Alfa Romeo 1750

Alfa Romeo 1750: la berlina purosangue del Biscione

Una pietra miliare che ha brillato per pochi anni, ma abbastanza per lasciare un’orma nella storia del Biscione. La 1750 è stata prodotta nello stabilimento di Arese di Alfa Romeo. Il nome richiama un leggendario motore, il carattere trascina la tradizione “da corsa” del marchio. 50 anni sono passati dalla presentazione a Vietri sul Mare nel 1968.

Alfa Romeo 1750: com’è fatta, pro e contro

L’Alfa Romeo 1750 ricorda ancora oggi, a 50 anni dal suo lancio, la sua personalità: il nome ricorda la cilindrata della 6C 1750 del 1929, ripropone i caratteri della Giulia, ma non segue i canoni stilistici. La berlina a 4 porte e 5 posti misura 4,39 metri in lunghezza, poiché aumentano gli sbalzi di 25 cm: una scelta di costruzione che sottolinea la volontà di portare il modello verso la categoria superiore. È larga circa 1,56 m e riporta 1,43 m in altezza. Il passo si attesta sui 2,57 m: 6 cm in più rispetto a quello della Giulia.

Si presenta con il classico quattro cilindri doppio albero a camme in testa di 1779 cm3. Per quanto riguarda le somiglianze con la Giulia, si notano subito sulle fiancate: quelle “nervature” speciali ad altezza padiglione e maniglie. L’abito che veste riporta la firma di Bertone.

D’altro canto, l’Alfa Romeo 1750 ha tratti distintivi: gli originali e grandi gruppi ottici posteriori; e soprattutto lo stampo di Bertone è l’elemento caratterizzante che si riflette sul frontale, in ricordo della 2600 Sprint. Il lato sportivo ed “elastico” si unisce a sobrietà ed eleganza nell’aspetto.

Si ridefinisce leggermente la meccanica, rispetto alla Giulia: l’allestimento iniziale comprende la frizione a comando idraulico, una valvola per il limitatore di frenata è inserita nel retrotreno (per evitare il blocco delle ruote posteriori). Inoltre, al posto della dinamo, la dotazione di un alternatore. Due anni dopo il primo lancio sono state apportate modifiche: il nuovo circuito frenante sdoppiato e variazioni sui fari, la corona del volante in legno e la pedaliera incernierata in alto, migliorie su dettagli degli interni.

Da ricordare la barra stabilizzatrice aggiunta sulle sospensioni posteriori. La parte dell’avantreno riprende lo schema precedentemente usato: ruote indipendenti, barra stabilizzatrice, molla elicoidale, biella obliqua e bracci trasversali. Monta ruote da 14”.

La scocca autoportante conserva la costruzione differenziata a deformazione progressiva. Il gruppo di motore e cambio è abbinato alla trazione posteriore e mantiene un buon equilibrio; l’ultimo modello Alfa che riprende questo schema, iniziato anni prima con la Giulietta. Una differenza da sottolineare con i modelli successivi alla 1750: essi vanteranno, sì, più stabilità, ma dovranno fare i conti con dolcezza d’innesto, con il cambio spostato sul ponte posteriore. In questo modo l’Alfa Romeo 1750 si lega a tradizione di costruzione e leggenda di nome e, modifica quel tanto che basta per proporsi ad un livello di mercato superiore, medio-alto, contro le concorrenti, sia italiane sia estere, del nuovo decennio (gli anni ’70 sono alle porte).

Alfa Romeo 1750: allestimenti, motori e prezzi

La Alfa Romeo 1750 a trazione posteriore, ha debuttato allestendo un nuovo motore posizionato davanti, 4 cilindri in linea, l’AR 00548. È stata presentata con un prezzo di lancio di 1.865.000 Lire, che è lievitato successivamente, fino a superare i due milioni di Lire con l’aggiornamento del 1969; si trattò della “seconda serie”, che in realtà comprendeva solo alcune piccole modifiche funzionali ed estetiche.

La cilindrata è aumentata da 1570 a 1779 cm3, lavorando sull’alesaggio e aumentando la prestazione da corsa. Aumenta, in tal modo, anche la potenza: si contano 118 CV (DIN) a 5.500 giri/min che consentono all’Alfa Romeo 1750 di superare i 180 km/h.

Due casi di dotazione per l’alimentazione: le berline destinate alla zona europea hanno due carburatori doppio corpo orizzontali; oltreoceano, per gli USA, la dotazione è garantita da un’installazione con iniezione Spica.

Ad oggi, per chi cerca la collezione di questa berlina sportiva del Biscione, sul sito AutoScout24 è proposta la rivendita di modelli a partire da 7.400 euro.

A fine la produzione ha contato più di 100.000 unità. L’ambizione nell’albo d’oro, per questa berlina, è stata quella di registrarsi nel segmento delle storiche berline a trazione posteriore del Biscione. La 1750 Non ha sostituito sulla concorrenza la Giulia, bensì puntava all’“upgrade” verso una categoria superiore.

Alfa Romeo 1750: conclusioni

Una vita breve sul mercato, ma l’impronta l’ha lasciata. L’Alfa Romeo 1750 è uscita di scena nel 1972, prima della Giulia (1978), e ha lasciato il palco alla storica Alfetta con un cambio notevole sulle aspettative di vendita e target. È stata accolta bene sul mercato: dopo il primo anno sono stati immatricolati quasi 50.000 esemplari e raccolti ordini che hanno coperto buona parte della produzione successiva.

L’arrivo della 2000 Berlina è stata una scelta di cambio generazionale per un nuovo approccio commerciale. Una risposta che Alfa doveva dare alle ottime concorrenti del tempo BMW e Lancia, sulla cilindrata europea dei “due litri”. La 2000 Berlina riprenderà in parte la 1750, ma si eliminerà parte della sportività caratteriale (per renderla alla portata di una fascia più ampia di clienti), per concedere più spazio a comfort di viaggio e dettagli interni definiti.

Si deduce che la 1750 ha incarnato una berlina ruggente e purosangue da corsa, tra stile tradizionale e piccole modifiche. Se in quegli anni di produzione iniziava ad aleggiare il motto “nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”, ecco uno dei primi precursori: la 1750 in pochi anni ha ritagliato un pezzo di storia Alfa Romeo e ha impresso su questo breve periodo il suo nome.