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Autobianchi Y10

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Pro

  • Interni lussuosi e curati
  • Facilità di guida

Contro

  • Bagagliaio piccolo
  • Piacere di guida inferiore alla A112

Autobianchi Y10 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Autobianchi Y10 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Autobianchi Y10: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

“L’auto che piace alla gente che piace”: lo slogan pubblicitario con il quale è diventata nota nei suoi anni ’80 fa subito capire quanto Autobianchi Y10 fosse ritenuta, a ragione, l’utilitaria più curata, completa e cool della sua generazione. Nata sul modesto pianale della FIAT Panda prima serie, la sostituta della indimenticata Autobianchi A112 portava nel segmento delle utilitarie da città linee e dettagli da vettura di categoria superiore. Leggi di più

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Non ha quella guidabilità da rivale diretta della MINI sfoggiato dalla precedente A112, né le linee senza tempo della mitica antenata. Con il suo stile puramente e completamente anni ’80, Y10 ha saputo dare una scossa al mercato delle piccole da città non tanto dal punto di vista della guidabilità, quanto per comfort, raffinatezza e finiture curate. Innumerevoli le versioni speciali realizzate con grandi nomi come Missoni o Martini, con aziende giovani come FILA, le inarrestabili 4WD e le sportive Turbo e GT. Distribuita in giro per l’Europa anche con il marchio Lancia, la Y10 è importante anche per le innovazioni tecniche che ha portato al debutto: con lei, nel 1985, arriva sul mercato il leggendario motore FIRE, che ha accompagnato e accompagna tutt’oggi le piccole del Gruppo FIAT.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Autobianchi Y10.

Dimensioni Autobianchi Y10

Le dimensioni della Autobianchi Y10 sono:

  • lunghezza 3,39 metri
  • larghezza 1,51 metri
  • altezza 1,43 metri
  • passo 2,16 metri

Lunga solo un centimetro in più della FIAT Panda su cui è basata meccanicamente, a livello estetico Autobianchi Y10 riduce quasi del tutto i rimandi alla più popolare sorella. Solo il passo, infatti, rimane invariato a 2,16 metri, mentre tutto il resto cambia: Y10 è 5 cm più larga, 2 cm più bassa ed esteticamente è molto più curata e particolare. A stupire è la forma aerodinamica della carrozzeria, a cuneo molto pronunciata, con un cofano motore e un parabrezza molto inclinati e l’iconica coda tronca che regalano alla vettura un Cx di 0,31. Rispetto alla precedente A112, tondeggiante e dallo stile tipicamente “Giacosiano”, il Centro Stile FIAT ha disegnato una vettura squadrata e moderna per l’epoca, con un frontale dominato da fari squadrati, una griglia rettangolare e un cofano molto rigoroso, unica parte che ricorda la FIAT Panda d’origine.

Lateralmente si notano le grandi superfici vetrate, le portiere molto ampie e una fiancata completamente liscia, priva di qualsiasi tipo di nervatura o solco. La parte più particolare del design di Y10 è però sicuramente la coda, con un portellone verniciato sempre e soltanto in nero satinato, indipendentemente dal colore scelto. Questa particolarissima soluzione, oltre che contenere i costi, rende originale e poco pesante il posteriore di Y10, con i gruppi ottici a sviluppo orizzontale posti tra portellone e paraurti posteriore, con al centro la targa. Concludendo con le dimensioni di Autobianchi Y10, il bagagliaio è piuttosto sacrificato, con una capacità minima di 150 litri che salgono a 785 abbattendo il divano posteriore.

Interni Autobianchi Y10

Gli interni di Autobianchi Y10 sono curati, ben rifiniti e ben disegnati fin dalla versione base. Modificati nel corso degli anni, per le prime versioni Y10 derivava la propria impostazione stilistica dalla Panda, con un cruscotto in plastica nera posizionato a mò di satellite che includeva al suo interno il quadro strumenti con tutte le sue spie, i comandi per il sistema di aerazione e le bocchette dell’aria. Successivamente, Y10 ha guadagnato una plancia più sostanziosa, con l’ingresso dell’alloggiamento per la radio integrato nella plancia, ma fin dal debutto hanno stupito le finiture e i materiali usati.

Si arriva infatti persino al velluto e all’Alcantara su plancia, sedili e tetto, mentre la moquette (non così comune sulle utilitarie) è di serie sia nell’abitacolo che nel vano bagagli. Gli interni di Autobianchi Y10 potevano poi essere “vestiti” a seconda della versione speciale scelta, dalle lussuosissime Missoni con il tipico velluto della Casa di moda milanese, alle sportive FILA fino alle più ricercate Séstrieres e Martini. Concludendo con gli interni di Autobianchi Y10, lo spazio è tutto sommato buono davanti, con la giusta dose di spazio anche per i più alti, e anche dietro complici i sedili sottili non si sta poi così scomodi.

Motori Autobianchi Y10

A livello meccanico, la gamma motori di Autobianchi Y10 ospita al suo interno due grandi famiglie di motori: i mitici FIRE, i motori realizzati con l’ausilio dei computer da FIAT negli anni ’80, e i più classici motori ad aste e bilancieri derivati dalla produzione brasiliana di FIAT. Sorprendentemente, comunque, ad aprire le danze ci pensava il motore più moderno, il 1.0 FIRE: questo moderno quattro cilindri aspirato prometteva prestazioni vivaci con consumi contenuti, ed era inizialmente disponibile solo con cilindrata di 999 cm3, 45 CV e cambio manuale a 5 marce, di serie su tutti i motori di Autobianchi Y10. Solo nel 1992, infatti, arrivò una versione con cambio automatico, la Seletronic, affiancata alla versione più grande e potente del FIRE, il 1.1 i.e. ad iniezione elettronica da 50 o 54 CV a seconda dell’anno di produzione.

Accoppiata ai motori FIRE troviamo poi la mitica trazione integrale 4WD, derivata da quella della Panda e realizzata dagli specialisti austriaci della Steyr-Puch. Dotata di un pulsante di attivazione e non di una leva manuale come Panda, Autobianchi Y10 4WD offriva delle capacità fuoristradistiche fuori dal comune per una piccola citycar. Al top della gamma motori di Autobianchi Y10 troviamo invece i motori Brasile, derivati dalla produzione sudamericana di FIAT. Inizialmente, infatti, al 1.0 FIRE si affianca il 1050 ad aste e bilancieri derivato dalla FIAT 127, dotato di 56 CV, mentre poi al top della gamma arriverà il 1.3 da 72 o 76 CV per la dinamica GT. Al top, però, troviamo un’inedita versione turbocompressa, la 1050 Turbo. Sotto il cofano si nasconde il 1050 dotato appunto di un turbocompressore IHI con intercooler e carburatore Weber, che portava la potenza a 85 CV e la coppia a ben 123 Nm. Le prestazioni sono davvero vivaci, con uno 0-100 km/h coperto in 9,5 secondi e una velocità massima di 180 km/h.

Motori Autobianchi Y10

Benzina

  • 1.0 FIRE, 1.0 quattro cilindri aspirato, 45/50 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.0 FIRE 4WD, 1.0 quattro cilindri aspirato, 50 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 1050 Touring, 1.0 quattro cilindri aspirato, 56 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1050 Turbo, 1.0 quattro cilindri turbo, 85 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.1 i.e., 1.1 quattro cilindri aspirato, 50/54 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.1 i.e. Seletronic, 1.1 quattro cilindri aspirato, 54 CV, cambio automatico CVT, trazione anteriore
  • 1.1 i.e. 4WD, 1.1 quattro cilindri aspirato, 54/56 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 1.3 i.e., 1.3 quattro cilindri aspirato, 72 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.3 i.e. GT, 1.3 quattro cilindri aspirato, 76 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Prezzi Autobianchi Y10

Il listino prezzi di Autobianchi Y10 è sempre stato piuttosto alto. La piccola utilitaria nata sull’asse Milano-Torino partiva infatti da una base di partenza di poco meno di 11.000.000 di vecchie lire per il classico 1.0 FIRE, che offriva di serie una ricca strumentazione analogica, fari alogeni, tergilunotto, vetri posteriori a compasso e poco più. La gamma Y10, però, poteva offrire molto, molto di più: da climatizzatore elettronico e tetto apribile, vetri anteriori e posteriori a compasso elettrici, quadro strumenti analogico-digitale, computer di bordo e check control, radio, chiusura centralizzata e divano ribaltabile parzialmente. Si trattava quindi di una utilitaria lussuosa e comoda, ma anche piuttosto costosa. Decine, poi, gli allestimenti, dai semplici Junior ai lussuosi Elite, Avenue, LX e 4WD, passando per le già citate versioni speciali Missoni, FILA o Martini.

Oggi, però, le cose sono cambiate almeno per le versioni più mondane. I prezzi di Autobianchi Y10 partono infatti da meno di 1.000 euro per esemplari marcianti ma tenuti non esattamente in condizioni da concorso, necessitanti di un piccolo restauro per tornare in forma smagliante. Si arriva a 1.500 euro per una 1.0 FIRE o una 1.1 con un allestimento come il Junior o il ricco Elite, con pochi km ma una carrozzeria da ritoccare. Per una 4WD si parte dai 1.500 euro per un esemplare in condizioni accettabili fino ai 3.000/3.500 per una Y10 4WD in perfetto stato. Le Y10 con meno di 20.000 km o le rarissime Turbo, infine, arrivano a superare facilmente i 6.000 euro.

Autobianchi Y10: concorrenti e conclusioni

La Y10 era veramente l’auto che piace alla gente che piace? Il look e gli interni lussuosi erano da vettura di categoria superiore, così come le dotazioni, a tratti persino superiori alle berline top di gamma di Casa FIAT e vicine alle lussuose Lancia. Per questo, alla chiusura con lei del marchio Autobianchi troppo poco noto in giro per l’Europa, FIAT decise di “assegnare” il modello Y10 a Lancia, che già marchiava gli esemplari di Y10 per l’estero, dando così nascita al fenomeno Ypsilon che ancora oggi convince. La ricetta, del resto, è sempre la stessa: meccanica semplice, collaudata e facile, agilità e semplicità di guida da utilitaria tradizionale ma con stile, interni e optional da piccola ammiraglia. Certo, rispetto alle dirette concorrenti Autobianchi Y10 era ben più costosa, il bagagliaio era piuttosto piccolo e oggi trovare un esemplare in perfette condizioni non è così semplice. In più, rispetto alla precedente A112 è una vettura più moderna, più curata e più comoda, ma non ha quel piacere di guida che aveva fatto innamorare tanti della piccola Autobianchi.

Nel complesso, però, Y10 è una piccola vivibile ancora oggi, soprattutto scegliendo una versione con il climatizzatore, accessorio tanto unico ieri quanto utile oggi. Grazie all’agilità e alla freschezza dei suoi motori, al comfort e alla raffinatezza degli interni e di un prezzo che oggi è ancora abbordabile, Autobianchi Y10 è una piccola utilitaria ancora al passo coi tempi, retrò e portatrice dei valori di un tempo ma comunque moderna, usabile e sfruttabile ancora oggi. Inventrice del segmento delle utilitarie di lusso, al lancio la piccola Autobianchi creò scompiglio, priva quasi di rivali dirette. Tra le concorrenti di Autobianchi Y10 dobbiamo per forza inserire la MINI, dotata di un progetto degli anni ’50 ma ancora impareggiabile per stile, charme e ricercatezza, ma anche la Innocenti Nuova MINI e la Rover Metro/100, due variazioni sul tema MINI più moderne ma meno iconiche. Non vanno poi dimenticate la francese Citroen AX, dotata anche lei di trazione integrale, e la sorella molto più spartana ma più economica e dotata della stessa meccanica, la FIAT Panda.

FAQ

Quanto costava l’Autobianchi Y10?
Il prezzo al lancio per una Autobianchi Y10 era di almeno 11.000.000 di lire, capaci però di salire fino a 15.000.000 scegliendo una versione lussuosa e tutti gli optional di cui era dotata.
Quanti cavalli ha la Autobianchi Y10 Turbo?
L’Autobianchi Y10 Turbo è dotata di un 1.3 quattro cilindri monoalbero con carburatore e turbo IHI con intercooler, capace di erogare 85 CV e 123 Nm di coppia.
In che anno è nata l’Autobianchi Y10?
Autobianchi Y10 è stata lanciata nel 1985 ed è stata in commercio per 10 anni, arrivando fino al 1995 lasciando il testimone alla sostituta naturale, la Lancia Y.

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