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Alfa Romeo Milano krijgt andere naam die liefhebbers doet watertanden

Alfa Romeo B-SUV

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Alfa Romeo Milano krijgt andere naam die liefhebbers doet watertanden
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Alfa Romeo B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Dopo oltre un secolo di storia, la storica Casa automobilistica italiana Alfa Romeo ha aggiunto alla sua gamma di modelli prodotti anche un B-SUV Alfa Romeo, la Junior. La sua gestazione è stata lunga e difficile, in quanto i nomi con cui è stata nota quest’auto dall’importanza strategica enorme sono stati diversi. Nata con il nome di progetto “Kid”, per mesi la baby Alfa Romeo “a ruote alte” era stata chiamata Brennero, seguendo la tradizione iniziata con Stelvio e proseguita con Tonale di chiamare i SUV del Biscione come i più noti passi di montagna italiani. Leggi di più

A dicembre 2023, il nome ufficiale del B-SUV Alfa Romeo è diventato Milano, in onore della città che ha dato i natali all’Anonima Lombarda Fabbrica di Automobili nel 1910 e dove, fino al 2005, Alfa Romeo ha prodotto le sue vetture tra il Portello e Arese.

Dopo la presentazione ufficiale come “Milano” il 10 aprile 2024, sono andate in scena diverse discussioni tra Alfa Romeo e alcuni esponenti del Governo, per primo il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso, sulla legittimità di questo nome. Per evitare problemi, la Casa del Biscione ha deciso di scegliere uno dei nomi alternativi a Milano, Junior, un nome che si rifà alla tradizione del marchio italiano. La coupé GT 1300 Junior, lanciata nel 1966 sulla base della Giulia GT, è stata per un decennio la porta d’accesso al mondo delle sportive Alfa Romeo, così come la Junior è oggi la porta d’accesso al mondo del Biscione. La nuova Junior è anche un’Alfa che porta con sé diverse “prime volte”, dai motori con cui è offerta al suo stabilimento di produzione, fonte di mille polemiche.

Scopriamo allora i modelli, i motori e le versioni del B-SUV Alfa Romeo Junior.

Segni particolari del B-SUV Alfa Romeo

  • La Junior è la prima Alfa Romeo a tre cilindri, la prima Alfa non prodotta in Italia nonché la prima elettrica di grande produzione
  • Presentata il 10 aprile 2024 come “Milano”, dopo alcune discussioni con il Ministero del Made in Italy ha cambiato il suo nome in “Junior” il successivo 15 aprile
  • È disponibile sia con trazione anteriore che in versione Mild Hybrid a trazione integrale, nonché nella sportiva versione Veloce 100% elettrica

Modelli Alfa Romeo B-SUV

Come anticipato in apertura, dopo il primo SUV della Casa, lo Stelvio, lanciato nel 2017, nel 2024 è arrivato sul mercato il primo dei modelli B-SUV di Alfa Romeo, la Junior. Nata come porta d’accesso al brand italiano, è la sostituta spirituale sia della Mito (della quale avrebbe potuto riprendere il nome, come dichiarato dall’Amministratore Delegato del marchio Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato) che della Giulietta, posizionandosi tra le due vetture con le sue dimensioni. Lunga 4,17 metri, la Junior è l’ultima arrivata nella foltissima schiera di B-SUV che popolano il mercato europeo, dove la stessa Stellantis è presente con un modello per ogni suo brand.

Con gli altri prodotti del Gruppo franco-italiano, la Junior condivide il pianale, parte della meccanica e, con le cugine Jeep Avenger e FIAT 600, anche lo stabilimento di produzione. Tutte e tre le vetture sono infatti costruite a Tychy, in Polonia, nello storico stabilimento che fu di FIAT e oggi è del Gruppo Stellantis: la Junior è così la prima automobile mai prodotta da Alfa Romeo fuori dall’Italia (e anche per questo il nome Milano è stato fortemente osteggiato dal Governo italiano), nonché la prima ad essere realizzata su una piattaforma “europea”. Sotto la scocca, infatti, si nasconde la piattaforma CMP, anche se lo stile è fortemente personale. Rispetto ad altre Alfa Romeo, il Direttore del Centro Stile Alejandro Mesonero-Romanos ha scelto di abbandonare le linee pulite e “classiche” che hanno caratterizzato il marchio italiano, adottando un approccio più aggressivo e puntando sull’effetto wow.

Il frontale è molto aggressivo, caratterizzato da un gruppo ottico a LED (disponibile anche con tecnologia Matrix LED, una prima volta su un’Alfa Romeo) a C e, al centro, dall’immancabile mascherina triangolare declinata in diverse versioni. Non abbiamo quindi il classico “Trilobo” Alfa Romeo, ma due sue varianti: una versione con la croce ambrosiana e il Biscione visconteo ingranditi e una più “tradizionale”, con una griglia metallica dove spicca, al centro, la scritta Alfa Romeo con i caratteri utilizzati dalla Casa negli anni ’40 e ’50. Lateralmente convince la fiancata molto sinuosa, i grandi passaruota con dei cerchi dai disegni originali e sportivi e l’introduzione della maniglia delle portiere posteriori affogata all’interno del montante C, un tratto quasi storico della Casa introdotto nel 1997 dalla 156.

Al posteriore spicca il ritorno della “coda tronca”: il lunotto molto inclinato porta ad un posteriore verticale, dove a dividere lunotto e coda ci pensa un inserto lucido dove sono integrati i fari posteriori, sempre a LED. In basso, infine, torna la dicitura Alfa Romeo a caratteri interi, con un generoso portellone che nasconde un bagagliaio al vertice della categoria, con 400 o 415 litri a seconda della motorizzazione scelta.

All’interno, invece, il primo dei modelli di Alfa Romeo B-SUV riesce a distinguersi parecchio dai modelli con cui condivide la base, introducendo linee e soluzioni piuttosto originali per il segmento. Partendo dalle componenti in comune con le cugine FIAT, Jeep e non solo, ritroviamo anche sulla Junior il selettore del cambio automatico, il tasto d’accensione, il selettore delle modalità di guida e il tasto per il freno a mano elettronico di derivazione PSA. Qui, però, è integrato in un tunnel centrale piuttosto generoso, che porta lo sguardo verso un grande vano portaoggetti dove trova posto un caricatore wireless per il cellulare e la consolle centrale.

Se la fila di tasti a bilanciere sono comuni a 600 e Avenger, poi, il sistema di infotainment da 10,25 pollici ha una grafica dedicata ed è integrato bene nella plancia, in un inserto lucido piuttosto sportivo. Convincono poi le bocchette del clima tonde e retroilluminate, mentre dietro al volante multifunzione trova spazio un grande quadro strumenti digitale che riprende l’estetica “a cannocchiale” delle Alfa più grandi. Gli interni poi sono piuttosto spaziosi, con la disponibilità di centimetri sufficiente per quattro adulti e un bambino al centro, come nella media del segmento.

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Motori Alfa Romeo B-SUV

Passando alla meccanica e ai motori del B-SUV Alfa Romeo, la Junior offre diverse “prime volte” anche in questo ambito. La prima Alfa prodotta all’estero è anche la prima automobile del Biscione prodotta su una piattaforma “straniera”, la prima con motore a tre cilindri a benzina nonché la prima Alfa Romeo di grande serie proposta anche con una motorizzazione 100% elettrica, seconda della storia dopo la few-off 33 Stradale.

Tornando sulla Junior, la “fu-Milano” è realizzata sulla piattaforma CMP sviluppata dal Gruppo PSA, ormai diventato il pianale d’elezione per le piccole del Gruppo Stellantis. Condivisa con almeno un modello di tutti i marchi del Gruppo, da DS a Opel passando per le cugine FIAT e Lancia, anche sulla Junior la piattaforma utilizza sospensioni molto classiche, con uno schema McPherson all’anteriore e un assale posteriore a ruote interconnesse con ponte torcente.

Disponibile fin dal lancio sia in versione elettrica che ibrida, l’Alfa Romeo Junior è spinta nella versione Mild Hybrid dal classico 1.2 tre cilindri turbobenzina PureTech Turbo, dotato in questa applicazione di distribuzione a catena, 136 CV e 230 Nm di coppia. Si tratta del primo tre cilindri benzina della storia Alfa, accoppiato qui sulla Junior con il sistema Mild Hybrid a 48 V del Gruppo, più spinto di diversi sistemi ibridi leggeri della concorrenza. Qui, infatti, troviamo un motore elettrico da 29 CV e 55 Nm integrato all’interno del cambio eDCT, un automatico doppia frizione a sei marce. Il motore elettrico, molto più vigoroso di gran parte dei sistemi simili, può spingere l’auto autonomamente alle basse velocità, ed è collegato ad una batteria agli ioni di litio piuttosto generosa. Secondo i dati omologativi, la Junior Ibrida a trazione anteriore scatta da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi e arriva a 206 km/h.

Arriva sul mercato in anteprima sulla Junior anche una seconda variante inedita di questo powertrain, l’Ibrida Q4. Al powertrain anteriore da 136 CV con motore 1.2 PureTech Turbo e propulsore elettrico all’interno del cambio, infatti, si aggiunge un secondo motore elettrico da 41 CV montato sull’asse posteriore, che non modifica la potenza massima (che rimane di 136 CV) ma regala al piccolo B-SUV Alfa Romeo la trazione integrale, una rarità ormai in questo segmento. Saranno due, inoltre, le versioni elettriche, l’Elettrica e l’Elettrica Veloce. La piattaforma CMP permette la condivisione anche dei powertrain a zero emissioni: così, anche sulla Junior vediamo il classico sistema elettrico formato dal motore anteriore da 156 CV e 260 Nm di coppia e la batteria da 51 kWh netti, per prestazioni in linea con le cugine (0-100 km/h in circa 9 secondi) e un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 410 km.

Al top della gamma, sarà proprio l’Alfa Romeo Junior a portare al debutto la piattaforma Perfo-eCMP, ovvero la variante sportiva della piattaforma factotum del Gruppo Stellantis. Sviluppata dalla divisione Stellantis Motorsport di Satory, alle porte di Versailles, questa piattaforma modificata permette l’introduzione di un motore portato a 240 CV, di un differenziale autobloccante meccanico Torsen all’anteriore e di modifiche alla ciclistica, dalle sospensioni ribassate di 250 mm rispetto alla “normale” Junior a diverse barre antirollio, passando per freni maggiorati con pinze anteriori a quattro pistoncini e dischi da 380 mm. Tutte le Junior, poi, possono contare su un rapporto di sterzo migliorato rispetto alle cugine, per un maggior coinvolgimento di guida. Ricapitolando, questi sono i motori del B-SUV Alfa Romeo Junior:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio/Autonomia WLTP
1.2 Ibrida 1.2 tre cilindri turbo benzina Mild Hybrid 136 CV Anteriore Automatico doppia frizione a 6 marce
1.2 Ibrida Q4 1.2 tre cilindri turbo benzina Mild Hybrid 136 CV Integrale Automatico doppia frizione a 6 marce
Elettrica Motore elettrico anteriore 156 CV Anteriore 410 km
Elettrica Veloce Motore elettrico anteriore 240 CV Anteriore Circa 350 km

Versioni Alfa Romeo B-SUV

Arriviamo così alle versioni del B-SUV Alfa Romeo, con la Junior lanciata inizialmente con un solo allestimento di lancio, la Speciale. Si tratta, come per la sorella maggiore Tonale, di una variante piuttosto accessoriata, anche se non totalmente full optional. L’allestimento Speciale, infatti, offre di serie i cerchi da 18 pollici, il clima automatico, la guida autonoma di Livello 2 con Cruise Control Adattivo e mantenitore attivo di corsia e altri sistemi, Fari full LED, selettore DNA delle modalità di guida, sedili anteriori elettrici con funzione massaggio, retrocamera, volante in pelle e assistente vocale con ChatGPT.

Di serie troviamo anche il sistema di infotainment con schermo da 10,25 pollici, Apple CarPlay e Android Auto wireless, il quadro strumenti digitale sempre da 10,25 pollici e l’impianto audio con 6 altoparlanti, mentre ci sono degli equipaggiamenti a richiesta. Per entrambe le versioni del B-SUV Alfa Romeo, la Junior Elettrica e quella Ibrida, sono disponibili a richiesta due pacchetti dedicati, lo Sport Speciale e il Techno Speciale. Il secondo introduce il pad per la ricarica wireless del cellulare, i sensori di parcheggio anteriori e laterali oltre a quelli posteriori e i fari Matrix LED, mentre il Pack Sport aggiunge il volante sportivo e i bellissimi sedili Sabelt in Alcantara e simil-pelle, dotati di una forma davvero sportiva con diversi “fori” all’altezza del poggiatesta e dello schienale.