Pro
- Leggera e agile
- Meccanica semplice e affidabile
Contro
- Interni di scarsa qualità
- Introvabile anche negli States
Buick Skylark in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Buick Skylark inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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La prima Skylark è una vettura disponibile come berlina, coupé e cabrio, e per le prime due generazioni sono relativamente compatte, sfoggiano uno stile aggressivo e motori che passano dai tranquilli sei cilindri in linea di origine Chevrolet all’ottimo Buick V8, leggero e potente. Dopo un interessante successo, però, la Buick Skylark venne abbandonata nel 1973, in piena crisi petrolifera, e venne riportata sul mercato solo nel 1975 con motori ancora a 6 e 8 cilindri, uno stile molto personale (iconico il paraurti “a punta”) ma con un downsizing in dimensioni e prezzo. Il downsizing definitivo arrivò però nel 1979, quando la quinta generazione di Buick Skylark diventò un modello compatto con trazione anteriore, motori a quattro e sei cilindri e dimensioni decisamente contenute. Skylark, così, diventò il modello d’accesso della Casa americana, e mantenne questo ruolo per le successive due generazioni, arrivando fino al 1998 come modello d’accesso di Buick. Sebbene l’ultima Skylark puntò su uno stile molto personale e ispirato alla griglia appuntita delle Buick del passato, l’ultima Skylark ebbe un buon successo di vendite, ma svalutò il nome Skylark, che uscì di produzione nel 1998 senza più fare ritorno sul mercato, sostituita come compatta solo nel 2012 dalla Buick Verano.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Buick Skylark di settima generazione.
Dimensioni Buick Skylark
Le dimensioni della Buick Skylark sono:
- lunghezza 4,79/4,80 metri
- larghezza 1,71/1,73/1,75 metri
- altezza 1,35/1,36 metri
- passo 2,63 metri
Lunga 4,8 metri, la Buick Skylark di settima generazione, prodotta tra il 1992 e il 1998, è una berlina compatta per gli standard americani, nonché l’auto d’accesso della gamma Buick. E questo posizionamento da “entry level” si vede chiaramente dal suo stile, che rappresenta la più classica e tradizionale berlina americana, senza particolari guizzi estetici. In realtà, però, la versione lanciata nel 1992 sfoggiava un frontale davvero particolare e fuori dagli schemi. Il paraurti e la calandra anteriore, infatti, sono parecchio appuntiti al centro, riprendendo lo stile iconico delle Buick del passato e, in particolare, della Special degli anni ’30.
Al suo fianco compaiono dei fari piuttosto sottili, mentre il resto del frontale non offre grandi guizzi. Nel 1996, poi, il frontale è stato normalizzato e reso più simile alle altre Buick, risultando così più elegante ma meno personale. Passando poi al cofano piuttosto lungo e alla fiancata pulita e lineare, si nota la presenza di un passaruota posteriore leggermente carenato, un altro rimando al passato di Buick, mentre in coda il terzo volume molto accentuato e i fari posteriori orizzontali che occupano l’intera larghezza dell’auto completano uno stile non così banale ma neanche emozionante. In coda, poi, la versione coupé a due porte alleggerisce le linee di Skylark offrendo dei montanti posteriori neri. Concludendo con le dimensioni di Buick Skylark, il bagagliaio offre una capacità piuttosto ridotta di 374 litri.
Interni Buick Skylark
Gli interni di Buick Skylark riprendono in toto lo stile delle automobili del gruppo General Motors degli anni ’80, fatto di linee piuttosto originali completate da componenti comuni a tutte le altre vetture del Gruppo, il tutto realizzato con materiali di scarsa qualità. La plancia, ad esempio, è realizzata interamente in plastica nera, lucida e di scarsa qualità, che sminuisce un design piuttosto originale e interessante. La consolle centrale e il quadro strumenti sono inseriti in un disegno a semicerchio decisamente interessante, mentre davanti al passeggero anteriore troviamo due bocchette dell’aria in successione e un logo cromato Skylark sotto l’alloggiamento per l’Airbag.
Gli interni di Buick Skylark fanno anche a meno del tunnel centrale, rappresentato da un semplice portaoggetti. La leva del cambio automatico, infatti, è sul piantone dello sterzo, dietro un volante dotato anche dei comandi multifunzione per la radio e il cruise control. A proposito di radio e clima, al centro della consolle centrale troviamo i classici comandi GM, non proprio all’ultimo grido, mentre l’indole economica e di auto entry level di Skylark si capisce immediatamente guardando il quadro strumenti. Troviamo infatti un tachimetro enorme al centro, circondato da due grandi indicatori per temperatura dell’acqua e quantità di benzina rimasta. Nessun tachimetro, e anche il contachilometri è posizionato in un angolo.
Motori Buick Skylark
A livello di meccanica e motori, Buick Skylark non è la più innovativa o emozionante vettura americana mai vista, anzi. Il pianale su cui poggia Skylark è il GM N-Body, condiviso con altre vetture economiche del Gruppo ben poco conosciute alle nostre latitudini, come le Oldsmobile Achieva e Cutlass, la Pontiac Grand Am e la Chevrolet Beretta, e Malibu. Si tratta di un pianale molto semplice, monoscocca, con motore trasversale e trazione anteriore, che ospita sotto il suo cofano motori a quattro e sei cilindri dalle potenze modeste, soprattutto per gli standard americani.
La gamma motori di Buick Skylark si apre con un 2.3 quattro cilindri aspirato Quad 4 sviluppato da Oldsmobile, capace di 120 CV e accoppiato ad un vetusto cambio automatico a 3 marce. Nel 1995 il 2.3 è stato sostituito da un altro 2.3 litri, questa volta però dotato di doppio albero a camme, con una potenza che sale a 150 CV. Questo 2.3 è stato nuovamente sostituito nel 1996 con un 2.4, sempre bialbero e sempre da 150 CV, che offre di serie il cambio automatico a 4 marce, solo optional per il precedente 2.3. Al top della gamma, infine, inizialmente troviamo un 3.3 V6 della famiglia Buick 3800, dotato di 160 CV e cambio automatico a 3 marce. Nel 1994, però, il vetusto 3.3 fu sostituito da un più moderno 3.1 V6, sempre dotato di 160 CV ma dotato, di serie, di cambio a 4 marce. La trazione è sempre anteriore.
Motori Buick Skylark
Benzina
- 2.3, 2.3 quattro cilindri aspirato, 120 CV, cambio automatico a 3 marce, trazione anteriore
- 2.3 DOHC, 2.3 quattro cilindri aspirato, 150 CV, cambio automatico a 3/4 marce, trazione anteriore
- 2.4, 2.4 quattro cilindri aspirato, 150 CV, cambio automatico a 4 marce, trazione anteriore
- 3.1 V6, 3.1 V6 aspirato, 160 CV, cambio automatico a 3 marce, trazione anteriore
- 3.3 V6, 3.3 V6 aspirato, 160 CV, cambio automatico a 3 marce, trazione anteriore
Prezzi Buick Skylark
A livello di prezzi, Buick Skylark era la versione d’accesso dell’intera gamma Buick, e per questo i prezzi erano decisamente contenuti. Al lancio, nel 1992, Buick Skylark era proposta in due versioni, la base con motore a 4 cilindri e la Gran Sport, proposta di serie con motore V6. La versione base, dotata del 2.3 da 120 CV e del cambio automatico a 3 marce, partiva da 10.725 dollari e offriva di serie il minimo indispensabile: radio, climatizzatore, cambio automatico, vetri elettrici e poco più. La Gran Sport, offerta a 15.555 dollari, aveva una dotazione più ricca con Cruise Control, sedili in pelle, chiusura centralizzata e con il 3.3 V6 di serie sotto il cofano.
Alla fine della produzione, infine, Skylark era offerta anche in altri allestimenti come Custom, Limited o Luxury, e per portarsi a casa una Gran Sport nel 1997 con motore 3.1 V6 servivano 18.276 dollari. Ma oggi, invece, quali sono i prezzi di Buick Skylark? In Europa, troviamo solo le vecchie, bellissime Skylark, con prezzi che partono da 25.000 euro e possono arrivare anche oltre quota 100.000 per le prime Special Skylark del 1952/1953. Per l’ultima Skylark, davvero rara e non in grado di ottenere un grande successo da nuova servono tra i 1.000 e i 5.000 dollari negli States (unico mercato dove sono ancora reperibili), e trovarne una è davvero un’impresa titanica.
Buick Skylark: concorrenti e conclusioni
Buick Skylark è stata una delle automobili che più è cambiata per convincere i sempre diversi gusti del pubblico, rivoluzionando completamente sé stessa alla ricerca del successo. Dopo diverse generazioni di successo tra muscle car sportive e berline di lusso, il passaggio ad un’indole più mondana e semplice ha portato inizialmente dei successi, con oltre 1.6 milioni di esemplari venduti tra le due generazioni di Skylark a trazione anteriore e con motori “tranquilli”, prodotte tra il 1979 e il 1991. Nel 1992, però, l’ultima Buick Skylark con il suo stile controverso e una ricetta forse fin troppo tradizionale e razionale non convinse più come le precedenti. Nonostante una produzione media annua di circa 50.000 auto e un totale di 321.000 esemplari prodotti, rispetto alle concorrenti Buick Skylark era meno pratica, conservava i limiti a livello di tecnologia e qualità degli interni dei prodotti GM (e in generale americani) degli anni ’90 e, in poche parole, non sopravvisse ad un’altra generazione, sancendo la fine del nome Skylark mai rilanciato fino ad oggi.
Grazie a motori affidabili e robusti e ad un’ottima agilità alla guida grazie ad un peso davvero contenuto (le 4 cilindri pesavano 1.250 kg) e ad uno stile che, per la versione pre-restyling, oggi risulta piacevole e originale, Buick Skylark può essere un’auto da usare tutti i giorni robusta, diversa dal solito e dotata di un nome storico per l’automobile americana. Concludiamo, come di consueto, con le dirette concorrenti di Buick Skylark, tra le quali troviamo le cugine Oldsmobile Alero, Pontiac GrandAm, la Saturn LS, la Chevrolet Malibu e le rivali Ford Tempo e la successiva Contour (la nostra Mondeo prima serie), la Volkswagen Jetta, la Mazda 626, la Hyundai Sonata, la Honda Civic, la Dodge Stratus e la Mercury Mystique, senza dimenticare la Mitsubishi Galant, la Nissan Altima e la Plymouth Breeze.