mentre il motore elettrico passa a 84 CV per una potenza massima di 130 CV, ed è disponibile sia con trazione anteriore che con sistema AWD-i.

Concludiamo la disamina dei motori dei B-SUV con la Volkswagen T-Roc, l’unica della nostra selezione realizzata su una piattaforma modulare di categoria superiore. La T-Roc è infatti realizzata sulla stessa piattaforma della Volkswagen Golf, ed è l’unico modello della lista privo di motori elettrificati. Sotto il cofano, VW offre tre motori a benzina e un Diesel. Il motore d’accesso è il 1.0 TSI, il collaudato tre cilindri turbo da 116 CV e con cambio manuale a 6 marce, affiancato al più potente 1.5 TSI quattro cilindri turbo da 150 CV con cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione DSG a 7 marce.

Al top della gamma, invece, troviamo la potente T-Roc R, versione ad alte prestazioni del B-SUV tedesco: il motore è il 2.0 TSI quattro cilindri turbo da 300 CV e 400 Nm, con cambio DSG a 7 marce, trazione integrale 4Motion e accelerazione 0-100 km/h coperta in 4,9 secondi. Per chi fa molti km, invece, non manca il 2.0 TDI quattro cilindri turbodiesel con due livelli di potenza, 116 e 150 CV, con quest’ultimo proposto con cambio DSG e trazione integrale 4Motion. Questi sono, quindi, i motori dei B-SUV:

Motori B-SUV

Motori Dacia Duster

Benzina/GPL

• 1.0 Eco-G, 1.0 tre cilindri turbo, 100 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Benzina Mild Hybrid

• 1.2 TCe, 1.2 tre cilindri turbo, 130 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
• 1.2 TCe 4x4, 1.2 tre cilindri turbo, 130 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Benzina Full Hybrid

• 1.6 Hybrid, 1.6 quattro cilindri aspirato + mot. el., 141 CV, cambio automatico a 4+2 marce, trazione anteriore

Motori Ford Puma

Benzina Mild Hybrid

• 1.0 EcoBoost Hybrid, 1.0 tre cilindri turbo, 125 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. doppia friz. a 7 marce, trazione anteriore
• 1.0 EcoBoost Hybrid 155, 1.0 tre cilindri turbo, 155 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore
• 1.0 EcoBoost Hybrid ST, 1.0 tre cilindri turbo, 159 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

Motori Jeep Avenger

Benzina/Benzina Mild Hybrid

• 1.2 Turbo, 1.2 tre cilindri turbo, 100 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
• 1.2 Turbo e-Hybrid DCS6, 1.2 tre cilindri turbo Mild Hybrid, 100 CV, cambio automatico doppia frizione a 6 marce, trazione anteriore
• 1.2 Turbo 4xe DCS6, 1.2 tre cilindri turbo Mild Hybrid, 136 CV, cambio automatico doppia frizione a 6 marce, trazione integrale

Elettrica

• BEV, motore elettrico anteriore, 156 CV, batteria da 51 kWh, autonomia WLTP 394-400 km, trazione anteriore

Motori Toyota Yaris Cross

Benzina Full Hybrid

1.5 Hybrid, 1.5 tre cilindri aspirato + mot. el., 116 CV, cambio automatico e-CVT, trazione anteriore 1.5 Hybrid AWD-i, 1.5 tre cilindri aspirato + mot. el., 116 CV, cambio automatico e-CVT, trazione integrale 1.5 Hybrid 130, 1.5 tre cilindri aspirato + mot. el., 130 CV, cambio automatico e-CVT, trazione anteriore 1.5 Hybrid 130 AWD-i, 1.5 tre cilindri aspirato + mot. el., 130 CV, cambio automatico e-CVT, trazione integrale

Motori Volkswagen T-Roc

Benzina

• 1.0 TSI, 1.0 tre cilindri turbo, 115 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

• 1.5 TSI, 1.5 quattro cilindri turbo, 150 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

• 2.0 TSI R 4Motion DSG, 2.0 quattro cilindri turbo, 300 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione integrale

• Diesel

• 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 116 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

• 2.0 TDI DSG, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 116 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

• 2.0 TDI 4Motion DSG, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 150 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

Prezzi B-SUV

Arriviamo così ad analizzare i prezzi dei B-SUV, proposti a listini molto differenti tra loro. Listino alla mano, il delta-prezzo di questo affollato segmento è molto ampio: il B-SUV più economico è la EVO 3, offerta a partire da 15.900 euro, mentre la più costosa è l’Audi SQ2, che con il suo motore 2.0 TSI da 300 CV in allestimento sport attitude arriva a oltre 59.000 euro, optional esclusi. Per quanto riguarda, invece, le protagoniste di oggi, la Dacia Duster è uno dei Sport Utility compatti più economici. Il prezzo di partenza della vendutissima romena è fissato sotto i 20.000 euro per la 1.0 Eco-G in versione base Essential. La 1.2 TCe, invece, parte da circa 23.000 euro, con la 1.2 TCe 4x4 a trazione integrale che parte da poco più di 25.000 euro. Per una 1.6 Hybrid, invece, la base di partenza è fissata a oltre 26.000 euro.

Leggermente più costosa la Ford Puma, che con il 1.0 EcoBoost Hybrid da 125 CV con cambio manuale e allestimento d’accesso Titanium che parte da 27.500 euro. Per una 1.0 EcoBoost da 155 CV con cambio Powershift il listino parte da 30.000 euro, mentre la sportiva ST da 159 CV ha un listino di 37.000 euro. Il listino prezzi del B-SUV Jeep Avenger, invece, parte da poco meno di 25.000 euro per il 1.2 Turbo termico da 100 CV e cambio manuale a 6 marce in allestimento Longitude, mentre a poco più di 26.000 euro è fissata la 1.2 Turbo e-Hybrid con cambio automatico. Servono almeno 28.000 euro per la 4xe, mentre l’elettrica Avenger BEV è proposta a prezzi compresi tra i 39.000 e i 42.000 euro.

Più salata la Toyota Yaris Cross: la versione d’accesso, con sistema Full Hybrid con 115 CV e allestimento base Active, è offerta a poco meno di 29.000 euro, che diventano circa 34.000 euro per l’allestimento Trend in accoppiata con il sistema a trazione integrale combinata AWD-i. Per mettersi in garage una Hybrid 130, con powertrain più potente, è necessario scegliere uno degli allestimenti di punta, con prezzi compresi tra i 33.000 e i 37.000 euro per la versione a trazione anteriore e tra i 36.000 e i 40.000 euro della AWD-i.

Concludiamo con i prezzi della Volkswagen T-Roc, che partono da circa 30.000 euro per la 1.0 TSI da 116 CV con cambio manuale a 6 marce. Per una 2.0 TDI servono almeno 34.000 euro, mentre per una variante con trazione integrale 4Motion con motore 2.0 TDI da 150 CV si parte da poco meno di 44.000 euro. La più costosa è senza dubbio la T-Roc R, che con il 2.0 TSI da 300 CV parte da circa 55.000 euro.

Ricapitolando, questi sono i prezzi dei B-SUV più interessanti sul mercato: