BYD Dolphin

Con una gamma completamente elettrica, la sfida per BYD in Italia non è facile. Con l’arrivo dei nuovi incentivi che dovrebbero dare un impulso alle vendite BYD spera di inserirsi da protagonista in un mercato che stenta a decollare. Dolphin, inoltre, è il primo modello della serie Ocean, che comprende anche la più grande e già citata Seal. 60,4 kWh di batteria LFP, con un’autonomia stimata in circa 430 km reali, per un consumo di 15,9 kWh. Dati buoni che si sommano a una qualità costruttiva importante, e non banale considerando un prodotto che si affaccia per la prima volta sul mercato.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di BYD Dolphin.

Dimensioni BYD Dolphin

Le dimensioni della BYD Dolphin sono:

• lunghezza 4,29 metri
• larghezza 1,77 metri
• altezza 1,57 metri
• passo 2,7 metri

Analizzando le dimensioni della BYD Dolphin appare chiara la sua appartenenza al segmento C delle compatte, visto che concorrenti come Hyundai Kona elettrica (4,35 metri) ne fanno già parte. Gli sbalzi sono corti, un tratto tipico delle elettriche, utile a giocare in attacco con un passo di 2,7 metri e conseguente abitabilità garantita ad almeno 4 passeggeri. Carreggiate non troppo larghe, il dato di 1,77 metri comprende anche gli specchietti aperti, tanto che la vettura appare abbastanza slanciata come appunto il corpo del delfino da cui prende il nome.

La firma luminosa è un tratto caratteristico della BYD Dolphin: davanti i soli diurni a LED percorrono orizzontalmente il cofano, con un taglio a L sulle estremità, mentre dietro la firma è molto più elaborata con un intreccio che sicuramente la fa riconoscere nel buio della notte. Convince più dietro e in vista laterale, con un muso forse troppo morbido e stilisticamente poco comunicativo rispetto al resto della vettura.

Cerchi da 16” e 17”, dal taglio aerodinamico, si inseriscono in un contesto cromatico dove domina il bicolore della carrozzeria, dove il tetto e il resto della carrozzeria vengono abbinati secondo tre stilemi, per un totale di sette combinazioni contando anche i colori singoli e i cerchi. La e-Platform 3.0 rende piatto il pavimento e più agevole l’accesso al terzo passeggero della seconda fila, certo è che nelle dimensioni della BYD Dolphin non spicca il bagagliaio. Da buona segmento C con poco sbalzo, la sua capacità è limitata a 345 litri che possono diventare 1.530 abbattendo gli schienali. Non c’è il bagagliaio anteriore o frunk, bensì un utilissimo doppio fondo che permette di nascondere cavi di ricarica nelle loro custodie e altri piccoli oggetti. Rimuovendo il piano, si possono inoltre caricare in scioltezza oggetti più alti.

Interni BYD Dolphin

Gli interni della BYD Dolphin colpiscono per originalità. Lo schermo che gira su sé stesso, potendo essere orientato sia orizzontalmente sia verticalmente, è condiviso con Seal e Atto 3 e già basterebbe a rendere praticamente unica sul mercato questa peculiarità offerta da BYD. Schermo che si può orientare premendo un tasto sulla razza sinistra del volante. Forme molto morbide si stagliano nelle forme delle bocchette così come nell’andamento della plancia, sicuramente capace di distinguersi rispetto alla concorrenza.

Peccato per l’assenza della regolazione della climatizzazione, visto che un singolo tasto a rotella permette di attivare la modalità automatica. Le modalità di marcia si inseriscono da un manettino facile da raggiungere con la mano destra, ma in sostanza si fa quasi tutto dallo schermo centrale che con una diagonale da 12,8” conquista interamente l’abitacolo. Un po’ affollato di informazioni il quadro strumenti appena sopra il piantone dello sterzo.

Degli interni della BYD Dolphin sorprende la qualità costruttiva e la presenza, almeno sulla top di gamma, di un tetto panoramico con tendina ad apertura elettrica che aiuta a far percepire un ambiente più arioso. Tornando al sistema di infotainment, si tratta di un software Android che richiede la connessione via cavo per interfacciare il proprio smartphone.

C’è anche la possibilità di accedere direttamente a Spotify grazie alla connessione, mentre il navigatore potrebbe migliorare. Bene il suggerimento delle colonnine di ricarica, con l’effettiva disponibilità prima di recarsi a vuoto in uno stallo. Può tornare utile, anche se non è facile da raggiungere, il vano sotto il tunnel centrale. La piastra di ricarica wireless, invece, è quasi nascosta sotto il bracciolo. Si nota una ricercatezza non banale anche nella forma delle maniglie di apertura delle portiere.

Motori BYD Dolphin

Tra i motori della BYD Dolphin troviamo il solo elettrico anteriore, da cui la trazione, capace di esprimere una potenza di 204 CV, si accompagna a una guida tutto sommato proporzionata al segmento e alla fruibilità di questo modello. Velocità massima di 160 km/h, quasi uno standard sulle auto elettriche, si pone da contraltare a uno 0-100 km/h coperto in 7 secondi. Da buona elettrica, la BYD Dolphin scatta forte ai semafori e grazie alle diverse modalità di guida sa cambiare anima in base alle condizioni. Non ha un’indole sportiva, ma si fa voler bene tra le curve. Manca l’effetto One Pedal che altre elettriche possono vantare così come manca una rigenerazione su più livelli che alcune rivali, come Hyundai Kona, possono offrire.

In questo senso non cambia la sensazione sul pedale del freno selezionando le due modalità (High e Normal). Riguardo all’autonomia, BYD dichiara circa 400 km per la batteria da 60,4 kWh che si può ricaricare in corrente continua fino a 100 kW, con circa mezz’ora per passare all’80%. Due le versioni di batteria, visto che alla 60,4 kWh si affianca la più economica 44,9 kWh: questa versione chiamata Active di Dolphin arriva a un’autonomia di circa 340 km con una potenza di 95 km, mentre la versione Boost ha 176 CV e guadagna le raffinate sospensioni posteriori Multi-Link.

Motori BYD Dolphin

Elettrico

• 70 kW, singolo motore elettrico, 95 CV, batteria 44,9 kWh, trazione anteriore
• 130 kW, singolo motore elettrico, 176 CV, batteria 44,9 kWh, trazione anteriore
• 150 kW, singolo motore elettrico, 204 CV, batteria 60,4 kWh, trazione anteriore

Prezzi BYD Dolphin

Il listino prezzi della BYD Dolphin nel momento in cui scriviamo si articola attorno a due allestimenti, già molto ben forniti. Si tratta della Dolphin Comfort, che parte da 32.990 euro IVA compresa, e la Design, unica a proporre la vernice bicolore, con un prezzo di 2.000 euro superiore (34.990 euro). Il prezzo chiavi in mano è di 33.790 euro per la Comfort e di 35.790 euro. Le vernici proposte sulla Comfort sono la Urban Grey, la Cream White e la Skiing White, mentre la Design propone le tre versioni bicolore Jet Black/Atlantis Grey, Surfing Blue/Urban Grey e Skiing White/Urban Grey.

La BYD Dolphin mette al centro una certa dinamica di guida ma soprattutto l’efficienza. La pompa di calore è di serie e aumenta l’efficacia complessiva del 15% in inverno. Di serie c’è anche la tecnologia Vehicle-to-Load, in altre parole l’auto può diventare una grossa powerbank capace di alimentare piccoli elettrodomestici con una potenza di 3,3 kW. Bene anche il comparto relativo ai sistemi di assistenza alla guida: di serie c’è non solo la frenata d’emergenza e il cruise control adattivo ma anche diverse telecamere su tutti i lati della vettura, i fari adattivi e tanto altro.

Il prezzo della Active da 44,9 kWh diventa interessante contando che si posiziona poco sopra i 30.000 euro chiavi in mano. Ci sono rivali di segmento B/C che costano di più.

Listino prezzi BYD Dolphin

Elettrico

• Active FWD 95 CV, 29.990 euro
• Boost FWD 176 CV, 30.690 euro
• Comfort FWD 204 CV, 32.990 euro
• Design FWD 204 CV, 34.990 euro

BYD Dolphin: concorrenti e conclusioni

BYD Dolphin è una delle quattro punte di una formazione tutta all’attacco schierata da BYD per sfondare sul mercato europeo dove non è molto conosciuta. Se in Cina domina e sfida Tesla ad armi pari, in Europa i passi da fare sono ancora tanti e BYD Dolphin si rende quasi simpatica con il richiamo al nome dell’animale marino ma fa sul serio badando al rapporto qualità/prezzo. Sì perché la qualità percepita è alta, l’auto si guida bene e solo un sistema di infotainment un po’ più intuitivo potrebbe rendere questa vettura una serie contendente tra le elettriche compatte. Ha 204 CV, la verve non le manca, e si carica abbastanza in fretta. Ottima la dotazione di ADAS, così come il comfort.

Peccato per l'insonorizzazione a bordo non troppo curata, mentre è apprezzabile l’originalità dell’abitacolo che è ricco di spazio. Altro difetto nel climatizzatore, che nonostante guadagni di serie la pompa di calore, ha logiche di funzionamento non sempre così tempestive. Non ci sono molti accessori, ogni allestimento si distingue dall’altro e la dotazione della top di gamma è da segmento superiore. Un esempio? Il V-2-L, o Vehicle to Load, è una peculiarità che non tutte le elettriche possono vantare e permette di alimentare elettrodomestici esterni fino a 3,3 kW.

Inizia ad essere affollato il segmento dei crossover al confine tra segmento B e C che condividono con la BYD Dolphin dimensioni e caratteristiche tecniche. Ci sono la già citata Hyundai Kona tra le concorrenti della BYD Dolphin così come figura la tedesca Volkswagen ID.3, musa ispiratrice di questa vettura se vista dal posto guida, schermo rotante a parte. Anche Cupra Born fa parte di questa categoria, mentre Stellantis risponde con crossover compatti del calibro di Peugeot e-2008, mentre Opel Mokka-e è leggermente più piccola. 7 centimetri in meno anche per la Volvo EX30, altra elettrica che anticipa Tesla con la sua futura Model 2 e lo fa con un prezzo d’attacco direttamente comparabile a quello della BYD Dolphin.