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Pro
- Estetica più moderna ed elegante
- Molto bella da guidare
Contro
- Un po’ troppo rigida sulle buche
- Poco caratterizzata rispetto a DB9 e DBS
Aston Martin Virage in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Aston Martin Virage inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Ti interessa la Aston Martin Virage
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La Casa di Gaydon riprese poi il nome Virage nel 2011, affiancandolo ad una versione inedita della coupé più amata della gamma, la DB9. La nuova Aston Martin Virage era infatti l’anello di congiunzione tra la DB9, impostata per essere una vera GT con comfort e raffinatezza al primo posto, e la DBS, con stile, impostazione e prestazioni da Supercar. Dotata del classico 5.9 V12 aspirato con potenza portata a 497 CV, a metà tra i 476 della DB9 e i 517 della DBS, di un nuovo frontale più moderno e interni più curati, la carriera della Virage fu molto corta. La sua storia durò infatti poco più di un anno: nel 2012 Aston Martin aggiornò la DB9 con il frontale della Virage, una potenza identica alla precedente DBS (sostituita dalla nuova Vanquish in quell’anno) e gli stessi interni, sovrapponendosi alla Virage che, nel 2012, uscì già di scena. Ricordata da pochi, Aston Martin Virage merita davvero di finire nel dimenticatoio?
Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Aston Martin Virage.
Dimensioni Aston Martin Virage
Le dimensioni della Aston Martin Virage sono:
- lunghezza 4,72 metri
- larghezza 1,91 metri
- altezza 1,28 metri
- passo 2,74 metri
A livello dimensionale, le differenze con la DB9 sono davvero minime. Visto l’apprezzamento del pubblico verso la coupé lanciata nel 2003, infatti, Aston Martin volle creare semplicemente un modello che sapesse collocarsi come anello di congiunzione tra la potentissima DBS, la comoda ma meno estrema DB9 e la quattro porte Rapide. E proprio dalla Rapide la nuova Virage riprende il frontale, più moderno e affilato. La calandra è dotata di una nuova finitura più moderna, e anche i fari sono leggermente più appuntiti, dotati di una firma luminosa diurna a LED e, in generale, il frontale è più sportivo e moderno rispetto all’amata DB9.
Spostandoci alla vista laterale e posteriore invece, nulla cambia. Rimangono le portiere ad apertura a cigno, orizzontali ma spostate leggermente verso l’alto, il passo lungo e il posteriore molto pulito ed elegante. In coda, invece, il posteriore adotta i nuovi gruppi ottici trasparenti visti sulla DBS, un lunotto piuttosto alto e un posteriore elegantissimo, ma che nel 2011 era già da 8/9 anni sul mercato. Concludendo con le dimensioni di Aston Martin Virage, il bagagliaio è nella media con una capacità di 180 litri.
Interni Aston Martin Virage
Gli interni di Aston Martin Virage riprendono le novità estetiche e qualitative introdotte dalla Rapide e dalla DBS, offrendo un abitacolo dall’aspetto e dall’impatto più curato e lussuoso rispetto a quelli della DB9. Disponibile, come la DB9, anche con due piccoli posti posteriori, realisticamente Virage è una due posti, con i due sedili posteriori adatti giusto a dei bambini. Davanti invece si sta molto comodi, e si può godere dei sedili elettrici e di una posizione di guida che unisce comfort e sportività.
La plancia è rivestita in pelle davanti a guidatore e passeggero, che rispettivamente trovano di fronte un quadro strumenti elegante e minimale, con quadranti puliti e con l’iconico contagiri montato in senso antiorario, mentre la consolle centrale è un tutt’uno col tunnel e realizzata in alluminio. In cima trova posto uno schermo a scomparsa del navigatore Volvo (all’epoca parte, come Aston Martin, del Gruppo Ford), mentre sotto le bocchette dell’aria troviamo uno dei dettagli più belli degli interni di Aston Martin Virage: i tasti selettori del cambio e lo slot per inserire la chiave, entrambi in cristallo e davvero appaganti. Completano l’opera la radio, i comandi del clima e lo spazio lasciato vuoto dall’assenza del cambio manuale, non disponibile neanche a richiesta su Virage.
Motori Aston Martin Virage
A livello di meccanica e motori infatti Aston Martin Virage differisce da DB9 e DBS per l’assenza del cambio manuale, non disponibile neppure come optional. Il cambio è sempre l’automatico Touchtronic, un classico cambio automatico con convertitore di coppia realizzato dalla tedesca ZF e azionabile anche tramite i paddle dietro al volante. A livello telaistico, invece, Virage è dotata della stessa piattaforma VH della DB9 e della DBS. Il telaio è realizzato estrusi in alluminio e materiali compositi ed dotato di un’ottima rigidità torsionale, con cambio e differenziale posizionati al retrotreno secondo il classico schema transaxle.
Le sospensioni, infine, sono a doppio quadrilatero sia davanti che dietro, disponibili di serie con gli ammortizzatori a controllo elettronico. Sospensioni e ammortizzatori sono stati però tarati in maniera più aggressiva, così come la risposta dello sterzo, dei freni e del motore, più potente della normale DB9. La gamma motori di Aston Martin Virage offre infatti un solo motore, il classico 5.9 V12 aspirato (chiamato ufficialmente da Aston Martin 6.0, considerato più raffinato) realizzato da Ford, che offre una potenza esattamente equidistante da DB9 e DBS. Il 5.9 eroga infatti 497 CV e 570 Nm di coppia, perfettamente a metà tra i 476 della DB9 e i 517 della DBS. Le prestazioni? Ottime: 0-100 km/h in 4,6 secondi e velocità massima di 295 km/h.
Motori Aston Martin Virage
Benzina
- 6.0 V12, 5.9 V12 aspirato, 497 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione posteriore
Prezzi Aston Martin Virage
Anche a livello di prezzi Aston Martin Virage si sedeva a metà tra la “entry level” DB9 e la top di gamma DBS. Con un prezzo di listino di 197.112 euro per la Virage, inserita in mezzo ai 179.700 della DB9 con cambio automatico Touchtronic e i 256.500 euro della DBS con cambio manuale a 6 marce. La dotazione di serie è poi decisamente buona: la Virage offre nel prezzo, oltre al cambio automatico, i cerchi in lega da 20 pollici, il clima automatico, il Cruise Control, i fari allo xeno con luci diurne a LED, gli interni in pelle, il navigatore satellitare Volvo, l’impianto audio Premium Audio con Dolby Logic II da 700W, i sedili riscaldabili elettrici con memoria, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e le sospensioni a controllo elettronico.
La lunghissima lista degli optional, invece, offriva un impianto audio Bang&Olufsen da quasi 5.000 euro, diversi disegni per i cerchi in lega, finiture del cruscotto in diversi colori e materiali, dal legno all’alluminio, sedili sportivi a guscio in fibra di carbonio, o diverse vernici da 1.000 a oltre 8.000 euro. Oggi, invece, quali sono i prezzi di Aston Martin Virage? Il successo del modello è stato davvero risicato: prodotta per poco più di un anno, le pochissime Virage sono state poco capite dal pubblico, e i prezzi lo dimostrano. Nonostante le prestazioni e la guidabilità superiori ad una DB9, a parità di condizioni e di anno la Virage costa meno: si parte infatti da circa 62.000 euro per una Virage del 2012 in ottime condizioni, mentre le più impeccabili partono da 85.000 euro e possono arrivare a 114.000 euro se dotate di particolari optional, verniciature o cerchi specifici.
Aston Martin Virage: concorrenti e conclusioni
Nonostante sulla carta l’idea fosse vincente, l’esperimento Aston Martin Virage non ha convinto il pubblico. A non convincere, però, non furono tanto le caratteristiche del modello: le modifiche estetiche fatte alla bellissima DB9 vennero apprezzate dal pubblico, tanto che a un solo anno dal lancio della Virage Aston Martin decise di portare il nuovo frontale anche alla DB9, eliminando di conseguenza la Virage, e anche l’interno più moderno e la potenza maggiorata convinsero i clienti. A non andare giù alla clientela furono però l’impostazione della vettura un po’ troppo rigida, molto più simile alla supercar DBS che alla GT DB9, che rendevano Virage più scomoda di quanto una GT debba essere, ma soprattutto la confusione nella gamma Aston.
Rispetto alle concorrenti di Aston Martin Virage, che offrivano all’interno di un solo modello diverse versioni, la Casa di Gaydon offriva tre modelli sostanzialmente identici, dotati della stessa piattaforma, della stessa meccanica e dello stesso motore, ma con nomi diversi e linee leggermente differenti. Se però DB9 e DBS erano modelli già affermati, la giovane Virage non aveva grandi motivi per essere scelta rispetto alle altre due, soccombendo in pochi mesi alle più amate sorelle. Oggi, però, questo scarso successo è diventato la sua fortuna: se siete alla ricerca di un’Aston Martin moderna a meno di 100.000 euro che abbia stile, guidabilità e lusso, la Virage potrebbe essere la scelta perfetta. Concludiamo infine, come di consueto, con le dirette concorrenti di Aston Martin Virage, a partire dalla Maserati GranTurismo S e GranCabrio passando per la Porsche 911 Carrera S e GTS, alla Jaguar XK-R e alla BMW Serie 6, nonché alla Bentley Continental GT V8.