Cadillac Fleetwood

Lunga oltre 5,7 metri, larga quasi due metri e dotata di uno stile estremamente classico e opulento, con questa seconda generazione Cadillac Fleetwood riaccolse di nuovo la trazione posteriore, sfruttando il pianale D-Body con telaio a longheroni. Dotata di due motori V8, entrambi da 5.7 litri di cui uno derivato dalla Chevrolet Corvette C4, l’LT1 da 260 CV, Cadillac Fleetwood fu per tre anni il non plus ultra della Casa americana. Questo tipo di vetture, però, era destinata a scomparire: dopo l’interruzione della produzione nel 1996 il nome Fleetwood ritornò per una versione a passo lungo della nuova Cadillac DeVille prodotta a Lima, in Ohio, dalla Superior Coach Company in meno di 800 esemplari tra il 1998 e il 1999, lasciando alla DeVille il ruolo di Cadillac più grande e costosa. Ma com’era davvero la Cadillac Fleetwood?

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Cadillac Fleetwood di seconda generazione.

Dimensioni Cadillac Fleetwood

Le dimensioni della Cadillac Fleetwood sono:

• lunghezza 5,72 metri
• larghezza 1,98 metri
• altezza 1,45 metri
• passo 3,09 metri

Lunga oltre 5,7 metri, larga due e con un passo di quasi 3 metri e 10, Cadillac Fleetwood è davvero enorme, anche per gli allora esagerati standard statunitensi. Rispetto alla già gigantesca Brougham che ha sostituito, infatti, superava di 11 cm i suoi 5,61 metri, e superava la lunghissima DeVille (dotata di meccanica a trazione anteriore) di ben 40 cm. Si tratta quindi di una vettura imponente e che incute quasi timore per le sue dimensioni, mentre il disegno è davvero tradizionale e classico. Il frontale sfoggia una calandra molto generosa con il classico motivo a griglia a maglie strette delle Cadillac dell’epoca, mentre ai lati dei fari sottili e molto allungati ridanno il classico look anni ’90 ad un frontale che si rifà più al passato che al futuro.

Il cofano molto lungo e l’abitacolo generoso fanno poi il paio con una coda davvero personale, caratterizzata da un terzo volume quasi immenso, da un lunotto inclinato di pochissimi gradi e dalle ruote posteriori parzialmente carenate, un dettaglio inconfondibile delle Fleetwood di quel periodo. Anche il disegno della coda è ben poco anni ’90, con le “codine” che rimandano al grande passato Cadillac e sulle quali sono montati i fari posteriori, mentre il portellone squadrato e l’assenza di linee tondeggianti stupiscono rispetto al parco circolante degli anni ’90. Concludendo con le dimensioni di Cadillac Fleetwood, il bagagliaio misura ben 600 litri, ovvero oltre 21 piedi cubi.

Interni Cadillac Fleetwood

Gli interni di Cadillac Fleetwood di seconda generazione, invece, sono tipicamente anni ’90. Come tutte le vetture americane di quegli anni, infatti, anche Fleetwood punta su una plancia priva di tunnel centrale, quasi flottante rispetto al pavimento, con tutti i comandi alloggiati sulla parte centrale di una plancia dall’andamento orizzontale, pulita e razionale. Qui troviamo un volante in pelle enorme con leva del cambio automatico sul piantone, ma soprattutto un quadro strumenti digitale molto semplice e minimale.

Non troviamo il contagiri, superfluo su un’auto del genere, ma solo la velocità scritta in caratteri cubitali con caratteri verdi su sfondo nero, mentre a destra troviamo un enorme indicatore della quantità di carburante e a destra il contachilometri e altre informazioni. Come per molte altre vetture americane coeve, anche gli interni di Cadillac Fleetwood non colpiscono per qualità, risultando anzi piuttosto poveri e assemblati con materiali di scarsa qualità e poca cura. Ne è un esempio l’assemblaggio approssimativo del vano portaoggetti sotto la consolle centrale, o il pannello per il clima automatico e la radio, derivati da altri modelli General Motors più economici. Piace però la presenza dell’equalizzatore manuale sulla radio, per una qualità d’ascolto di ottimo livello.

Motori Cadillac Fleetwood

Dopo una prima generazione poco ispirata e a trazione anteriore, a livello meccanico e di motori Cadillac Fleetwood passa ad una piattaforma finalmente a trazione posteriore, ma non più moderna, anzi. La Fleetwood di seconda generazione è infatti basata sul pianale D-Body: si tratta di un pianale ancora a longheroni, con la carrozzeria separata dal telaio, che fin dal suo debutto ha fatto da base alle precedenti Fleetwood quando questa era solo la denominazione della più lunga e lussuosa Cadillac, a partire dalla Fleetwood Series 75 degli anni ’30.

In realtà, però, la “nuova” piattaforma D era una versione allungata della C-Body, usata proprio dalla DeVille precedente e “allungata” per continuare la tradizione. Se il pianale è molto, molto tradizionale, sotto il cofano i motori di Cadillac Fleetwood sono decisamente più moderni. Troviamo infatti su Fleetwood due motori, entrambi V8 aspirati a benzina da 5.7 litri di origine Chevrolet: il primo è un classico V8 ad aste e bilancieri con tanta coppia in basso e poca potenza, come dimostrano i 185 CV che è in grado di erogare. Dal 1994, invece, è arrivato il più moderno LT1, un erede della tradizione di Small Block di Chevrolet e lanciato sulla Corvette C4. Con i suoi 260 CV, questo era il motore più desiderabile, grazie ai suoi 447 Nm di coppia e alla vivacità decisamente più generosa. Entrambi i motori scaricano poi a terra la loro potenza attraverso un cambio automatico a 4 marce con convertitore di coppia-

Motori Cadillac Fleetwood

Benzina

• 5.7 V8, 5.7 V8 aspirato, 185 CV, cambio automatico a 4 marce, trazione posteriore
• 5.7 V8 LT1, 5.7 V8 aspirato, 260 CV, cambio automatico a 4 marce, trazione posteriore

Prezzi Cadillac Fleetwood

Il listino prezzi di Cadillac Fleetwood era uno dei più alti all’interno della gamma Cadillac, ma non per questo era irraggiungibile, anzi. Rispetto alle rivali europee, infatti, Cadillac Fleetwood si portava portare a casa a partire da circa 33.990 dollari: questo era il suo MSRP, ovvero il prezzo di vendita consigliato dal produttore, il nostro prezzo di listino in pratica. La dotazione di serie poi era decisamente generosa: oltre al quadro strumenti parzialmente digitale, al clima e alla radio troviamo di serie i sedili in pelle elettrici, il cambio automatico, gli alzacristalli elettrici, l’ABS, il controllo di trazione e gli airbag frontali.

La dotazione diventava ancora più generosa se si passava al pacchetto Brougham, una citazione del modello precedente. Questa versione offriva in più il tetto e i montanti posteriori in vinile, i sedili elettrici con riscaldamento, memorie e regolazione lombare nonché un comodissimo vano portaoggetti posteriore. Il listino degli optional contava anche di un tetto in vetro, del lettore CD, dei cerchi cromati e anche uno specchietto retrovisore elettrocromico. Ma oggi, invece, quali sono i prezzi di Cadillac Fleetwood? Non sono moltissime le Fleetwood in Italia, ma il loro prezzo oscilla tra i 9.000 e i 12.000 euro per una seconda generazione prodotta tra il 1993 e il 1996. Negli States, invece, il prezzo è salito negli ultimi anni: dopo essere state tra le vetture più economiche con prezzi sotto i 2.000 dollari, oggi una Fleetwood parte da 5.900 dollari e può arrivare, in condizioni impeccabili, a 30.000 dollari. Le rarissime Limited fatte a mano tra il 1998 e il 1999, invece, superano già i 35.000 dollari.

Cadillac Fleetwood: concorrenti e conclusioni

Cadillac Fleetwood è sempre stata la vettura di lusso all’americana. Dotata di una meccanica poco raffinata e derivata dalle vetture più “piccole”, Fleetwood ha sempre puntato su prezzi relativamente contenuti al netto di contenuti tecnici d’avanguardia soprattutto per quanto riguarda il comfort, una guidabilità che punta tutto sul comfort e sul relax e uno stile massiccio e inconfondibile. Non per nulla queste vetture sono soprannominate in America landyacht, ovvero Yacht di terra. E infatti proprio come su uno yacht queste automobili non apprezzano la guida sportiva, anzi. Nonostante il motore V8 anche di origine Corvette, Fleetwood ha sospensioni talmente morbide e uno sterzo talmente demoltiplicato che, se guidata sportivamente, fa subito capire come non sia assolutamente il suo habitat naturale quello delle curve.

Rispetto alle concorrenti di Cadillac Fleetwood d’Oltreoceano, poi, la iper-berlina americana non convince sotto l’aspetto della qualità costruttiva, degli assemblaggi e dei materiali, inferiori anche a vetture europee più piccole. La sensazione di relax, di comfort e di robustezza meccanica di queste vetture è però unico, e regala a chiunque se ne porti una a casa un pezzo di quell’automobilismo comodo e rilassato tipicamente made in USA. Concludiamo infine con le concorrenti di Cadillac Fleetwood, tra le quali troviamo la Buick Roadmaster, la Chrysler New Yorker e il trittico di prodotti Ford Panther Lincoln Town Car, Mercury Marauder e Grand Marquis e Ford Crown Victoria.