Pro
- Motori 3800 potenti e vigorosi
- Ottimo rapporto qualità-prezzo
Contro
- Stile poco riuscito
- Interni poco apprezzati
Buick Riviera in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Buick Riviera inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Con queste premesse, la prima Buick Riviera arrivò sul mercato nel 1963 con 325 o 340 CV, interni di qualità assoluta e soluzioni tecnologiche all’avanguardia come l’aria condizionata e il servosterzo. Dopo il successo clamoroso della prima versione, la seconda generazione di Buick Riviera conquistò ancora più consensi, con lo stile aerodinamico caratterizzato dai fari a scomparsa e prestazioni ancora più generosi con ben 370 CV di potenza. Dopo una terza serie ancora molto valida, dotata di un iconico posteriore immediatamente riconoscibile, come molte sportive americane negli anni ’70 e ’80 Buick Riviera ebbe un declino a causa della crisi petrolifera e le nuove rivali europee e giapponesi. Dopo altre tre quattro generazioni sempre meno ispirate, la storia della Buick Riviera si conclude con l’ultima, ottava generazione prodotta tra il 1995 e il 1999, dalle linee poco ispirate e con meccanica molto classica derivate da altre berline della Casa americana. Da allora, non abbiamo più visto una nuova Buick Riviera, e l’ultima simboleggia il declino di un modello una volta leggendario.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Buick Riviera ottava, e ultima, serie.
Dimensioni Buick Riviera
Le dimensioni della Buick Riviera sono:
- lunghezza 5,26 metri
- larghezza 1,91 metri
- altezza 1,40 metri
- passo 2,89 metri
Lunga più di 5 metri e 20, l’ottava generazione di Buick Riviera era realizzata sulla piattaforma G-Body di General Motors, la stessa su cui erano basate le coeve Oldsmobile Aurora, Cadillac Seville e la cugina Buick Park Avenue, dalla quale riprende uno stile decisamente morbido, sinuoso e tipicamente anni 90. Il frontale è infatti poco aggressivo e dinamico, dotato di volumi a bolla poco appaganti se visti con gli occhi di oggi. La calandra ovale con il logo Buick al centro è poi cinta da due fari molto sottili e filanti ai lati, e dalla calandra parte una bombatura sul cofano decisamente personale.
Lateralmente, Riviera sfoggia linee molto morbide e pulite, con una fiancata molto levigata e l’inequivocabile segno di una piattaforma a trazione anteriore. Lo sbalzo anteriore, ovvero lo spazio che intercorre tra la ruota anteriore e il paraurti anteriore, è molto generoso, e denota la presenza di una meccanica meno nobile di quanto la Riviera meriterebbe. La lunga portiera è però senza cornice, molto elegante e sportiva, e l’abitacolo è sorprendentemente raccolto e compatto. In coda, infine, è molto aerodinamica e particolare, in quanto la coda è più stretta dei passaruota regalando uno stile molto particolare alla vettura, completato da un unico gruppo ottico orizzontale a tutta larghezza. Concludendo sulle dimensioni di Buick Riviera, il bagagliaio ospitava solamente 162 litri, una capacità davvero ridotta per la lunghezza della vettura.
Interni Buick Riviera
Gli interni di Buick Riviera offrono uno stile retrò e piuttosto diverso da quello della Buick Park Avenue da cui deriva. Innanzitutto a differenziare i due modelli troviamo la presenza di un vero tunnel centrale con la leva del cambio automatico a pavimento, al contrario della leva al volante della Park Avenue. Davanti al cambio troviamo poi un pratico vano portaoggetti e un caricatore CD, una rarità in quel periodo. Dietro il volante, a quattro razze ma dal disegno sportivo e dotato di comandi del Cruise Control e del sistema multimediale nel “panettone” centrale, troviamo un quadro strumenti “diffuso” all’interno della plancia.
I diversi strumenti sono infatti scavati dalla finitura in simil-pelle della plancia, da tachimetro e contagiri al livello della benzina alle temperature di olio e acqua. Al centro, invece, troviamo una piccola consolle centrale circondata da una finitura in finta radica con climatizzatore automatico e radio con lettore CD. Dall’altra parte, invece, troviamo un pannello che ospita quattro grandi bocchette circolari per il climatizzatore e il logo Riviera cromato. Concludendo con gli interni di Buick Riviera, lo spazio è ottimo davanti e un po’ più stretto dietro, mentre la qualità è da prodotto General Motors di quegli anni: robusta, ma un po’ scadente per estetica e materiali utilizzati.
Motori Buick Riviera
A livello di meccanica e motori Buick Riviera non riprende granché l’aura delle prime generazioni, offrendo uno schema meccanico molto tradizionale e dei motori non esattamente emozionanti. La piattaforma G-Body su cui poggia, infatti, è condivisa con le grandi berline Oldsmobile Aurora, Cadillac Seville e Buick Park Avenue, e si tratta di un pianale con motore anteriore trasversale, trazione anteriore e sospensioni molto classiche: McPherson all’anteriore, braccio longitudinale al posteriore.
A livello di motori invece Buick Riviera si affida a tre versioni dello stesso motore, l’apprezzato V6 Buick conosciuto come 3800. Si tratta, come indica il nome, di un 3.8 V6 molto amato negli States per prestazioni buone e per un’ottima affidabilità. Essendo infatti un disegno ad aste e bilancieri che affonda le sue radici negli anni ’60, il Buick 3800 è molto affidabile e fluido nella sua erogazione. Disponibile sia in versione aspirata con 208 CV che in versione Supercharged, ovvero dotato di un compressore volumetrico Eaton M90 con 228 CV (diventati 243 nel 1996), il 3800 è stato sempre offerto con un solo cambio, un automatico con convertitore di coppia a quattro marce.
Motori Buick Riviera
Benzina
- 3.8 V6 3800, 3.8 V6 aspirato, 208 CV, cambio automatico a 4 marce, trazione anteriore
- 3.8 V6 Supercharged, 3.8 V6 con compr. volum., 228 CV, cambio automatico a 4 m., traz. anteriore
- 3.8 V6 Supercharged, 3.8 V6 con compr. volum., 243 CV, cambio automatico a 4 m., traz. anteriore
Prezzi Buick Riviera
A livello di prezzi, Buick Riviera partiva nel 1995 da un prezzo di 27.632 dollari, che diventavano 31.743 per la versione con compressore volumetrico 3800 Supercharged. La dotazione di serie era decisamente buona, con vetri elettrici, clima automatico, radio, sedili in pelle elettrici e cerchi in lega, mentre a richiesta si poteva avere anche una dotazione di sistemi di assistenza alla guida interessanti come controllo di trazione, specchietti elettrici, cruise control e comandi della radio al volante. Si trattava di un prezzo decisamente interessante per il periodo, che infatti convinse diversi clienti, almeno per il primo anno di produzione. Nel 1995, infatti, Buick Riviera totalizzò oltre 41.400 immatricolazioni, che scesero già a 18.000 nel 1996 e 1997, per poi arrivare a 10.600 nel 1998.
Buick decise di terminare, dopo oltre 30 anni di carriera, l’esperienza Riviera con 1.956 esemplari per il 1999, arrivando nei cinque anni di carriera a poco meno di 90.000 esemplari. Oggi, invece, quali sono i prezzi di Buick Riviera? In Europa sono poche le vetture disponibili, con un prezzo che parte da circa 7.000 euro per le 3800 V6 Supercharged che, arrivando in Europa, sono in perfette condizioni. Negli States, invece, si può portare a casa una Riviera a partire da 2.400 dollari, mentre le Supercharged si arriva anche a 5.000 dollari.
Buick Riviera: concorrenti e conclusioni
Facendo una breve ricerca sui principali siti di compravendita americani, si nota come la situazione della disponibilità di questa ottava generazione di Buick Riviera non è poca solo in Europa su AutoScout24, ma anche nel suo mercato d’adozione. Nonostante le quasi 90.000 Riviera vendute, infatti, per il suo stile a dir poco particolare, la qualità costruttiva interna scarsa e la meccanica da classica berlina americana degli anni ’90 non convinse, concludendo in sordina la carriera di una delle vetture più amate e vendute della Casa statunitense. Nonostante questi difetti, però, rispetto alle concorrenti Buick Riviera proponeva, oltre ad un nome leggendario, anche un ottimo rapporto qualità-prezzo e dei motori potenti e vigorosi. L’impostazione da coupé Gran Turismo comoda e rilassata e la disponibilità di un solo cambio automatico a 4 marce toglieva quella potenza che la prima Riviera offriva, e puntava su comfort, relax e abitabilità per i lunghi viaggi.
Lo scarso successo di Riviera, però, ha dimostrato come quella formula, ormai era superata, e pose fine alla storia della Casa un po’ in sordina, senza fare rumore. Nonostante questo, Riviera rimane ancora una vettura apprezzatissima per la sua storia, e mettersi in garage l’ultima Riviera mai prodotta può essere un ottimo modo per portarsi a casa un pezzo di storia automobilistica americana ad un prezzo molto ridotto. Concludiamo, come di consueto, con le rivali di Buick Riviera come la Cadillac Eldorado e la Ford Thunderbird, anch’esse ultime portatrici di due nomi classici che hanno abbandonato il mercato con l’arrivo negli anni ’00.