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Austin Healey

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Pro

  • Stile originale e senza tempo
  • Grande guidabilità e qualità costruttiva ottima

Contro

  • Vittime della ruggine
  • Meccanica meno sofisticata delle rivali

Austin Healey in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Austin Healey inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Austin Healey: modelli, motori, prezzi e concorrenti

Nonostante una storia molto breve, in circa 20 anni la piccola Austin Healey è riuscita ad entrare nell’immaginario collettivo delle sportive scoperte all’inglese grazie a modelli disegnati con cura e ad una guidabilità eccellente, figlia delle conoscenze e dell’amore per l’automobile del suo co-fondatore, il pilota, progettista e designer Donald Healey. Nata nel 1952 in seguito ad una joint-venture tra la grande Casa automobilistica inglese Austin e Donald Healey, la piccola Austin Healey aveva l’obiettivo di creare automobili sportive divertenti e dall’ottima qualità costruttiva, unendo le possibilità economiche di Austin con le capacità di Healey. Leggi di più

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L’avventura congiunta di Austin e Healey durò solamente 20 anni tra il 1952 e il 1972, con il fondatore Donald Healey che abbandonò con l’azienda quattro anni prima, nel 1968, per divergenze con la Austin che, proprio quell’anno, vide la British Motor Corporation di cui faceva parte fondersi con la British Motor Holdings per la creazione dell’infausta British Leyland. In questi 20 anni, la Austin-Healey si rese protagonista della nascita di soli tre modelli. Nonostante ciò, però, per la qualità e il piacere di guida offerto da queste tre automobili Austin Healey è ancora ricordata oggi come una delle Case più interessanti del periodo d’oro dell’automobilismo britannico.

Scopriamo allora modelli, motori, prezzi e concorrenti di Austin Healey.

Modelli Austin Healey

La storia dei modelli Austin Healey parte nel 1952, quando il progettista ed ex-pilota Donald Healey presentò al Salone dell’Automobile di Londra di quell’anno la sua prima vettura, la Healey 100. Il design della vettura, curato dallo stesso Healey, colpì il Direttore Generale di Austin, Leonard Lord, che cercava una sostituta del flop Austin A90. Lord si accordò con Healey per la produzione in serie della vettura, dotata di una meccanica derivata da quella della A90, con un 2.7 quattro cilindri affidabile ma non velocissimo. Dopo il successo della Hundred (chiamata così per la capacità di arrivare a 100 miglia all’ora, ovvero 160 km/h), arrivò la seconda generazione delle Big Healeys, ovvero le vetture più grandi della gamma del costruttore britannico, contrapposte alle piccolissime Sprite. Tra il 1952 e il 1967 furono tre le “Grandi Healey”: dopo la 100, arrivò la 100-6, la prima a dotarsi di una nuova presa d’aria ovale che diventerà il segno tipico di tutte le Healey e di un potente 3.0 sei cilindri in linea. Infine, nel 1959, arrivò la mitica Austin-Healey 3000, la più amata e venduta tra i modelli Austin Healey. Ecco, quindi, tutti i modelli di Austin Healey prodotti tra il 1952 e il 1972:

  • Austin Healey 100
  • Austin Healey 100-6
  • Austin Healey 3000
  • Austin Healey Sprite “Bugeye”
  • Austin Healey Sprite “Spridget”

Tornando ai più amati modelli Austin Healey, con i suoi quasi 52.000 esemplari prodotti tra il 1959 e il 1967 la Austin-Healey 3000 è forse la vettura più iconica, insieme alla piccola “Bugeye Sprite”, della Casa di Longbridge. Dotata dello stesso telaio e della stessa, bellissima carrozzeria della precedente 100-6, la 3000 come le altre vetture della Casa sfoggiava scocche prodotte dalla Jensen (Casa delle Midlands con la quale, dopo l’abbandono al Gruppo British Leyland, Healey creò altre sportive con un successo minore) e un nuovo motore 3.0 sei cilindri in linea dotato di distribuzione ad aste e bilancieri, potente e con grande coppia in basso. Dai 124 CV della prima 3000, alla fine della produzione con la Mark III la Austin-Healey 3000 arrivò anche a oltre 150 CV SAE. Se la Big Healey arrivò soprattutto in America, con l’88,8% delle esportazioni avute negli USA, in Europa la Austin-Healey più amata è stata senza dubbio la piccolissima Sprite.

Dotata della stessa meccanica della sorella MG Midget, la piccola Austin-Healey Sprite sfruttava un classico motore Austin Serie A (lo stesso della prima MINI del 1959, per intenderci), un peso ridottissimo e delle dimensioni lillipuziane, con una larghezza di soli 1,35 metri. Leggerissima, economica (costava meno di 700 sterline nel 1958) e dotata di una meccanica semplice e robusta, a dare l’enorme successo alla piccola Sprite ci pensò anche lo stile della prima serie, con linee morbide e simpatiche e gli iconici fari a sbalzo, i “Bugeye”. La sua iconica carrozzeria, però, venne stravolta nel 1961: per ragioni di contenimento dei costi, infatti, a soli tre anni dal lancio Austin-Healey Sprite fu dotata della stessa carrozzeria della cugina MG Midget, con la quale condivideva già la meccanica. Nonostante l’estetica molto meno iconica, la Spridget continuò l’enorme successo del modello, che tra il 1958 e il 1971 venne prodotto in quasi 130.000 esemplari.

Motori Austin Healey

A livello di motori le Austin Healey sono molto diverse tra di loro, con le “Big Healeys” che sfruttano grandi motori a 4 e 6 cilindri mentre la piccola Sprite ha sempre contato su propulsori da vettura da famiglia, gli stessi delle coeve Austin A40 e similari. Partendo proprio dalla piccola Sprite, al lancio la sportivetta inglese era dotata dello stesso motore della Austin A40, il mitico Austin A-Series quattro cilindri in linea con distribuzione ad aste e bilancieri in versione da 948 cm3, dotato di 44 CV e di cambio manuale a 4 marce. Sebbene la trasmissione, il telaio e la trazione posteriore non siano mai cambiate, con l’arrivo della seconda generazione di Sprite su base MG Midget il Serie A guadagnò un po’ di cilindrata salendo a 1.089 cm3 e a 57 o 59 CV di potenza massima. Per la quarta e ultima serie, la Austin-Healey Sprite guadagnò il 1275 della coeva MINI Cooper, dotato di 65 CV e capace di regalare ottime prestazioni con la potenza di un’odierna utilitaria.

Per quanto riguarda la gamma motori delle Austin Healey più grandi, le cosiddette Big Healey, per l’inaugurale 100 è stato montato un 2.7 quattro cilindri derivato dalla Austin A90, con 90 CV e un cambio manuale a tre o quattro marce, entrambi con overdrive sugli ultimi due rapporti. Qualche anno dopo, nel 1956, è arrivata l’attesissima 100-6, la prima Austin-Healey con motore a sei cilindri. Il motore è lo stesso dell’ammiraglia di Casa Austin, la Westminster: è un 2.6 ad aste e bilancieri da 103 CV, dotato alla fine della sua carriera di una decina di CV in più, arrivando a 118. La svolta è infine arrivata nel 1959, con il lancio della più venduta tra le Big Healey, la 3000. Il motore è un 3.0 sei cilindri in linea con tre carburatori, disponibile al lancio con 124 CV e poi arrivato, tramite le varie serie, a 132 e infine a quasi 150 CV, a quota 148. Va però ricordato che, all’epoca, le Case inglesi registravano la potenza dei loro motori secondo lo standard SAE, che registra la potenza del solo motore privo di servizi, pompe di raffreddamento e persino dello scarico, una soluzione che quindi registra un 10/15% di potenza in più del motore poi montato sull’auto.

Motori Austin Healey

Benzina

  • Sprite 948, 0.9 quattro cilindri aspirato, 44 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
  • Sprite 1098, 1.1 quattro cilindri aspirato, 57/59 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
  • Sprite 1275, 1.3 quattro cilindri aspirato, 65 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
  • 100, 2.7 quattro cilindri aspirato, 90 CV, cambio manuale a 3+2 o 4+2 marce, trazione posteriore
  • 100-6, 2.6 sei cilindri in linea aspirato, 103/118 CV, cambio manuale a 4 o 4+2 marce, traz. posteriore
  • 3000 MkI, 3.0 sei cilindri in linea aspirato, 124 CV, cambio manuale a 4 o 4+2 marce, traz. posteriore
  • 3000 MkII, 3.0 sei cilindri in linea aspirato, 132 CV, cambio manuale a 4 o 4+2 marce, traz. posteriore
  • 3000 MkIII, 3.0 sei cilindri in linea aspirato, 148 CV, cambio manuale a 4 o 4+2 marce, traz. posteriore

Prezzi Austin Healey

Concorrenziali sulle Big Healeys e davvero bassissimi sulle Sprite, i prezzi delle Austin Healey sono stati tra i grandi punti di forza della Casa inglese, capace di offrire identiche o addirittura migliori prestazioni rispetto alle rivali dirette ad un prezzo inferiore. Per la piccola Austin-Healey Sprite, la prima serie Bugeye era proposta a 799 sterline, un prezzo di poco superiore alle classiche utilitarie come la Austin A40 Farina su cui era basata. Certo, arrivava a questo prezzo con una dotazione a dir poco spartana, priva persino di una capote in tela ma dotata solo di un telo che copre l’abitacolo. Le 100, 100-6 e le 3000, invece, costavano decisamente meno rispetto alle rivali dirette di Jaguar, Aston Martin e rispetto alle sportive italiane, diventando con la loro qualità costruttiva migliore rispetto alle coeve inglesi una vera alternativa sensata e affidabile alle classiche sportive.

Oggi, invece, quali sono i prezzi delle Austin Healey? La più economica, come si può facilmente intuire, è la vendutissima e piccolissima Sprite. Per portarsi a casa una Sprite gemella delle MG Midget, dotate quindi di carrozzeria molto meno originale della Sprite originale, servono almeno 15.000 euro, che diventano tra i 20 e i 25.000 per una Frog-Eye Sprite, le più ricercate e amate. Per delle Austin Healey 100 con motore quattro cilindri, le meno ricercate, si parte da 30.000 euro per esemplari da restaurare per arrivare a 35/40.000 euro per esemplari in buone condizioni. Le 100-6 con motore 2.6 sei cilindri, invece, si parte da ben 40/45.000 euro, mentre le amatissime e validissime Austin-Healey 3000 partono da almeno 70.000 euro, mentre gli esemplari più impeccabili possono superare anche quota 100.000 euro.

Austin Healey: concorrenti e conclusioni

Eleganti, agili, dall’handling eccellente e dotate di un carisma unico. Dall’unione del genio di Donald Healey, dalla sua matita e dall’affidabile ed economica meccanica Austin di serie sono nate quattro vetture eccezionali, molto diverse tra loro. Se la 100 ha il merito di aver dimostrato il potenziale del progetto Austin-Healey, la 100-6 di fargli fare il salto di qualità, sono la 3000 e la piccolissima Sprite ad aver dato il successo planetario di cui è dotata oggi Austin-Healey. Nonostante il suo enorme bagaglio storico, però, il marchio è sopito dal 1972, quando British Leyland chiuse la Casa per concentrarsi sulle più redditizie MG e Triumph, con risultati disastrosi come ben sappiamo. La gamma Austin-Healey non era poi perfetta. Rispetto alle concorrenti le Austin Healey erano sempre dotate di motori meno prestanti e sofisticati, caratteristica compensata dall’handling e dalla leggerezza delle vetture, mentre con il tempo si è scoperta una passione di queste vetture per la ruggine, una problematica che ha reso rarissime anche le vendutissime Sprite, almeno fuori da America e Gran Bretagna.

Nonostante ci fossero fior fiori di concorrenti, Austin Healey è riuscita con una ricetta relativamente semplice a sbancare, seppur per soli 20 anni, il lunario. Automobili eleganti, disegnate e assemblate con cura, dotate di una guidabilità figlia dell’esperienza nelle corse del suo co-fondatore, e capaci di sfruttare al massimo la semplice e affidabile meccanica di origine Austin che montavano. Senza l’intervento della disastrosa British Leyland, forse oggi Austin-Healey sarebbe ancora un brand amato e ricercato: insieme a lui, però, sono cadute sotto la fallimentare gestione BL anche le grandi rivali interne MG, Triumph e, per poco, anche Jaguar non è capitolata alla bancarotta British Leyland. Magari oggi avremmo delle Austin-Healey a vedersela con le rivali di allora, dalle Aston Martin alle Porsche arrivando ad Alfa Romeo, Ferrari e Maserati.

FAQ

Quanti modelli di Austin Healey ci sono?
Austin-Healey ha prodotto quattro modelli nella sua ventennale storia, vissuta tra il 1952 e il 1972. Dopo l’inaugurale 100, infatti, Austin-Healey ha prodotto la 100-6 con motore a sei cilindri, la piccolissima Sprite con meccanica Austin A40 Farina e l’ammiraglia di casa, la mitica Austin Healey 3000.
Quanto costa una Austin Healey?
Le più economiche Austin Healey in circolazione sono le Sprite di seconda, terza o quarta generazione, migliori dal punto di vista meccanico e qualitativo ma prive dell’estetica unica della prima, Sprite “Bugeye”. Per portarsi a casa una di queste vetture servono tra i 15.000 e i 30.000 euro. Le mitiche 3000? Partono da almeno 70.000 euro e superano facilmente i 100.000.
Quando è stata prodotta la Austin Healey?
Fondata nel 1952 come una joint-venture tra Austin e Donald Healey, pilota, designer e progettista, l’avventura Austin-Healey durò esattamente 20 anni, dal 1952 al 1972, quando British Leyland, diventata proprietaria del marchio Austin e di Austin-Healey, decise di concentrarsi sulle rivali interne MG e Triumph.

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