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2023 BYD BELUX SEAL ACTIONS 001

BYD Berlina

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2023 BYD BELUX SEAL ACTIONS 001
BYD HAN (16)
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BYD Berlina: storia, modelli, versioni e motori

Il marchio cinese BYD, acronimo che significa “Build Your Dreams”, ovvero “costruisci i tuoi sogni”, è approdato in Italia nel 2023, ed è una Casa molto giovane nata nel 2003 all’interno del colosso industriale BYD (produttore, tra le altre cose, di mascherine chirurgiche molto diffuse durante il periodo Covid). Dopo i primi successi in Cina, la Casa cinese è approdata in Italia nel 2023 con un SUV, la Atto 3, e una berlina, la BYD Han. Sebbene sia una delle Case più giovani sul panorama mondiale, BYD è stata una pioniera nel mondo delle automobili elettrificate, caratteristica che le ha consentito di guadagnarsi un posto di rilievo nel mondo delle auto ibride ed elettriche. Leggi di più

BYD, infatti, è leader di mercato nel segmento dei bus elettrici, mentre nel settore automobilistico è al vertice per la produzione di veicoli elettrificati con batteria ricaricabile, contando quindi Plug-In Hybrid e automobili elettriche. Il motivo di questo successo è da ricercare nella tecnologia proprietaria su motori e batterie, e anche su prodotti sempre più maturi e capaci di apparire appetibili per gli automobilisti occidentali.

Per riuscire in questo intento, BYD ha ingaggiato il designer tedesco Wolfgang Egger, “matita” della splendida Alfa Romeo 8C Competizione ma anche co-responsabile della 147 e, dal 2007, responsabile del design dei marchi Audi e Lamborghini. Egger ha dato un netto cambio di passo alle automobili BYD: oggi, i due modelli di berlina BYD venduti in Italia, la Han e la Seal, hanno infatti linee eleganti e pulite, capaci di rivaleggiare con le proposte occidentali. Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle BYD berlina.

Segni particolari delle BYD Berlina

  • Diversi modelli di BYD hanno nomi e riferimenti al mare: ne è un esempio la berlina medio-grande Seal, che in inglese significa “foca”.
  • Tutti i modelli BYD possono contare su una tecnologia proprietaria sia per i motori elettrici, dotati di un design “4 in 1”, che delle batterie, realizzate secondo la tecnologia brevettata Blade.
  • BYD Auto è una sussidiaria del colosso cinese BYD Company, produttore, tra le altre cose, i autobus, carrelli elevatori, batterie ricaricabili per telefoni cellulari, ma anche dispositivi medici come le mascherine chirurgiche e monorotaie.

Modelli BYD Berlina

Come detto in apertura, BYD è un marchio molto giovane: la Casa cinese è stata fondata nel 2003, lanciando nello stesso anno la BYD Flyer, una city car a cinque porte dallo stile non proprio ispirato già prodotta dalla Qinchuan, Casa acquisita nei primi anni ’00 dalla BYD Company per entrare nel mercato automobilistico cinese. Dopo la Flyer, nel 2005 BYD ha lanciato il suo primo modello inedito, la F3.

Disponibile come berlina a tre volumi, la F3 è stata poi la base per la prima Plug-In Hybrid di grane serie, la F3DM (sigla che sta per Dual Mode). Dopo i primi modelli di successo, come la compatta Qin e il crossover Song, nel 2023 BYD è sbarcata ufficialmente in Europa con le sue automobili, lanciando una gamma di quattro modelli. Oltre alla compatta Dolphin e ai SUV Atto 3 e alla Seal U, lanciata nel 2024, questi sono i modelli di BYD berlina proposti in Italia:

  • BYD Seal
  • BYD Han

Il primo modello della gamma a tre volumi della Casa cinese è la Seal, berlina medio-grande da 4,80 metri posizionata nella stessa fascia di mercato della bestseller Tesla Model 3. Dotata di una linea molto filante e sportiva disegnata da Wolfgang Egger, la Seal è dotata di un frontale moderno e dinamico. Ai lati del logo BYD sull’appuntito paraurti anteriore spiccano dei fari allungati con finitura luminosa a C che ricorda quella di alcuni modelli Renault, mentre il corto cofano anteriore fa capire come la vettura sia realizzata su una piattaforma nativa elettrica. Lateralmente, invece, spiccano le maniglie a filo con la carrozzeria, il passo lungo (2,92 metri) e un lunotto molto inclinato, che porta lo sguardo verso una coda piuttosto corta e tronca, soluzione molto comune tra le elettriche che massimizza l’efficienza aerodinamica.

BYD Seal (2023) dashboard

Non per niente, infatti, la Seal ha un coefficiente di penetrazione aerodinamica Cx di soli 0,219, uno dei più bassi sul mercato. In coda, invece, troviamo un gruppo ottico a LED unito da una banda trasversale, un vistoso diffusore posteriore e un paraurti piuttosto aggressivo. All’interno, invece, la BYD Seal unisce soluzioni che puntano al minimalismo, come il doppio schermo digitale, uno da 10,25 pollici per il quadro strumenti e uno più grande da 15,6 pollici per l’infotainment basato su Android, ad altre ben più originali e scenografiche. Oltre alla leva del cambio in vetro al centro del tunnel centrale, alla forma della plancia molto particolare (e rivestita con materiali molto curati, e utilizzando unicamente materiali di origine non animale) e al volante dalla forma molto particolare, il pezzo forte degli interni della Seal è lo schermo centrale rotante, che con la pressione di un tasto può passare dalla visione verticale e quella orizzontale grazie ad un motorino elettrico. Lo spazio, invece, è buono davanti e un po’ meno generoso dietro, mentre il bagagliaio ospita 400 litri, ai quali si aggiungono i 53 litri del bagagliaio anteriore.

Al top della gamma dei modelli di berlina BYD troviamo l’ammiraglia Han, tre volumi da ben 5,00 metri di lunghezza. Rispetto alla Seal, invece, la Han ha uno stile più elegante e meno personale, diverso dalla Seal per un approccio più conservativo. Il frontale, ad esempio, ha linee pulite e semplici, con i fari Full LED uniti da una banda cromata orizzontale. Il cofano è molto più massiccio e lungo rispetto ad altre elettriche: questo perché la berlina cinese è offerta in alcuni mercati anche in versione Plug-In Hybrid DM, con motori a benzina da 1.5 e 2.0 litri turbo. Per quanto riguarda la “nostra” Han EV. lateralmente alle maniglie a filo si aggiunge un passo da 2,92 metri, una fiancata molto massiccia e una vistosa finitura cromata che corre attorno alla linea dei finestrini.

In coda, invece, troviamo una linea da fastback quasi a due volumi e mezzo, con un terzo volume appena accennato che ricorda il posteriore di alcune berline-coupé occidentali. Raffinati i fari full LED con una firma luminosa riconoscibile, mentre poco sotto troviamo la dicitura “Build Your Dreams” per esteso. Salendo a bordo, l’impostazione della Han è nuovamente più classica, con un tunnel centrale massiccio dove trovano posto un selettore del cambio di generose dimensioni e una piccola plancia con diversi comandi fisici per modalità di guida, sistemi di sicurezza e altri comandi.

Dietro all’elegante volante a due razze, poi, troviamo un quadro strumenti incassato da 12,3 pollici, mentre al centro lo schermo da 15,6 pollici (non troppo intuitivo da utilizzare) non ha la possibilità di ruotare, mentre la qualità è molto buona a livello di materiali e assemblaggi. Se davanti si sta comodi, dietro lo spazio è molto generoso, i sedili sono regolabili elettricamente e all’interno del bracciolo trova posto uno schermo touch da 7 pollici per gestire diversi parametri dell’auto. Per offrire così tanto spazio per i passeggeri posteriori, però, il bagagliaio non è molto grande: siamo a 410 litri.

Motori BYD Berlina

Arriviamo così alla meccanica e ai motori delle BYD berlina proposte in Italia, uno dei punti di forza del marchio cinese. Essendo uno dei pionieri nella mobilità elettrica, infatti, BYD è riuscita ad avere un vantaggio tecnologico importante, lanciando alcune soluzioni proprietarie per motori e batterie. A livello di propulsori, ad esempio, BYD utilizza dei motori “8 in 1”: nello stesso componente meccanico, infatti, troviamo motore di trazione, trasmissione, controller del motore, sistema di gestione della batteria, distributore di energia, trasformatore e caricabatterie, per un’efficienza energetica dell’88% e un risparmio notevole in termini di dispersioni, quantità e numero di cavi ad alta tensione necessari e complessità.

BYD HAN (7)

Sia la Seal che la Han utilizzano questi propulsori 8 in 1, ma anche le batterie proprietarie denominate Blade. Sviluppate dalla FinDreams, sussidiaria della Casa cinese, queste batterie sono formate, come indica il nome, da celle “a lama” lunghe e sottili, diverse dalle classiche celle “rettangolari”. Questa soluzione permette di avere diversi vantaggi. Innanzitutto, la loro posizione trasversale e la lunghezza le permette di aggiungere robustezza strutturale al pacco batterie, che grazie ad un alloggiamento a nido d’ape in alluminio è estremamente resistente e sicuro. Le celle, poi, permettono al pacco batterie di essere molto più compatto e leggero, mentre la chimica LFP litio-ferro-fosfato è più leggera e meno impattante sull’ambiente nel ciclo produttivo, mentre grazie alla forma dei moduli è possibile gestire meglio le temperature, uno dei limiti delle batterie LFP.

Tornando, invece, alle due berline, proprio la Han ha portato al debutto le batterie Blade, mentre la piattaforma è denominata ePlatform 2.0. Dotata di sospensioni anteriori McPherson e Multilink al posteriore, troviamo anche gli ammortizzatori regolabili elettronicamente, mentre per il mercato italiano c’è una sola versione, denominata Executive. Si tratta di un powertrain a doppio motore, uno per asse, per una potenza complessiva di ben 517 CV e 700 Nm di coppia: grazie alla trazione integrale, la Han scatta da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi per una velocità massima limitata a 180 km/h. La batteria, invece, è la Blade Blade LFP da 85 kWh, che secondo il ciclo misto omologativo WLTP offre un’autonomia di 521 km.

La più piccola Seal, invece, è realizzata sulla ePlatform di terza generazione, la 3.0, e a livello di sospensioni troviamo un più raffinato schema a doppio braccio oscillante all’anteriore, mentre dietro è confermato il Multilink così come gli ammortizzatori a controllo elettronico. Per il mercato italiano, invece, sono due i livelli di potenza proposti, a trazione posteriore o integrale. La versione a trazione posteriore sfrutta un motore singolo posto sull’asse dietro da 313 CV, che garantisce prestazioni di tutto rispetto (0-100 km/h in 5,9 secondi) e un’autonomia che, nel ciclo misto WLTP, arriva a 570 km.

Il merito è della batteria Blade da 82,5 kWh netti, lo stesso della top di gamma AWD. Al motore posteriore, infatti, si aggiunge un secondo propulsore anteriore, che porta la potenza a 530 CV e 670 Nm, per prestazioni da vera sportiva (0-100 km/h in 3,6 secondi e 180 km/h autolimitati di velocità massima) e un’autonomia che passa a 520 km. Ricapitolando, questi sono i motori delle BYD berlina offerte in Italia:

Motori BYD Seal

Versione Motore Potenza Trazione Autonomia WLTP
Design Elettrico singolo posteriore 313 CV Posteriore 570 km
Excellence AWD Elettrico anteriore + elettrico posteriore 530 CV Integrale 520 km

Motori BYD Han

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
Executive Elettrico anteriore + elettrico posteriore 517 CV Integrale 521 km

Versioni BYD Berlina

Arrivando alle versioni delle BYD berlina, in Italia i due modelli Seal e Han non sono proposti nelle versioni DM-i, le “Dual Mode” ibride Plug-In che in Cina e su altri mercati hanno conquistato i favori del pubblico. Per l’Europa, il brand cinese ha scelto di proporre principalmente i modelli elettrici, proponendo le versioni a batterie delle berline Han e Seal. Per la Han, poi, la scelta è resa molto semplice dalla presenza di una sola motorizzazione, la AWD da 517 CV, e da un solo allestimento, l’Executive. Già dal nome, infatti, si capisce come l’allestimento sia full optional, con la possibilità per il cliente di scegliere unicamente la verniciatura dell’auto.

Di serie, la Han Executive offre il clima trizona (con pompa di calore), gli interni in pelle vegana, quindi non di derivazione animale, i fari full LED con abbaglianti assistiti, il tetto apribile in vetro, i sedili anteriori e posteriori regolabili in altezza, riscaldabili e ventilati, il sistema di infotainment con schermo da 15,6 pollici, l’ingresso e l’avviamento keyless, l’Head-Up Display, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamere a 360° e la guida autonoma di Livello 2, dal Cruise Control Adattivo al monitoraggio attivo di corsia. Per la più piccola Seal, invece, è possibile scegliere tra due versioni della berlina BYD, la Design con motore posteriore singolo e la Excellence AWD a doppio motore con trazione integrale.

Già la versione “base” Design, comunque, è molto accessoriata: di serie, infatti, troviamo la guida autonoma di Livello 2, il clima automatico bizona, i sedili anteriori e posteriori ventilati, gli interni in pelle sintetica, i fari full LED, il sistema di infotainment rotante da 15,6 pollici, il portellone posteriore elettrico, l’ingresso e l’accensione keyless, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e le telecamere a 360°. La top di gamma Excellence AWD, invece, aggiunge l’Head-Up Display e la configurazione a doppio motore, nonché dei cerchi in lega specifici, mentre tutte le Seal hanno la pompa di calore di serie.