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Aston Martin SUV

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Aston Martin SUV: storia, modelli, versioni e motori

Ormai lo sappiamo bene: i SUV piacciono, e tanto, in tutto il mondo. La guida alta, la posizione dominante sulla strada, la sensazione di avere più spazio e praticità rispetto ad una normale automobile. Il successo di queste auto è tale che ormai ogni Casa ha almeno un SUV, Aston Martin compresa. La storica Casa di Gaydon, nata nel 1913 come concessionario con il nome “Bamford & Martin” e diventata Aston Martin nel 1926, è famosa in tutto il mondo per le sue sportive uniche, capaci di unire come poche altre eleganza, comfort e sportività. Diventate vere e proprie icone dagli anni ’60, con la partecipazione a tutti i film del celebre franchising di James Bond, negli ultimi 20 anni Aston Martin si è evoluta, passando da brand britannico dai piccoli numeri ad una moderna Casa con una gamma di modelli piuttosto completa, che passa da vetture puramente emozionali ad automobili più pratiche e poliedriche. Leggi di più

Negli ultimi due decenni, infatti, Aston Martin è passata di mano diverse volte, passando dalla galassia Ford a diversi proprietari privati (compresa l’italiana Investindustrial), arrivando nel 2020 nelle mani del magnate canadese Lawrence Stroll, già proprietario del team di Formula 1 Racing Point, divenuto nel 2021 Aston Martin F1. Oltre alla Formula 1, però, la Casa britannica ha siglato un importante accordo con Mercedes-Benz per la condivisione di motori e tecnologie, firmato nel 2013 e divenuto operativo nel 2016, mentre è stato il 2020 l’anno del debutto del primo SUV Aston Martin, la DBX.

Imparentata con la sportiva Vantage e dotata di uno stile inconfondibilmente Aston, la nuova DBX è l’erede spirituale delle berline Aston Martin, dall’indimenticabile Lagonda alla elegantissima Rapide. Dotata del potente 4.0 V8 biturbo di origine Mercedes-AMG, la top di gamma DBX 707 è uno dei SUV più veloci del mondo, con una velocità massima di ben 310 km/h. Scopriamo allora modelli, motori e versioni del SUV Aston Martin.

Modelli Aston Martin SUV

Come detto in apertura, Aston Martin è una delle Case più iconiche a livello mondiale. Grazie alla strettissima relazione con uno dei personaggi più celebri del mondo del cinema, l’agente segreto britannico 007 nel franchise di James Bond, e più in generale a modelli iconici dome la DB5, la DB7, la DB9 o la più giovane Vantage, oggi Aston Martin gode di una fama planetaria. Ad aiutarla c’è stato anche l’approdo nel 2021 in Formula 1 dove, tra alti e bassi, ha ottenuto diverse soddisfazioni. Per fare il prossimo passo, però, anche la Casa di Gaydon ha avuto bisogno di lanciare un modello “di volume”, per aumentare il numero di automobili prodotte e, di conseguenza, crescere ancora. Così, al fianco delle sportive Vantage e DB12 e delle folli Hypercar Valhalla e Valkyrie, nel 2020 è arrivato sul mercato il primo SUV dei modelli Aston Martin, l’inedita DBX. Questi sono, quindi, i modelli di SUV Aston Martin:

  • Aston Martin DBX

Non c’è ancora spazio, almeno per il momento, per una rivale delle nuove Supercar rialzate come Porsche 911 Dakar o Lamborghini Huracan Sterrato: l’unico modello a ruote alte della Casa britannica è il suo primo SUV, il DBX. Presentato ufficialmente il 20 novembre 2019 e arrivato sul mercato nel 2020, l’inedita DBX è un’auto su cui Aston Martin ha puntato tanto, anche a livello economico. Per la sua produzione, infatti, è stato costruito uno stabilimento nuovo, a St Athan, in Galles. In più, oltre ad essere il primo SUV dei modelli Aston Martin, è anche la prima vettura della Casa dotata di 5 porte, e la prima a trazione integrale.

Nonostante queste novità e una tipologia di carrozzeria totalmente nuova, per il suo primo SUV Aston Martin ha cercato di mantenere uno stile il più possibile coerente con la sua storia e la sua firma stilistica. Il frontale, quindi, è caratterizzato dall’enorme “bocca” tipica di ogni Aston, che qui ha un maggiore sviluppo in altezza. I fari molto sottili completano il frontale in accoppiata con il lungo cofano che integra anche i passaruota, una soluzione mutuata dalle altre sportive della Casa. Lateralmente, si fanno notare i passaruota posteriori molto bombati, un lunotto parecchio inclinato e gli enormi cerchi in lega, che possono arrivare fino a 22 pollici. In coda, oltre al classico logo Aston Martin al centro del portellone, troviamo una coda molto personale, che riprende in tutto e per tutto il posteriore della coupé Vantage. Dalla sportiva riprende lo spoiler fisso e i fari full LED a tutta larghezza uniti, mentre completano il look il doppio scarico laterale e un aggressivo diffusore.

All’interno, rispetto ad altri modelli il SUV Aston Martin ha un abitacolo molto avvolgente, anche questo ispirato alle sportive della Casa inglese. Al centro della plancia troviamo il bel sistema di infotainment da 10,25 pollici, incastonato all’interno di una consolle centrale con finitura ad U che include anche i tasti del sistema di climatizzazione a sfioramento. Sul tunnel centrale fa capolino una visione familiare: qui troviamo infatti il duo rotore e puntatore visto sui sistemi di infotelematica delle Mercedes-Benz precedenti all’introduzione del nuovo sistema MBUX, suggellando la collaborazione tra le due Case.

Il selettore del cambio, invece, è in cima alla plancia, rappresentato da quattro tasti in vetro con, a dividerli in coppie, il tasto d’accensione anch’esso in vetro: si tratta di una soluzione stilistica ormai storica di Aston Martin, presente sulle vetture di Gaydon fin dalla DB9 del 2003. Dietro il volante, molto sportivo e derivato direttamente dalle sorelline DB11 e Vantage, troviamo un quadro strumenti interamente digitale da 12,3 pollici. Lo spazio è generoso sia davanti che dietro, dove troviamo un divano molto accogliente, e anche il vano bagagli è generoso: il primo dei modelli di SUV Aston Martin ha infatti una capacità di 632 litri.

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Motori Aston Martin SUV

A livello meccanico, diverse componenti meccaniche e la gamma motori del SUV Aston Martin deriva dalla Vantage, ma è realizzata su una piattaforma dedicata pensata per accogliere anche la trazione integrale. Come le altre Aston, anche la DBX sfrutta un telaio in alluminio estruso, con una grande attenzione alla ciclistica. Nonostante siamo infatti di fronte ad un’auto da famiglia, seppur realizzata da Aston Martin, anche la DBX ha un raffinato schema sospensivo, con un doppio braccio oscillante all’anteriore e Multilink al posteriore, coadiuvati da diversi sistemi come le sospensioni ad aria, gli ammortizzatori adattivi e le barre antirollio attive con sistema a 48 volt.

Non manca anche un sistema di altezza variabile, con la possibilità di alzare l’assetto dell’auto di 45 mm o di abbassarlo di 50 mm rispetto alla posizione normale della vettura, nonché un raffinato sistema di trazione integrale, con albero di trasmissione in carbonio e differenziale elettronico a slittamento limitato posteriore. La gamma motori del SUV Aston Martin è formata da due varianti, la DBX “normale” e la DBX 707. La prima è spinta dal noto 4.0 V8 biturbo di origine Mercedes-AMG, apprezzato non solo sulle “sorelline” Vantage e DB11 ma anche su modelli della Stella come la sportiva AMG GT, la C63 AMG o il fuoristrada G63 AMG. In questa applicazione, il 4.0 M177 “hot V” (ovvero con i due turbo alloggiati all’interno della V del motore) ha una potenza di 550 CV, con la coppia che arriva a ben 700 Nm. Nonostante un peso molto generoso (la vettura arriva a 2.245 kg), la DBX “base” riesce a scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi, mentre la velocità massima è di 291 km/h. A scaricare a terra la potenza c’è la già citata trazione integrale, accoppiata con il classico cambio automatico 9G-Tronic di origine Mercedes-AMG con convertitore di coppia.

Per chi cerca qualcosa in più, nel 2022 Aston Martin ha lanciato la DBX 707, una versione ad altissime prestazioni del SUV britannico. Alcune modifiche al motore, come l’introduzione di cuscinetti a sfera a supporto dei due turbo al posto delle classiche bronzine per ridurre il turbolag, hanno permesso al 4.0 V8 di arrivare a ben 707 CV, con la coppia che è passata da 700 a 900 Nm. Per reggere tutta questa potenza, Aston Martin ha anche deciso di sostituire il classico convertitore di coppia con una frizione a bagno d’olio, soluzione che ha ridotto i tempi di cambiata di un terzo. Non mancano, poi, degli enormi freni carboceramici, più leggeri di 40,5 kg riducendo le masse non sospese. Per migliorare il raffreddamento, inoltre, Aston Martin ha allargato l’iconica presa d’aria del 24%, consentendo al 4.0 V8 biturbo di erogare i suoi 707 CV. Le prestazioni sono da vera Supercar: l’accelerazione 0-100 km/h è coperta in soli 3,3 secondi, mentre la velocità massima arriva a ben 310 km/h. Grazie alla taratura di sospensioni, sterzo e trazione integrale, rispetto alla già sportiva DBX è ancora più efficace e maneggevole.

Versioni Aston Martin SUV

Arriviamo così a parlare delle versioni del SUV Aston Martin, con le due varianti della DBX presenti sul mercato europeo. La versione “base” è la normale DBX, con motore da 550 CV e un prezzo di partenza superiore ai 220.000 euro. Di serie, questo allestimento è estremamente ricco, con clima automatico trizona, sistema di infotainment da 10,25 pollici, quadro strumenti da 12,3 pollici, cerchi in lega di 22 pollici, tetto in vetro, fari full LED, sistemi di sicurezza che consentono la guida autonoma di Livello 2, interni in pelle, sedili interamente elettrici e sospensioni pneumatiche attive. Come da tradizione per la Casa di Gaydon, è possibile personalizzare la propria DBX in decine di aspetti, dall’estetica all’arredamento interno. Si possono, ad esempio, scegliere diversi cerchi in lega da 22 o 23 pollici, pinze freno colorate, finiture in nero lucido, interni in pelle di alta qualità, modanature in legno o in fibra di carbonio, scarico sportivo o diverse parti esterne in fibra di carbonio.

Al top delle versioni del SUV Aston Martin troviamo la potentissima DBX 707, che alle modifiche meccaniche di cui abbiamo parlato poco fa aggiunge una personalizzazione estetica che la rende ancora più cattiva e aggressiva. Il frontale è caratterizzato dall’ancor più grande presa d’aria anteriore, alla quale si accompagnano anche ulteriori “bocche” per far respirare radiatori e freni, oltre che due enormi sfoghi in cima al cofano. Lateralmente c’è spazio per un ulteriore sfogo dell’aria proveniente dal passaruota anteriore, minigonne più aggressive e, in coda, un alettone superiore più grande (sebbene non esagerato) e un vistoso estrattore posteriore, indispensabile per garantire il livello di deportanza necessario per un’auto di queste prestazioni. Oltre ai freni carboceramici, la DBX 707 ospita una consolle centrale dedicata, con comandi fisici per disattivare velocemente l’ESP, gestire le sospensioni pneumatiche e l’apertura dello scarico.

Anche i sedili possono essere, a richiesta, dedicati per questo modello, con due versioni disponibili: l’Inspire Sport, molto contenitivi, o l’Inspire Comfort, più confortevoli. Il prezzo, quindi, è più alto, arrivando a superare i 260.000 euro. Interessante, infine, la disponibilità di una particolare versione della DBX 707 per il solo mercato cinese: in Oriente, infatti, è proposta dalla fine del 2021 anche con il 3.0 sei cilindri in linea di origine Mercedes-AMG da 435 CV e 520 Nm di coppia. Infine, tra le versioni del SUV Aston Martin non possiamo dimenticare la Medical Car, l’auto medica che accompagna durante i Gran Premi di Formula 1 la Safety Car della Casa inglese, la Vantage, in alternanza con l’altra Medical Car della Classe Regina, la Mercedes-AMG GT 4 Door.